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IL NOSTRO COLLABORATORE REDAZIONALE ROBERTO FRAGALE, CI INFORMA SUL MONDIALE WAKOpro TENUTOSI A BANJA LUKA TRA DUE AUTENTICI TITANI: IVAN STRUGAR E DRAZENKO NINIC. PER L’IMPORTANZA DELL’EVENTO E PARTICOLARITA’ DEI LUOGHI, L’ORGANIZZAZIONE E LA SICUREZZA SONO STATI CURATI NEI MINIMI PARTICOLARI. ECCOVI TUTTI I RISVOLTI INEDITI DI QUESTA SUA INTERESSANTE AVVENTURA.MISSIONE A BANJA LUKAIVAN STRUGAR V/s NINIC DRAZENKODi: Roberto Fragale
MISSIONE A BANJA LUKA
Il Presidente della WAKO Ennio Falsoni, me ne aveva parlato già in Italia, ancora prima di partire per i mondiali WMF a Bangkok… Poco dopo il mio ritorno del 5 aprile dai giringiro per Pattaya, avrei dovuto andare a Banja Luka. Qua, il 7 aprile avrebbe dovuto svolgersi un importantissimo incontro di Low Kick, in cui “il grande” Ivan Strugar doveva difendere il suo titolo di Campione del Mondo WAKOpro, contro lo sfidante del posto ed il delegato federale della WAKO: Srdan Bugarcic; aveva richiesto la mia personale partecipazione. Data l’importanza e delicatezza della posta in gioco infatti, gli organizzatori avevano richiesto espressamente la mia presenza nella serata, come giudice neutro. Anche il Presidente Ennio Falsoni era stato invitato per questo a presenziare all’evento, ma essendo previsto per quei giorni un suo ben più importate impegno “coreano” a Seoul, non poteva presenziare ed avrei perciò, dovuto fare anche le sue veci. Naturalmente accetto come sempre e con lusinghiera gioia (soprattutto quando mi propongono una località del Mondo, non ancora visitata). Gli chiedo soltanto dove questa Banja Luka si trovi, ricevendone come risposta sommaria: “nella ex Jugoslavia”. Il nome di Banja Luka non mi suonava nuovo ed avrei sicuramente voluto saperne di più… ma essendo ormai completamente preso nella preparazione della mia trasferta thailandese, mi ripropongo di approfondire in seguito. A Bangkok poi il Presidente, appena di ritorno dal suo viaggio a Ko-Samui (dove aveva incontrato Mr. Stephan Fox –segretario generale dell’IFMA- in vista della loro partecipazione al congresso del GAIFS di Seul –del 6 aprile- dove si sarebbe discusso e votato l’auspicato suo riconoscimento sia della WAKO che dell’IFMA) e poco prima di ripartire per il Kazakhstan, mi raccomanda appena rientrato in Italia, di contattare immediatamente la Segreteria federale, dicendomi che non c’erano molti voli di collegamento e che i tempi di partenza dal mio rientro potevano essere strettissimi. Il 5 pomeriggio infatti, appena tornato dalla Thailandia ed ancora in auto (purtroppo ero anche incappato nello sciopero dei treni…) in viaggio di trasferimento dall’aeroporto milanese a Pisa, mi comunicano che la mia partenza dall’aeroporto pisano è prevista per la mattina seguente alle ore 07,35 per Milano (avrei dovuto chiedere di un biglietto elettronico a mio nome al “ceck in” pisano) e da qui prendere “al volo” la coincidenza aerea per Zagabria. Avrei poi trovato qualcuno lì ad attendermi, che mi avrebbe portato a Banja Luka. (se avessi saputo prima… mi sarei organizzato per dormire a Milano!). Il tempo di passare una notte a casa e qualche ora con la mia famiglia nel disfare i bagagli thailandesi e preparare quelli jugoslavi… qualche ora di sonno, e poi sveglia di buon ora per raggiungere il Galileo Galilei. Purtroppo i tempi con la coincidenza da Milano per Zagabria sono strettissimi e vuoi per un leggero ritardo dell’aeromobile da Pisa, vuoi una inopportuna fila al controllo passaporti ed anche forse per un po’ di stanchezza accumulata… arrivo al “gate” di partenza milanese che il volo è ormai chiuso! Mi precipito all’apposito bancone aeroportuale e scopro oltretutto che il volo seguente (quello serale) è già pieno! Mi offrono un posto in lista di attesa… ma non posso proprio rischiare di non partire. L’unica soluzione possibile… volare a Francoforte e poi da qui, con una coincidenza aerea, raggiungere Zagabria. Non ho altra scelta e comunico alla Segreteria il mio nuovo “piano di