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VISTO IL SUCCESSO RISCONTRATO DAL PRECEDENTE ARTICOLO SULLA CREATINA, ABBIAMO VOLUTO CONTINUARE AD OCCUPARCI ED ALLARGARE L’ ARGOMENTO INTEGRAZIONE, COMMISSIONANDO ANCORA AL GIOVANE FEDERICO FRAGALE, UN ARTICOLO CHE TRATTI DELL’ INTEGRAZIONE PROTEICA. OSSERVIAMO INFATTI, CHE E’ GIA’ LARGAMENTE USATA E COMUNEMENTE ASSUNTA DA MOLTI ATLETI NELLE NOSTRE DISCIPLINE DA COMBATTIMENTO. (purtroppo anche quando forse, non ce ne sarebbe neanche bisogno) L’ARGOMENTO E’ DELICATISSIMO E CON MOLTE CONTROINDICAZIONI. PREGHIAMO PERTANTO CHIUNQUE, DI NON BASARSI MAI, SOLO SULLE NOTIZIE QUI RIPORTATE.GLI AMINOACIDI NELLO SPORTDi: Federico Fragale (D.T. Scuola Arti Marziali Fragale)
Integrazione alimentarePrima di iniziare a scrivere qualsiasi cosa, vorrei ricordarvi ancora una volta che cosa significhi la parola: “integrazione”. Integrare, in campo alimentare, significa apportare all’organismo dei nutrienti di cui è in carenza e che, tramite la normale alimentazione, non riusciremmo a portarli alla normalità… quindi integriamo la nostra dieta con l’aggiunta di determinate sostanze essenziali. Inoltre, possiamo aggiungere che di integrazione, si potrebbe anche averne bisogno in caso di un aumentato fabbisogno, qualora cioè a causa di un forte stress (sia di carattere psichico o nel nostro caso psico-fisico) l’organismo non riesca a risintetizzare i nutrienti o le sostanze che ne derivano, per un ulteriore e massiccio carico di lavoro muscolare da sopportare. Muscoli e ProteineSpero sappiamo tutti (come comunemente si dice e leggiamo anche su semplici testi, facilmente reperibili in commercio) che i muscoli sono e vengono costruiti partendo dalla base e proprietà plastica delle proteine, queste a loro volta sono costituite da una serie di aminoacidi concatenati tra loro, in molte e diverse combinazioni, a seconda naturalmente del tipo di proteina costituita. Proteine e AminoacidiGli aminoacidi sono composti organici, essi sono i veri e propri “mattoni” che costituiscono le proteine, sono 20 e si possono suddividere nel modo più semplice possibile in due gruppi, quelli essenziali e quelli non essenziali. Vediamo quali sono e che cosa li caratterizza: AMINOACIDI NON ESSENZIALI :
(sono quelli che il nostro organismo è in grado di sintetizzare autonomamente, partendo e utilizzando altri composti organici) AMINOACIDI ESSENZIALI:
(sono quelli cioè, che l’organismo non riesce a produrre e non è in grado di sintetizzare partendo e utilizzando altri composti organici e quindi vanno assunti con l’alimentazione)
Gli aminoacidi, una volta giunti nel sangue, attraverso la circolazione possono prendere due strade:
E’ da sottolineare come nel 2° caso, solo il gruppo amminico delle proteine, concorra a produrre energia, il gruppo azotato invece, si legge e si comprende chimicamente, che rimane come “residuo” nell’organismo e viene poi eliminato tramite la minzione, (per via urinaria) caricando quindi oltremodo, la funzione renale. Forse è per questo che si leggono sempre le raccomandazioni di bere molto, nel caso di assunzione di integratori proteici? E’ da sottolineare e ben
precisare inoltre, che tali sostanze non aumentano certo specificatamente la
prestazione ma, casomai aiuterebbero soltanto il recupero (anche se non sarebbe
poco) dopo un intenso sforzo. Mi sembra comunque comprensibile a tutti quindi,
come l’uso degli aminoacidi non possa certo essere in grado di trasformare
(neanche nelle nostre discipline) un “somaro”… in un purosangue da corsa. GLI AMINOACIDI A CATENA RAMIFICATA ( BCAA )Gli aminoacidi a catena
ramificata, (i cosiddetti BCAA ) sono composti organici molto accattivanti e di
cui solitamente leggiamo che, presi all’incirca una mezz’oretta prima
dell’allenamento, favoriscono l’azione anticatabolica (ovvero, eviterebbero che
la muscolatura si distrugga troppo velocemente durante il lavoro muscolare). Ne
potremmo dedurre quindi, che dovrebbero concorrere ad inibire il depauperamento
muscolare dovuto all’usura (il catabolismo, appunto). Volendo approfondire la ricerca
ed il discorso attorno a questi composti organici, si legge inoltre (su testi
altamente specialistici) che per la loro naturale capacità di contrastare il
passaggio di triptofano nel cervello ed anche per la loro attività "tampone" nei
confronti dell'acidosi metabolica quindi, l’assunzione in piccole dosi di
aminoacidi a catena ramificata (BCAA, vale a dire gli aminoacidi leucina,
isoleucina e valina) prima di un impegno fisico intenso e protratto, potrebbe
anche risultare utile nell'ostacolare quel certo “appannamento mentale” che
solitamente notiamo sopravvenire, in seguito all’ affaticamento fisico. Gli stessi testi ci dicono
infatti, che i BCAA e il triptofano (TRP) hanno la stessa "porta di ingresso"
per raggiungere il cervello. Durante l'esercizio fisico il muscolo richiama i
BCAA normalmente e naturalmente contenuti nel sangue e questo loro calo nella
corrente sanguigna, rende più agevole il passaggio del TRP nel nostro cervello.
