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SPERIAMO POSSA CONSIDERARSI CONCLUSA, CON QUEST’ULTIMA RISPOSTA DI MICHELE PANFIETTI ALL’ULTIMA REPLICA DI ENNIO FALSONI… LA DIATRIBA CHE VEDE COINVOLTI DUE PERSONAGGI TRA I PIU’ ILLUSTRI DEL NOSTRO MONDO SPORTIVO.

Per comprendere meglio vi riproponiamo La cronologia di queste prove di dialogo...:

DA PANFIETTI A FALSONI

L'AMORE  è una cosa meravigliosa, LA MARATONA DELLE ARTI MARZIALI.... FALSONI E LA WTKA pure!!!

Di: Dott.Michele Panfietti

Caro Ennio,

sono in vacanza… e siccome non ho il dono della sintesi, mi parte un altra mezza giornata per risponderti e con questa fanno due… quindi adesso scusa, ma comincio un pochino a scocciarmi! Anche stavolta, per risponderti ne è venuto fuori un mezzo poema, un “paparazzo” del quale mi scuso e mi vergogno; non so chi si prenderà la briga di leggerlo, tutto credo pochi,  perché ci sono cose ben più serie di cui occuparsi. Comunque per quelli che vorranno farlo, voglio preannunciargli che tra le tante cose, troveranno qualche barlume di verità e un piccolo spaccato della WTKA e della sua filosofia. Ne è venuto fuori infatti e senza volerlo, tra il serio e il faceto, una sorta di statuto di quello che siamo o vorremmo essere. Per cui, ancora una volta armatevi di tanta pazienza: la mia risposta è piuttosto lunghetta… ma per spiegare esattamente come stanno le cose, credo sia necessario precisare bene soprattutto i dettagli  ..... che inizi lo spettacolo dunque, e speriamo sia l'ultimo.

Bah..... Onestamente stavolta faccio fatica a rispondere a questa ENNIOnesima lettera pubblica del FALSONI.I toni sono certamente più sfumati  e le minacce del precedente articolo, lasciano mestamente il passo ad argomentazioni un pochino più educate, anche se opinabili e da me non certo condivisibili,  ma è già qualcosa. Certo che le provocazioni rimangono e pure pesanti, del resto non si può avere tutto dalla vita. Ma qualche “leggera puntualizzazione”  sono nuovamente costretto a farla, perdindirindina! Non  voglio raccoglierle  tutte, queste provocazioni, sarebbe troppo facile, ma   in realtà  provo un certo senso di tenerezza e annichilimento: Ennio mi ha ipnotizzato!! E' come un cobra incantatore, e io mi sento come il pifferaio indiano con le pive nel sacco. Del resto basta prendermi con dolcezza, lo sanno tutti!! E mi sciolgo in un bicchier d'acqua. Sono sempre stato un tenerone!!

Le arti marziali nella mia vita, hanno sempre occupato una parte centrale, sono una passione  e un amore grandissimo, che mi accompagna da quando avevo 8 anni e di acqua ne è passata parecchia  sotto i ponti. Alle arti marziali devo molto della mia formazione e mi ci  sono sovente aggrappato quando le cose della vita volgevano al peggio e ne ho ricevuto sempre uno slancio e uno sprone a dare il meglio di me,  per reagire alle avversità dell'esistenza. Oggi il mio “tatami”  però, non è più lo stesso di quello di un tempo. Le cose si evolvono e la vita,  con le sue difficoltà, i suoi problemi e la sua bellezza, prendono il sopravvento. Io  mi sforzo pertanto  di affrontare le cose del mondo con onestà, e con quel poco di dignità e coraggio che mi appartengono, consapevole dei miei tanti limiti e della tanta strada che ancora mi separa, per cercare di essere un uomo migliore. Onestamente non mi interessa farmi pubblicità in questo modo. Mi sembra quasi di rubare le caramelle ad un bambino e la WTKA non ne ha bisogno. Ma sia ben chiaro… non sono io che ho attaccato, offeso e disprezzato Falsoni e tantomeno la Wako. Non rientra nelle mie corde, non l'ho mai fatto con nessuno in vita mia, e non lo faro mai…  ma ho dovuto e devo rispondere e pure  controvoglia, a delle accuse pesanti ed infondate, che ci sono state mosse a partire dal primo suo articolo e che seguono poi tristemente nel successivo.

