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Preparazione atletica

FEDERICO FRAGALE E’ UN MAESTRO FIKB, CINTURA NERA 4° GRADO, ISTRUTTORE DI KUNG FU, ISTRUTTORE F.P.I. DI PUGILATO, ISTRUTTORE DI MUAY THAI, ISTRUTTORE DI AERO/KICK, PIU’ VOLTE CAMPIONE ITALIANO FIKB DI LOW KICK, HA MILITATO NELLA SQUADRA AZZURRA FKB DI KICK BOXING, CAMPIONE ITALIANO PRO DI LOW KICK,  ARBITRO INTERNAZIONALE DI KICK BOXING, PROMOTER DEGLI ANNUALI CAMPIONATI ITALIANI A PISA (divenuti ormai punto di riferimento organizzativo) E DI TUTTE LE EDIZIONI DEI TORNEI DE ILGUERRIERO.IT, DIRETTORE TECNICO DELLA SCUOLA ARTI MARZIALI FRAGALE ECC. ECC… E SEBBENE GIOVANISSIMO… E’ UNO DEI NOSTRI MIGLIORI E PIU’ PREPARATI TECNICI.  A 26 ANNI, DI CUI 20 DEDICATI INTERAMENTE AI NOSTRI SPORT E DIVENUTO ORMAI UN DISCRETO PREPARATORE, GLI CHIEDIAMO UN ARTICOLO UN PO’ PIU’ TECNICO E SPECIFICO, SULLE SOMMARIE VARIABILI DI CUI TENER CONTO NELLA PREPARAZIONE E NELLA VALUTAZIONE DI UN ATLETA IN COMBATTIMENTO.

CARATTERISTICHE INTERNE DEGLI SPORT DA COMBATTIMENTO

Di: Federico Fragale  (D.T. Scuola Arti Marziali Fragale)

Come richiestomi dalla Redazione, questo articolo vuole essere una fonte  di puntualizzazione, completamento ed approfondimento, di altri miei articoli pubblicati in precedenza su ilguerriero.it, rivolti come sempre ai novizi preparatori ed agli atleti ma… questa volta penso che potrebbero trovare nozioni utili, anche i novizi arbitri.

Tenterò quindi di esaminare brevemente, ma soprattutto in maniera facilmente comprensibile e sotto i vari e generali punti di vista, tutta la serie quasi “complessa” di fattori che un combattente, preparatore o arbitro, dovrebbero conoscere, saper eseguire, pianificare ed osservare, per poter in ultimo ottimizzare la prestazione in una gara e il suo giudizio, non sottovalutando nessuna delle sue principali caratteristiche.

Sullo stesso articolo poi (e come sempre)  potrete trovare approfondimenti specifici con i link di collegamento, per comprendere ancora meglio i vari argomenti in questione.

Le nostre discipline sono caratterizzate  da uno scontro non solo di tipo “corpo a corpo” (come predilige la boxe), ma il confronto si può svolgere  con azioni che partono anche dalla lunga e/o media distanza.

Partendo dal punto di vista del combattente, abbiamo già espresso in altri articoli il piano psicologico (VEDI: Psicologia) che deve affrontare, ma limitandoci all’incontro in sé, possiamo dire che  si troverà in una condizione “variabile”, tenendo conto delle varie fasi di alternanza tra: scambio e attesa… difesa e rimessa… difesa attiva o difesa passiva… contrattacco o controllo... ecc.

         

Per meglio individuare le caratteristiche di tali discipline che, a mio avviso, un coscienzioso e buon  preparatore tecnico dovrà conoscere e tenere ben presente, proviamo a schematizzare per ordine la parte tecnica di alcune e varie costanti fisse, che si possono riscontrare e si dovrebbero saper valutare durante un incontro:

I nostri sport da combattimento in generale, sono caratterizzati dalle distanze di combattimento (lunga, media, corta) dal bersaglio da colpire, dal tipo di colpo e dal tempo su cui si articola e compone il match.

         

Da questa prima e sommaria analisi, possiamo determinare poi, il genere dello scontro:

  1. in fase attaccante

  2. in fase difensiva.

In fase “attaccante possiamo” distinguere i vari aspetti:

  1. attivo dominante (l’atleta si muove padrone sul ring, è lui che decide quando attaccare, è lui che attacca, è lui che decide le pause, va sempre avanti, si impone prepotentemente con la propria personalità.)

  2. attivo dominato (l’atleta si relaziona con l’avversario a seconda di come questo opera l’attacco. Ha una personalità minore, ma è attivo, determinando una efficacia adeguata.)

  3. passivo (è totalmente l’altro che fa il match, e questo si limita ad attaccare rispondendo o reagendo agli attacchi)

  4. attaccante diretto (con finte o di “acchito” porta pericolosi attacchi in prima battuta)

  5. attaccante indiretto (con finte, colpi di alleggerimento, invitando, induce l’azione dell’avversario che sfrutta poi come inizio, per attaccare con efficacia)

     

In fase difensiva possiamo distinguere i vari aspetti:

  1. incassatore (dotato di una buona chiusura, lascia scaricare la forza dell’avversario sui colpi, che ne provocano l’affaticamento)

  2. bloccatore (dotato di un buon colpo d’occhio e riflessi, blocca i colpi avversari, controllandolo)

  3. schivatore (dotato di un buon colpo d’occhio e riflessi, schiva i colpi avversari con spostamenti totali o sul tronco)

  4. incontrista (dotato di un buon colpo d’occhio e riflessi, porta i suoi attacchi in sbarramento a quelli avversari, contrando gli attacchi sul nascere intenzionale e rendendoli quindi vani)

  5. contrattacco (lascia terminare il colpi o l’azione dell’avversario, per poi sfruttare la miglior posizione e contrattaccando con efficacia)

Solitamente questi, sono i fattori che si riscontrano e che caratterizzano gli atleti… quelli che potrebbero risaltare più all’occhio nell’osservazione del match, fino dal primo round.

