SEMPRE ATTENTI A RECEPIRE INFORMAZIONI A NOI UTILI PER UNA
MIGLIORE ED UNA GRADUALE APPROFONDITA CONOSCENZA DEL CORPO UMANO E SUOI
MECCANISMI, UTILI AI NOSTRI ISTRUTTORI COME AGLI ATLETI STESSI… ABBIAMO TROVATO
IN RETE ALCUNE AUTOREVOLI E SEMPLICI INFORMAZIONI RESE DA PERSONALE MEDICO.
INDICANDONE CORRETTAMENTE LA FONTE DI PROVENIENZA, NE ELABORIAMO E
SEMPLIFICHIAMO SOLO LA DISPOSIZIONE DEL TESTO, INSERENDO A CORREDO MAGGIORI
ILLUSTRAZIONI (e aggiungendo anche link di nostri altri articoli sull’argomento)
PER UNA ANCORA MIGLIORE E PIU’ SEMPLICE COMPRENSIONE, PUR NON MODIFICANDONE
ASSOLUTAMENTE IL SIGNIFICATO.
L’ATP, Il COMBUSTIBILE DEI MUSCOLI
Di: La Redazione
Elaborazione di un articolo tratto da: boxeringweb
del Dott. Lorenzo Pellegrinelli
Un individuo per praticare una qualsiasi attività sportiva al
meglio delle proprie potenzialità, deve conoscere il comportamento del proprio
fisico e, in relazione al tipo di pratica sportiva che andrà a
svolgere,analizzare le proprie reazioni; sia a riposo che sotto sforzo. (VEDI:
Creare, sviluppare e pianificare un programma di allenamento per la Kickboxing
)
Sotto questo aspetto distinguiamo gli sport in tre fasce:
-
La prima riguarda gli sport di
resistenza, quali: la corsa, il canottaggio, il nuoto, il ciclismo, etc.
che vengono considerati tali perché l’organismo è impegnato per periodi di tempo
molto lunghi.
-
La seconda fascia riguarda gli sport di
potenza, quali: il sollevamento pesi, la gara dei 100 metri, il salto in
lungo, etc. che richiedono un notevole impegno della forza in tempi molto brevi.
-
Nella terza invece, sono classificati gli sport misti tra i
quali la pallavolo, il calcio, la pallacanestro, il tennis, etc. che raggruppano
le due fasce elencate in precedenza.
Il pugilato, come la kick boxing, possono essere considerati
sport "misti", in quanto certamente si ha bisogno di una notevole resistenza, ma
anche di una notevole velocità, esplosività e potenza!
(VEDI:
Sport aerobici e sport anaerobici)
IL MOVIMENTO
Verifichiamo ora in che modo avviene l’esecuzione del
movimento.
Un qualsiasi gesto è determinato dagli impulsi che vengono
inviati al nostro corpo dal cervello. In esso risiede il sistema nervoso
centrale, che permette all’apparato locomotore (ossa, articolazioni, tendini,
muscoli) di rispondere armonicamente allo stimolo lanciato. (VEDI:
La contrazione muscolare)
LE FASCE MUSCOLARI SCHELETRICHE, collegate alle ossa
attraverso i tendini, determinano il movimento volontario dell’individuo.
Queste sono costituite dall’insieme di numerose fibre
muscolari, che reagiscono agli impulsi mandati dal nostro cervello e si
contraggono provocando il movimento voluto. (VEDI:
I muscoli del corpo umano)
Le fibre muscolari vengono pertanto divise in tre tipi:
Le fibre muscolari bianche, chiamate anche veloci,
sono in grado di sviluppare una notevole potenza, ma solo per tempi brevi.
Predispongono quindi l’atleta agli sport di
potenza.
Le fibre muscolari rosse invece, dette anche lente,
hanno la capacità di contrarsi a lungo senza affaticarsi, perchè non sono in
grado di sviluppare una grande potenza. Predispongono quindi l’atleta agli sport
di
resistenza.
Le fibre muscolari intermedie, presenti in una piccola
percentuale, hanno caratteristiche miste tra le bianche e le rosse e si possono
trasformare in fibre lente seguendo allenamenti specifici.
Le percentuali di ciascun tipo di fibra, sono decise dalla
nascita e restano tali con poche possibilità di variazione.
L’ENERGIA
I muscoli per contrarsi, hanno bisogno di produrre notevoli
quantità di energia.
Questo avviene in particolar modo grazie ad una molecola
l’ATP (Adenosin Tri Fosfato) che consente al muscolo di contrarsi e quindi di
farci sollevare pesi, correre, saltare etc.
L’ATP è il nostro carburante ed è prodotto costantemente
durante l’attività fisica grazie agli zuccheri ed ai grassi presenti nel sangue,
a loro volta derivati dai cibi ingeriti.
LA SINTESI DELL’ATP pertanto, si manifesta in tre
diversi modi:
-
ANAEROBICO ALATTACIDO: così chiamato perché avviene in
assenza di ossigeno e acido lattico, usando come base di produzione dell’ATP la
PC (Fosfocreatina). Si manifesta negli sforzi brevi e molto potenti come uno
sprint veloce 60-100 mt., oppure quando si solleva un peso massimale 1-6 volte.
-
ANAEROBICO LATTACIDO: con queste reazioni si ricava
ATP degradando uno zucchero di deposito (GLICOGENO) che si trova principalmente
nei muscoli e nel fegato. Il processo di degradazione viene detto GLICOLISI
ANAEROBICA. È un meccanismo in grado di fornire una buona quantità di ATP ma
solo per tempi medio brevi (15"-2’30"). Si crea un prodotto di scoria detto
ACIDO LATTICO, che è uno dei responsabili della fatica muscolare (ACIDOSI). Non
richiede un’importante presenza di ossigeno, per questo viene ancora chiamato
anaerobico. Si manifesta negli sforzi potenti ed in parte prolungati come nei
400 mt. in atletica leggera oppure nel sollevare un peso 15-30 volte.
-
AEROBICO ALATTACIDO: infine, troviamo il Metabolismo
aerobico, è il meccanismo più vantaggioso per la produzione di ATP. Quest’ultimo
viene principalmente prodotto dalla degradazione degli acidi grassi
(OSSIDAZIONE). Il metabolismo aerobico attiva il CICLO DI KREBS, un processo
dove, in presenza d’ossigeno, per la creazione di ATP vengono utilizzati grassi,
carboidrati, aminoacidi, ottenendo come unici prodotti di scarto acqua e
anidride carbonica. Questo metabolismo, predomina con attività di bassa
intensità, dopo i primi 2’30" di esercizio.
|