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DOPO L’UTILIZZO NELLA BOXE E TUTTE LE POLEMICHE CHE HANNO GENERATO, ECCO CHE LE SCORE MACHINE INIZIANO AD ESSERE PRESE IN CONSIDERAZIONE PER LA KICK BOXING ANCHE DALLE DITTE PIU’ ATTENTE ED INNOVATIVE… LA SAP PER ESEMPIO. IN OCCASIONE DELLA “Coppa del mondo a Salsomaggiore” HA PRESENTATO UN PROTOTIPO SPERIMENTALE AL PRESIDENTE DELLA C.N.A. ROBERTO FRAGALE PER UNA PRIMA IMPRESSIONE CRITICA, AUTOREVOLI OPINIONI E PREZIOSI SUGGERIMENTI DEL CASO. IL NOSTRO COLLABORATORE REDAZIONALE LUIGI MERLINI, CE NE DA UN AMPIO RESOCONTO IN QUESTO SUO ARTICOLO.

Arrivano le “score machine”

Di: Luigi Merlini

Come sempre, la Coppa del Mondo WAKO di Salsomaggiore (Piacenza prima) è anche un importante appuntamento per tutti i personaggi internazionali che confrontano le proprie idee ed aspirazioni, i propri progetti e legittime ambizioni. Nel corso della nostra recensione della grande manifestazione (11° Coppa del Mondo WAKO a Salsomaggiore ) vi abbiamo già parlato e messo al corrente dell’esistenza di particolari score machine che sono state usate per il semi contact (Gli score machine elettronici per il semi contact) dal suo organizzatore Gian Franco Rizzi. Bene… adesso vi diciamo che già da tempo il sig. Alfonso Sgarro (patron della SAP) ci aveva informato circa un suo progetto per la realizzazione di una particolare “score machine” per gli sport da combattimento continuato, sia quelli a contatto morbido che pieno, sia che questi si svolgano sulle materassine che sul ring. Macchinette elettroniche simili in tutto e per tutto a quelle già in uso alle Olimpiadi nel pugilato e che tanto hanno fatto discutere anche in Italia. Ma non certo per questo, l’attento Alfonso Sgarro ha desistito nel portare avanti il suo progetto… anzi! Proprio per continuare a lavorarci sopra, ha fatto in modo di averne un prototipo a disposizione in quel di Salsomaggiore, per discuterne con il più esperto personaggio che abbiamo  a disposizione in Italia sulle questioni arbitrali: Roberto Fragale. (Arbitro internazionale di provata esperienza in tutti i settori, Commissario Arbitrale WAKO e Presidente della C.N.A. FIKB). Lui stesso infatti, ci dice di conoscerne l’uso ed il funzionamento, per averne già avuto esperienza lavorativa (con la score machine) nelle prime tre edizioni dei Campionati Mondiali di Muay Thai IAMTF a Bangkok e si ritiene particolarmente felice del fatto che la SAP stia lavorando per la realizzazione di questo progetto in Italia.  Il marchingegno non è certo complicatissimo e consta di un apparecchio “stazione base” al quale sono collegate elettronicamente le pulsantiere dei 3 o 5 giudici. Ogni pulsantiera di ciascun giudice ha due pulsanti (uno blu ed uno rosso) che rappresentano i colori dei due atleti. Quando il giudice vede arrivare a segno un colpo valido dell’atleta blu o del rosso… schiaccia il pulsante del colore corrispondente… e se nell’arco di un tempo regolabile (uno o due secondi) la maggioranza dei giudici (3 su 5 oppure 2 su 3) ha segnalato il punto all’atleta dello stesso colore … questo viene assegnato all’atleta contrassegnato con quel colore ed appare in tempo reale su un apposito tabellone luminoso, visibile da chiunque. Naturalmente e come sempre, il Fragale ha mostrato di essere molto… e ben preparato, anche su questo argomento… e per evitare di iniziare con basi sbagliate, eliminare preconcetti e fugare ogni incomprensione di base… ci ha  tenuto una vera e propria lezione tecnica sull’uso e funzionamento delle cosiddette “macchinette”. Questo anche e soprattutto per fornire un valido e consistente aiuto ad Alfonso Sgarro ed alla SAP che oltretutto gliene aveva fatto specifica richiesta, per la continuazione del suo progetto, ancora  in corso d’opera.