Ho argomentato, credo minuziosamente, le mie ragioni e tanto mi basta, saranno gli altri a giudicare e farsi un idea al proposito, ma la vita per me è una cosa un po' più profonda  di tutte queste polemiche prive di fondamento e davvero  sterili nei contenuti.  E poi,  non di sole arti marziali  si vive. Sebbene io le ami profondamente, ci sono cose molto più serie per chi sa non prendersi troppo sul serio... Ci sono persone sofferenti  in tutti gli anfratti  del mondo, situazioni di disagio  ad ogni angolo e spesso a fianco delle nostre porte e molte volte nelle nostre stesse anime. Ci sono davvero cose più importanti  di cui occuparsi, lo ribadisco.  Anche se organizzare è il mio lavoro, io cerco di  farlo   dando il giusto peso alle cose e con il distacco di chi non si identifica con quello che fa, ma solamente cerca di esprimere se stesso, come tutti quelli che fanno il proprio  lavoro con amore ed entusiasmo. Bisognerebbe rimanere con i piedi per terra e non prendersi mai troppo sul serio; alla fine non è che siamo medici che salvano la vita a qualcuno o dei missionari che hanno dedicato la propria esistenza agli altri e allora su, te lo ripeto Ennio: “volemose bene che la vita  è altro”. Non c'è spazio per quel che mi riguarda, per altre polemiche  e col precedente articolo  la misura era già colma, per cui non mi va di perdurare in altre “elucubrazioni” come mi solletica il mio amico Falsoni  ed ora  accidentaccio, mi tocca ri-rispondere a quella che speriamo…  parrebbe essere l'ultima missiva del buon Ennio. Nessuno ne sentirà la mancanza... ne delle tue lettere ne delle mie risposte, sta sicuro. Staremo a vedere se resisterai alla tentazione... io non ti reggo più, davvero.

Beato di un  ENNIO, ma la vuoi piantare di farti del male da solo?!  Su, vivi sereno come dici. Continua il lavoro che fai, con quella tanta passione che tutti, e io per primo, ti riconosciamo e magari  permetti  con  lungimiranza  ai tuoi iscritti,  che vogliano eventualmente partecipare  alla nostra Maratona delle arti marziali, di farlo senza sanzionarli come fai ora, perchè una cosa è certa… ce ne sono molti a cui piacerebbe venire, anzi, ce ne sono parecchi  che   sono costretti a farlo sotto mentite spoglie e si, perchè altrimenti qualcuno  si arrabbia e li mette  a nanna senza fargli vedere la fine del film. Solo che il film che viene  proiettato, è sotto gli occhi di tutti e non piace a nessuno. Ma vi sembra possibile e lo ritieni giusto,  che alle soglie del terzo millennio, quando tutto è globalizzazione,  libero  scambio,  conoscenza, integrazione…  si impedisca a degli atleti di fare esperienza ed andare a divertirsi dove meglio credano?! Ma non venirci poi a parlare  di serietà, ufficialità, moralità… sono tutte “segate” e non parlarmi di business, va, che è meglio....

Il mondo è cambiato e sta cambiando alla velocità della luce, Dio benedica internet e la conoscenza che  apporta, dando la possibilità alle persone che lo vogliano, di  valutare le cose con la propria testa e non con quella degli altri. Le persone vogliono sempre più confrontarsi, conoscere e giudicare, con i propri occhi e soprattutto con la propria testa, in un mondo sempre più connesso e globalizzato, dove i confini e le distanze virtuali e materiali, vengono meno alla velocità della luce in un mondo dove tutto si integra e si relaziona, non saranno certo paure e divieti e quant'altro, a fermare una novità devastante come la filosofia open… che ha portato la WTKA in soli 4 anni a diventare la Federazione interstile open numero uno al mondo! Con il campionato del mondo più grande che esista!

Tanto per fare un elencuccio di quelli che piacciono a me: 25 aree di gara ! 40 stili di arti marziali e relativi campionati del mondo! 78 paesi presenti, 200 arbitri, 800 categorie di gara, 3 tonnellate di premi e 5000 e ribadisco  5000 atleti!! Superando realtà consolidate come gli Us open, un must che esiste da decine di anni… ma dove si e mai sentito o visto qualcosa del genere? É in atto nel mondo, un cambiamento epocale più grande di chiunque ed inarrestabile come internet, l'ipod e Paris Hilton!! Le arti marziali non sono da meno e stanno già cambiando, è qualcosa di inarrestabile; l'incredibile successo che abbiamo avuto nella scorsa edizione  è li a dimostrarlo.

