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Alimentazione

SEMPRE ATTENTI A RECEPIRE INFORMAZIONI A NOI UTILI PER UNA MIGLIORE ED UNA GRADUALE APPROFONDITA CONOSCENZA DEL CORPO UMANO E SUOI MECCANISMI, UTILI AI NOSTRI ISTRUTTORI COME AGLI ATLETI STESSI… ABBIAMO TROVATO IN  RETE ALCUNE AUTOREVOLI E SEMPLICI INFORMAZIONI RESE DA PERSONALE MEDICO. INDICANDONE CORRETTAMENTE LA FONTE DI PROVENIENZA, NE ELABORIAMO E SEMPLIFICHIAMO SOLO LA DISPOSIZIONE DEL TESTO (e aggiungendo link anche di nostri altri articoli sull’argomento) PER UNA NOSTRA MIGLIORE COMPRENSIONE, PUR NON MODIFICANDONE ASSOLUTAMENTE IL SIGNIFICATO.

La Dieta a Zona

Di: La Redazione
Elaborazione di un articolo tratto da: boxeringweb
del Dott. Lorenzo Pellegrinelli

(VEDI: Diete fai da te: sono affidabili?  Dieta e dietologia La dieta mediterranea L'alimentazione eubiotica La dieta macrobiotica Dieta Vegetariana Differenze alimentari per tipologie diverse di persone)

 La Dieta a zona è efficace per perdere peso e rimanere in salute, ideale per raggiungere un eccellente equilibrio fisico e mentale ma...

Che cosa è la Dieta a Zona?

La Dieta a Zona è stata ideata dal Dott. Barry Sears (scienziato e medico americano, laureato in biochimica, specializzato nella terapia del tumore e nel controllo dietetico delle risposte ormonali) sin dalla fine degli anni ’80. Il Dott. Sears ha usato il termine "zona" proprio per identificare che attraverso un certo tipo di alimentazione si può raggiungere uno stato di equilibrio mentale e fisico: quindi "stare a zona" significa stare in una "zona di equilibrio" mentale e fisica. Tale equilibrio alimentare è raggiunto controllando gli eicosanoidi, ormoni che influenzano il rilascio dell’insulina nel nostro corpo. Sintetizzando, si può dire che la Dieta a Zona è rappresentata da un equilibrio insulinico (presenza degli zuccheri nel sangue).

La chiave per capire la dieta di zona è quindi quella di considerare gli ormoni e non le calorie. È l’interazione complessa delle risposte ormonali infatti, che gestisce la fisiologia umana.

Spesso la dieta di zona viene descritta come una dieta del 40 - 30 - 30, ovvero con:

Questo modo di descrivere e comprendere la dieta a zona non è del tutto corretto. Infatti la dieta a zona non entra nel merito delle calorie assorbite quotidianamente, ma riguarda piuttosto la quantità assoluta di proteine che vengono assimilate e quindi i carboidrati ed i grassi richiesti ad ogni pasto, per ottenere la corretta risposta ormonale da parte del nostro organismo.

L’ammontare di ciascun macronutriente è conforme alla percentuale di massa magra/grassa dell’individuo e al livello di attività fisica svolta. "La Dieta di Zona " non soltanto è un modo efficace per perdere peso e rimanere in salute, ma è anche un metodo sicuro, di lunga durata, e di pratica applicazione.

Praticamente si ottiene la “zona” stabilendo la quantità di proteine di cui si necessita.

Questo fattore è ciò che nella dieta, mantiene e promuove la massa magra del muscolo. Una volta determinato il fabbisogno proteico, si possono calcolare le quantità dei carboidrati (prevalentemente frutta e verdura) e dei grassi (non saturi) tali da consentire la proporzione sopraespressa di  40-30-30.

La vostra dieta… è ormonalmente corretta?

Se state perdendo il grasso corporeo eccedente, se mantenete elevati livelli di concentrazione durante tutto il giorno, e se siete raramente affamati, forse potete dire che la vostra dieta è ormonalmente corretta!

In estrema sintesi, la dieta a zona, così come è stata concepita dal Dott. Sears, consente di perdere grasso. Lo scopo, secondo Sears, è quello di riuscire a modulare i livelli di insulina, così che il corpo sia messo nelle migliori condizioni per usare il grasso corporeo come combustibile.

I Carboidrati

Il Dr. Sears suggerisce di utilizzare prevalentemente "i carboidrati favorevoli" quali frutta e la verdura. Questi carboidrati sono suggeriti, perché hanno un basso indice glicemico, ciò significa che entrando lentamente nella circolazione sanguigna, contribuiscono a mantenere bassi e costanti i livelli di insulina, impedendo così i processi di immagazzinamento sotto forma di grasso corporeo.

