Hwa Rang Do e Tae Soo Do
Evento europeo
Di: Franco Piccirilli
La
storica città di Pisa si è resa ancora una volta protagonista di un
evento internazionale di arti marziali, ospitando il 6 e 7 giugno
2009 più di un centinaio di praticanti di Hwa Rang Do e Tae Soo Do,
per dar vita ai Campionati europei di Hwa Rang Do 2009. L’ex
repubblica marinara sembra stia proprio divenendo un centro molto
attivo per le discipline marziali, mostrando una particolare
attenzione verso questo settore che appare nascosto rispetto ad
altri e più appariscenti sport come può essere il calcio e gli
emergenti sport da combattimento.
Forse la vocazione marinara per la scoperta di nuove rotte
potrebbe ancora essere insita nel dna delle genti di questi luoghi,
per cui l’Amministrazione Comunale ha saputo cogliere la presenza di
un vasto movimento intorno alle discipline marziali, tale… che se
opportunamente condotto potrebbe essere in grado di contribuire a
dare una risposta e punti di riferimento alle richieste di una
società che pare distratta.
Dopo
la conferenza stampa di presentazione dell’Hwa Rang Do – Tae Soo Do
che si era tenuta nell’apposita sala stampa del Comune di Pisa
(VEDI:
La presentazione dei Campionati Europei di Hwa Rang Do e Tae Soo Do)
era infine giunto il momento atteso di vedere confluire nella
cittadina toscana i partecipanti a questo evento europeo, atleti e
accompagnatori provenienti da vari luoghi della nostra bella
penisola, insieme ad altri praticanti di questa disciplina orientale
provenienti da latri paesi europei. Un momento di incontro tra
persone che, seppur di estrazione occidentale, hanno comunque modi,
tradizioni, culture diverse, accomunate però da una comune passione
e forse da un sogno, quello di poter vivere la loro pratica marziale
incontrando altri compagni che vivono quella loro stessa passione,
che percorrono la loro stessa strada, tra le fatiche e le gioie di
questa loro disciplina.
Per poter far questo ci voleva una organizzazione capace di far
incontrare queste persone, al di là del motivo di un campionato
europeo. Questo importante evento ha fatto emergere oltre alla
preparazione degli atleti che vi hanno partecipato anche soprattutto
la voglia voler stare insieme.
Una organizzazione quella dell’Hwa Rang Do che ha saputo radunare
al proprio interno persone capaci di voler condividere al percorso
verso la propria crescita spirituale, attraverso la disciplina che
tale pratica richiede. Ecco perché i loro praticanti più anziani
dicono che l’Hwa Rang Do non è per tutti ma solo per quelli che
meritano di poterne seguire il percorso attraverso la loro totale
dedizione. Per cui i risultati di ognuno mostrano l’impegno che tali
persone dedicano alla pratica di questa disciplina orientale.
Due
giornate di “full immersion” nel mondo dei guerrieri Hwa Rang, tra
stage tecnici, lezioni teoriche, gare di varie specialità che hanno
tenuto occupati tutti i partecipanti a questa manifestazione in un
susseguirsi certamente di forti emozioni nel trovarsi a lavorare con
altri compagni mai visti, ma che si muovevano esattamente come loro,
che pensavano come loro… comunicando anche attraverso le gesta del
proprio corpo. Per alcuni di loro è stata addirittura la prima
esperienza di questo tipo di raduni, un momento sicuramente proficuo
per la propria crescita tecnica ma anche della persona del modo di
confrontarsi incontrando l’altro, sia sul quadrato di gara sia
durante le pause.
L’intero gruppo di persone ha dato prova di estrema coesione e
affiatamento, anche soprattutto attraverso l’esempio dei loro più
alti rappresentanti che hanno saputo guidare la manifestazione in
maniera corretta e rispettosa verso tutti. Il rispetto di ognuno nei
confronti degli altri mostrava la considerazione con la quale questi
partecipanti all’evento europeo sentono e praticano l’arte marziale
dell’Hwa Rang Do e Tae Soo Do, e quindi il rispetto verso se stessi.
Eccovi dunque un breve resoconto di quello che è accaduto in
queste due intense giornate dell’evento europeo Hwa Rang Do, ma che
non può certo essere esaustivo su tutto quello che è accaduto.
Questa redazione vuole solo contribuire a diffondere l’esistenza di
un movimento i cui protagonisti sono sicuramente più numerosi di
quelli che appaiono.
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