QUESTA VOLTA ABBIAMO VOLUTO
COMMISSIONARE AL GIOVANE E PREPARATISSIMO FEDERICO FRAGALE, UN ARTICOLO CHE
TRATTI DI UNA SOSTANZA (consentita e non considerata dopante) CHE NOTIAMO E’
GIA’ LARGAMENTE USATA E COMUNEMENTE ASSUNTA DAGLI SPORTIVI ANCHE NELLE NOSTRE
DISCIPLINE DA COMBATTIMENTO. L’ARGOMENTO E’ DELICATISSIMO E PREGHIAMO
CHIUNQUE DI NON BASARSI MAI, SOLO SULLE NOTIZIE QUI RIPORTATE.
GLI INTEGRATORI NEGLI SPORT
ACICLICI:
“
LA CREATINA
”
Di: Federico Fragale (D.T.
Scuola Arti Marziali Fragale)
Compito
ingrato il mio… perché vedo che
la Redazione
mi riserva e commissiona relazioni sempre più difficili ed argomenti sempre
più delicati da trattare…e soprattutto da firmare! Come questo appunto… Ma
me ne occupo, seppur prudentemente, molto volentieri comunque, visto e
considerato che noto sempre più spesso… come di questa sostanza se ne faccia
comunemente uso. (o abuso?) Personalmente non mi sentirei assolutamente di
condannarne l’uso… sia ben inteso! Ma è il rischio dell’abuso tra i
giovani ed intraprendenti atleti, che vorrei eventualmente contribuire
possibilmente a debellare, con questo mio breve e semplice scritto. L’abuso di
questa sostanza infatti, come del resto di qualsiasi altra cosa penso, potrebbe
essere e risultare in ultimo, addirittura dannoso per la nostra salute. Nessuno
io credo, vorrebbe rischiare di essere il fautore del danneggiamento della
propria salute… quindi, se ne deduce razionalmente che l’abuso potrebbe
essere indotto e facilitato dalla non-conoscenza o ignoranza. Proprio quello che
molto spesso noto nei giovani, che assumono forse troppo a cuor leggero, anche
dosi massicce di questa sostanza. Noto inoltre che mi dicono, spesso
agiscono sotto consiglio di un amico che ne fa uso… ancora più spesso ed
approfondendo la discussione, mi dicono che questo esperto amico pratica
uno sport diverso, ha una costituzione diversa e comunque è un individuo
diverso… e non è detto che se ha fatto bene a lui (ed anche se da lui presa
sotto controllo e consiglio medico) debba per forza far bene anche a noi. Ma
personalmente credo proprio che il non parlarne, potrebbe solo contribuire al
mantenimento dell’ignoranza e all’ammantare forse con un alone di
misticismo, un qualcosa che di mistico o magico al contrario, non ha
proprio niente. Ritengo invece che solo il parlarne, anche se molto
prudentemente, possa contribuire a migliorare la nostra conoscenza in proposito
e contribuire a debellarne quindi l’abuso sconsiderato, enunciando non solo i
suoi benefici, ma anche le sue eventuali controindicazioni. Naturalmente e come
sempre, cercherò di spiegare molto semplicemente ed in maniera accessibile ai
più… cosa è, come agisce, cosa determina, come si assume… e soprattutto
quali sono i prerequisiti tassativi da osservare, per la sua assunzione (il
parere medico).
Integrazione alimentare: Prima
di iniziare e dire qualsiasi cosa, vorrei precisare e ricordarvi che cosa
significhi la parola integrazione. Integrare, in campo alimentare, significa
apportare all’organismo dei nutrienti di cui è in carenza e che, tramite la
normale alimentazione, non riusciremmo a portarli alla normalità… quindi
integriamo la nostra dieta con l’aggiunta di determinate sostanze essenziali.
Inoltre, possiamo aggiungere che di integrazione, si potrebbe anche averne
bisogno in caso di un aumentato fabbisogno, qualora cioè a causa di un forte
stress (sia di carattere psichico o nel nostro caso psico-fisico) l’organismo
non riesca a risintetizzare i nutrienti o le sostanze che ne derivano, per un
ulteriore e massiccio carico di lavoro muscolare da sopportare.