Ma è solo l'inizio e il  passaparola è la nostra arma più  devastante: i maestri e gli allievi d'altronde, stanno acquisendo sempre più il senso della propria libertà. È un processo inevitabile ed inarrestabile, non ci sarà più nessuno entro breve tempo che potrà impedirgli di partecipare a questo o a quel torneo con la scusa che gli altri  sono delle schiappe o quant'altro… e chi lo fa  oggi, se ne assume la responsabilità per il domani, di fronte agli occhi di tutti. Infatti  sarà  indicato e soprattutto ricordato solo per quello che è:   un conservatore…   non  certo uno spirito libertario, forte della qualità che propone. Ma soprattutto non ci sarà più nessuno, maestri od allievi che siano, che avranno paura di parteciparvi, perchè il rispetto verso se stessi, il senso del valore della propria libertà, sarà più forte di qualsiasi divieto. Il mondo del resto  non è più nemmeno quello di 5 anni fa, viaggia ad una velocità supersonica, la globalizzazione ed internet hanno cambiato tutto e solo chi sa leggere la voglia di cambiamento e saprà adattarvisi, potrà risultare innovativo e vincente. Le scuse e le bugie non reggono più, non ci credono nemmeno i bambini. La paura di perdere iscritti non si combatte con i divieti e i “niet” di stampo sovietico, ma migliorando la qualità di quello che si offre e sulla profondità dei rapporti umani che si sanno costruire.

Lasciali partecipare  senza sanzionarli Ennio…  e vediamo quanti di quelli che eventualmente parteciperebbero,  parlerebbero  poi male del nostro torneo come ne fai tu, solo per la paura di perderli, che  in verità è l'unica cosa che ti rende nervoso e ti ha spinto a scrivere queste brutte lettere, compiendo però un  tragico errore.

La verità semplice e crudele è che sai che offriamo complessivamente una delle  migliori qualità al mondo  e l'unica cosa che ti rimane è dire che i nostri non sarebbero  campionati del mondo ufficiali, che equivale ad avere un cerino acceso in mano, infatti,   come avrò modo di spiegarti più avanti, alla gente di tutto ciò gli frega ben poco. Gli frega invece, verificare se il torneo è di qualità ed è davvero come noi lo descriviamo, cioè unico al mondo, cosa che puntualmente avviene, perchè siamo seri tanto quanto lo sei tu e la dimostrazione, semmai ce ne fosse bisogno, è che  chiunque partecipi alla Maratona Marziale ne rimane sconvolto per la qualità complessiva stratosferica, l'atmosfera di entusiasmo contagiante, per l'organizzazione certosina e di altissimo livello, difficile se non impossibile da trovare altrove, per gli standard marziali ai quali siamo abituati,  per i  molteplici benefit che offriamo ai nostri fan scatenati, per  la grandezza del torneo, e pure per il livello tecnico che cresce anno dopo anno, senza dimenticarsi comunque che il nostro è un torneo open.

É una rivoluzione copernicana la nostra, è un modo diverso di fare esperienza, è un modo nuovo e costruttivo per integrarsi e crescere. Per questi motivi da noi  non se ne va più nessuno e anzi, torna ogni anno con sempre più allievi e nuovi amici. Io  lo ripeto: “provare per credere”. Venite a vedere e solo dopo potrete giudicare  se ha ragione Falsoni o il sottoscritto. Intanto fatemi il favore, non costa nulla, guardatevi il video dello scorso torneo e il sito della Federazione WTKA www.wtkainternational.com

Avrete un'idea molto, ma molto  parziale di quello che siamo, ma almeno un'idea ve la  farete da soli! Ma sappiate che rispetto al video… che è dell'anno scorso, quest'anno il torneo si disputerà in due strutture  analoghe, collegate l'una all'altra e grandi esattamente il doppio,  e non più in una solamente;  e questo perchè siamo cosi scarsi (a sentire Falsoni) che in un padiglione solo… 5000 atleti e 25 aree di gara non ci stavano: fate un po’ voi! ...Si parla di due campi da calcio coperti e una superficie di ben 14.000 metri quadrati!! Al mondo qualcosa del genere non esiste nemmeno nei cartoni animati e ci sarebbe solo da inorgoglirsi da qualsiasi parte si militi, che una volta tanto sia  l'Italia ad ospitare un evento stratosferico come questo,  invece di denigrarlo solo con l'intento di tenerne lontani i propri associati. Che tristezza, ma si sa, chiunque tira l'acqua al suo mulino...