    

Vediamo quali sono state le argomentazioni di Roberto Fragale (Presidente della Commissione Nazionale Arbitri e massimo esperto per le discipline da ring) e cosa ci ha detto in proposito, ma anche quali sono state le sue riflessioni ed opinioni in merito ad altre autorevoli esternazioni apparse sul web sullo stesso argomento e che provocatoriamente gli sono state sottoposte all’esame dal sottoscritto… e naturalmente… chiedendogli di commentarle per noi.

Roberto Fragale: Le score machines a mio avviso, sono una bellissima invenzione e tante ne sono state dette sul loro conto… purtroppo ho sempre letto definizioni a mio avviso, parzialmente sbagliate o parzialmente giuste…e quel che è peggio, spesso raccolte da persone che hanno trattato l’argomento solo sommariamente o che ne conoscevano l’uso parziale o che secondo me forse ed in molti casi, non lo conoscevano affatto in maniera per così dire “concreta” ed in prima persona. Inoltre a detta di alcuni, fatti in modo da portare acqua al proprio mulino e fare loro per primi opinione politica, pur denigrando loro stessi per primi, le questioni politiche… Ma evidentemente non sapendo (o fingendo di non sapere?) che i loro stessi articoli, sono espressione della politica, influendo sulle opinioni delle persone e contribuendo a far si che queste se ne formino una propria.  Per prima cosa devo mio malgrado registrare un modo assai sommario di trattare l’argomento, dividendosi semplicemente in favorevoli e contrari, argomentando poco e non su tutti gli aspetti più salienti e significativi, ma soprattutto scandagliando aspetti… a mio avviso inconcludenti ed anche “alieni” alla questione e persino a mio avviso, contraddicendosi con quelli che dovrebbero essere i regolamenti e forse persino risaputi ed elementari parametri di valutazione dei giudici.

Cominciamo subito con il dire che a mio avviso, il loro uso potrebbe eliminare totalmente la discrezionalità (sia pur superpartes e sincera) del giudice… e quindi anche forse la presunta… o per meglio dire, il sospetto di mala fede (ammesso che vi potesse essere da parte dei giudici, ma ritengo anche che ogni Federazione abbia i giudici che si merita)… non solo sull’assegnazione di questo o quel round… ma addirittura nell’assegnazione di ogni singolo colpo a vantaggio dell’uno o dell’altro. Questo perché con l’uso delle “macchinette”… quando il singolo colpo viene assegnato ad uno dei due atleti… è soltanto nel caso in cui la maggioranza dei giudici (quindi non solo uno) ha visto quel colpo, dato che lo hanno segnalato nel ristretto arco di tempo richiesto dalla macchina. Credo sia pertanto pacifico ammettere oggettivamente (visto che più di un giudice contemporaneamente lo ha segnalato)  che quel colpo c’è stato!

    

Nelle macchinette in uso in Thailandia, con cui ho avuto più occasioni di lavorare  io… si aveva non soltanto il conteggio computerizzato dei colpi assegnati come validi… ma anche dei punti assegnati da un singolo giudice e non visti da nessuno degli altri. Nel caso in cui quindi…da parte di uno dei giudici, ve ne erano molti smisuratamente in maggioranza per uno dei due atleti… questo forse, faceva presagire che come minimo… quel giudice avesse bisogno di riposo o di rivedersi i criteri per l’assegnazione del punto e quindi veniva prontamente allontanato dalla Commissione. Ma credo che sarebbe stupido per un qualsiasi giudice “intelligente”  manifestare così palesemente la sua partigianeria… quindi ritengo che fosse evidente soltanto la sua impreparazione a svolgere quella funzione… o nel peggiore dei casi… soltanto la sua inefficace stupidità e vergognosa mala fede.

