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GIUNGE IN REDAZIONE CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE, UNA MAIL DEL PRESIDENTE NAZIONALE DELLA FIKB, NONCHE’ PRESIDENTE MONDIALE DELLA WAKO… CON ALCUNE SUE RIFLESSIONI PERSONALI RIGUARDO IL TORNEO MONDIALE OPEN WTKA. VE LA PROPONIAMO INTEGRALMENTE.

ENNIO FALSONI SULLA WTKA

Di: Ennio Falsoni 

A proposito di Marathon Martial Arts- Mondiali WTKA 2008, amici avete dimenticato qualcosa: MANCA SOLO UN PO’ DI SANO SESSO…

Mi sembra proprio che Michele Panfietti , con l’ultima sua pubblicità, stia passando il segno e  meriti qualche mia  riflessione.

Conosco Michele Panfietti da diversi anni ormai e lo considero persino un amico nonostante non faccia più parte di FIKB e come Gianni  Bellettini e altri, si sia messo in proprio e cerchi, in qualche maniera, di fare concorrenza a FIKB e alla WAKO.

Conosco Michele  per essere stato affiliato prima a FIAM, quindi a FIKEDA e poi a FIKB ( anche se per poco), per essere stato un valido organizzatore di eventi sportivi ( ha organizzato gala con  match professionistici di pugilato e kickboxing negli anni ’90), ma soprattutto perché , in anni recenti, dopo aver organizzato un Mondiale WKA al Carrara Fiere, ha poi organizzato una edizione dei Mondiali WAKO Cadetti/Juniores nel 2004 che, a parte qualche problema logistico, ha avuto successo. Ha anche imparato  come si gestisce un evento di quel genere.

In fatto di organizzazione quindi, sa il fatto suo. Vive a Carrara e in quella città ha un fratello in qualche assessorato (non ricordo in  quale e manco se è ancora assessore)  e pertanto , come si dice, è ben piazzato. Dunque, il nostro ha tutte le credenziali per avere successo in quello che fa: l’organizzatore.

         

Ma se mi sono permesso di scrivere questo articoletto, non è per fargli né pubblicità gratuita né per denigrare la sua iniziativa commerciale: è un lavoro come un altro e chi ha successo nel lavoro significa che è bravo. Anche se la sua iniziativa, mi permetto di dirlo, non abbia  nulla di originale. Scusate se lo rammento, ma manifestazioni di quel tipo, aperte a tutti, aperte ad ogni organizzazione, ad ogni genere di stili e con le rispettive gare, le abbiamo create io e Giacomo Bertoletti in Italia – e per 20 anni !-  con la storica “Pasqua del Budo”. Regolarmente a Milano, ch’era la tappa più importante, noi organizzavamo cose del genere in palazzi dello sport però veri come il Palalido, il Palatrussardi o addirittura al Forum di Assago (ricordate “Artimarzialinsieme”?)  e non in una struttura, come quella del  CarraraFiere che, con tutto il rispetto, nulla ha a che fare coi succitati impianti (le tribune al CarraraFiere  ospitano un massimo di 5/600 spettatori, il resto è destinato a stare in piedi, e quando ci sono dentro 1500 persone  sembra già pienissimo).

Quando poi  parla delle  mirabolanti imprese e dei successi della sua federazione mondiale “open”, ma non si rende conto che fa semplicemente …sorridere? Così come i 5000 dollari sbandierati,  manco lui fosse un benefattore dell’umanità…Uno vero specchietto per le allodole.

Giri sul nostro sito e si accorgerà che in Italia c’è un torneo chiamato “Golden Glove”  promosso a Mareno Di Piave, un paesino del trevigiano, in cui  l’organizzatore distribuisce 10.000 Euro, non 5000 dollari, ai vincitori! Che Gianfranco Rizzi alla sua “Coppa del Mondo -2020 atleti solo di kickboxing a Salsomaggiore lo scorso anno -  distribuisce 12.000 Euro per non parlare dei 15 tornei che abbiamo solo in Europa nel 2008.. .

Avere poi , attraverso Internet, successo, è facilissimo: vuoi non trovare “un individuo”, un club, un povero cristo in ogni paese  che, non costando nulla l’affiliazione, non aderisca ad una iniziativa come quella proposta da Panfietti?

