SENTIAMO DISCUTERE MOLTO SPESSO DI QUESTI DUE TERMINI, CHE
SEMBREREBBERO QUINDI ESSERE ENTRATI NEL COMUNE “VOCABOLARIO” DI TUTTI NOI,
MA FORSE E’ MEGLIO FORNIRE E PRECISARE ALCUNE INFORMAZIONI DI BASE PER UNA
LORO MIGLIORE COMPRENSIONE. ABBIAMO INCARICATO PER QUESTO, UNO DEI NOSTRI FEDELI
COLLABORATORI, IL PIU’ GIOVANE, MA A QUANTO PARE BEN PREPARATO E CHE GIA’ IN
PASSATO HA CONSEGNATO OTTIMI LAVORI SU SPECIFICI ARGOMENTI DA NOI
COMMISSIONATIGLI.
Sport aerobici e sport anaerobici
Credo
personalmente (come ho avuto modo di esprimere più volte in passato) che la
conoscenza di tutte le cose abbastanza complesse come questa, debba avvenire per
gradi ed a più riprese, per una migliore metabolizzazione interiore da parte di
ognuno di noi. Penso pertanto che la miglior cosa sia quella di trattare
questo argomento in maniera abbastanza sommaria e generica, per poi magari…
riproporci periodicamente di tornarci sopra ed eventualmente e progressivamente,
approfondire quindi maggiormente. O magari attraverso articoli di altro genere,
dove possano esserci implicazioni più specifiche dello stesso argomento e
trattarlo consapevolmente al fatto, di ciò che è stato detto e spiegato
precedentemente.
Esercitazioni aerobiche:
Un
esercizio di tipo cosiddetto “aerobico”… implica un'attività solitamente
moderata, che utilizza ossigeno per fornire l'energia richiesta e necessaria
alla contrazione muscolare. Si parla di lavoro aerobico infatti, quando la
reazione ossidante è sufficiente a fornire l’energia richiesta… Per esempio
quando l'intensità dell'esercizio è leggera, o al massimo moderata come
durante la corsa lenta, la marcia di buon passo, il nuoto prolungato, la
bicicletta su percorso pianeggiante, la ciclette, ecc.
Esercitazioni anaerobiche:
Si parla
invece di lavoro cosiddetto “anaerobico” quando l'attività prescelta
implica sforzi intensi e di breve durata, dove i soli processi ossidanti non
sono sufficienti a fornire l’energia richiesta e l’organismo corre ai ripari
con altri processi energetici di sua competenza e con una possibile e
conseguente formazione di acido lattico, che si accumula nei muscoli e nel
sangue, come nei 100 e
200 metri
, ecc.
QUANDO INIZIA L'ALLENAMENTO…
Per
prepararsi all'attività (qualunque essa sia) riscaldiamo i muscoli con lo
stretching, o con altra ginnastica, poi iniziamo a muoverci dapprima
lentamente ed incrementando mano a mano, il ritmo e l'intensità del
lavoro muscolare. Ad un certo punto la respirazione inizia ad essere irregolare
e si comincia a fare fatica.
Fino a questo momento abbiamo respirato bene e quindi abbiamo fornito ai muscoli
ed all’organismo in genere, la quantità di ossigeno che serviva per i
processi ossidativi di produzione di energia: abbiamo compiuto quindi, un lavoro
aerobico e alattacido. Quando l'allenamento diventa troppo intenso invece, viene
richiesta una maggiore quantità di energia ma, non introducendo abbastanza
ossigeno con la respirazione (ma non solo per questo) i soli processi ossidativi
non sono sufficienti a generare la quantità energetica richiesta. Si mettono
allora in funzione meccanismi alternativi di reazione chimica producenti grande
quantità di energia, ma in questo modo si produce anche come prodotto di scarto
residuo l'acido lattico, che comincia ad accumularsi nel sangue e nei muscoli (e
che verrà poi lentamente smaltito nelle conseguenti e fisiologiche fasi di
recupero). Anche la produzione di anidride carbonica aumenta ed il respiro si fa
più intenso. Una respirazione affannosa ed una sensazione diffusa di malessere,
ci segnalano che abbiamo superato la soglia anaerobica. Ciò che distingue il
lavoro anaerobico da quello aerobico è appunto la presenza di acido lattico,
dovuta all’insufficienza dei processi ossidativi a produrre la quantità
energetica richiesta. Si potrebbe quindi anche definire semplicemente un
esercizio "aerobico"… quando l'allenamento è al di sotto del punto
e momento in cui inizia la produzione di acido lattico, punto che viene chiamato
appunto: soglia aerobica. Personalmente non sono molto propenso a distribuire
tabelle da consultare rigidamente, ma credo che queste da me trovate, possano
contribuire a rendere tutto più chiaro, semplificando l’argomento in
questione. La tavola in allegato infatti, mostra come il battito cardiaco e il
respiro aumentino con l'aumentare del lavoro e come si passi da un utilizzo dei
grassi a quello dei carboidrati, quando il lavoro diventa più energico.
Intensità
dell'esercizio
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Leggero
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Moderato
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Intenso
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Tipo di sport
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Camminare
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Correre
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Correre velocemente
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Metabolismo
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Aerobico
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Aerobico
|
Aerobico/Anaerobico
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Fonte di energia
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Grassi/CHO
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CHO/Grassi
|
CHO/Grassi
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Battito cardiaco
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<120
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120-150
|
>150
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Respirazione
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Normale
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Si riesce a parlare
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É difficile parlare
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RICORDATI CHE
- L'attività aerobica è il
metodo ideale (anche se non l’unico) per consumare grasso corporeo
- Prima dell'adolescenza, la
capacità aerobica dei due sessi non è molto diversa e fisiologicamente molto
bassa. In età adulta la capacità delle donne diminuisce fino a circa 3/4 di
quella maschile
- La capacità aerobica
diminuisce inoltre con l'età a causa, in parte, anche dell'aumento di grasso
corporeo.
- Puoi conoscere la spesa
energetica nelle varie attività sportive consultando la tabella riportata in
basso.
Il costo energetico delle attività
sportive
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Prevalentemente aerobiche
con dispendio energetico pesante
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Aerobico-anaerobiche alternate
con dispendio energetico moderato
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Prevalentemente anaerobiche
con dispendio energetico leggero
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Corsa di fondo
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Calcio
|
Corsa veloce
|
Corsa campestre
|
Judo
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Salto con l'asta
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Ciclismo
|
Basket-ball
|
Salto in lungo
|
Nuoto
|
Rugby
|
Salto in alto
|
Sci di fondo
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Hockey su ghiaccio
|
Salto triplo
|
Canottaggio
|
Hockey su prato
|
Lancio del disco
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Sport estensivi o di lunga durata
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Pallavolo
|
Sport intensivi o esplosivi o di velocità
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Kcal/Kg/h di allenamento
min 6 - max 18
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Kcal/Kg/h di allenamento
min 5 - max 15
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Kcal/Kg/h di allenamento
min 3 - max 12
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