Inoltre, il punteggio trasparentemente indicato sull’apposito tabellone luminoso e riscontrabile da chiunque in tempo reale… eviterebbe errori di valutazione soggettivi e comprensibili (ma non giustificabili) che spesso notiamo avvenire da parte dei relativi coaches. Cioè, a volte notiamo che uno dei coaches chiede a voce alta al suo protetto, di controllare il round e che per il momento il suo atleta è in vantaggio… Quando magari sul nostro cartellino invece, il suo atleta è sotto di qualche punto e così facendo ci troviamo ad assegnargli la perdita di quel round. Con le macchinette che indicano in tempo reale il punteggio sul tabellone luminoso, i coaches conoscerebbero in ogni istante la situazione reale del match e chiederebbero quindi la cosa più giusta al loro altleta.. di spingere se sono in svantaggio o di controllare se sono in vantaggio di punti. Questo scongiurerebbe per esempio, il fatto che alla fine di un incontro i coaches attendono sicuri la proclamazione di vittoria del proprio atleta e si vedano assegnare invece la sconfitta. Il risultato sarebbe quindi chiaro immediatamente a tutti, in tempo reale alla fine del match e la proclamazione ufficiale… diverrebbe soltanto una formalità per la constatazione di nessun vizio di forma.

    

Ma anche su questo bisogna fare chiarezza, spiegare e far capire alcune cose… dopodichè quindi io credo, deciderne altre  da adottare o meno nella messa punto della score machine o del suo possibile e differente modo e metodo di utilizzo. La differenza sostanziale dell’uso di queste macchinette… sta nel fatto che potenzialmente al loro utilizzo, è possibile stravolgere sino a  sovvertire l’esito finale dello stesso match… rispetto all’uso dei cartellini. Infatti solitamente (almeno questo è l’utilizzo che ne ho visto fare io in prima persona, ma credo proprio, anche alle olimpiadi di boxe) il computo finale del risultato del match è dato dalla somma e differenza  dei punti dati a ciascun atleta per il numero dei colpi validi arrivati a segno su bersagli considerati come validi,  nell’arco di tutto il match e non ripresa per ripresa, come sui cartellini. Mi spiego meglio con un esempio pratico, per farvi capire:

Poniamo per esempio che le riprese siano tre e che lo scarto di colpi assegnati per ogni ripresa sia minimo.

    

ESEMPIO:                                                   Punteggio                             Punteggio

                                                                     CARTELLINO           SCORE MACHINE

1° ROUND:    ROSSO  4 colpi a segno         9  (ripresa persa)                                4

                        BLU       5 colpi a segno       10  (ripresa vinta)                                5

2° ROUND:    ROSSO  4 colpi a segno         9  (ripresa persa)                                8

                        BLU       5 colpi a segno       10  (ripresa vinta)                               10

3° ROUND:    ROSSO  9 colpi a segno        10  (ripresa vinta)                              17

                        BLU       6 colpi a segno         9   (ripresa persa)                              16

Ecco fatto… è evidente che se lo stesso match fosse stato giudicato dagli stessi giudici e che avessero visto lo stesso numero di colpi arrivare  a segno da parte degli stessi atleti… il risultato finale del match è completamente contrario!

GIUDIZIO DEI CARTELLINI: Nel caso in cui  il match fosse stato giudicato con il metodo dei cartellini, il BLU HA VINTO, in quanto si è aggiudicato due round su tre (vinte le prime due riprese e persa l’ultima)

GIUDIZIO DELLE SCORE MACHINE: Nel caso invece lo stesso match fosse stato giudicato con il metodo delle score machine, IL ROSSO HA VINTO  per il computo finale di 17 colpi a 16.

