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La giornata dei Campionati Europei

Evento europeo Hwa Rang Do e Tae Soo Do

Di: Franco Picirilli

Le competizioni erano già iniziate quando insieme a Roberto Fragale entriamo nel palazzetto dello sport di Pisa. Un unico tappeto di materassine di gomma nel quale erano inserite tre aree colorate per delimitare altrettanti quadrati di gara su cui si svolgevano le gare delle varie specialità previste per questi Campionati europei 2009 di Hwa Rang Do e Tae Soo Do.

     

Il palazzetto appariva ben ordinato, con i partecipanti sono radunati in gruppi davanti al proprio quadrato di gara in attesa del loro turno, mentre un altro gruppo più numeroso attendeva in testa alla fila di materassine l’inizio delle prove della propria specialità.

Anche il Gran Master Lee era presente a queste competizioni, questa volta in abbigliamento casual, per sovraintendere i lavori e verificare che lo svolgimento delle competizioni avvenisse nel migliore dei modi, preservando gli insegnamenti dell’arte marziale Hwa Rang Do e Tae Soo Do.

     

Era ancora presente il tavolo con la raccolta della rassegna stampa uscita sui quotidiani su questo evento, a segnare una meticolosa preparazione e promozione di questo appuntamento europeo.

Il Maestro Mattiucci, il responsabile nazionale dell’Hwa Rang Do e Tae Soo Do oltre che Istruttore Capo, era invece indaffaratissimo nel cercare di essere presente in ogni quadrato di gara, controllando il regolare svolgimento delle gare, per dare là dove fosse necessario suggerimenti per una migliore organizzazione dei vari turni, oltre che assicurarsi che ogni area di gara lavorasse adeguatamente. Ma la sua presenza aveva forse anche lo scopo di infondere forza al lavoro dei singoli quadrati, dando merito al loro impegno. Non mancavano però anche momenti nei quali questo merito veniva dato anche a chi saliva sul quadrato di gara, compresi i più piccoli verso i quali il maestro Mattiucci si mostrava particolarmente attento.

Ogni quadrato prevedeva un cronometrista, un segnapunti e i vari giudici di gara che collaboravano efficacemente per lo svolgimento corretto delle varie competizioni che si susseguivano.

Anche in questa giornata più di un centinaio di atleti si confrontavano sui vari quadrati di gara, ognuno con le propri specialità e specificità che ne caratterizzavano il modo con cui si sfidavano con quello che in quel momento era il loro avversario, ma che terminata la gara tornava ad essere il compagno di questa avventura. La prima parte della mattinata era stata dedicata alle gare di forme con armi e senza armi. Questa disciplina marziale, come del resto anche molte altre, ha nel proprio programma di insegnamento anche una consistente parte dedicata allo studio delle armi, con la quale gli allievi si cimentano per completare il proprio addestramento. Infatti ogni arma del Hwa Rang Do diviene un mondo da esplorare nel corso del proprio percorso di apprendimento. Alcune di queste armi poi vengono studiate in maniera sportiva e competitiva, mentre per altre lo studio resta del tutto tradizionale.

Per dare quindi l’opportunità di misurarsi con gli altri compagni dei vari corsi di Hwa Rang Do e Tae Soo Do, la federazione ha predisposto un apposito regolamento per ogni specialità di questi campionati europei, gli atleti interessati alle competizioni si dovevano attenere a questo tipo di regolamento.

   

Conclusa la fase di presentazione di forme armate e disarmate, partivano le competizioni di Sparring, il combattimento light contact, con il quale due atleti si confrontano in un combattimento secondo il regolamento della WHRDA. Un combattimento che dovrebbe far emergere la preparazione e la corretta esecuzione del gesto tecnico e che ricorda molto da vicino una competizione di semi contact.

   

I concorrenti indossavano la loro divisa di gara costituita dal dobok del proprio team. Inoltre erano indispensabili l’uso delle protezioni quali paradenti, caschetto, guanti, paratibia/parapiedi, e per i maschi la conchiglia protettiva dei genitali.

Gli iscritti a questo tipo di competizione si davano quindi battaglia sui quadrati di gara per circa un paio di ore, atleti di vari gradi ed età. Particolarmente interessanti forse per la loro tenera età erano i bambini che hanno saputo dimostrare la padronanza dei movimenti appresi per l’esecuzione delle tecniche previste in questo tipo di combattimento.