volo”… affinchè avvertano a Zagabria la persona che avrebbe dovuto venire a prendermi in aeroporto, già nella mattinata. Questa volta fila tutto liscio (si fa per dire) e facendo di necessità, virtù… impiego l’intera giornata trascorsa in giro nei 3 aeroporti, scrivendo gli articoli thailandesi con il pc che ormai porto sempre con me. Arrivo infine a Zagabria ed esco dall’area ritiro bagagli. Nella sala arrivi noto una appariscente ragazza bionda che brandisce un cartello con il mio nome e cognome scritto in stampatello. Mi avvicino e mi presento nel mio inglese scolastico… mi risponde in un italiano altrettanto scolastico e mi dice che lei è la persona che si occuperà di me durante tutta la mia permanenza a Banja Luka. Slagiana mi da il benvenuto di circostanza e mi comunica che è dalla mattina che mi aspettano e che hanno saputo di tutte le mie peripezie aeree per riuscire infine a raggiungerli. Mi presenta un uomo che è con lei (una specie di marcantonio, vestito con un giaccone di pelle nera –“Goran”- che mi elargisce un silenzioso sorriso) e che alla mia presentazione, mi toglie di mano il bagaglio e mi chiede se i miei documenti personali sono con me o nella valigia… poi mi invita gentilmente, ma con fare deciso, a precederlo con la ragazza.
Appena fuori dall’aeroporto, la ragazza mi apre la portiera posteriore di una lussuosa Audi con vetri oscurati e sale davanti. L’uomo si mette alla guida e con fare sicuro parte immediatamente a tutta velocità…. Neanche mi fossi trovato in un film di 007! Fingendo di essere abituato a simili accoglienze, chiedo solo quanto dista Banja Luka da Zagabria. La ragazza mi risponde: <<”2 o 3 ore, a seconda del traffico o inconvenienti che potremmo trovare lungo la strada. L’auto è comodissima, io sono stanchissimo… non mi resta quindi che dormire. Mi svegliano dopo qualche tempo per chiedermi i documenti da presentare a quello che comprendo essere sicuramente un posto di frontiera. Stranamente le guardie non guardano neanche dentro l’auto completamente oscurata, e passiamo il posto di blocco in un attimo.
Torno a dormire e dopo un tempo imprecisato ci fermiamo presso una specie di paninoteca. La ragazza mi da il benvenuto a Banja Luka e scende a comperarmi qualcosa da mangiare e da consumare poi in hotel. Vedo passare un’auto con della neve sul tettuccio e penso che il Mondo è diventato veramente piccolo, visto che solo poche ore prima ero al caldo clima tropicale thailandese e adesso invece…! Ripartiamo subito e raggiungiamo il lussuoso hotel riservatomi. Mi scortano fino in camera e si accertano che tutto sia “a posto” e di mio gradimento, poi mi salutano augurandomi buon riposo e dandomi appuntamento per il giorno dopo. Ma nella tarda mattinata è Srdan Bugarcic che mi telefona, dicendomi che un’auto sta venendo a prendermi per portarmi al suo hotel. Mi dice che mi relazionerà circa la situazione e mi spiegherà lo svolgersi dell’evento… e poi andremo assieme a pranzo. Altri due “marcantoni” infatti (ancora in giaccone di pelle nera) e sempre in auto con vetri oscurati, mi conducono in gran fretta presso un lussuoso hotel del centro e scortandomi continuamente (uno avanti ed uno dietro) mi conducono da Srdan Bugarcic e Jovanovic Dragoslav. Finalmente due facce conosciute… e ci sono anche altri amici di sempre. La relazione del funzionario federale Srdan Bugarcic:Ci salutiamo e mi fanno accomodare, orinandomi da bere… Molto correttamente sistemiamo per prima cosa le formalità economico-burocratiche legate al titolo WAKOpro in lizza e poi mi relazionano sull’intera vicenda. Vengo a sapere finalmente dove mi trovo. Siamo in Bosnia Erzegovina, per l’esattezza nella sua Repubblica Serba credo di intendere… ma in una zona particolare e delicata, mi sembra di aver capito a prevalenza bosniaca e con sacche di religione mussulmane. Bugarcic mi informa quindi sulla delicata questione ed anche del “perché” aveva richiesto la mia specifica presenza e possibilmente quella purtroppo mancata, del Presidente della WAKO Ennio Falsoni.