    

“QUESTO”… E’ L’ASPETTO PIU’ IMPORTANTE E SIGNIFICATIVO DI CUI TENER CONTO PER PRIMA COSA A MIO AVVISO, QUANDO SI DISCUTE SULL’USO DELLE SCORE MACHINE O CARTELLINI!

Ma anche in questo caso, avendo compreso tutto ciò ed avendo le idee ben chiare su quello che vorremmo raggiungere… si potrebbe anche fare in modo che alla fine di ogni round, sul tabellone luminoso apparisse il punteggio relativo ad ogni ripresa e quindi l’assegnazione di vittoria per ogni ripresa ad uno dei due atleti o il pareggio in caso di uguale punteggio. Nel caso in cui invece, volessimo giudicare l’incontro sul computo finale, del totale dei colpi arrivati a segno… allora il punteggio sul tabellone non si fermerebbe ad ogni round, ma continuerebbe a sommarsi nel round seguente… oppure continua ad apparire il punteggio relativo ad ogni round… in maniera che a seconda dei criteri che precedentemente siano stati stabiliti, si possa procedere altrettanto trasparentemente all’assegnazione della vittoria dell’uno o dell’altro.

Ecco fatto… è soprattutto questa, la cosa che non ho mai letto da nessuna parte che fa comprendere e spiega… e me ne stupisco molto! (anche se non troppo…) Ma.. o io non ho letto ogni polemica e spiegazione sulle macchinette… o se ne sono dimenticati… oppure chi ha sollevato la questione non voleva forse che si capisse… come spesso sento che è l’opinione di molti. Ma vi assicuro che secondo me è la cosa fondamentale e che prima di ogni altra, salta subito all’occhio di un qualsiasi esperto giudice, ma anche di un qualsiasi “addetto ai lavori” dotato di  un minimo spirito di osservazione.

    

L’unica cosa di cui non tengono conto le macchinette è il pareggio, nel caso le riprese siano in numero pari… o il computo finale dei colpi sia in numero uguale per entrambi gli atleti. Ma anche questo empasse potrebbe essere subito risolto per esempio… contemplando il fatto di poter chiedere ai giudici di segnalare la propria preferenza con un punto aggiuntivo ad uno solo dei due atleti.

Ma credo anche che si dovrebbe definire bene e meglio a priori, l’uso o la valutazione del K.D. (conteggio) o della sottrazione di un punto di penalità… e comprenderlo nelle possibilità della macchina… altrimenti ci troveremmo a dover modificare il regolamento!

Inoltre… se ci pensiamo bene, non si avrebbero più i giudizi di vittorie e sconfitte per “DUE A UNO” (nel caso di 3 giudici)  o per “TRE A DUE” (nel caso di 5 giudici)… che tanto fanno discutere i coaches e non solo…  ed inoltre, anche in caso di parità e prevista richiesta di preferenza… e se queste fossero di “due a uno” (nel caso di 3 giudici) o di “tre a due” oppure di “quattro a uno” (nel caso di 5 giudici)… non si saprebbe chi ha dato la preferenza all’uno o all’altro.. come ritengo sarebbe giusto che sia, dato che la terna o cinquina arbitrale dovrebbe essere un “corpo giudicante unico”.

Questo è tutto quanto posso dirvi circa le eventuali migliorie ed opinioni che mi chiedete su questo prototipo della SAP. Ma inoltre… vedo che la pulsantiera è “impugnabile”… non male per la praticità d’ uso, ma bisogna secondo me pensare di più alla trasparenza… quindi personalmente opterei per una pulsantiera da tavolo che imponesse al giudice di mantenere le mani bene in vista sul tavolo del giudice.

