Teoria Yin-Yang
di: Franco Piccirilli
La teoria yin-yang è assai antica ed i filosofi cinesi se ne
servivano per spiegare l'origine dell'universo.
Yang indicava originariamente lo splendore del sole, yin
l'assenza di splendore ossia l'ombra.
Successivamente yang e yín furono considerati due principi o
forze naturali: yang il principio maschile, positivo, yin il principio
femminile, negativo.
Yang rappresentava inoltre la luce, il calore, l'aridità, la
durezza, l'attività... mentre yín rappresentava l'oscurità, il freddo,
l'umidità, la morbidezza, la passività...
Secondo il pensiero cinese tutti i fenomeni dell'universo
sono la risultante della combinazione e dell'interazione di yín con yang.
Yín non può esistere senza yang e yang non può esistere
senza yín.
I due principi sono inseparabili come il polo positivo e
quello negativo di una pila elettrica.
L'unione di yín con yang è chiamata T'ai Chi ossia
"polo supremo", "principio primo" e viene rappresentata col
noto simbolo in cui la parte nera rappresenta yin, la parte bianca yang.
I punti nero e bianco che si trovano rispettivamente
nell'area chiara e scura stanno ad indicare che yín e yang non sono assoluti,
ma che vi è sempre un po' di yin in yang e viceversa.
La circonferenza simboleggia l'evoluzione ciclica della
natura; l'armonia fra gli opposti è dimostrata dall'uguaglianza delle due
superfici di diverso colore.
Nel disegno la parte chiara è a destra, quella scura è a
sinistra perchè il sole sorge ad est. In questo caso il diagramma del T'ai Chi
simboleggia il mondo.
La suddivisione a tra le due fasi fa sì che i perimetri di
yin e yang siano uguali al perimetro dell'intera circonferenza.
La raffigurazione grafica dei T'ai Chi è diventata anche il
simbolo delle arti marziali in generale e del T'ai Chi Chúan in particolare.
Tutti
i movimenti di Kung-fu sono circolari come le linee del diagramma.
Durante l'esecuzione delle tecniche e nel corso di un
combattimento vi è un continuo alternarsi di yin e yang di cui bisogna imparare
ad essere consapevoli.
Per esempio il piede avanti è yang, quello dietro è yin, ma
quando avanziamo di un passo yang diventa yín e viceversa.
Il piede che porta la maggior parte del peso del corpo è
yang, l'altro è yin; non appena il peso si sposta da un piede all'altro yang si
trasforma in yín e yin in yang.
Quando siamo contratti siamo yang, quando ci rilassiamo
diventiamo yin.
Le parti visibili dei nostro corpo sono yang, quelle che non
si vedono sono yin. Per esempio, durante il combattimento, l'avversario vede il
mio pugno destro (che è yang perchè visibile) e lo para, ma non vede il mio
pugno sinistro (yín) che lo colpisce. Ma non appena il pugno sinistro arriva a
segno diventa yang, mentre il pugno destro da yang si trasforma in yin. |