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REPORTAGE COMPLETO DEGLI
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L’Italia s’è desta! |
Erano molti anni ormai che, visti i livelli tecnici, tattici e soprattutto atletici, raggiunti dai sempre ed oltremodo nutriti “squadroni” puntualmente inviati dai Paesi dell’est, le nostre seppur coraggiose compagini di guerrieri italiani, non riuscivano a fare granchè ai campionati internazionali WAKO negli sport da ring. Và detto però (ad onor del vero) che i tornei WAKO sono indubbiamente quelli con un livello tecnico-atletico più alto in assoluto, nel panorama mondiale di queste discipline. Nella stragrande maggioranza, tutti i più grandi campioni infatti, militano nella WAKO e si presentano ogni volta per contendersi gli ambiti titoli e spesso… proprio per continuare a confermare la loro supremazia in una sigla che è diventata, anche per questo, sinonimo di qualità e professionalità sotto tutti i punti di vista, sia atletici che naturalmente organizzativi. Noi italiani, pur conservando da sempre, un’ottima e temibilissima reputazione negli sport a contatto leggero (Semi Contact e Light Contact) e tecnico-creativi (Discoforms e Aero/kickBoxing) dove ci facciamo puntualmente onore -per i quali saremo chiamati ancora una volta per confermare il nostro valore agli europei WAKO nella slovena Maribor in novembre- Ma per gli sport da ring… sembrava ai più, che ci dovessimo rassegnare ad una inevitabile e secondaria condizione di “Paese minore”. A quanto pare però, non lo erano e non lo sono mai stati i nostri Direttori Tecnici e Responsabili Nazionali, che hanno continuato imperterriti e “caparbi” a lavorare seriamente e con lo stesso entusiasmo e positività di sempre (persino contro ogni oggettiva considerazione) per tentare di formare e comporre ogni volta, una squadra che fosse capace di dire la propria, al confronto con questi “giganti” apparentemente invincibili. E’ soprattutto a loro… che dovremmo essere grati per il successo finalmente riscontrato a questi campionati e che ci hanno visto raggiungere il quinto posto, nel medagliere finale di una competizione disputata da ben 26 Paesi e con quasi 300 atleti iscritti. Le loro oculate scelte e, oserei definirle talvolta, finanche coraggiose, perché non prive di impopolari critiche da parte dei non reclutati, si sono rivelate giuste e per tanti versi addirittura una sorta di investimento costruttivo per le prossime edizioni, puntando su atleti nuovi, anche se con minore esperienza! Questi sono: per la Thai/KickBoxing: Mauro Samperi e Ubaldo Forti; per la Low Kick Boxing: Massimo Rizzoli, Riccardo Bergamini e Giorgio Perreca; per il Full Contact: Donato Milano e Massimo Liberati.
Tutte persone con indubbia esperienza nel proprio campo operativo e in maggioranza con un lungo passato agonistico di grandi campioni e nelle stesse discipline, adesso da loro tecnicamente dirette. GRAZIE a loro quindi… ed a nome di tutti noi, per aver continuato a crederci. “I veri guerrieri, credono ai miracoli… e siccome credono… i miracoli cominciano ad avverarsi”. Penso sinceramente e mi auguro, che possa essere una “preziosa” lezione per tutti noi… GRAZIE ANCORA! Non abbiamo certamente spodestato la fortissima Russia (questa si è piazzata ancora una volta al primo posto nel medagliere europeo) ma mai come stavolta hanno sentito il fiato sul collo e tutti… dico tutti… hanno palesemente iniziato a manifestare una certa inusuale “preoccupazione” quando nel proseguo del torneo, si sono visti “abbinare” in sorteggio un avversario italiano. E se le forti compagini di sempre hanno vinto ancora molto, sicuramente hanno dovuto sudare più di ogni altra passata e recente occasione. I nostri guerrieri si sono battuti con estrema determinazione e stoico sacrificio, anche contro gli inarrivabili (per il momento) mostri sacri, non mostrando per questo, alcun timore riverenziale per nessuno di essi. Onore al merito comunque… anche se siamo estremamente curiosi di attendere l’evolversi della nostra situazione in FIKB nella stagione agonistica appena iniziata, per presentarci in gran forma e più forti che mai, ai prossimi mondiali WAKO 2005 già preventivati in Marocco. Ma il fatto più importante a mio parere, è che finalmente si è potuta vedere una “unica” nazionale italiana, e non divisa in tre o quattro gruppi separati e quasi apparentemente irriverenti tra loro, dove ognuno pensava forse, di essere il migliore.
A mio avviso è stata soprattutto la mutua e “matura” collaborazione e professionalità dei nostri competenti Tecnici, a far terminare l’incresciosa consuetudine degli appuntamenti internazionali. Ognuno infatti, ha “palesemente” messo a disposizione di tutti gli altri la propria indiscussa professionalità e conoscenze specifiche, con estrema trasparenza, umiltà e persino addirittura, con dovizia di particolari. Gli atleti si sono comportati di conseguenza e la serenità derivatane, credo sia stata quella che ha conferito estrema forza a tutto il “gruppo”. E’ stato per me (partecipandovi da lunghissimo tempo) quasi “commovente” vedere tutto il resto del team al completo, tifare per l’atleta di turno in qualsiasi specialità e festeggiare con lui la vittoria o riconoscerne l’estremo coraggio e la pur stoica determinazione nella sconfitta. Abbiamo avuto insomma… un vero gruppo di guerrieri, felici e desiderosi ognuno, di combattere a nome di tutti gli altri e con il tangibile e continuo supporto di tutti loro. L’atleta guerriero, come dico spesso io, è per sua natura più generoso che egoista… e laddove ognuno spesso, nell’estrema difficoltà, sarebbe stato tentato di “mollare”… non lo ha voluto deliberatamente fare, per rendere onore a tutti gli altri che già avevano… e che sicuramente avrebbero in seguito, continuato a fare anche per lui. Qualcuno di essi , con un autentico cuore da leone, ha persino infine, sovvertito il risultato! Il “bottino” della durissima “Battaglia” combattuta con valore da tutti loro, è stato di ben 15 medaglie: 8 bronzi, 5 argenti e 2 ori. Queste, come già detto, ci hanno fatto salire di colpo al quinto posto nel medagliere europeo, dietro a Russia, Bielorussia, Serbia e Francia. Un ulteriore, particolare e doveroso ringraziamento infine, alla ditta BALISTIC di Patrizio Rizzoli, che ha sponsorizzato l’intera squadra azzurra, con tutto il vestiario e materiale occorrente agli atleti. Sono molte, forse troppe, le cose che voglio raccontarvi e che dovreste finalmente conoscere nei particolari, perché eccezionali e degne di nota nel nostro ambiente… E’ giusto che finalmente mostriamo a tutti, quello che è divenuta ormai da tempo la WAKO ed i suoi fantastici tornei. Non solo per quanto riguarda la qualità dei suoi atleti… quella è visibile e verificabile continuamente da tutti, ma soprattutto anche per lo standard organizzativo che ruota attorno ai suoi impeccabili tornei internazionali… delle vere e proprie olimpiadi della Kick Boxing. Divideremo quindi per questo, tutto il nostro reportage sull’evento, in parecchi articoli riguardanti ognuno argomenti diversi ed ovviamente ci avvarremo quindi, anche di altri nostri collaboratori presenti… ma andiamo per ordine e…
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Per altre informazioni: www.wako-fikeda.it o www.fikb.it