Che cosa è l’insulina?

L’insulina è un ormone che è secreto dal pancreas ed entra nella circolazione sanguigna per mantenere regolari i livelli di zucchero (glucosio) nel sangue. Nel mangiare alimenti che contengono un alto indice glicemico, si inducono gli zuccheri ad entrare rapidamente nella circolazione sanguigna e ciò, a sua volta induce il pancreas a reagire con la secrezione di elevate quantità di insulina, allo scopo di riportare i livelli di zucchero alla normalità. Quando l’insulina è secreta, gli zuccheri che vengono estratti dalla circolazione sanguigna, possono facilmente essere immagazzinati come grasso per un uso futuro, tuttavia se presi in grandi quantità, l’insulina li estrarrà dal sangue prima che il cervello li possa usare. Ecco perchè mangiare grandi quantitativi di zucchero (alimenti con alto indice glicemico) causerà ciò che è conosciuto come "innalzamento degli zuccheri", i cui sintomi sono l’affaticamento, la pigrizia ed a volte anche il mal di testa.

Le Proteine

 

Le proteine più favorevoli sono molto basse in grasso saturato, vale a dire pollo, pesce, tacchino, i bianchi dell’uovo, tofu e le polveri proteiche. Le proteine stimolano un ormone chiamato glucagone, che ha un’effetto fisiologico opposto all’insulina.

Che cosa è il glucagone?

Il glucagone è un ormone grasso-mobilizzatore che rallenta la produzione di insulina, aiutando il corpo a bruciare il grasso accumulato. Le nostre pratiche correnti di consumo alimentare conducono spesso alla secrezione di troppa insulina e troppo poco glucagone. Il glucagone induce il fegato ad iniziare il rilascio dello zucchero (glucosio) nuovamente dentro la circolazione sanguigna. Così, aumentando la presenza di glucagone, si può utilizzare l’energia immagazzinata nelle nostre cellule per usarla come combustibile per le attività fisiche. Quindi mangiare la razione proteica ad inizio pasto, aiuterà a ritardare la produzione di insulina e permetterà al corpo di usare il grasso come combustibile.

Le proteine "sfavorevoli " sono ricche di grassi saturati, vale a dire tuorli d’uovo, carne rossa, maiale e altre carni rosse.

I grassi saturati

I grassi saturati tendono ad aumentare la rigidità delle membrane cellulari, inducendo le cellule a non rispondere adeguatamente a livelli normali d’insulina: "resistenza all’insulina ". Il corpo continua a pompare sempre più insulina nella circolazione sanguigna, nel tentativo d’effettuare le normale regolazione degli zuccheri. Questo processo aumenta i livelli d’insulina ed il risultato è l’immagazzinamento del grasso nel corpo. Importante quindi è bandire quanto più possibile i grassi saturi dalla nostra alimentazione, magari non eliminando totalmente le carni rosse, ma almeno preferire le parti magre di essa.

I Grassi

A livello ormonale, il corpo necessita del grasso per eliminare il grasso. Senza una determinata quantità di grasso, il corpo entra in uno stato di allarme e di conseguenza tenterà di immagazzinare il grasso come tessuto adiposo. Da ciò si deduce che non è il grasso che rende grassi, è invece l’alta produzione d’insulina, che induce il grasso ad essere immagazzinato nelle cellule adipose.

Che cosa è il grasso?

Il grasso è un combustibile a "rilasco lento" utilizzabile a scopi energetici in particolari condizioni fisiologiche come quelle determinate dalla Dieta di Zona.  Inoltre, il grasso stimola la colecistochinina, che è l’ormone responsabile del senso di sazietà. Assumendo i grassi, nella quota del 30% del pasto, si ridurrà l’entrata degli zuccheri nella circolazione sanguigna e aiuterà il corpo a "resistere alla fame". Questo apporto di grasso non causerà l’aumento di peso corporeo, piuttosto aiuterà ad eliminare il grasso in eccesso, ritardando la produzione d’insulina. In più, contribuirà a mantenere una piccola e giusta percentuale di grasso, in modo tale che il corpo non avrà motivo d’immagazzinarne altro, per uso futuro.

In conclusione, è da evitare il preconcetto moderno di bandire totalmente gli alimenti ricchi di grasso. Tuttavia sono da preferire i grassi mono-insaturi ed assolutamente evitare i grassi idrogenati. (VEDI: Gli acidi grassi essenziali: la loro importanza)

Il mio consiglio spassionato e’ quello di evitare le diete fai da te, anche per quanto riguarda la dieta a zona.

Rivolgetevi “sempre” ad uno specialista medico del settore che saprà consigliarvi nel migliore dei modi.


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