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WMF

Grandi le aspettative da parte di tutti, ma dobbiamo purtroppo definire come  “assolutamente deludente” l’organizzazione. 37 i paesi partecipanti in totale, con circa 250 atleti iscritti in gara. Solo 2 i bronzi conquistati dall’Italia nel medagliere generale, ma vista la qualità delle presenze registrate… rappresentano un risultato addirittura esaltante, quanto sinceramente “insperato”.

Di: Dt. Giulio Socci

Sembra proprio che i thailandesi non vogliano affatto smentirsi nel loro particolare e storico pragmatismo comportamentale di convenienza, di qualsiasi organizzazione facciano parte… Già tempo fa infatti, abbiamo assistito al deprecabile “impasse” per un loro presumibile scorretto comportamento, che ha portato sia una delegazione della IMTE che una della FIST, a presentarsi entrambe al campionato mondiale IFMA in rappresentanza dell’Italia. I thailandesi infatti, con la serafica flemma (o proverbiale furbizia che personalmente, credo potrei dire contraddistingua purtroppo tutti gli orientali) avevano accettato entrambe le iscrizioni delle 2 diverse rappresentanze nazionali italiane. Salvo poi forse immaginiamo, assistere divertiti allo scontro inevitabile delle due fazioni, una volta arrivate a destinazione ed avendo oltretutto già sostenuto quindi, una spesa non indifferente.

 

Ebbene, non sorprendetevi se vi  dico che la stessa identica cosa, stavano provocando e facendo accadere anche a questa edizione dei mondiali thailandesi di Muay Thai WMF. Marco De Cesaris  (persona di riferimento per l’Italia della IMTF che –come ormai sappiamo-  è confluita nella WMF) aveva ricevuto l’invito alla partecipazione dei mondiali… Ennio Falsoni (presidente FIKB) incontratosi a Beirut con i vertici della WMF, aveva ottenuto il riconoscimento esclusivo  della sua Federazione per l’Italia in questa nuova sigla e conseguentemente quindi, era stato invitato a partecipare a questi mondiali. Senonchè… memore dei problemi occorsi alle altre due federazioni e non volendo certo incorrervi a sua volta, trasparentemente telefona a Marco De Cesaris e sorprendentemente viene a sapere che anche questo è in procinto di partire per Bangkok con quattro suoi atleti.

 

Si telefona dunque ai vertici federali thailandesi e si ottiene una stranissima e quantomeno improbabile risposta: “Possono partecipare due delegazioni per nazione”! Ormai siamo abituati a sentirci dire di tutto dai “convenientemente democraticizzati” burocrati thai e la buffissima risposta ricevuta non  sorprende e sconcerta più  di tanto… ma nessuno  da loro certo, ormai alcun credito e Falsoni si mette quindi nuovamente in contatto con Marco De Cesaris, per non ritrovarsi all’ultimo momento nelle stesse ridicole, deplorevoli ed antipatiche condizioni, già viste per le altre due associazioni nazionali e di cui vi abbiamo  parlato poc’anzi. Ma fortunatamente, come a volte si usa dire: “non tutti i mali vengono per nuocere”… Marco De Cesaris, trova infatti  un accordo con i vertici FIKB di settore e la sua presidenza (con un appuntamento presso gli uffici del CONI a Roma, al quale partecipa De Cesaris con Falsoni, Fragale, Calzolari e D’Olimpio) secondo il quale, lui stesso confluisce in FIKB (con il suo settore agonistico di Muay Thai) e le due delegazioni si fondono, formando quindi un’unica squadra nazionale italiana.

 

Avendo inoltre, già la rappresentanza per la IMTF, Marco De Cesaris avrebbe sicuramente e di buon grado, lasciato la rappresentanza italiana per la WMF alla FIKB, non presentando neanche la sua candidatura in questa federazione, appoggiando e raccomandando a sua volta lui stesso, quella della FIKB. Un grandioso successo quindi, oltretutto se  pensiamo che questo è scaturito dall’alleanza per la soluzione amichevole di un ipotetico e sicuro problema, che invece certamente,  si preannunciava all’orizzonte. Ancora una volta quindi, il dialogo e la concertazione tra le parti prima di compiere una qualsiasi avventata e distruttiva azione antagonistica, risulta come sempre, una cosa estremamente saggia.