    

Per quanto riguarda invece l’eventuale uso che mi proponete e  da poterne fare per il semi contact… direi che non ne vedo affatto una pratica applicazione possibile, a meno che non voleste stravolgere completamente tutto il regolamento stesso del semi contact… e non credo proprio sarebbe opportuno farlo! Ritengo personalmente che il punteggio nel semi contact debba continuare ad essere fatto manualmente dai tre giudici e casomai voleste costruire una macchina anche per questi combattimenti, vi consiglierei di basarvi sul miglioramento dei tabelloni elettronici che abbiamo visto in uso dallo staff di Gianfranco Rizzi alla Coppa del Mondo di Slasomaggiore. Gli score machine elettronici per il semi contact

Luigi Merlini: Caspita! Una vera e propria lezione sull’uso e funzionamento delle macchinette… oltre che naturalmente autorevolissime e preziose opinioni per Alfonso Sgarro e la SAP, per giungere alla sperimentazione di queste macchinette anche nei nostri sport da combattimento continuato. E alla richiesta di Alfonso Sgarro di avere qualcuno che gli testi il primo prototipo delle macchinette, Roberto Fragale si offre di testargliele lui stesso nei tornei de ilguerriero.it. Alfonso Sgarro lo ringrazia della disponibilità e collaborazione e lo prega inoltre di scrivergli queste sue considerazioni emerse durante la sua consultazione e possibilmente fargliele avere…. Ma prontamente il “vecchio Fragga” trova spunto per un interessante articolo e incaricandomi di redigerlo… invita poi il patron della SAP a scaricarselo dalla rivista “il codino parlante” che trova su www.ilguerriero.it . Per questo motivo ho redatto quanto avete letto sinora… ma per dare un senso di maggiore compiutezza a tutto il mio articolo, ho fatto una ricerca in merito su internet e sul sito di boxeringweb ho trovato altre autorevoli opinioni tra favorevoli e contrari… ho per questo inviato il testo a Roberto Fragale, chiedendogli di commentarlo e rimandarmelo per l’impaginazione finale di tutto l’articolo, prima di mandarlo in Redazione per la sua pubblicazione.

    

Dopo un giorno dall’invio infatti, mi torna indietro con le prime e precise considerazioni ed appunti personali di Roberto Fragale… ve le aggiungo affinché anche voi ve ne possiate fare una vostra opinione strettamente personale, leggendo anche le ragioni ed argomenti avanzati da parte di chi è contrario o di chi come Roberto Fragale… mi sembra sia favorevole o ben predisposto, alla loro introduzione anche nella kickboxing.

         


Da:  Redazione Boxeringweb

Favorevoli o Contrari alle”macchinette”segnacolpi”?

Un’ inchiesta tra personaggi autorevoli, per scoprire quanto un oggetto può aiutare a giudicare meglio due atleti che sul ring affrontano la propria interiorità e l’avversario e affidano ad altri uomini il giudizio sul loro coraggio, sulla loro arte.
Nella prima puntata rispondono l’inviato del “Corriere dello Sport”, Dario Torromeo (contrario) e il DT della Nazionale Azzurra, Nazzareno Mela (favorevole). Cosa si potrebbe fare per migliorare una realtà che sta cambiando profondamente il pugilato.

Cosa c’entra lo scorer, il marcatore, con il pugilato? In che modo un oggetto, uno strumento tecnologico può essere utile ad una disciplina che si affida al giudizio di terzi per designare il vincitore di una gara (ko a parte naturalmente). Il pugilato è una sintesi del coraggio, della forza, lo specchio più vero e reale di quell’atleta che sale sul ring con la consapevolezza del rischio e della solitudine, perché a parte le regole di questo sport ,nessuno lo aiuterà. E’ giusto che chi colpisce di più vinca? Come si può giudicare un’arte sportiva, che esalta e fa esplodere emozioni con una schivata, un movimento, un gesto veloce, attraverso un computo numerico? Il pugilato, con l’ingresso nel mondo dilettantistico delle macchine segnapunti, ha già cambiato il suo volto tecnico.