Quella sera infatti, si sarebbe consumato un evento da molto tempo preparato ed attesissimo da tutti i cittadini di Banja Luka e non solo. Il grande Ivan Strugar (che in tutta la Confederazione Serbo-Montenegrina è famosissimo come un eroe nazionale) si sarebbe scontrato con l’altrettanto conosciuto, famoso ed apprezzato atleta del posto: Drazenko Ninic. La cosa era stata voluta, organizzata, promossa e sponsorizzata… dalla “Sector Securuty”. Questa è una grandissima azienda di sicurezza che opera in tutta la Bosnia Erzegovina e soprattutto nella Repubblica Serba credo, con migliaia di dipendenti, affiliati ed impiegati, di proprietà di un potente, ricco e giovane imprenditore di successo (SLAVISCIA KRUNIC) che, appassionato estimatore della kick boxing, tentava quindi ora, di portare la detenzione della cintura mondiale WAKOpro nella sua zona di residenza. L’atleta sfidante del posto è di valore e sicuramente sarebbe stata una battaglia avvincente. Ma il problema non era certo questo o “soltanto” questo… Magari! Ivan Strugar è originario del Montenegro (una zona che sembrerebbe essere mi dicono, forse con crescenti insofferenze di alcune forze, per velleità separatiste) e Drazenko Ninic invece, di questa difficile zona bosniaca a prevalenza serba (anch’essa in passato con velleità separatiste e che ora sembrerebbero forse rientrate mi dicono, ma non certo però del tutto sopite). Tutta l’organizzazione tecnica era infine gestita dagli organismi federali centrali di Belgrado… C’erano quindi molti presupposti per temere la presa a pretesto per un eventuale riaccendersi di vecchie rivalità campanilistiche. Anche per questo forse, la cosa aveva destato molto interesse… e molti interessi pure! I mass media se ne erano subito occupati infatti e la portata mediatica dell’evento era cresciuta a dismisura strada facendo, superando notevolmente anche le più rosee aspettative degli organizzatori stessi. Diverse emittenti nazionali mi dicono, che avevano comprato i diritti televisivi ed avrebbero trasmesso in diretta l’incontro, in tutti i Paesi dei Balcani. C’era stato anche e persino l’interessamento di Eurosport, che aveva in ultimo acquistato i diritti per trasmettere l’incontro in differita televisiva, lunedì 17 aprile. L’organizzazione aveva quindi richiesto e mobilitato capitali economici per diverse centinaia di migliaia di Euro… e tutto doveva filare liscio! Ma a tutto questo dobbiamo anche aggiungere l’uso e consuetudine locale, che mi dicono essere particolarmente predisponente alle scommesse clandestine! Srdan Bugarcic mi dice di sapere per certo che molte persone hanno scommesso, anche ingenti somme, sulla vittoria dell’uno o dell’altro atleta.
Se da una parte ne è lusingato, mi dice che questo però è anche un grande problema.. Entrambi sono atleti di valore e tutti i risultati sono possibili… prevede quindi che in caso di verdetto ai punti, lo scarto sarà minimo e che le pericolose polemiche eventualmente derivabili, saranno in questo caso possibili. Temono inoltre, che possano esserci “pressioni” sui giudici per favorire l’uno o l’altro contendente. Per questo motivo, mi dice che il nome del mio hotel è segreto e nessuno deve sapere dove io alloggi. Mi raccomanda inoltre di stare sempre in compagnia del personale di sicurezza messo a mia disposizione dall’organizzatore e non parlare con nessuno che io non conosca già. Ma proprio per scongiurare questa evenienza hanno ottenuto un permesso speciale dalla WAKOpro per disputare l’importantissimo incontro con le vecchie regole… delle 12 riprese!