     

La giornata proseguiva senza interruzioni, con le prove di Kyuk Too Gi, il combattimento a contatto pieno (full contact sulla materassina) introdotto sperimentalmente in questa occasione per dar modo di testare la possibilità di poterlo poi far diventare una delle competizioni a tutti gli effetti… negli eventi di questa federazione.

    

Questi incontri si disputavano in tre riprese da tre minuti ciascuna, ad eliminatoria diretta. In questo caso la divisa era costituita da pantaloncini neri e dalla maglietta bianca ufficiale del Hwa Rang Do. Le protezioni individuali indossate erano costituite da guantoni, baschetto, paratibie e calzari, oltre la solita conchiglia per i maschietti. La specialità era suddivisa in categorie di peso per non avvantaggiare o svantaggiare l’atleta nel confronto di full contact. In queste competizioni era inoltre prevista la vittoria anche per KO.

     

Pochi gli atleti partecipanti a questa specialità proprio perché era stata introdotta sperimentalmente. L’organizzazione ha però potuto verificare l’interesse degli associati alla federazione anche per questo tipo di competizioni e quindi la possibilità in un futuro di poter far crescere anche questa disciplina sportiva.

Conclusa anche questa fase l’organizzazione risistemava i tavoli di giuria per passare ad un altro tipo di competizioni il Goo Too Gi, cioè il confronto in un combattimento di grappling.

    

Un’ottima occasione per mettere alla prova il lavoro svolto allo stage del giorno prima, nel quale il gran master Lee aveva mostrato proprio alcune tecniche di grappling, tecniche di sottomissione e di uscita, attraverso le quali i partecipanti avevano avuto modo di affinare le tecniche già apprese nei propri corsi, di impararne di nuove, ma sicuramente avevano avuto l’occasione di ascoltare e assimilare altri punti di vista sui vari possibili modi di applicazione delle tecniche esposte. Probabilmente il seminario del giorno precedente aveva contribuito anche ad accrescere la voglia dei partecipanti a confrontarsi nelle competizioni di grappling, proprio per verificare quanto avevano appreso.

Cominciano i bambini che danno prova di essere molto agguerriti e determinati nell’esecuzione delle tecniche di grappling, combattendo fino alla fine del tempo concesso per queste prove. In questo caso i partecipanti vestivano l’uniforme da Grappling approvata dalla WHRDA, inoltre, come previsto dal regolamento, gli uomini e i ragazzi avevano l’obbligo di indossare la conchiglia protettiva per i genitali.

      

In ogni quadrato di gara i partecipanti erano disposti sul lato di fronte al tavolo centrale della giuria seduti pronti ad entrare al momento della chiamata, così da permettere un più snello e veloce organizzazione e condotta delle competizioni. Le gare iniziate il mattino si sono protratte per l’intera giornata, terminando nel tardi pomeriggio, mettendo alla prova l’efficienza dell’organizzazione che ha comunque risposto egregiamente avendo sempre sotto il proprio controllo la situazione dei vari quadrati di gara.

      

Diversi atleti hanno potuto partecipare e provare a competere nelle diverse discipline sportive di questa giornata, saggiando e mostrando il proprio grado di preparazione ottenuto nella frequentazione dei corsi di Hwa Rang Do e Tae Soo Do.

     

Anche se tutto si può migliorare, credo che l’organizzazione di questo evento europeo in terra pisana, possano ritenersi ampiamente soddisfatti dell’esito di queste competizioni, e di come ognuno abbia potuto sentirsi non ospite, ma parte di una famiglia quella appunto dei cavalieri Hwa Rang Do guidati dal loro Gran Master Lee. Ma se il Master Lee ha potuto vedere questo, la realizzazione di un simile evento è certamente opera di persone appassionate che hanno dedicato parte del loro tempo e forse della loro vita affinchè questo evento divenisse quello che è stato, per cui sicuramente i risultati sono solo il frutto dell’impegno di queste persone. Un risultato quindi ampiamente meritato dai suoi organizzatori che potranno fare tesoro di questa esperienza vissuta nella preparazione e conduzione di questo evento internazionale.

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