Il ruolo della creatina a livello
muscolare
La creatina è una sostanza
formata dagli aminoacidi arginina, metionina e glicina. E' prodotta dall’organismo,
principalmente nel fegato (ma anche dal pancreas e dai reni). Da li, viene
immessa e trasportata nel sangue, attraverso il quale poi, giunge nel muscolo. L’energia
utilizzata dal muscolo scheletrico per la sua contrazione, deriva dall’idrolisi
dell’ adenosina trifosfato (ATP) ad adenosina difosfato (ADP) attraverso l’utilizzo
dell’energia liberata dal legame chimico altamente energetico, che tiene
legata la 3° molecola di fosforo all’adenosina.
Rompendo il legame
chimico dell’ATP l’energia che si libera diviene così disponibile e l’ATP
diventa ADP. La normale funzionalità dei muscoli richiede poi che l’ATP sia
continuamente risintetizzato dall’ADP, con l’aggiunta di un altro legame
fosfageno, e quindi a partire da suoi prodotti di trasformazione. Durante
l'attività motoria di intensità massimale e di breve durata quindi, la
disponbilità dinamica di ATP è ottenuta quasi esclusivamente a mezzo del
processo anaerobico alattacido, che si realizza mediante la defosforilazione
della fosfocreatina, con il conseguente passaggio dell'ADP allo stato di ATP,
atto a liberare energia per la contrazione muscolare, mediante la seguente
reazione reversibile pH-dipendente:
creatina
chinasi
fosfocreatina + ADP <--> creatina + ATP ----->
-------->
contrazione muscolare
per cui la creatina viene poi rifosforilata durante il
periodo di riposo.
In considerazione dell’attività di detto circuito
creatina/creatina chinasi/fosfocreatina, potremmo pensare che nel muscolo, la
concentrazione di fosfocreatina rappresenta un pool di riserva energetica e
rapidamente utilizzabile per il ripristino del contenuto di ATP.
Durante l’attività muscolare intensa e di breve
durata, il decremento della forza sviluppata può essere messo in relazione al
depauperamento delle riserve muscolari di fosfocreatina, con conseguente
rallentamento della velocità di rigenerazione dell’ATP (Katz et al. 1986;
Hitchcock 1989). In tale situazione, l'affaticamento muscolare può essere messo
in relazione, anche con una riduzione della produzione di ATP prevalentemente
nelle fibre muscolari di tipo II (bianche, quindi veloci), nelle quali le
riserve di fosfocreatina vengono rapidamente utilizzate e deplete (Soderlund et
al. 1992). Molti studi hanno evidenziato come un' adeguata e giusta integrazione
di creatina nella dieta di sportivi d’eccellenza, aiuta a migliorare le
prestazioni, in particolar modo per gli sport di tipo anaerobico.
MA COSA PUO' FARE
LA CREATINA PER
IL KICK BOXER ?
Innanzitutto (si pensa e si
legge che) potrebbe generare un aumento della forza (poiché dovremmo
disporre potenzialmente, di maggiori quantità di ATP), ma soprattutto si
dice, un aumento delle prestazioni di sprint o nelle prestazioni
intermittenti ad alta intensità (tipici del combattimento quindi, dove si
hanno periodi di lavoro aciclici). Chiaramente, dovremmo forse metterci in
testa, che senza un lavoro costante di sacrificio e fatica, non è da ritenersi
una sostanza magica, in grado di garantire dei cambiamenti radicali!
(un somaro non sarà mai un purosangue… neanche integrando la sua dieta con
creatina) Una particolare ed ulteriore attenzione, andrà riservata
obbligatoriamente se il nostro peso è al limite della categoria, dato che l’integrazione
con creatina, fa aumentare (anche se in minima percentuale) il peso della nostra
massa muscolare di circa 1-
1,5 kg
. (si dice inoltre, che generi anche una minima ritenzione idrica)
TEMPI E MODI DI ASSUNZIONE
CONOSCIUTI
Attualmente si legge, che vi
sono 2 correnti di pensiero, riguardo all'assunzione della creatina. Non essendo
certo noi e tantomeno io, le persone più adatte ed indicate alla sua
prescrizione, li riportiamo entrambi e solo a scopo di conoscenza:
Il primo, è il vecchio metodo
basato sulle tre note fasi:
1) Fase di carico;
2) Fase di mantenimento;
3) Fase di scarico.
FASE DI CARICO
Innanzitutto possiamo dire che
con questo metodo lo scopo iniziale, si crede che dovrebbe essere quello di
"saturare" i propri muscoli di cretina (si legge che questa fase è
importantissima, se si vuole che la creatina serva a qualche cosa). La fase di
carico, si dice che deve durare circa 5 giorni nei quali, dovremmo fare un
rapporto di assunzione di 3gr per ogni
10 kg
di peso corporeo, assunti in 4 volte al giorno (es: peso
70 kg
; 3gr x 7 = 21gr totali; 5 gr ca a razione). A noi personalmente, sembra
moltissimo!
