NE AVEVAMO GIA’ PARLATO E PRONOSTICATO FORSE L’ESITO, IN
ALTRI NOSTRI PASSATI ARTICOLI SULL’ARGOMENTO. ADESSO SEMBREREBBE CHE
LA GRANDE
DIATRIBA
(tra: IAMTF, IFMA E WMF) SIA FINALMENTE TERMINATA. E’ DI QUESTI GIORNI
INFATTI
LA COMUNICAZIONE
UFFICIALE
DELLA DECISIONE PRESA DALLA CORTE SUPREMA THAILANDESE. CE NE PARLA E SPIEGA I
RISVOLTI IL PRESIDENTE DELLA FIKB: ENNIO FALSONI.
UNIFICAZIONE MONDIALE DELLA MUAY
THAI
Di:
Ennio Falsoni
Nella
terza edizione dei Mondiali WMF a Bangkok, di scena dal 18 al 25 marzo
MUAY THAI UNIFICATA?
Sembrerebbe proprio di sì, almeno leggendo la decisione
della Corte Suprema tailandese.
Mentre sono ancora molte le arti
marziali divise in una miriade di piccole, medie e grandi organizzazioni, una
schiarita sembra essere avvenuta sul fronte della Muay Thai. E’ notizia
fresca, quella che ci viene direttamente da Bangkok, che
la Corte Suprema
tailandese abbia finalmente posto fine ad ogni problema di contrapposizione.
Esistevano infatti da
alcuni anni due organizzazioni nazionali che a loro volta avevano messo in piedi
due organizzazioni mondiali che si sono battute per la supremazia totale.
Per dirla in soldoni,
internazionalmente da una parte c’era la IFMA e dall’altra la
IAMTF , entrambe che vantavano il riconoscimento interno di organizzazioni
nazionali e, addirittura, del Ministero dello Sport e del Comitato Olimpico. Nel
corso di questi ultimi anni, le autorità sportive tailandesi hanno cercato di
mettere d’accordo i contendenti, ma senza riuscirvi. Ricordo che nel corso del
meeting organizzato dal GAISF a Zurigo nel febbraio del 2003, IFMA e IAMTF erano
lì entrambe alla ricerca del riconoscimento, eppur divise. Addirittura, lo
scorso anno a Berlino, fu
la IFMA che si presentò da sola all’Assemblea
Generale del GAISF, sempre per cercare di ottenere il benedetto
riconoscimento che avrebbe posto fine alle diatribe. Ma nulla da fare.
Anche la IFMA , come la WAKO (Kickboxing),
ebbe fumata nera ( e vi abbiamo spiegato le ragioni).
Nel frattempo, i dirigenti delle
due principali organizzazioni tailandesi (che di fatto, dominano nelle
rispettive federazioni internazionali ogni posizione), sembrava che avessero
trovato un accordo, tanto che tre anni fa , di fatto,
la IAMTF
sparisce, e al suo posto compare
la World Muay
Thai Federation (WMF). I dirigenti della IFMA mi dissero a Berlino che
la WMF
non era stata ai patti e che loro non la riconoscevano ( in pratica, non
avevano inserito nell’Esecutivo, almeno sembra, pedine importanti della IFMA).
Nel Novembre del 2005 però, il Consiglio Olimpico Asiatico (attenzione, l’OCA
è un’importante e influente organizzazione asiatica sportiva che fa
capo allo Sceicco del Kuwait, ma non è il Comitato Olimpico Asiatico) organizza
gli Asian Games, e qual è scelta a rappresentare
la Muay Thai
? Ma
la WMF.
E’ così allora che
la IFMA
perde la sua credibilità, anche peché l’OCA è potentissima in Asia. Ormai
le autorità tailandesi sono obbligate a unificare le forze della muay thai e
ciò sarà ancora più visibile nei prossimi mondiali della specialità che
avranno luogo sempre a Bangkok, dal 18 al 25 marzo.
I Mondiali WMF di quest’anno
presenteranno alcune grosse novità. Oltre alla possibile fusione delle due
organizzazioni, innanzitutto l’introduzione della Muay Thai aerobica, poi la
gara di “dimostrazioni”, infine l’apertura ai cadetti, agli juniores e…alle
donne.
In verità, le donne avevano
combattuto anche nelle precedenti edizioni dei Mondiali WMF, sovvertendo così
una tradizione secolare che non prevedeva la presenza femminile sul ring di muay
thai. Ma , come si vede, l’esigenza di adattarsi ai profondi cambiamenti in
corso nelle nostre società è visibile. Gli organizzatori si attendono per
questo 7-800 atleti almeno. Staremo a vedere.
In attesa che il “miracolo
dell’unificazione” si compia anche nel nostro paese ( a proposito, ma
che farà Davide Carlot che aveva sbandierato ai quattro venti esattamente il
contrario?), ossia che la gente accetti tranquillamente che ormai c’è
una federazione riconosciuta dal Coni (
la Fikb
) per questa disciplina e che per il suo bene sarebbe bene
lavorare tutti insieme, abbiamo organizzato una fase di selezione nazionale per
la formazione della squadra azzurra a Montecatini Terme il prossimo 26 febbraio.
Tutti i migliori atleti, con formula a torneo,come quella che si trova ai
Mondiali, si affronteranno per stabilire il migliore in ogni categoria di peso.
I campionati italiani vengono organizzati
dalla Grifa Gym di Alessandro Grifa, con la collaborazione del comitato
regionale Fikb nel locale palazzo dello sport. Le gare cominceranno a partire
dalle ore 12 e termineranno con un gala serale. Insieme alla Muay Thai, anche il
full contact, che invece sarà già nella sua seconda fase degli “Italiani”.
Tutti i team migliori, come
quelli che fanno capo a Diego Calzolari, Flavio Monti (gruppo Marco de Cesaris)
, Alessandro Gotti, Marco Franza, Giorgio Iannelli, Alessandro Grifa,
Mauro Samperi, Alfredo D’Olimpio, Massimo e Patrizio Rizzoli, Riccardo
Bergamini, Luca Tinti, Angelo Spreafico, tanto per citare i più noti, si
daranno appuntamento a Montecatini per l’importante kermesse.
La speranza, ovviamente, è che la prossima edizione dei
Mondiali di Bangkok sia organizzata meglio della scorsa edizione, piuttosto
sottotono per la verità,
come
abbiamo avuto modo di scrivere. Ritengo che dall’unione di forze diverse
(quelle di IFMA e vecchia IAMTF) , possa nascere qualcosa di veramente positivo
per questa spettacolare e difficile arte da combattimento che ci sta a cuore.
Chi vivrà, vedrà, ovviamente . E noi, tra poco, saremo ancora lì per
raccontarvi fatti e misfatti della millenaria arte siamese, nonché le gesta dei
nostri eroi.
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