DOPO L’UTILIZZO NELLA BOXE E TUTTE LE POLEMICHE CHE HANNO
GENERATO, ECCO CHE L’USO DELLE SCORE MACHINE INIZIANO AD ESSERE PRESE IN
CONSIDERAZIONE PER LA KICK BOXING DALLE DITTE PIU’ ATTENTE ED INNOVATIVE… LA SAP
PER ESEMPIO, CHE SAPPIAMO STA LAVORANDO PER LA LORO MESSA A PUNTO ANCHE NELLA
KICK BOXING. PROPRIO LORO CI HANNO COMMISSIONATO UNA INDAGINE CON PARERI E
DISCUSSIONI SULL’ARGOMENTO. HANNO PRESENTATO UN
PROTOTIPO SPERIMENTALE AL PRESIDENTE DELLA C.N.A.
ROBERTO FRAGALE PER UNA SUA PRIMA IMPRESSIONE CRITICA, AUTOREVOLI OPINIONI E
PREZIOSI SUGGERIMENTI DEL CASO. IL NOSTRO COLLABORATORE REDAZIONALE LUIGI
MERLINI, DOPO AVERCENE DATO AMPIO RESOCONTO IN UN ALTRO PRECEDENTE SUO
ARTICOLO… RACCOGLIE ANCORA ALTRE IMPRESSIONI ED AUTOREVOLI IMPRESSIONI SU ALTRI
ASPETTI E GLIELE PROPONE AL VAGLIO.
Ancora sulle "score machine"
Macchinette alla sbarra
Di:
Luigi Merlini
Dopo l’articolo
Arrivano le “score machine” in cui vi ho illustrato il progetto in corso da
parte della SAP per la messa a punto e sperimentazione delle score machines nei
nostri sport da combattimento continuato ed avergli richiesto un suo personale
commento su altre altrettanto autorevoli opinioni apparse su boxeringweb… ecco
che sullo stesso attento sito, appaiono altre opinioni, nel corso di una loro
inchiesta su queste famigerate e tanto discusse macchinette. Non ho fatto quindi
altro che mandarle via email a Roberto Fragale per richiedergli le sue personali
impressioni… ed ecco che anche la nostra indagine informativa si allarga. Il
giorno dopo infatti, Roberto mi rimanda le sue personali impressioni ed io
compongo per voi questo mio secondo articolo sull’argomento.
Buona lettura.
Da:
Boxeringweb
14/06/2006 - INCHIESTA: score-machine alla sbarra
Favorevoli o Contrari alle”macchinette segnacolpi”?
Un’ inchiesta tra personaggi autorevoli, per scoprire quanto
un oggetto può aiutare a giudicare meglio due atleti che sul ring affrontano la
propria interiorità e l’avversario e affidano ad altri uomini il giudizio sul
loro coraggio, sulla loro arte.
Nella seconda puntata rispondono l’inviato del “Gazzetta
dello Sport”, Riccardo Crivelli (favorevole) e Patrizio Oliva (contrario). Cosa
si potrebbe fare per migliorare una realtà che sta cambiando profondamente il
pugilato?
Di Redazione Boxeringweb
Riccardo Crivelli, inviato della
"Gazzetta dello Sport" dai poliedrici interessi sportivi e con vaste esperienze
"sul campo", ai massimi livelli (Olimpiadi, Mondiali, Europei, ecc.), si é
schierato a favore delle score-machine, così esprimendosi:
Riccardo
Crivelli: -Premessa: ritengo che il danno maggiore arrecato dalle
macchinette segnapunti sia il cambiamento tecnico cui hanno costretto gli
atleti: il sistema privilegia infatti il mordi e fuggi, chi mette un colpo e
scappa, piuttosto degli attaccanti e dei fantasisti, svilendo spesso lo
spettacolo. Aggiungo che il vero problema della boxe dilettantistica sono gli
enormi giochi di potere fra blocchi geografici e ideologici, che certo non si
risolvono cambiando il metodo di giudizio. Perciò sono favorevole alle
macchinette, ma solo per mancanza di alternative valide: tornare all’antico, ai
verdetti dei giudici, trasformerebbe ogni incontro in una lotta al coltello tra
le federazioni più di quanto già non accada.
