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VI PRESENTIAMO UN ALTRO GRADITISSIMO ARTICOLO DI QUELLO CHE
SI DIREBBE SIA DIVENUTO IN BREVE TEMPO, UN NOSTRO ABITUALE E COMPETENTE
COLLABORATORE: MARCO MAGLIANO. QUESTA VOLTA CI PARLA DELLA FASE SECONDO NOI PIU’
CRITICA E DELICATA… IL RIENTRO IN PALESTRA DOPO LA PAUSA ESTIVA.
QUANDO CIOE’
RITORNIAMO AL “LAVORO”Di: Marco MaglianoPer molti la stagione estiva significa vacanza, relax e … dolce far niente! Questo
non dovrebbe essere parte del bagaglio tecnico dell’atleta, ma si sa, a volte
il caldo la fa da padrone ed allora, tutte le nostre attività vengono svolte a
rilento, magari saltando allenamenti oppure riducendoli drasticamente ,
trovandoci così al nostro rientro canonico (verso Settembre) in una forma non
splendida ed oltretutto quindi, a rischio di patologie. Quali patologie? Soprattutto da
sovraccarico funzionale! Proprio così! Il nostro fisico, in quanto “macchina
perfetta”, ha bisogno di una continua manutenzione, ma anche di riguardo.
Quindi come ogni prezioso e buon “motore”, non si può evitare di fare un
adeguato riscaldamento al momento dell’accensione… soprattutto dopo un lungo
“fermo”. Eccoci quindi a decidere il da
farsi e allora, per chi torna ad iscriversi ai corsi di Kickboxing, Muay Thai,
Fitness ecc. si trova spesso, subito di fronte ad allenamenti che , se
svolti due mesi prima ci avrebbero fatto sorridere, ora invece ci procurano
fiatone, dolori muscolari post allenamento e sicuramente un danno possibile da
sovraccarico, proprio perché la nostra struttura (tendinea, muscolare,
legamentosa) non si trova più adeguatamente allenata a sopportare “di botto”
questa quantità di lavoro. Allora che fare? Abbandonare? CERTO CHE NO!!!! Però si potrebbe cominciare a pensare ora… ad un nuovo inizio, per poter così rendere meno traumatico il nostro rientro ai corsi e fare forse un po’ meno… la figura degli Italiani (“Pastasciuttari Oziosi Estivi”!). Che ne dite? Allora proverò a
dare qualche “dritta” per un rientro “alla grande” ed in tutta
sicurezza. Ovviamente tutto ciò è rivolto a persone che abbiano effettuato un
adeguato check-up dal proprio medico curante e che non presentino particolari
patologie, ma solo” una sana e robusta costituzione fisica.” Allora, cosa possiamo fare?
Innanzitutto movimento! Bella scoperta… -direte voi- … ma… “che tipo di
movimento”… è basilare! C’è chi inizia a correre, chi va in bicicletta, chi fa addominali, chi torna a fare pesi. Ok tutto va bene, ma tutto preso
nella giusta dose, io direi di prendere in esame la cosa più semplice ed
economica: la corsa. I miei consigli possono essere
riassunti con queste semplici parole: “moderazione” e “gradualità”. Poniamo il caso che oggi, siate
tutti tornati al lavoro, dopo 8 ore di rompicapi e di frastuoni dati dal
telefono, il capoufficio che strazia ecc… Tornerete a casa e sarete decisi
più che mai a fare 1 ora di attività fisica, sia per tornare in forma, che per
ritornare alle condizioni organiche di atleta! Vi siete messi la tuta? Allora
il primo passo potrebbe essere quello di iniziare una camminata blanda per circa
5 minuti… Questo comincerà a dare un “input” a tutto il vostro sistema di
“tubi” (cardio-circolatorio-ossigenativo) di irrorare tutti i Vs muscoli ,
capsule legamentose, articolazioni e quant’altro serva al movimento. Dopo questi 5 minuti, potrete
fermarvi e compiere dello stretching, 15 minuti
vanno benissimo, 30 secondi per i gruppi muscolari più grandi, 20 secondi per
quelli più piccoli, senza forzare troppo, una leggerissima “dolia” è già
segnale di eccessivo stiramento, però “da atleti” un piccolissimo fastidio
lo dobbiamo sopportare, altrimenti non avremo risultati. Dopo lo stretching, che dovrà
essere effettuato in completo relax e senza molleggi, quindi stretching passivo,
possiamo iniziare a correre. Però, qualche esercizio
di mobilità articolare fatto prima… come circonduzione delle ginocchia, del
bacino, delle caviglie… sono d’obbligo. Facciamo 50 circonduzioni per
articolazione? OK! . COME CORRERE POI? Allora, io direi che vi possono
essere 2 soluzioni: 1°
Soluzione : Atleta fermo da oltre 30 gg
In questo caso iniziate
veramente con gradualità, per assurdo siete più soggetti a traumi di un
principiante, per il semplice fatto che la vs massa muscolare è maggiore e
quindi dovrete essere molto attenti a lavorare bene. Quindi si può iniziare con una
corsetta blanda di 15/20 minuti , seguiti da 1 minuto di corsa più sostenuta
150 bpm , seguito da 5 minuti di corsa a 130 bpm, seguiti da 2 minuti di
corsa più sostenuta 150 bpm, seguito da 5 minuti di corsa a 130 bpm. Terminati questi 33 minuti di
corsa… cosa possiamo fare? Esercizi di mobilità articolare! Quindi
ancora stretching e addominali. Questo potrebbe essere un
programma di base per le prime 3 settimane. 3 allenamenti a settimana,
intervallati da almeno 1 giorno di riposo. Esempio:
Lunedì-Mercoledi-Venerdi. 2° Soluzione : Atleta fermo da meno di 30 gg
Ecco che ci siamo, il nostro
subconscio ci dice: siamo fermi da due settimane, via che inizio a palla, tanto
cosa vuoi che faccia! Sbagliato!!!!! Siete
in forma e non lo nega nessuno, però prendiamoci cura delle articolazioni per
evitare microtraumi e infiammazioni, che durante l’arco dell’anno poi,
potrebbero venire fuori creando problemi e magari al momento della preparazione
“vera” e potrebbero obbligarci a stop forzati. Allora iniziamo con un programma
di “avvio” come quello descritto sopra… Quindi 5 minuti di camminata ed
esercizi di mobilità/Stretching Poi passiamo alla corsa… e
direi così: 1°Seduta: 20 minuti corsa a 120
bpm + 10 minuti a 140 bpm + 15 minuti 120 bpm 2° Seduta : 10 minuti corsa a
120 bpm + 15 minuti a 150 bpm + 15 minuti a 140 bpm 3° Seduta : 10 minuti corsa a
120 bpm + (5 minuti a 150 bpm + 5 minuti a 120 bpm) , ripetuto 5 volte Alla fine: addominali,
stretching e mobilità articolare. Allora… a questo punto, io
direi che le prime settimane di “avvio”, sono al completo per entrambe le
fasce di utenti, atleta ozioso ed atleta assiduo… Che ne dite? Ma nel prossimo articolo potremmo passare ad un “inizio di preparazione” vero e proprio! Ciao a tutti… e buon allenamento! |