Per questo noi diciamo e ripetiamo… venite a vedere coi vostri stessi occhi il nostro torneo “La Maratona delle Arti Marziali”  venite a confrontarne il livello tecnico,  l'organizzazione, l'atmosfera.  Non ascoltate solamente le parole dei soliti  denigratori di turno, ai quali del vostro bene non è che gliene freghi poi più di tanto ed in definitiva hanno solo paura di perdervi come clienti. Perché… si, solo di persona vi rendereste conto inequivocabilmente, che esistono altre realtà nel mondo delle arti marziali avanti anni luce sotto il profilo spettacolare, organizzativo e soprattutto umanooo!! Valutate da soli,  non costa nulla… e nella vita è sempre meglio conoscere e giudicare di persona.

Ma poi non  ti accorgi Ennio… che dell'ufficialità, ormai in tutti i campi della vita sociale, politica e via discorrendo, non gliene frega  un caspita più a nessuno? Della coercizione e dei divieti invece si! Perchè rappresentano esattamente l'antipodo di quello che dovrebbero rappresentare i valori sportivi. La stessa  parola  “sportività” qui perde del tutto il suo significato, per divenire sinonimo di coercizione. Ma è solo questione di tempo e cambierà anche questa assurdità! La gente è arcistufa e non crede più a nulla di quanto gli viene sciorinato come verità assoluta  ufficiale  e soprattutto di quanto gli viene venduto come qualcosa “fatto per il loro  bene”. Per non parlare delle parole retoriche e vuote di chi  dispensa sentenze, ma sempre senza dare  per primo l'esempio!!! Le persone oggi iniziano a credere  solo a quello che vedono  concretamente e che possono  valutare con i propri occhi e toccare con le proprie mani. E viva Dio che sia così. Ed  era ora!! Delle promesse vane,  dei falsi istituzionalismi, delle strutture burocratiche fatte solo per spillare soldi a più non posso, ne abbiamo tutti piene le tasche!!

Che tristezza... lo sport dovrebbe essere integrazione, libertà,  RISPETTO RECIPROCO, invece  lo spettacolo che va in scena è ben altro. E non è certo da premio Oscar. Ennio Falsoni  è indubbiamente un uomo di successo nelle arti marziali e sicuramente  un  numero uno, non c'è che dire: campione, scrittore, giornalista, dirigente, organizzatore e quant'altro! Che dire di più? Io  nelle arti marziali ho fatto molto, ma molto  molto meno di Falsoni, non ci possiamo nemmeno paragonare, e non come lui ironicamente scrive sul suo articolo “sei ormai più avanti di tutti noi, come potremmo fare altrimenti”, è indubbio. E qui continua la cronica  mancanza  di umiltà. A te evidentemente la lezione di Charles Dickens, per il quale “ci sono grandi uomini che fanno sentire tutti gli altri piccoli, però la vera grandezza consiste nel far si che tutti si sentano grandi” non ti va proprio giù ..ehhh??!! Ma non lo invidio, non fa parte di me. Semmai potrebbe essere uno stimolo a fare di più e laddove lo meritasse, un esempio eventualmente da seguire e dal quale apprendere. E ad oggi non si può certo dire che lo sia, purtroppo. L'entusiasmo, la passione e  l'amore,  non si misurano  col successo  e vi sono  molte persone e molti maestri   che hanno fatto scelte diverse e di minor visibilità NELLA LORO VITA E NELLA LORO CARRIERA MARZIALE, ma che amano le arti marziali almeno quanto le amiamo noi e magari anche di più. Il successo del resto,  non porta alla felicità in assoluto, in nessun campo della vita, l'amore invece si. Non è che con questo io voglia sminuire il valore del  successo, ci mancherebbe altro, è uno stimolo vitale ed uno spot a dare di più. È un qualcosa che carica, che da energia, ma l'amore è qualcosa che va molto al di là. L'amore riempie e da senso alla vita.