 

Ma se credete che la nostra lungimiranza abbia potuto scongiurare i vizi di forma e la ormai proverbiale improvvisazione e semplicistico pressappochismo thailandese…  vi sbagliate di grosso! La prima sorpresa arriva infatti, proprio al momento del nostro arrivo al “Sol Twin Tower Hotel” di Bangkok, dove erano state previste tute le operazioni principali di gestione “tecnica” dei campionati. La FIKB aveva fissato e prenotato per tempo e per circa una ventina di persone e di cui aveva oltretutto ricevuto anche un fax di conferma a firma del presidente WMF… ma all’arrivo in Hotel 2 giorni prima dell’inizio delle competizioni… non solo non si trova nessun comitato di accoglienza… ma scopriamo che neanche le nostre prenotazioni alberghiere erano state prese in alcuna considerazione! E non risultavano essere avvenute!

 

A niente sono valse le nostre “obbligatorie” rimostranze, esibendo il loro fax di conferma ed accettazione ufficiale dell’avvenuta prenotazione. Come spesso usano fare i thai in questi casi… ti guardano… sorridono… e continuano a ripetere che non hanno nessuna prenotazione a nostro nome. Come sempre, anche il loro inglese inizia naturalmente ed improvvisamente a scarseggiare. Inutile cercare di spiegare a chi non vuole mettersi in grado di comprendere! C’è un altro Hotel di pari categoria, previsto per accogliere i partecipanti: l’Alexander Hotel… (ma dall’altra parte dell’enorme e caotica città di Bangkok). Data anche l’ora tarda (oltre alla stanchezza del viaggio) decidiamo di fare buon viso a cattivo gioco e presi 6 taxi ci avviamo verso la nuova destinazione. Hotel confortevole… non c’è che dire… ma tutte le riunioni tecniche sono al “Sol Twin Tower” e di taxi, ne abbiamo conseguentemente presi ben molti altri.

 

Ma non solo… se il problema fosse stato solo questo, i taxi li avrebbero presi solo i dirigenti…. Perché anche l’ultimo degli organizzatori, sapendo di avere le squadre partecipanti divise in due Hotel… avrebbe sicuramente compreso che forse sarebbe stata una buona idea quella di mandare un “messo” da un hotel all’altro per avvertire tramite cartelli esposti nella reception, delle eventuali scalette ed ordini del giorno per la giornata di gara seguente. O meglio… un ordine del giorno c’era… ma prevedeva che gli atleti dell’Alexander Hotel dovessero andare tutte le mattine alle 06.00 al “Sol Twin Tower Hotel” (dall’altra parte della città) con un bus navetta, per effettuare le operazioni di peso e visite mediche, per poi raggiungere il palazzetto dove si sarebbero svolte le gare. A proposito… ne vogliamo parlare? Già… perché il palazzetto dove si sono svolti i campionati… era decisamente fuori Bangkok e distava circa 50 km dagli Hotel e per raggiungere il quale si doveva attraversare tutto il centro della caotica metropoli… spesso occorrevano circa 2 ore di tempo!

 

Un vero delirio organizzativo! Ma non è certo questa la cosa più grave ed incomprensibile che sono stati capaci di combinare i thai… infatti, il giorno dopo il nostro arrivo, veniamo a sapere che le categorie di peso indicateci nel preventivo invito inviatoci, erano cambiate e risultavano ora in  numero minore…  Per quanto si siano potuti dare da fare per riempire adeguatamente il minor numero di categorie rimaste, avviando un “rimpasto” generale nella formazione della squadra… regalando con alcuni atleti qualche chilo… sottoponendo ad una dieta ferrea e forse tardiva altri… alla fine, due nostri atleti risultavano occupare gioco-forza la stessa categoria ed uno dei due avrebbe dovuto rinunciare alla partecipazione o accettare di combattere sotto un’altra bandiera!!! Ma la cosa più importante era che fossimo riusciti ad evitare di avere due nazionali diverse e divise… Eravamo riusciti ad avere finalmente un’unica squadra nazionale italiana della FIKB che partecipava ai mondiali WMF di Bangkok.