Roberto
Fragale: Sono perfettamente d’accordo con quanto espresso dal giornalista
sportivo Riccardo Crivelli, che nonostante non sia un addetto al settore
tecnico, penso dimostri di aver ben compreso, sia quello che ha determinato
l’uso delle macchinette, che anche tutto ciò che ha portato al loro uso.
CORRETTIVI
Riccardo
Crivelli: Ritengo però ci siano aggiustamenti in grado di rendere meno
disgustosi certi giochetti dei giudici con le famigerate macchinette. Credo ad
esempio che un valido deterrente possa essere costituito dalla possibilità, nei
grandi eventi, di seguire istante dopo istante il comportamento delle giurie,
rendendo visibile il punteggio al pubblico attraverso i tabelloni elettronici in
ogni fase del match. Una proposta facile facile da adottare. Non eliminerebbe le
pastette, ma consentirebbe agli addetti ai lavori e soprattutto agli
appassionati di rendersi subito conto dello srotolarsi dell’incontro e di capire
immediatamente come gira il vento: operare sotto gli occhi di qualche migliaia
di persone in presa diretta (e, indirettamente, dei milioni davanti alla tv,
penso ai Giochi olimpici) è comunque un potente freno alle voglie di
protagonismo.
Roberto
Fragale: Certo che l’uso del tabellone visibile potrebbe essere un
deterrente alle eventuali stupidità arbitrali… ma per me è pacifico ed
assiomatico, il suo uso con le macchinette… anche se però, per fini ben diversi.
Secondo me il loro fine utile (come già detto nel precedente articolo) sarebbe
solo quello di rendere palese ai coaches l’andamento dell’incontro in tempo
reale, in modo da dare disposizioni più giuste al proprio assistito. Ancora una
volta mi chiedo se si è compreso o come si pensa vengano assegnati i punti dalle
score machines… non posso pensare che se ne discuta senza aver capito il loro
funzionamento… Potrei arguire solo che quelle in uso comunemente nella boxe non
abbiano il tabellone, ma se l’uso del tabellone dovesse servire solo come
deterrente per le ingiustizie dei giudici… non sono le macchinette a costituire
un problema… Ma qualcuno forse, potrebbe pensare che si voglia spostare il
problema sulle macchinette per non dover affrontare il vero problema… la
qualità, affidabilità e professionalità della classe arbitrale. Dico questo
perché a me, ognuno sembra essere sicuro di una sola cosa: la disonestà dei
giudici nella boxe.
Patrizio Oliva, campione
olimpico a Mosca, campione italiano europeo e mondiale tra i professionisti,
ex-tecnico della Nazionale azzurra a Sidney, uno dei pugili più popolari e
stimati degli ultimi trent’anni, si é invece posto in un’ottica assai diversa da
quella sopra riportata:
Patrizio
Oliva: -Sono assolutamente contrario alle score-machine da sempre; esse
hanno svisato la boxe e stanno trasformando i pugili in tanti robot che badano
soltanto a colpire… dov’è finita la difesa? E l’efficacia dei colpi? E
l’eleganza, la tecnica, la spettacolarità stilistica? Adesso i pugili si
chiudono a riccio per non offrire il bersaglio, accorciano le distanze, arrivano
a bersaglio con un colpo o due eppoi scappano! Tra l’altro, questo pugilato
punisce i longilinei e favorisce i brevilinei, anche se meno dotati
tecnicamente, perché questi ultimi si chiudono più facilmente e magari con colpi
meno eleganti, arrivano vicini e scaricano colpi utili ad essere conteggiati. Le
score-machine erano state inventate per limitare i furti dei giudici, ma ci
accorgiamo che questo non è servito a niente, perché se uno è disonesto, lo
rimane anche con questo sistema di punteggio… Bisogna cambiare i dirigenti e le
combriccole che da anni e anni comandano la boxe dilettantistica, altrimenti non
se ne esce; bisogna mettere insieme i Paesi che da tanto tempo sono vittime di
questi potenti maneggioni, perché in caso contrario il dilettantismo perderà
sempre più credibilità e atleti!