La WAKO consta di 108 paesi soltanto, nei cinque continenti,  di cui 73 ufficialmente riconosciuti dai loro diversi Comitati Olimpici Nazionali , ma i miei associati vi assicuro che  pagano regolarmente  affiliazioni annuali. Ma mi ci sono voluti 30 anni per arrivare a tanto, non 2 anni. Insomma, francamente non mi frega più di tanto della WTKA, ma  il suo   tanto decantato   successo internazionale  è altrettanto ridicolo. Proprio perché … non costa nulla.

Ciò premesso, allora, cosa mi ha spinto a esternare il mio pensiero?

Semplicemente perché chiamare CAMPIONATI DEL MONDO  quel tipo di eventi   è un insulto, un controsenso,una svalutazione assoluta,  un danno gravissimo per gli  atleti delle federazioni ufficiali di  quelle discipline. Tutti sanno che Taekwondo, Karate, Wushu e Kickboxing!, hanno già solidissime federazioni internazionali alle spalle. Una poi , il Taekwondo, addirittura all’Olimpiade! Ma ci si rende conto attraverso quali prove e selezioni un qualunque atleta di quelle Federazioni e in quelle discipline deve passare  per partecipare ad un VERO  campionato del mondo? Per arrivare a disputare un Mondiale VERO, occorre prima far parte di una nazionale, di una squadra azzurra. E per arrivarci, con le dovute  piccole  differenze, un atleta deve passare attraverso durissime selezioni  regionali, interregionali, nazionali. Deve partecipare poi  a stage, collegiali, altre selezioni, insomma arriva in squadra azzurra l’atleta più meritevole che poi difenderà i nostri colori in campo internazionale .

Quando poi si trova a partecipare ad un mondiale VERO, trova di fronte a sé, nella sua categoria di peso,  la “creme de la creme” degli atleti mondiali con cui misurarsi per cercare di portare a casa una medaglia pregiata.

In una competizione come quella proposta da Panfietti e “spacciata” per   Campionato del Mondo, un qualunque atleta in possesso di una qualunque cintura colorata (macché cinture nere!) basta che paghi  una quota di iscrizione, acquistare il pacchetto alberghiero che l’organizzazione  propone e…trovare poi in gara 2-3-4 altri pellegrini come lui dove ha facilmente la possibilità di conquistare una medaglia!

Per restare nel mio sport, nelle gare di Kickboxing (dove chi c’è stato ha detto che il livello era…parrocchiale, con pochissimi atleti decenti), conosco di giovani atleti che hanno gareggiato in ben 3- dico 3 – categorie diverse (basta guardare il sito WTKA  e i risultati), salendo sempre sul podio! Dei veri fenomeni viventi, che però nella federazione ufficiale che ho il piacere di presiedere e senza tema di smentita, gli stessi non   vincerebbero manco una gara regionale! Non è tutto ciò vergognoso? Non è tutto ciò avvilente per chi invece suda le proverbiali sette camicie ? E che dire della credibilità che deriva dal pubblicizzare questa pletora di campioni del mondo WTKA di kickboxing?  Chiaro che a Michele Panfietti e soci non frega un accidenti della credibilità dei titoli conquistati. Quello che a loro importa è che vi sia il maggior numero di gente possibile alle loro manifestazioni , perché più gente c’è , più si incassano “entry fees” e  percentuali sugli alberghi.  Ma al   danno che queste loro azioni producono nel nostro mondo ci pensano ? Personalmente penso che non ci pensino e che , anzi, se ne stropiccino. Ma è proprio per questo allora che scrivo queste poche righe. Ribadisco che se il loro evento si limitasse a chiamarsi  MARTIAL ARTS  MARATHON, OPEN DI VATTELAPESCA, non mi sarei mosso.

Ma stia sicuro l’amico Panfietti (e i suoi relativi soci, eventualmente), che se continuerà in iniziative analoghe, credo che mi adopererò in tutte le sedi competenti e in tutti i modi per difendere  gli interessi degli atleti azzurri e perché lo sconcio di avere Mondiali  come i suoi abbia, prima o poi, fine.


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