Roberto Fragale: Personalmente ritengo che la domanda cosa c’entri lo scorer con il pugilato, così come quella favorevoli o contrari alle macchinette segnacolpi… non dovrebbero essere poste ai lettori (ameno che non si voglia fare politica di opinione)…  ma eventualmente ai Comitati Olimpici che ne hanno decretato il loro uso… sicuramente credo un motivo ci sia… e forse solo loro sono in grado di renderlo noto in maniera inequivocabile. In quanto alla domanda se è giusto che chi colpisce di più vinca…ma se non erro… non dice proprio questo il regolamento dilettantistico? Nelle nostre discipline sono sicuro di  si…e pur non essendo un arbitro FPI (ma avendone seguito in prima persona tutto un corso di formazione presso la mia Scuola Arti Marziali Fragale) non mi sembra di aver capito che nel pugilato sia diverso. Io credo nessuno sarebbe d’accordo sulle motivazioni di un giudice nella spiegazione di una vittoria assegnata sulla base di belle schivate, gesti veloci, migliore interiorità o personalità… Forse o sicuramente, per l’assegnazione di una preferenza ove fosse richiesta… ma per la decretazione del vincitore, credo occorra motivare con il fatto… che ha colpito di più!

BOXERINGWEB: E’ positivo o negativo tutto ciò? Lo chiederemo in questa inchiesta, senza veli, a personaggi autorevoli, nell’ottica di un solo obiettivo: informare, creare opinioni, accendere riflessioni. I primi nostri interlocutori sono: DARIO TORROMEO, inviato del “Corriere dello Sport-Stadio”, uno dei giornalisti italiani più preparati in materia pugilistica, autore di quattro libri, con sei Olimpiadi alle spalle, un mondiale di calcio, Formula Uno e tante altre esperienze vissute a “bordo ring”.

Torromeo è C O N T R A R I O perche’...:

DARIO TORROMEO: Sono contrario all’utilizzo delle score machine. Sono state introdotte dopo gli scandali dell’Olimpiade di Seul ’88. Partivano dalla richiesta universale di proteggere i pugili dai giudizi di arbitri in qualche modo influenzabili. Con le score machines non si è risolto il problema e contemporaneamente si è uccisa l’anima della boxe. Sono state create generazioni di robot che hanno avuto un unico scopo: colpire alla testa il rivale. E’ il modo più semplice per permettere ai giudici di vedere se il colpo è andato a segno. E le schivate, la tecnica, la tattica, il coraggio, la difesa, la personalità? Per non parlare delle combinazioni, porti una serie di tre colpi e te ne segnano uno. Il montante è diventato un oggetto misterioso. Non è stato azzerato il problema dei verdetti scandalosi, è stato invece impigrito il repertorio pugilistico dell’atleta, ridotta la spettacolarità dell’incontro. I pugili una volta avevano anche l’anima, i dilettanti di oggi hanno difficoltà a trovarla. E quando passano professionisti si trovano senza l’esperienza a venirgli in aiuto, in un mondo di cui ignorano tutto.