Non ci sarà limitazione al numero di KD e lui naturalmente si augura un KO da una parte o dall’altra, che possa quindi mettere a tacere sul nascere, ogni possibile ed eventuale seguente polemica. Avevano pensato anche di predisporre tre giudici neutri, tutti provenienti da altre nazioni… ma il regolamento non lo prevedeva, e seguendo il regolamento WAKO alla lettera, hanno quindi predisposto un giudice internazionale di provenienza da Banja Luka, uno di provenienza dal Montenegro… ed un giudice internazionale neutro dall’Italia (che sarei io). Mi dice inoltre che è sicuro della capacità e buona fede dei suoi giudici internazionali, ma non altrettanto della loro capacità a sopportare eventualmente lo stress derivato. Teme quindi che possa eventualmente manifestarsi forse, una inconscia leggera preferenza della propria fazione, da parte di entrambi i giudici. Anche lui come supervisor dell’incontro, avrebbe compilato il suo personale cartellino… ma solo per metterlo agli “atti federali” e che questo non avrebbe affatto influito sul verdetto finale. In questo caso quindi, il mio giudizio sarebbe stato fondamentale ed avrebbe rappresentato l’ago imparziale e disinteressato della bilancia! Dice perciò di stare calmo e giudicare serenamente… sa che sono un bravo ed espertissimo giudice ed oltretutto accreditato da tutti per essere un membro della Commissione Internazionale WAKO… Secondo lui farò sicuramente un ottimo lavoro. Mi rassicura inoltre, che non è richiesto il mio impegno in nessun altro incontro della serata… ed avrei quindi, dovuto giudicare soltanto quel confronto. Ma in ogni caso è già stata prevista ed organizzata la rivincita, che avverrà il 20 maggio a Novi Sad (vicino Belgrado).
Dicendomi questo, mi mostra addirittura la “brochure” già pronta e preparata per la seguente rivincita! Non nego certo che per un attimo… mi sono detto: <<”Caspita! Forse in un guaio peggiore non potevo capitare”>>. Ma subito dopo anche che: <<“Se è vero che prima ho voluto la bicicletta… credo proprio che adesso io debba anche pedalare!”>>
Oltretutto, gli incontri precedenti di sottoclou (tanto per scaldare le serata…) sono tutti tra atleti locali ed atleti croati e vengo a sapere che Banja Luka è la città che durante la guerra nei Balcani, ha subito le maggiori perdite dei suoi giovani. Mi erudiscono quindi su di una particolarità del luogo, che mi riporta alla mente notizie già ascoltate in TV sul fatto singolare di una città (proprio Banja Luka, ecco perché il nome non mi suonava nuovo…) che aveva perso quasi tutti i suoi uomini in guerra ed era rimasta prevalentemente abitata da sole donne. Adesso sembra che le cose vadano meglio e che i due sessi siano in via di riequilibrio, pur essendo ancora le donne (mi dice qualcuno) in netta prevalenza sugli uomini. Durante il nostro pranzo poi, ci raggiunge la notizia che il congresso di Seoul si è appena concluso e che la WAKO è stata riconosciuta dal GAIFS! Brindiamo quindi con tutta la compagnia alla felice notizia e ci auguriamo che ci sia di buon auspicio. Chiedo anche, circa le sorti della IFMA (anch’essa candidata assieme a noi) ma non si hanno notizie di questa per il momento. Alla fine del pranzo (totalmente costituito da specialità culinarie del posto) e terminata la riunione “tecnica”, sono riportato in hotel per un riposino pomeridiano e mi viene dato appuntamento per le 18,00… la serata sarebbe iniziata alle 20,00. Stavolta viene a prelevarmi direttamente in hotel, addirittura un’auto della polizia! Questa mi scorta di nuovo sino all’hotel di Srdan Bugarcic. Qui mi unisco a tutto lo staff dei dirigenti e con l’ausilio di diversi taxi, ci rechiamo tutti al palasport. Al suo esterno lo stadio brulica già di persone e scortati dal personale di sicurezza che era in nostra attesa (tutti marcantoni dentro a giacconi di pelle nera) ci conducono ad una entrata secondaria nel retro del palasport. Ancora altro personale di sicurezza che ci prende in consegna e ci scorta sino al tavolo della giuria nel parterre. Questo è già presieduto e controllato da agenti di polizia e da uomini della “sector security”. Sono appena le 19,00 ma lo stadio è per gran parte delle tribune, già occupato dagli spettatori.