          

Analizziamo adesso i requisiti che l’atleta dovrebbe possedere per perseguire l’obiettivo (vittoria) in un incontro: (VEDI: Obiettivi e motivazione )

Possiamo quindi notare e affermare senza ombra di dubbio che durante un incontro, ben figurano i requisiti fisici, tecnico-tattici e psicologici, dove solo la carenza di uno, sfaserebbe sicuramente tutti gli altri:

Pensiamo per esempio ad un match in cui un atleta stia dominando, e dopo pochi e continui scambi… notiamo che l’avversario  cambia la strategia di combattimento, riuscendo a rendere vano da quel momento in poi, la maggioranza degli attacchi dell’altro… Vi è mai capitato di vederlo? Sicuramente si… Ma questo sarebbe stato difficile da attuare, senza una buona e nuova tattica di combattimento azzeccata, per riuscire a capovolgere o ammortizzare la situazione del match… Senza contare l’importanza del piano fisico, dove la carenza di qualche qualità potrebbe determinare una tattica si giusta, ma che in mancanza di “fisicità”, sicuramente inefficiente.

E che dire allora del piano psicologico?

I primi due punti sarebbero del tutto inutili senza quest’ultimo requisito. Non è da tutti avere la capacità di stringere i denti, essere pronti a soffrire (se ce n’è bisogno)  non lasciarsi abbattere psicologicamente da una iniziale situazione sfavorevole e quindi tentare di riuscire a risolvere i problemi che si sono presentati.

    

Tentando di addentrandoci ancora più nello specifico, e analizzando i punti precedentemente trattati,  possiamo esaminare ed elencare i vari “vincoli” che caratterizzano il combattimento:

VINCOLI TECNICO-TATTICI

  1. numero di colpi per ogni scambio

  2. colpi netti

  3. predominanza di colpi al viso

  4. ottimizzazione del contrattacco

  5. ottimizzazione dell’anticipo

  6. posizione di guardia alta, ed ermetica

VINCOLI ENERGETICI

  1. durata dello scambio

  2. durata del tempo di attesa

  3. natura dell’attesa: recupero attivo

  4. aumento del numero di scambi

  5. durata totale dello sforzo

  6. durata delle pause: recupero passivo

  7. rapporto tempo sforzo / tempo pausa

VINCOLI MUSCOLARI

  1. importanza del tipo di azione muscolare

  2. carattere esplosivo (vedi: Metodi per lo sviluppo della forza muscolare e La potenza muscolare)

  3. mobilità del busto

  4. mobilità articolazioni (vedi: Stretching )

  5. ottimizzazione della velocità

  6. potenza (KO – KD) (vedi: Allenamento per la forza )

  7. spostamento del peso del corpo attraverso combinazioni di azioni muscolari

VINCOLI PSICOLOGICI
(vedi: La psicologia dello sport attuata come parte integrante dell'allenamento del kickboxer )

  1. importanza della motivazione

  2. qualità di combattente

  3. capacità di soffrire

  4. ansia da prestazione (vedi: Il training autogeno )

  5. capacità di mantenere concentrazione continua

Solamente analizzando e conoscendo almeno questi punti, possiamo a mio avviso tentare di capire e magari determinare quando un incontro è stato vinto, perso o se il giudizio è sul filo del rasoio e i giudici dovranno attenersi ad esprimere una preferenza, anche sull’apprezzamento di questi  canoni di valutazione.

         

In breve possiamo dire che, per guadagnare punti sui cartellini dei giudici, l’atleta dovrà saper :

  1. assestare colpi netti e precisi ai vari bersagli consentiti

  2. possedere una buona capacità di anticipazione

  3. la ricerca di un attività offensiva

  4. l’organizzazione di un contrattacco subito dopo un attacco

  5. guardia alta e serrata

  6. una buona mobilità totale (secondo la specialità del combattimento)

Una volta analizzati gli schemi 1, 2, e i vincoli del combattimento, il preparatore potrà facilmente individuare e creare il concetto di preparazione alla gara (vedi: Creare, sviluppare e pianificare un programma di allenamento per la Kickboxing) sotto la seguente forma: (vedi: Il peso corporeo ideale )

Una volta impostata la tabella di allenamento, è molto utile a distanza di determinati intervalli di tempo dall’inizio della tabella, sottoporre l’atleta a dei test motori per verificare miglioramenti, stazionamenti o eventuali regressioni. (vedi: I test motori per valutare l'efficienza fisica )

Dallo schema sopra, (che sarebbe poi, secondo me, il “succo” di una preparazione),  possiamo poi individuare gli obiettivi primari e secondari, e impostare per ciascuno un determinato tipo di lavoro:

Spero con questo mio personale contributo, di aver offerto almeno alcuni punti di riflessione sull’annosa questione, ma anche fare in modo da incentivare tutti noi ad una più oggettiva valutazione del match condotto da un nostro atleta e la comprensione del difficile e delicatissimo lavoro di valutazione dei giudici.

    

Invito come sempre chiunque fosse veramente interessato ad ampliare le proprie conoscenze, a non considerare solo un singolo articolo o una singola opinione, ma ad effettuare proprie ricerche sull’argomento per farsene una propria, magari cominciando proprio dalla lettura dei numerosi articoli presenti sul guerriero.it nelle apposite sezioni:

Buon allenamento a tutti e…

                                            buon approfondimento sul web!


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