Del resto, spesso chi ha successo è solo, chi ama invece… solo non lo è mai. Che c'entra tutto ciò con le arti marziali mi dirai tu ? C'entra, c'entra... è che,  così  come non me ne può fregare di meno di qualche riconoscimento ufficiale del Gaisf  o dell'Onu o di chicchessia, che è solo uno specchietto per le allodole. Altrettanto non me ne può fregare di meno del successo inteso come visibilità,  e potere. Quando ho organizzato una manifestazione, e ne ho fatte parecchie nella mia vita, un centinaio circa… dalla musica, alla televisione, allo sport, non mi sono mai messo in giacca e cravatta, oppure  seduto sugli allori. Se c'era  bisogno, e non me ne vergogno, anzi me ne vanto,  perchè mi rappresenta molto bene come persona,  ho sparecchiato, pulito per terra, distribuito volantini, allestito, disallestito. Mi sono sempre,  e tutt'oggi continuo a farlo con piacere,  sporcato  volentieri  le mani. Certo esercito il mio ruolo di coordinatore e cerco di fare bene il mio lavoro, ma  tutte queste polemiche mi fanno vergognare, manco fossimo appunto dei medici che salvano delle vite o dei missionari.

Ognuno del resto nella vita, si pone i propri  obbiettivi e i miei  sono volti  a costruire una organizzazione ed un torneo con dei valori e dei sentimenti che mi scaldino il cuore. La WTKA ne è uno specchio parziale e limitato, certamente perfettibile, ma il metro di giudizio per il quale  il successo rappresenta la felicità, è una favola triste e chi ne coltiva morbosamente l'ambizione, non ha idea di quanto si stia equivocando e di quanto abbia smarrito la corretta via, come dice Seneca: “del resto è nelle piccole cose che esiste la felicità”.  Certo, avere successo è bello e non c'è nulla di male ci mancherebbe,  ma solo se lo si sa inquadrare nella giusta prospettiva,  se non ci fa perdere di vista  le cose importanti ... se si sa rimanere umili ... con i piedi per terra...

Non voglio essere ipocrita, chiunque lavori cerca di migliorare la sua condizione, ci mancherebbe,  altrimenti la vita sarebbe solo pattume… ma è il modo nel quale si fanno le cose e come vi arriviamo, che conta.  Io non ho mai offeso nessuno gratuitamente in tutta la mia vita, non ho mai attaccato e disprezzato gli altri. Ho i miei tanti difetti come sanno bene le persone che mi sono vicine... nel cuore di ciascuno del resto alberga il bene ed il male, la piccolezza e la  grandezza convivono allegramente. Siamo tutti figli delle stesse illusioni e delle stesse paure, siamo tutti volti al futuro con le stesse speranze ed accomunati da uno stesso destino. Allora non conta se si è uno sperduto organizzatore di provincia o un maestro di periferia o peggio di qualche paesino, come dici tu…  conta solo l'amore e la passione con la quale si fanno le cose e questo vale  soprattutto nello sport e a maggior ragione nelle arti marziali, che sono e dovrebbero essere una grande e meravigliosa poesia.

Il disprezzo d'altronde, non alberga nell'animo di una persona umile,  rappresenta invece l'espressione di una grande e profonda  tristezza.  Le nostre medaglie, che per te valgono due lire... pardon, “pochi euro a medaglia” per dirlo con le tue parole, per noi rappresentano l'infinito, e sono amore allo stato puro. E rappresentano soprattutto il rispetto e l'umiltà che a te Ennio, sembrano mancare e in fondo me ne dispiace sinceramente, perchè al di la di tutto come detto,  ti stimo e mi rattrista pensare che non dai il giusto valore alle cose.

LA WTKA e la MARATONA DELLE ARTI MARZIALI sono il frutto di questo modo di essere e di questi sentimenti, prima fra tutte l'amicizia  con Cristiano, il mio fido  compagno di viaggio in questa avventura e senza il quale, per me tutto questo lavoro non avrebbe in realtà nessun valore. E poi con tutte le altre persone e sono tantissime, che collaborano e dico collaborano con noi, contribuendone al successo.

La WTKA è lo specchio di questi sentimenti, questa federazione ha  radici profonde perchè nel suo Dna scorrono questi valori, che si possono toccare con mano. Non ci sono prime donne da noi,  la gente lo sente, lo percepisce,  vede questo  tentativo imperfetto ma  costante, di farne una casa comune fatta di calore,  accoglienza e uguaglianza.  E sono grato, che io possa condividere questa avventura della Maratona Marziale con le persone a cui voglio bene e che stimo : Carlo, Angela, Cristiano, Marco Giandomenico, Daniele, Fabio, Davide, Franco, Alessandro e i moltissimi  altri… che non smetterò mai di ringraziare e che sono il vero motore di questa esperienza.

