|
DOPO GLI ARTICOLI SULL’ INTEGRAZIONE ALIMENTARE DI AMINOACIDI, CREATINA E GLUTAMMINA, SONO STATE MOLTE LE MAIL DEGLI UENTI CHE CI CHIEDEVANO ULTERIORI SPIEGAZIONI ED INDICAZIONI, ANCHE SULL’USO DELLE PROTEINE IN POLVERE. ABBIAMO INCARICATO FEDERICO FRAGALE DI RISPONDERE LORO CON UN ARTICOLO “SOMMARIO” E GENERALE SULL’USO DI QUESTI INTEGRATORI ALIMENTARI.PROTEINE IN POLVEREDi: Federico FragaleLe proteine sono dei composti organici complessi. Vengono sintetizzate nello stomaco e nell'intestino da idonei fermenti, fino a trasformarsi in aminoacidi. Possiamo definirle come i mattoni che costituiscono i nostri muscoli. Le proteine sono indispensabili per un atleta che voglia nutrire i propri muscoli, evitando il catabolismo, responsabile della distruzione della massa muscolare. Come tutti gli integratori, anche queste nascono per coprire un aumentato fabbisogno, che con la normale dieta è difficile da colmare, o per farlo può risultare dannoso per gli altri nutrienti che vi sono. Facendo un esempio, si dice che per un atleta, occorrano circa 2 gr di proteine per kg di peso corporeo. Quindi un atleta che pesa circa 75 kg, per coprire tale fabbisogno, dovrebbe mangiare circa ½ kg di carne, più una decina di bianchi d’uovo e ½ litro di latte. Si deduce che potrebbe anche essere possibile coprire il fabbisogno, ma oltre al rifornimento di proteine, faremo abbondante riserva di grassi, colesterolo con conseguenti possibili patologie. Gli integratori nascono anche per questa seconda ragione. Si usano, (sempre somministrate sotto parere medico) prevalentemente nei seguenti casi:
Non a caso tutti gli integratori devono essere consigliati, sia nell’utilizzo che nelle dosi… da medici competenti, difatti è sconsigliabile per chi soffre di patologie renali o di fegato. Si consiglia a quegli individui che le assumono, pur non riscontrando alcuna patologia, di bere circa 2 litri abbondanti di acqua al giorno… per ridurre le scorie azotate, eventualmente prodotte dall’utilizzo di integratori proteici. Vi sono una moltitudine di proteine: al siero del latte, alla soia, alle uova, allo scambio ionico, ecc. possiamo dire che differiscono le une dalle altre in base alla lavorazione che subiscono, quindi in base alla loro qualità e a come lavorano una volta nell’organismo. Ad esempio: quelle a scambio ionico, risultano essere le più costose, perché più ricche di aminoacidi ramificati e le più digeribili rispetto alle altre. Solitamente, una volta calcolato il dosaggio, vengono assunte ripartite in due somministrazioni: metà mattino e metà pomeriggio, anche se in alcuni casi, può esserci un’ulteriore dose alla sera. |