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Tai Chi

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ANCORA UN INTERESSANTISSIMO ARTICOLO PROPOSTOCI DA ALESSANDRO FIUMETTI; UNO DEI  NOSTRI COLLABORATORI PIU’ ATTIVI E SEGUITI. QUESTA VOLTA CI PARLA DEL THAI CHI. SEBBENE LO FACCIA IN MANIERA MOLTO SEMPLICE E FORSE SOMMARIA, RITENIAMO SIA IL GIUSTO METODO PER INTERESSARE ED INCURIOSIRE I LETTORI. PREREQUISITO FONDAMENTALE DI UNA QUALSIASI DISCIPLINA PER L’INIZIO DELLA PRATICA E DEL SUO CONSEGUENTE APPROFONDIMENTO.

(ovvero di come il wellness non sia proprio una novità)

Di: Alessandro Fiumetti (da Capitasport)

New York, Central Park, domenica mattina presto. L’aria è frizzante, ma non fredda. C’è già qualcuno in giro: runners in sgargianti tute colorate, signori attempati che camminano emulando il passo degli anni d’oro, ciclisti che si scaldano prima di partire per il loro giro. Ma non è tutto. In un angolo verdissimo, praticamente una spianata verde irlanda che farebbe venire voglia di giocare a pallone perfino agli alberi, un gruppo allineato di uomini e donne compie movimenti lenti ed in sincronia senza dire una parola. Nessuno parla, scherza, ride o si lamenta, ma tutti esprimono una serena concentrazione.

Nessuno sa dire con precisione da quanto tempo siano lì, ma si capisce benissimo che ci staranno un bel po’. Questi uomini e donne stanno praticando l’antica arte cinese del tai chi chuan. Quasi nello stesso momento, a seconda del fuso orario, la medesima scena si sta sviluppando a Parigi, Londra, Roma, Pechino….e Bologna, tanto è vasta la diffusione di questa arte. Il tai chi chuan nasce approssimativamente ottocento anni fa, e come tutte le creazioni del mondo orientale è un fenomeno complesso che propone più di una chiave di lettura. E’ un’arte marziale nel senso più ampio del termine: consiste nella pratica lenta di movimenti concatenati, che mira al raggiungimento del benessere psicofisico e al miglioramento dell’individuo.  Qualcuno - non a torto - l’ha pure definita “yoga cinese”.  In realtà, il tai chi chuan consiste in una lunga serie di movimenti predefiniti che vengono praticati con assiduità, nello stato fisico e mentale di maggiore rilassatezza possibile, curando la respirazione ed evitando qualsiasi forma di tensione: questi movimenti, se eseguiti correttamente, agiscono favorevolmente sia sul corpo che sulla mente (binomio inscindibile, per gli Orientali) aumentando il cosiddetto chi (detto anche qi), ossia l’energia interna. Allo stesso tempo, le tecniche praticate non sono altro che combattimenti stilizzati contro avversari immaginari, pertanto non è sbagliato dire che, automatizzando questi movimenti, si può agilmente imparare un minimo di autodifesa. Come si può vedere, una pratica che coinvolge tutti gli aspetti dell’essere umano: proprio come il famoso simbolo dello yin e dello yang (i due opposti presenti in natura, maschio e femmina, buono e cattivo, bene e male ecc..) cui questa disciplina si ispira, dove i due contrari sono complementari e formano un corpo unico, ma anche dove ognuno dei due contiene in sé il seme dell’altro. Per coloro che sono ancora svegli proponiamo ora una dimostrazione pratica, ancorché on line. 

Trovate uno specchio sufficientemente grande per premettervi di ammirare tutto il vostro splendore e sistematevi di profilo davanti ad esso. Fatelo in un momento di tranquillità, in modo da essere soli ed evitare così di incorrere in situazioni grottesche, e cominciate a.....respirare consapevolmente. Pensate cioè all’aria che entra pulita (immaginatela ad esempio di colore blu), riempie i polmoni per intero, spinge delicatamente sul plesso solare, e quindi se ne esce sporca di anidride carbonica (e non solo!) di colore grigio. Concentratevi - ma delicatamente, senza pensarci troppo - su questi itinerario, e nel frattempo osservate la vostra pancia che lentamente si gonfia e si sgonfia. Continuate per un po’. Avvertirete da subito una decisa sensazione di benessere, che noi Occidentali sappiamo derivare da una migliore ossigenazione del sangue, ma che i Cinesi si ostinano a descrivere come un accrescimento della energia interna.

Ora prendete questo piccolo (ma significativo) esercizio e pensate di applicarlo a tutto il vostro corpo con movimenti selezionati e levigati da secoli di pratica, ed otterrete un mix davvero interessante, perfetto per soddisfare qualsiasi vostra necessità di occidentali stressati e nevrotici: benessere fisico, benessere mentale, salute, miglioramento individuale, boxe cinese.  Come detto, le origini del tai chi si perdono lontane nel tempo: in questa sede vogliamo solo introdurvi alla sua pratica, che siamo certi troverete proficua e salutare. Siamo sicuri che anche la vostra città offra un’ampia varietà di palestre dove si praticano le arti cinesi, ed il tai chi in particolare, perciò vi invitiamo a visitarle e a scegliere quella a voi più congeniale. Prima di lasciarvi, tuttavia, è utile sottolineare che due sono gli stili più diffusi di questa arte: lo stile yang, che predilige il fine del benessere psicofisico dell’individuo, proponendosi come una vera e propria forma di meditazione in movimento, e lo stile chen, che invece è caratterizzato da movimenti di più esplicita derivazione marziale, e che meglio si adattano a finalità di autodifesa.  Tenete presente questa piccola distinzione quando farete le vostre valutazioni. In definitiva, giovani e meno giovani, donne e uomini, belli e brutti, non disperate: questa splendida arte cinese è per tutti. E vi aspetta.


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