Nel nostro cervello poi, il TRP viene trasformato in serotonina (questa non è
altro che un neurotrasmettitore implicato nel meccanismo dell'affaticamento).
Aumentando quindi, la quota di serotonina in circolo… aumenterebbe anche il
grado di appannamento ed affaticamento di origine centrale. Possiamo inoltre trovare
scritto che, per la loro capacità di impedire il calo dei livelli di glutamina
plasmatica (come solitamente avviene durante uno sforzo fisico molto intenso) il
ricorso ad una loro assunzione regolare ed in piccole dosi, potrebbe risultare
indicata, ma solo durante i periodi di allenamento particolarmente intenso.
Proprio e solo quando (cercando di aumentare le proprie capacità di prestazione,
tramite poi la supercompensazione derivantene) l'atleta aumenta notevolmente il
carico del proprio lavoro e rischia perciò di incorrere nei problemi derivanti
da una sindrome da sovrallenamento. Le indicazioni che si leggono
sulle diverse confezioni, circa la loro assunzione, sono varie e discordanti, ma
sappiamo che in genere questa dovrebbe avvenire all’incirca dai 30 ai 60 minuti
prima del carico intenso di lavoro. Ma non è così semplice e scontato come
comunemente noto, che si tende a pensare o credere… occorrerebbe infatti, anche
fare moltissima attenzione alla scelta degli integratori a base di BCAA.
Continuando con le nostre ricerche, scopriamo infatti, che tutti gli studi e
test scientifici che avrebbero dimostrato la validità del loro impiego nelle
prestazioni sportive, sono stati eseguiti somministrando preparati che
contenevano le tre sostanze di aminoacidi: leucina, isoleucina e valina; nel
giusto rapporto ottimale per il loro utilizzo, che è di 2 : 1 : 1. Questo
infatti, si legge che sarebbe anche quello consigliato dagli attendibili
organismi internazionali. Non a caso FAO / WHO / ONU hanno stimato il fabbisogno
quotidiano proprio in questo rapporto:
Attenzione: se proprio (come mi sembra di poter notare spesso) non volete fare riferimento all’unico autorevole consiglio medico (come dovrebbe sempre essere fatto e raccomandato da chiunque non lo sia) leggete bene e con attenzione, almeno le etichette degli integratori che utilizzate. Infatti, come sicuramente a questo punto avrete spero compreso, se volessimo tentare di ottenere i benefici che ci hanno eventualmente promesso e convinto di produrre, non sarebbe sufficiente che contenessero i tre aminoacidi di: leucina, isoleucina e valina; ma sarebbe anche eventualmente necessario, che i loro quantitativi fossero proprio nel rapporto ottimale di 2 : 1 : 1. Allargando la ricerca, si legge
che presi mezz’ora dopo invece, questi favorirebbero l’anabolismo (ovvero la
ricostruzione della muscolatura in parte distrutta ed usurata) potendo
permettere così, di recuperare più velocemente e magari quindi… di sostenere
ancora più allenamenti durante la settimana. Come di solito avviene quando siamo
in un periodo di preparazione pre-gara. Si legge inoltre, che per i metodi di
assunzione anche in questo caso, si dovrebbero calcolare in circa : 1gr per ogni
Sappiamo che il fabbisogno
giornaliero normalmente raccomandato, ammonta in totale a circa 83 mg/kg/die (in
un uomo di MA FATE ATTENZIONE:In ultimo (fino a rischiare il fatto di divenire antipaticamente tedioso) vorrei ribadire il fatto che: prima di ogni integrazione, è buona norma sentire il parere del proprio medico sportivo di fiducia, riguardo al possibile utilizzo, dosaggio e tempo di somministrazione. Tutto questo, al fine di evitare spiacevoli patologie! Dato che è anche risaputo ed ampiamente dimostrato, che un uso prolungato o spropositato, crea sicuramente un aumento dell’azotemia, con un conseguente ed altrettanto sicuramente pericoloso, sovraccarico del lavoro renale. Prima di assumere qualsiasi tipo di integratore, consultate sempre il vostro medico curante o un medico sportivo, che vi eviteranno spiacevoli possibili conseguenze, nel caso abbiate patologie epatiche o renali. |