Tu hai speso la tua vita per realizzare  obbiettivi diversi: Coni, Gaisf ecc, tanto di cappello, non ti giudico e ti rispetto anzi, ognuno ha i propri valori… ma nella mia vita professionale, per lo meno nelle arti marziali, che sono piene di idealità ed è anche per questo che io le amo, voglio costruire qualcosa di diverso. E con me le molte persone che credono e collaborano a questo progetto della MARATONA MARZIALE   e rappresentano per ora 35 federazioni solo in Italia. Lavoriamo per i numeri, certo, per crescere, che c'è di male… non potrebbe essere altrimenti, del resto siamo una federazione open con 138 paesi affiliati in tutto il mondo e 5000 atleti che parteciperanno alla prossima edizione della Maratona  delle Arti Marziali 2008, ma quello a cui teniamo  di più Ennio, è il sentimento di affetto che aleggia  nel nostro torneo, rendendolo al di la dei numeri, qualcosa di speciale, magico ed inspiegabile. É questo il vero segreto del nostro successo. La gente lo percepisce, perchè i sentimenti sono tangibili come il metallo che tu disprezzi e oggigiorno non c'è niente che valga di più dell'affetto ed  il calore umano e a dirla tutta, voglio bene anche a te e non me ne vergogno, anche se fai di tutto per non meritartelo.

Questo non mi distoglie però, dal farti notare che l'ufficialità di cui ti bei, non è sempre sinonimo di verità assoluta, anzi… basta pensare agli scandali che attanagliano lo sport da calciopoli per dirne uno, al pugilato amatoriale che in varie olimpiadi e proprio dove dovrebbe manifestarsi la purezza e l'idealità più alta dello sport, abbiamo assistito a cose vergognose, per non parlare dell'atletica, il ciclismo, il sollevamento pesi e chi più ne ha più ne metta. Di quale ufficialità parli…? Lasciamo perdere è meglio! Un torneo  è tale se sono gli atleti che gli attribuiscono un valore !! Non sarà certo solo il riconoscimento del Gaisf a renderlo tale. Del resto il K-1 e l'UFC non hanno alcun riconoscimento ufficiale, eppure sono i due eventi marziali per eccellenza. È che i tempi cambiano e la gente vuole spettacolo, vuole emozioni. A molti, di appartenere ad una federazione ufficiale, non gliene può importare di meno e a ragione… perchè ciò che conta è altro e si chiama serietà!

Il successo indubbio della WAKO, che io riconosco interamente, è dovuto a ciò e non certo al fatto di essere riconosciuta dal Gaisf.  Ma  siccome la serietà non è una materia di tua esclusiva competenza, ecco spiegato anche il successo di altre federazioni che esistono, aldilà delle federazioni ufficiali. Basta vedere quello che succede nel Karate,  dove a differenza della Wako  sono riconosciuti dal Cio, oppure il Taekwondo… che addirittura è alle Olimpiadi, eppure esistono federazioni non ufficiali che prosperano perchè esprimono altri valori, valori diversi… così come facciamo  noi.

Rassegnati Ennio, la WTKA esiste perchè esiste la possibilità di scelta, te l'ho già detto, lascia decidere gli atleti  se vale la pena partecipare e 5000 persone di tutto il mondo provenienti da 78 paesi per l'esattezza e  non sono pochini, anzi sono una moltitudine, pensano che si… ne valga la pena, rendendo la Maratona delle Arti Marziali il più grande evento marziale al mondo. E questo è un fatto incontrovertibile!

Vieni a vedere coi tuoi occhi, ti invito con sincerità ed amicizia e sono sicuro che ti ricrederesti. In fondo sei un uomo d'onore e lo ammetteresti con sincerità. Ma le tue argomentazioni, al momento fanno sorridere. Ennio su, fai il bravo, non svilire e mortificare gli altri, cerca almeno di trattenerti, diciamo che hai valori diversi: un riconoscimento ufficiale per te è importante, ne hai fatto una bandiera da sventolare sul campo di battaglia, da offrire ai tuoi affiliati per far quadrato.... Benissimo, però accetta che per molti altri non lo è! E qual'è il problema?! Lascia che le persone che non la pensano come te, giudichino da soli  e con il proprio cuore, non cercare di imporre agli altri le tue idee.... non è un disastro, non succede nulla.