FASE DI MANTENIMENTO
Dalla seconda settimana poi,
si dovrebbe dimezzare l’assunzione giornaliera di creatina (es. passiamo dai
20-21 gr ai 10 gr giornalieri) e nella terza settimana dovremmo dimezzare
ulteriormente (da
10 a
5 gr giornalieri, sempre divisi in 4 assunzioni)
FASE DI SCARICO
Solitamente, si legge che il
periodo di scarico è pari al periodo di assunzione totale.(15-20 giorni)
Il secondo metodo prevede
invece assunzioni costanti di creatina nell'arco di tutto il ciclo. (a noi
sembrerebbe più ragionevole)
E' emerso infatti da nuovi
studi, che il corpo assimila meglio la creatina "a piccole dosi", si
dice perciò che 2 dosi da
3 grammi
sono meglio assimilate di un’unica dose da
6 grammi
. Inoltre, sembrerebbe che il corpo sia in grado di assorbire non più di
5-
10 grammi
di creatina al giorno. La quantità in eccesso verrà esplulsa, ma se si eccede
troppo, c'è il rischio concreto che la creatina si trasformi in creatinina,
affaticando significativamente l'apparato renale. (forse è proprio per questo
che dappertutto si leggono le raccomandazioni di bere molta acqua durante i
periodi in cui si usa l’integrazione di creatina?) Di solito si predilige
perciò, assumere la creatina in 2 dosi da
3 grammi
, ciascuna per circa 6-7 settimane. In questo modo, sarà impiegato più tempo
per saturare i muscoli, ma si eviteranno probabili effetti collaterali.
(sempre di particolare importanza il parere del medico, che deve in ogni caso
seguire e prescriverne l’integrazione ad ogni atleta intelligentemente
prudente).
La creatina, possiamo trovarla
sul mercato sotto varie forme:effervescente, in “tavolette” o in polvere
(alcune versioni arricchite anche in magnesio e potassio, utile per la
risintetizzazione dell’ATP, oppure con l’aggiunta di fruttosio o destrosio,
ottimi precursori per un’assimilazione maggiore, o in mancanza di questi,
possiamo assumerla con bevande ad alto indice glicemico). Si legge inoltre che
può essere assunta con qualsiasi bevanda.
E’ stata, negli ultimi anni
fonte di molte discussioni e considerata anche impropriamente come doping.
Si è saputo poi che questo sarebbe accaduto perché in molti sport che vanno
per la maggiore (nel calcio, nel ciclismo…) essa veniva utilizzata come
sostanza tampone, si è letto per mascherare l’uso di un farmaco chiamato
E.P.O. considerato dal C.I.O. (Comitato Olimpico Internazionale) doping a tutti
gli effetti. Leggiamo inoltre, che la sola creatina non può essere
considerata doping, poiché è inserita nelle liste di integratori alimentari
riconosciuti dal Ministero della Sanità. Ma credo che questo non significhi che
non possa essere nociva alla salute se presa in dosi troppo elevate o assunta da
soggetti con particolari problematiche ed eventuali patologie.
Voglio precisare inoltre, che
non dovremmo assumere creatina a cuor leggero ed in maniera empirica… per
questi e tanti altri motivi. Sarebbe invece consigliabile assumerla sempre sotto
costante controllo del medico-sportivo e seguendo alla lettera tutte le sue
indicazioni e raccomandazioni. Ci sono molteplici modi di assumere creatina ed
è per questo motivo che bisognerebbe sempre tenere sempre ben presente quale
tipo di allenamento si intende svolgere e quale alimentazione si intende
seguire. A seconda degli obiettivi che ci prefiggeremo, anche l’assunzione di
creatina varierà, andando ad integrare perfettamente una preparazione fisica
specifica. L’importante (come in tutti i campi) è il riuscire a non volersi
improvvisare esperti preparatori atletici o tantomeno medici… e proprio al
fine ultimo di non rischiare noi stessi, di creare vere e proprie patologie.
Prima di assumere qualsiasi tipo di integratore, consultate
sempre il vostro medico curante o un medico sportivo, che vi eviteranno
spiacevoli possibili conseguenze, nel caso abbiate patologie epatiche o renali.
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