|
GIA’ DA DIVERSO TEMPO ASSISTIAMO ALL’UTILIZZO DELLE SCORE MACHINE NELLA BOXE INTERNAZIONALE DILETTANTISTICA… E VEDIAMO CHE IL SUO USO INIZIA AD ESSERE PRESO IN CONSIDERAZIONE ANCHE PER LA KICK BOXING DA UNA DELLE DITTE ITALIANE PIU’ ATTENTA ED INNOVATIVA COME LA SAP. PROPRIO LORO CI HANNO COMMISSIONATO UNA INDAGINE SULL’ARGOMENTO, CON PARERI E DISCUSSIONI. SAPPIAMO INFATTI CHE HANNO GIA’ PRESENTATO UN PROTOTIPO SPERIMENTALE AL PRESIDENTE DELLA C.N.A. ROBERTO FRAGALE PER UNA SUA PRIMA IMPRESSIONE CRITICA, AUTOREVOLI OPINIONI E PREZIOSI SUGGERIMENTI DEL CASO. IL NOSTRO COLLABORATORE REDAZIONALE LUIGI MERLINI, DOPO AVERCENE DATO AMPIO RESOCONTO IN UN ALTRI PRECEDENTI ARTICOLI… RACCOGLIE ANCORA AUTOREVOLI IMPRESSIONI DI VARI ALTRI PERSONAGGI E SU ALTRI ASPETTI ANCORA… E ADESSO GLIELI PROPONE AL VAGLIO.FAVOREVOLI E CONTRARI ALLE SCORE MACHINEDi: Luigi Merlini
Gli altri articoli sull’argomento:
Boxeringweb: Favorevole o
contrario all’uso delle score machine
L’impressione che un qualsiasi vero cultore di pugilato ha quando si affaccia ad un torneo internazionale è che si trova ad assistere ad una gara di “tiro a segno” attraverso le braccia . Non serve più, o quasi, le scienze di attacco e di difesa (infatti basta colpire giusto per ottenere punti) la fantasia (una schivata che poteva mandare in visibilio il pubblico al pari di un diretto è considerata un gesto quasi inutile) il coraggio. La tecnica si traduce in uno studio approfondito su come colpire l’avversario con precisione e con velocità . L’aggressività ha valori diversi perché è condizionata dal fatto che il pugile tocchi per primo l’avversario. Sono sempre stato positivo verso il pugilato ma faccio fatica ad accettare questo metodo di giudizio. Roberto Fragale: Vado cauto, nonostante tutte le richieste di commento fino ad ora pretesemi, perché non è questo il mio sport ed inoltre non mi sento certo di contrastare l’autorevolissima opinione personale di un grande campione come Nino Benvenuti… ma mi sembrerebbe bizzarro accettare il fatto che i valori fondamentali per la decretazione del vincitore in uno sport da combattimento, fossero l’estro, la fantasia, la varietà e la bellezza di più gesti atletici. Sicuramente sono molto importanti in una visione e commento generale sul confronto di due sfidanti provenienti da scuole diverse… sono senz’altro importanti per la conduzione strategica e tattica dell’incontro e per il suo andamento. Ma credo che da sempre il criterio numero uno sia proprio la precisione ed il numero di colpi andati a segno e soprattutto la loro efficacia.
La strategia, la tattica e lo stile, credo siano le fondamenta si… ma sulle quali si erigono le azioni che portano al risultato finale e pragmatico. E se il risultato non è migliore di quello dell’altro… credo che determinino sicuramente il grande valore tecnico-stilistico del bravo ed elegante atleta di turno… ma non è detto che ne dovessero decretare il vincitore del confronto. A meno che non stabiliamo e scriviamo sul regolamento, che i giudici devono decretare chi dei due sfidanti ha maggior eleganza e fantasia, per stabilire il vincitore del confronto. Personalmente la definizione della boxe come una gara di tiro a segno con le braccia… non mi sembra calzante. Il bersaglio infatti non sta certo fermo. E se evita il colpo con una bella schivata, sicuramente non fa punto, ma evita che lo faccia l’altro… e mette in mostra la sua abilità, riflessi e tempismo. Inoltre anch’esso ha la capacità di colpire e se lo fa rientrando con fantasia, o attaccando in maniera sempre diversa con grande varietà di colpi ed azioni, sicuramente non fa punto con il modo… ma con i colpi che giungono a segno. Se nonostante questo i colpi non giungono a segno… significa forse che il modo è bello si… ma non efficace e sicuramente inadatto. In quanto al coraggio, tutti noi lo ammiriamo… ma non credo possiamo certo prediligere un pugile perdente come numero di colpi arrivati a segno.. solo perché nonostante tutto ha continuato stoicamente ad avanzare e farsi sotto senza mai demordere neanche per un istante, nonostante i colpi continuamente incassati. Boxeringweb: Cosa si può fare per migliorare questa situazione?