Nel parterre ci sono solo tavoli riservati agli sponsor e personalità invitate. Tre megaschermi fanno da cornice al palcoscenico da cui usciranno gli atleti per salire sul ring. I tecnici stanno provando luci laser, fuochi, suoni e quant’altro servirà a rendere lo spettacolo un vero e proprio evento indimenticabile.
Giungono anche gli altri Ufficiali Federali della zona e con cui da sempre collaboro… La piacevole discussione ci fa giungere in un attimo all’ora fatidica. Pian piano ogni posto dello stadio si è riempito e più di 5000 persone affollano ormai ogni più piccolo angolo e verrò a sapere poi che altre 2000 erano rimaste fuori per esaurimento biglietti (o spazio?). Gli spettatori sono stivati persino sulle scale e sulle piccole balconate che servono per passare da una tribuna ad un'altra… accalcati in piedi come sardine, per assistere alla serata.
Sono ormai le 20,15… ed in ritardo di ben 15 minuti… il pubblico inizia a rumoreggiare con forza impressionante, le prime file si alzano in piedi… gli altri dietro protestano… e la polizia arriva a caldeggiare presso gli organizzatori, l’inizio immediato della serata. Noto che nessuna protezione esiste tra il pubblico ed il parterre… il presentatore sale sul ring e si da inizio al primo dei 5 incontri sottoclou tra gli atleti croati e quelli del posto.
Il tifo delle 5000 persone chiuse all’interno della stessa sala è impressionante ed esaltante al tempo stesso. Si arriva in breve alla fine di tutto il sottoclou… e per raffreddare gli animi è previsto uno spettacolo con cantanti e balletti coreografati molto professionali, con soubrette mozzafiato.
Poi si arriva finalmente al momento tanto atteso ed il presentatore sale sul palco… mentre parecchi razzi filoguidati scorrono lungo le pareti in alto del palasport, annunciando l’inizio dell’evento. Si presenta per primo il campione in carica all’angolo rosso:
Strugar si presenta sul palco e mentre si avvicina al ring si accendono sulla passerella dei fuochi pirotecnici che lo accompagnano… anche tra il pubblico moltissimi suoi beniamini e sostenitori che fanno un tifo infernale… Si presenta adesso lo sfidante all’angolo blu:
Quando questo si presenta sul palco, il palazzetto esplode letteralmente ed ai suoi lati si levano alte due lingue di fuoco impressionanti, le luci laser fanno strani ed accattivanti giochi di luce sui fumi d’entrata… è il finimondo… ed il pubblico si quieta solo quando alla fine della presentazione, Drazenko sale sul ring e si salutano campione e sfidante abbracciandosi calorosamente… e facendo eloquentemente comprendere forse, che è una sfida sportiva… e non certo una guerra tra popoli fratelli. Siamo pronti per l’inizio… lo speaker annuncia i nomi degli Ufficiali Federali WAKO incaricati di essere i preposti alla direzione e giudizio dell’incontro:
Noi abbiamo per il momento una registrazione di fortuna del match, ma dato che io ne sono coinvolto in prima persona nel giudizio ufficiale… lasceremo quindi che la recensione particolareggiata del confronto, ve la faccia l’altrettanto esperto D.t. Giulio Socci, collaboratore de ilguerriero.it e che tante altre volte si è gentilmente prestato per noi:
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