Roberto Fragale: Se è vero che sono state introdotte dopo gli scandali dell’Olimpiade di Seul 88… forse il motivo è proprio questo che ci dicono essere stata la richiesta di protezione dei pugili dalla discrezionalità o mala fede dei giudici. Personalmente non sarei d’accordo che con le score machines non si sia risolto il problema… al massimo forse, se ne è creato un altro… ma sicuramente non lo stesso. Al massimo un giudice ostacolante non assegna punti reali al pugile che eventualmente (ammesso e non concesso) vuole affossare… ma… e gli altri quattro? Inoltre sul computo finale appare anche quanti colpi sul totale non si sono assegnati a quell’atleta… e continuando così per tutto l’incontro quindi, sarebbe palese che c’è qualcosa che non va…)  Così però si è evitato forse, che il giudice eventualmente compiacente, assegnasse colpi inesistenti… Se anche con le macchinette (come ci dicono)  i giudizi non corrispondono alla realtà (ma alla realtà di chi?) è possibile che sia riconducibile al fatto forse, che i giudici non abbiano i riflessi proprio pronti… cioè che siano lenti nell’assegnazione dei punti.. che siano distratti durante il match..  che segnalino cioè lo stesso punto in ritardo sugli altri e non in tempo utile. Effettivamente il colpo alla testa è più visibile da chiunque… ma un buon giudice dovrebbe essere capace di vedere anche i colpi al corpo e se li vedeva prima con i cartellini, dovrebbe vederli anche adesso con le macchinette. Se non li vedono adesso con le macchinette… possiamo forse dedurre che non li vedessero neanche prima con i cartellini… Per quanto riguarda le combinazioni è vero… queste teoricamente sarebbero segnate per ogni colpo portato, ma praticamente ritengo anch’io che avvenga l’assegnazione di un colpo singolo. Per quanto riguarda il montante come oggetto misterioso… se questo non arriva… è meglio non portarlo… ma se questo arriva ed i giudici non lo segnano… non credo sia colpa delle macchinette… ma forse dei giudici. Riguardo l’anima… sono d’accordo… riguardo l’enorme divario tra il dilettantismo ed il professionismo sono d’accordo… ma infatti, credo siano due cose diverse e ben distinte  almeno nella boxe…i problemi invece, credo che li abbiamo noi nella kickboxing, in cui non esiste un vero e proprio settore professionistico a tutti gli effetti e così separato da quello dilettantistico come nel pugilato.

PER MIGLIORARE, CAMBIEREI :

DARIO TORROMEO: Davanti allo strapotere politico, alla grande influenza che i dirigenti mondiali hanno sulla classe arbitrale, mi viene difficile trovare un’alternativa valida alle macchinette. Io sarei per una sorta di passo indietro nel tempo. Sorteggio pubblico (a bordo ring) della giuria, davanti ai rappresentanti ufficiali dei due pugili. Cinque uomini a stilare il cartellino (obbligo di designare un vincitore per ogni round). Abolizione del divario minimo e di quello massimo, verdetto sui tre rimanenti cartellini. Su ogni cartellino, a fine match, il giudice dovrà dare un voto complessivo al pugile (da 1 a 5), voto comprensivo di tecnica, tattica, presenza sul ring. Questo voto (annullando ancora una volta il massimo e il minimo), sarà la discriminante per designare un vincitore (se obbligatorio), in caso di parità. Sistema cervellotico o strampalato? Forse. La realtà è che basterebbe tornare al vecchio sistema con i cinque giudici a bordo ring, che stilano il loro cartellino. Ma dove mettere dubbi, politica, scarsa personalità, sudditanza non solo psicologica, incompetenza e altro ancora? Ogni sport che si affidi al giudizio soggettivo dell’uomo è a rischio di scandali. E la boxe non può sfuggire a questa realtà-

Roberto Fragale:  Stando così le cose come ci dice Dario Torromeo, sull’influenza dei dirigenti mondiali sulla classe arbitrale nella boxe…anche io credo sia difficile trovare una valida alternativa alle macchinette. Ma così stando le cose… credo sia una valida idea quella di sorteggiare pubblicamente gli uomini da utilizzare… forse per evitare eventuali convocazioni “alla Moggi” per intenderci. Circa invece eliminare i divari massimi e minimi… personalmente non sono d’accordo perché presuppone l’esistenza della malafede da parte dei giudici… ed in caso di malafede non c’è regola che possa non essere aggirata con i cartellini… e sapendo invece come vengono assegnati i punteggi dalle macchinette… mi risulta difficile concepire che due o tre giudici si mettano d’accordo e segnino contemporaneamente (nell’arco di un secondo) un punto che non ci sia. Forse si possono mettere d’accordo e non segnare i punti che ci sono da parte di uno dei due atleti…ma dovrebbero essere la maggioranza dei giudici…Inoltre mi sembra che la cosa tenga presente e parta dal presupposto della non attendibilità e malafede dei giudici e come “classe”… mi sembrerebbe particolarmente offensivo. Ove invece fosse vero… allora il problema credo che non siano le macchine ma gli uomini. Utilizzando invece i cartellini come dice Dario Torromeo con quei punteggi… mi sembra sia simile a come si fa nella boxe francese o savate… potrebbe essere un’idea.. ma stravolgerebbe e rivoluzionerebbe totalmente i criteri di giudizio ed il regolamento tutto. Inoltre… se quelle valutazioni tecnico-tattiche servissero solo in caso di parità… non vedo cosa c’entrerebbero le macchinette, visto che anche in caso di uso di queste ed in caso di parità… potrebbero essere usati questi stessi criteri.  Ma se il problema principale a cui si è tentato continuamente di ovviare nel suo intervento è (mi sembra) la malafede o sudditanza o incompetenza giudicante ed altro ancora come ci dice… anche in questo caso non credo si risolverebbe niente… Credo personalmente che l’unica cosa possibile che ci dice in concreto l’esperto giornalista… è quella di tornare al vecchio sistema ed accettare che continuino ad esserci gli scandali dei giudizi… io invece sarei per “lavorare” sulla costituzione di una “Classe Arbitrale” degna di questo nome e forse anche delle iniziali “Maiuscole”… ma è solo una mia personale opinione.