Non essere arrogante, non offendere i valori delle altre persone, sforzati di rispettarli.... si vive meglio davvero. Anche perchè tu in fondo, rappresenti  si e no il 15% della Kickboxing nel mondo. Quindi che valore vuoi che abbiano anche i tuoi Campionati, se non relativo come tutti quelli degli altri? E poi pensi davvero, tanto per fare un esempio concreto, che gli atleti che so… del Ju Jitsu appartenenti alla federazione WJJF siano da meno di quelli della JJIF, solo perchè non hanno il riconoscimento del Gaisf? O tanto per fare un altro esempio che dovrebbe interessarti personalmente, che i tuoi stessi atleti di thai boxe siano delle schiappe e le loro medaglie valgano due lire, solo perchè il riconoscimento del Gaisf in questione, sia  pertinenza di un altra federazione e non della tua?

Ma non sarà che in realtà, non si tratti di riconoscimenti ufficiali ma di qualcos'altro....? Di cosa esattamente non so: invidia  dici che non ne provi e io ne sono felice, ma allora quietati su  ENNIO.... Ma come devo fare con te, ti contraddici da solo continuamente  e soprattutto ti manca il dono della coerenza. Allora vediamo… se ho capito bene e ripassiamo la lezione insieme,  in fondo tu eri  professore no?! Noi non saremmo  degni  di chiamarci campionati del mondo e le nostre medaglie non varrebbero  nulla… perchè  non hanno il riconoscimento del Gaisf che tu  usi  come l'acqua santa, e senza il quale sarebbe  immorale fare dei campionati del mondo. Ma allora perchè tu nel Karate e nella Kickboxing li hai sempre fatti sino a poco tempo fa?!!

Per te chiaramente, questa regola non vale, chiaramente  vale solo per gli altri e perchè soprattutto, continui a farlo senza nessuna coerenza?! Nella Muay Thai, dove tu e la Federazione internazionale a cui fai riferimento non hanno ad oggi nessun riconoscimento del Gaisf, e anzi, fai di tutto per non accettare il riconoscimento che il Gaisf ha dato ad altri,  ma scusa…   perchè li chiami campionati del mondo?! Chiamali....”Coppa del nonno della MUAY THAY ”! Perchè per il tuo metro di giudizio, non certo per il mio, i tuoi stessi atleti sono delle schiappe e non sono degni di cingersi con  una cintura di campioni del mondo, eppure ahimè… mi sembra che tu questi campionati invece, li chiami proprio campionati del mondo.

E allora ... come la mettiamo adesso questa faccenda?!

Perbaccolina!! Arieccolo quel ragazzaccio dell'Ennio!!

Mi sto svegliando  dal torpore incantatore nel quale mi ero perso e penso: “ma di cosa stiamo parlando, o Ennio?” Dai, ma diciamo le cose come stanno!!! E' che ti girano le scatole che ci siano altre persone che fanno questo lavoro come lo fai tu, con un po’ di serietà e successo! E allora vai… con tutte queste “pippe” della moralità, dell'ufficialità, degli atleti seri... ovviamente solo quando non ti riguarda personalmente!!! Che coerenza ragazzi yuhhuu!! E' davvero uno spettacolo e alla faccia tosta non c'è limite .... dalla vita non si finisce mai di imparare... Continua a lavorare piuttosto, se tieni davvero alla Kickboxing, per creare le condizioni per una convivenza civile e magari… per una fusione futura di tutte le tante federazioni che esistono. Ma come puoi pensare di ottenerla con il disprezzo, l'arroganza e l'incoerenza??!! Se continui così, la strada si fa impervia e la meta agognata da tutti, lontana!

Allora sappi, che mentre tu perdi il tempo a disprezzare le medaglie altrui, del resto non sai più a cosa attaccarti pur di giustificare il tuo nervosismo, tutte le altre federazioni mondiali di Kickboxing, e non sono poche, si stanno unificando per fare una confederazione MONDIALE con regole unificate e che realizzerà i suoi campionati del mondo ogni 4 anni!!!  Quelli si, se proprio vogliamo puntualizzare, saranno campionati del mondo con un valore pur sempre relativo,  come tutte le cose della vita,  ma   abbastanza significativo,  perchè li si, che  sarà rappresentato l'85% di tutto il movimento della Kickboxing mondiale  e allora si, che saranno dolori.