Roberto Fragale: Personalmente, sono dispiaciuto che un personaggio autorevole dell’esperienza di Nino Benvenuti sia escluso dai poteri decisionali, ma credo altrettanto che una sua buona idea possa essere presa in adeguata considerazione come quella altrettanto buona di chiunque altro. Ma al contrario di lui, io non credo però che le score machine siano una soluzione meccanica per “mascherare” “debolezze” umane… credo al contrario forse, penso siano state ideate per tentare di evitarle! In quanto ai diversi campionati con metri di giudizio diversi… Quale sarà quello ufficiale? E chi lo deciderà? Oppure si creerebbero due circuiti paralleli?
Mi sembrerebbe alquanto utopico. Sono d’accordo con lui quando afferma che la sua è una risposta confusa, ma forse è stato colto impreparato al quesito. Che l’acqua e l’olio siano difficili da mescolare, lo sappiamo tutti… ma sappiamo anche che ognuno dei due si mescola con tanti altri diversi elementi. Forse le score machine non hanno rapporto diretto con il pugilato e gli sport da combattimento... ma forse non devono neanche averlo… forse il loro rapporto è indiretto e per il tramite dell’arbitraggio… dei giudici! Quindi, casomai, dovrebbero mescolarsi con i giudici. Se forse alcuni giudici non mostrano di essere capaci di agire ottimamente con le macchinette, forse ne vanno creati di nuovi e più adeguati, o forse andrebbero adeguatamente preparati quelli che già vi sono e scegliere tra loro i più idonei. Boxeringweb: Favorevole o contrario all’uso delle score machine nel pugilato dilettantistico e perché??
Roberto Fragale: Il fatto che lo stesso Fausto Narducci ci dica che va contro corrente, essendo favorevole alle macchinette… penso significhi che c’è una corrente di pensiero che mira ed agisce per la loro eliminazione. Credo però abbia ben compreso che il loro uso sia stato introdotto per limitare le polemiche dopo il match, dovute alla presunta faziosità dei giudici. Sia questa dovuta a vera faziosità o reale incapacità… o forse anche e non ultimo, il difficilissimo compito di operare in piena obiettività al momento di giudicare soggettivamente un colpo valido o meno.
le lacune che forse hanno mostrato le macchinette… non credo siano dovute alla loro inutilità… ma forse al cattivo uso che si pretenderebbe dimostrare che se ne faccia. Ancora una volta quindi… non sono le macchinette a sbagliare, ma l’uomo. Credo però che sia pur incontestabile, che il loro uso limita sicuramente lo spazio di azione personale dei giudici ed il suo valore ai fini del risultato ultimo. Se si crede, si pensa o si millanta che i giudici siano faziosi con le macchinette… non è che eliminando il loro uso si risolverebbe la cosa. Allora il problema sono i giudici e non le macchinette. Boxeringweb: Cosa si può fare per migliorare questa situazione?
Roberto Fragale: Il filo conduttore del ragionamento eventualmente solutorio di Fausto Narducci, credo personalmente sia giusto, ma vorrei ripetere che i giudici sono da considerarsi o dovrebbero esserlo, già al di sopra delle parti… grave sarebbe se partiamo dal presupposto che questi non siano al di sopra delle parti. Forse bisognerebbe creare una nuova classe di giudici capaci e predisposti per operare nelle loro funzioni con l’uso delle macchinette. Potrei essere d’accordo sull’idea di escludere quelli del Paese ospitante… visto che il grande tifo ed interessi derivati ne potrebbe comprensibilmente falsare anche inconsciamente l’obiettività e che questo cambia eventualmente ogni volta. Ma che dire della proposta di eliminare quelli della Russia e Cuba?
E perché non quelli americani… o italiani? E perché i paesi dominanti dovrebbero avere maggiori interessi degli altri di far vincere un pugile od un altro? Credo eventualmente invece, che vadano sicuramente estromessi quelli non idonei. Forse una ristrettissima commissione internazionale dovrebbe avere il compito di formarne di capaci in tutto il mondo e darne l’idoneità… come sospenderla o revocarla in caso di gravissimi e palesi accadimenti riscontrati o con il ripetersi metodico degli stessi. Sul fatto di rendere pubblici i punteggi alla fine di ogni round, non credo ci siano problemi, come anche per renderli addirittura visibili in tempo reale. Credo (come abbiamo già spiegato sul loro funzionamento nella prima parte della nostra inchiesta parallela. Vedi: “Arrivano le “score machine”) che le macchinette siano già predisposte a questo e non solo a questo… forse dobbiamo solo impararne meglio tutte le loro potenzialità, il loro uso ed utilizzo. Bene, ringraziamo Roberto Fragale per i commenti e le proprie opinioni, velocemente reseci come sempre. Ma permettetemi in ultimo, un saluto ed un omaggio personale con queste due ultime sue immagini, a Nino Benvenuti.
|