Roberto
Fragale: Che le score machines abbiano cambiato la boxe vedo che è una frase
ricorrente, visto che la boxe per assolvere meglio il proprio giudizio
attraverso l’uso delle macchinette (cioè in maniera pragmaticamente legata
unicamente al numero dei colpi arrivati a segno) ha modificato fisiologicamente
il proprio modo di esprimersi. Per quanto riguarda il fatto che come dice il
grande Patrizio Oliva (che stimo moltissimo come suo ex sostenitore) favorirebbe
i brevilinei… per “par condicio” con un ragionamento simile, potrei dargli
anche la motivazione per cui favorirebbe invece i longilinei, anche se meno
dotati tecnicamente: perché hanno la possibilità di colpire con i diretti ad una
distanza maggiore e quindi prima ed in maniera più visibile. Oppure, volendo
insistere sulla eventuale incompetenza dei giudici… perché quando gli avversari
si chiudono, colpiscono anche sulla copertura e spesso si dice che i giudici
pigino anche su questi colpi e che i colpi portati alla distanza siano
maggiormente e meglio visibili di quelli alla corta e portati in combinazione.
Ma il giornalista Dario Torromeo (nell’altro articolo) non diceva che il
contrario di Patrizio Oliva… esattamente proprio per questo motivo? E che le
macchinette incoraggiavano a colpire soltanto alla testa? E che non si davano
più i punti per i colpi al corpo? Che fine ha fatto il montante? Inoltre, se
ammettendo che le score machines fossero state inventate per eliminare i furti
dei giudici nella boxe (e si comprende che con il sistema dei cartellini si fa
affidamento solo al personale e soggettivo giudizio dei giudici…) Ma se si dice
che se uno è disonesto lo rimane anche con questo sistema di punteggio… ma se
con le macchinette la maggioranza dei giudici deve vedere quel punto in un
secondo… Chi dice che anche con le macchinette si continua a “rubare”… dovrebbe
forse anche sentirsi in dovere di spiegare “come fa” la maggioranza dei giudici
(quindi 2 o 3 contemporaneamente) ad assegnare un punto che non c’è… ed
oltretutto nello stesso momento! In quanto ai dirigenti, combriccole e Paesi
che da anni sono vittime di questi potenti maneggioni… non mi esprimo perché non
conosco il loro problema.
CORRETTIVI
Patrizio
Oliva: La soluzione per rimediare a tutto ciò? L’unica, secondo me, visto che le
macchinette non verranno mai abolite perché fanno troppo comodo a tanta gente, è
quella di rendere pubblici i punteggi di ogni giudice alla fine di ciascun
round… In questo modo essi sarebbero costretti ad assumersi le loro
responsabilità dinanzi a tutti e forse ci penserebbero, prima di fare cose in
malafede. Oggi, con il sistema dei punteggi che devono combinarsi in una
frazione di secondo, non si capisce mai bene chi si è reso colpevole o meno di
decisioni disoneste. Rendiamo pubblici i punteggi e vediamo se avranno poi il
coraggio di rendersi colpevoli di certi scandali.
Roberto
Fragale: Ancora una volta sarei curioso di sapere perché e chi sono quelli a cui
farebbero comodo le macchinette e quindi si ritiene che “solo” a causa di
questo, non saranno mai abolite… altrimenti non posso certo esprimere pareri.
Per quanto riguarda il rendere pubblici i punteggi di ciascun giudice alla fine
di ogni round.. ecco, questa ritengo che potrebbe essere un’idea razionale… ma
siccome i punteggi accettati per ogni giudice sono gli stessi che hanno dato
anche altri nell’arco di tempo di un secondo… mi permetterei di precisare questa
cosa… (vi ricordate quello che dissi facevano i tailandesi nel primo articolo…
per scoprire ed allontanare i giudici incompetenti?) Rendere quindi si, pubblici
tutti i punti assegnati da ciascun giudice per l’uno e per l’altro atleta… ma
proprio quelli non avvalorati, supportai e convalidati da nessun altro degli
altri giudici… forse così si capisce meglio del perché renderli pubblici! Ma
questo prevederebbe anche di ingrandire il tabellone e migliorare
(arricchendole) le funzioni ed opzioni delle macchinette!
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