E se tu fossi lungimirante e ci tenessi davvero ad unirlo  questo movimento della Kickboxing, cosa alla quale dovresti aspirare e per la qual cosa hai dedicato apparentemente tutta la tua vita, non dovresti  disprezzare gli altri! Nello sport come nella vita ci vuole umiltà, ma è che a te fa un po’ difetto. Diciamocelo, ognuno ha i propri  limiti e se anche non ti canti “sei grande, grande, grande” tutte le mattine sotto la doccia,  lo spartito però lo conosci bene e il vizio non lo perdi... Comunque mi fa piacere se non altro, che tu non sia più ossessionato dalle tribune, che tu riconosca che la struttura fieristica dove organizziamo la maratona delle arti marziali, in fondo tanto malaccio poi non è, che la maratona delle arti marziali  è un grande evento al quale  parteciperanno 5000 atleti... e non spettatori.

Però Ennio non confondiamo... uffa ...che i nostri successi sono il frutto solamente di un duro lavoro e nient'altro, che avresti potuto essere più accorto e meno frettoloso nel precedente articolo, ne prendo atto. Errori del resto ne commettiamo tutti, l'importante è riconoscerlo e io rancore come detto non te ne porto e tanto meno alla WAKO, che anzi, stimo e ad entrambi auguro di cuore se possibile, di continuare con un successo ancor più grande, ma costruito sul rispetto e l'accettazione degli altri. Non sul disprezzo!  Ritengo infatti e lo dico da sempre,  che le federazioni ufficiali debbano esistere, è un bene per tutti ...solo  che rappresentano bisogni diversi dai nostri, che male c'è? Io non ho mai parlato male delle suddette federazioni e non le vivo come concorrenti, ma solo come l'altra faccia della medaglia: è  lo ying e lo yang, è  la danza cosmica della vita. Non potrebbe esserci l'una se non ci fosse l'altra e la fortuna di vivere in un mondo libero, dove la coscienza si espande e si possono fare delle scelte con serenità, che ci portano là… verso dove più si inclina la nostra attitudine. Verso ciò che ci assomiglia di più.

Per quanto mi riguarda, tanto per essere stra-chiari, ti dirò addirittura che io spero che la WAKO ottenga il riconoscimento olimpico. Te l'ho già detto e lo ripeto, rappresenterebbe ancor più così, l'espressione di una federazione ufficiale con tutta la sua burocraticità. E a noi non toglierebbe nulla, anzi, marcherebbe ancor più, non la distanza, che esiste solo dentro di te, perchè percepisci tutti come avversari, ma null'altro che una differenza! Una differenza che per noi   vuol dire gioia nello stare insieme, rispetto, umiltà, affetto, uguaglianza, creatività, libertà, divertimento, entusiasmo e spettacolo. Siamo anni luce diversi tra noi, che male c'è, noi siamo come il Brasile di Rivelinhoooo rispetto alla Germania di Beckembauer.  Siamo spettacolo allo stato puro, siamo creatività, immaginazione ed innovazione, espresse  alla velocità della luce e con cambiamenti repentini, che  in una federazione ufficiale, per la sua stessa natura,  non potrebbero mai realizzarsi compiutamente, perchè ingessata da mille protocolli e ruoli istituzionali.

La WTKA e la Maratona delle Arti Marziali sono nate esattamente e non a caso, per incarnare questi principi alternativi: noi rappresentiamo l'umanesimo delle arti marziali, viviamo alla ricerca di un evoluzione interiore, uno slancio vitale volto al cambiamento e alla conoscenza, consapevoli dei nostri limiti e proprio per questo forti dei nostri principi e dei nostri valori. Siamo il rinascimento di fronte all'oscurantismo del medioevo... va, non esageriamo troppo ...siamo piuttosto e ci accontentiamo,  come i raduni degli Alpini, la Wodstok  delle arti marziali, siamo i  figli  dei fiori “love and peace” ma cazzuti come Tex Willer, siamo il carnevale di Rio de Janeiro, l'aurora boreale e la Parigi Dakar.

In definitiva siamo...”La Maratona delle Arti Marziali” …adrenalina allo stato puro, un cuba libre di divertimento e passione, una sbornia marziale da brivido… allacciate le cinture il conto alla rovescia è iniziato, vi aspettiamo tutti ed a braccia aperte, ad ottobre !!!

Bon voiage...

Michele Panfietti.


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