ANCORA UNA VOLTA LA NOSTRA REDAZIONE E’ STATA INVITATA COME
ORGANO DI INFORMAZIONE SPECIALIZZATO, ALLA GRANDE MANIFESTAZIONE PERUGINA.
ABBIAMO INVIATO PER L’OCCASIONE DUE DEI NOSTRI PIU’ AUTOREVOLI PERSONAGGI.
Speciale
15° world kung fu championShip WCKA
Di: La Redazione
Come siamo in uso dire sempre noi… quando una cosa a cadenza
periodica viene fatta bene… da una parte dobbiamo esserne felici, ma dall’altra
dovremmo cominciare a preoccuparci.. perché la volta seguente ci saranno
sicuramente delle aspettative che nel frattempo si saranno formate, quindi
dovremmo essere almeno in grado di fare altrettanto bene, se non siamo capaci
come dovremmo… di migliorare ulteriormente.
L’anno passato infatti, la nostra puntualissima recensione
del
14° World Kung Fu Championship aveva lasciato di stucco e particolarmente
felici i suoi organizzatori… proprio per questo ci avevano espressamente
richiamato quest’anno per effettuare lo stesso lavoro.
Capirete quindi che non potevamo prenderla sottogamba.
Sebbene gli impegni redazionali ultimamente si susseguano a ritmo frenetico,
abbiamo pensato di inviare come l’anno scorso, i nostri due più autorevoli
collaboratori anziani: Roberto Fragale
e Franco Piccirilli. La manifestazione si articolava sulle tre giornate di
venerdi, sabato e domenica dell’ultima settimana di maggio, ma la domenica 27
dovevamo assolutamente presenziare a Canelli (Asti) per l’11° trofeo de
ilguerriero.it… per questo motivo quindi, li abbiamo dotati del camper
redazionale e ci siamo dati appuntamento con gli altri collaboratori per la
mattina del 27 al palasport di Canelli.
Ben conoscendo i mille altri impegni che hanno solitamente i
nostri due eroi (e data anche ormai l’età avanzata…) gli abbiamo pianificato
tutto… orari, percorso, alimentazione, strumenti da usare, come e quando…ecc.
Dal materiale riportatoci in Redazione… sembra che tutto sia filato liscio o
quasi… Eccovi intanto la recensione dei 15° Campionati mondiali di Kung Fu WCKA
che i due ci hanno composto, non senza prima averci voluto ricordare
ironicamente le loro difficoltà nei viaggi per concludere le missioni
affidategli.
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