Ma anche qua la sorte (o l’organizzazione thailandese) aveva messo lo zampino… e la prima delegazione giunta (quella di Marco De Cesaris) aveva trovato posto al “Sol Twin Tower Hotel”, mentre la seconda “tranche” arrivata… si era dovuta spostare come detto, all’ ”Alexander Hotel”. Ma ancora una volta l’adattabile unità degli italiani, ha saputo capovolgere una situazione apparentemente negativa in una nota positiva e con continui collegamenti telefonici tra il D.T. della FIKB Diego Calzolari e Marco De Cesaris… abbiamo potuto essere informati di tutti i continui cambiamenti di programma che i thai sono stati capaci di attuare continuamente!!  La prima cosa che siamo riusciti ad ottenere è stata quella del peso e della partenza per il palazzetto… questo si sarebbe effettuato tutte le mattine anche all’Alexander Hotel e da qua poi gli atleti sarebbero partiti con un bus navetta per il palazzetto dello sport, dove si sarebbero svolte le competizioni.

 

Comunque, bando a queste prime e gravi incongruenze sicuramente negative, ma che non hanno fatto altro che mettere alla prova e rinvigorire la grande capacità italiana di adattamento e di saper trovare il lato positivo anche nella condizione peggiore, ridicola ed avvilente… e passiamo alla descrizione dei fatti e degli incontri che hanno visto come protagonisti i nostri alfieri italiani. Va detto subito che due atleti (o per lo stress del viaggio e cambiamento di clima e fuso… o per uno strascico influenzale portatosi dall’Italia… o forse addirittura  per entrambe le cose) presentavano uno stato di malessere diffuso e febbricitanti. Gli atleti erano Francois Consalter e Mario Emmi, quest’ultimo addirittura presentava 39 di febbre! Ottimo e maturo” il comportamento di responsabilità del D.T. Diego Calzolari che si è fatto in quattro fin dall’arrivo, assieme al medico dell’hotel per ridurre al minimo le problematiche derivanti e cercare di rendere possibile la partecipazione con il minore empasse risultante.

 

Francois Consalter poi decide di non competere (ma non possiamo certo fargliene una colpa ed è più che giustificato!) ed Emmi Mario che invece, nonostante la febbre e non volendo assolutamente perdere l’occasione presentataglisi e faticosamente guadagnatasi nelle selezioni, decide ugualmente di combattere a tutti i costi ed i qualsiasi condizione fisica. La sera del 18 marzo, lentamente ed in maniera obsoleta i thai procedono al sorteggio degli incontri. Non siamo certo fortunati e Mario (pur gareggiando in una categoria non troppo affollata, quella dei –54) combatte proprio il primo giorno e come primo incontro di apertura dei campionati… oltretutto con un russo! (una delle compagini più numerose e temibili assieme ai bielorussi, ukraini, turchi, marocchini, francesi, e naturalmente i thai) Il 18 inoltre, si è tenuto il meeting internazionale, con la partecipazione delle nazioni intervenute ed il 19 sono iniziati i primi combattimenti eliminatori sui tre ring approntati per lo svolgimento dell’evento.

 

TUTTI I PARTICOLARI DEL MONDIALE WMF:

Il commento del presidente Ennio Falsoni, in un suo recente articolo:

Ecco, il Mondiale WMF è tutto qui. Ma da questo nucleo che si è composto felicemente a Bangkok, penso di poter dire che il settore Muay Thai della Fikb saprà ripartire per garantirci ulteriori soddisfazioni in futuro.

Come il Coni ha ufficialmente scritto (anche al signor Davide Carlot), per quanto ancora non lo sapessero, da oggi esiste una federazione ufficiale di Muay Thai nel nostro paese: la nostra, che dall’Assemblea Generale WMF tenutasi il 20 marzo, rappresenta ufficialmente anche quella sigla nel nostro Paese.


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