NAZZARENO MELA

 Direttore Tecnico della Nazionale Azzurra..Maestro di sport. Responsabile della Commissione Insegnanti FPI, Segretario della Commissione Europea Insegnanti di Pugilato. Ha scritto diversi saggi e libri sulla tecnica del pugilato, di cui è uno studioso di fama internazionale

E’ FAVOREVOLE perche’...:

NAZZARENO MELA: Sono favorevole alle score-machine perchè con il loro avvento (insieme ai caschi e ai guantoni omologati), hanno ridotto moltissimo i rischi di incontri troppo duri, limitando gli eccessi agonistici che si riscontrano ancora, talvolta, in normali riunioni, più che alle Olimpiadi e ai Mondiali. Con il tipo di pugilato che esse richiedono, assai più tattico e meno violento di una volta, più attento ad evitare che non a scagliare i colpi, siamo diventati uno sport accettato ormai da tutti, in qualsiasi ambiente e senza differenze d’età o di sesso.

Gli eventuali errori o "imbrogli", inoltre, non sono mai imputabili ad un mezzo tecnico, ma sempre e soltanto agli uomini, che se sono incapaci o disonesti, lo sono sia con le score-machine che con il vecchio sistema di valutazione. Non dimentichiamo che per limitare gli scandali, si era arrivati al punto di prevedere addirittura due giurie, con la prima che emetteva il verdetto e la seconda che poteva cambiarlo (successe a Stecca, nella Coppa del Mondo 1983). Comunque nessuno, a livello internazionale, ha intenzione di abolirle e posso dirlo per testimonianza diretta; per evitare scandali, comunque, il CIO ha fatto sapere che se le regole e la correttezza dei verdetti non saranno garantiti, non darà più un soldo all’AIBA e il Pres. russo dell’EABA, proprio in occasione dei recenti Campionati dell’UE, ha garantito la massima attenzione perchè non si verifichino più ingiustizie "pilotate"(quanti arbitri, in questi anni, stressati dalle "pressioni" e dai condizionamenti!). E’ chiaro, poi, che il "pugilato da score-machine" è differente dal professionismo e rende gli incontri più tranquilli e senza eccessi, deludendo una fascia di spettatori amanti delle emozioni forti, ma non dimentichiamo che nello stesso tempo ne ha avvicinati altri.

Roberto Fragale:  Completamente d’accordo con Nazzareno Mela, il quale prova ancora una volta a mio avviso, che non solo è aggiornato e preparato nel presente, ma tiene un occhio esperto e proteso continuamente al futuro sviluppo del suo sport… come abbiamo avuto già occasione di leggere più volte, anche su queste pagine elettroniche.

UNA SITUAZIONE MIGLIORATIVA potrebbe essere:

NAZZARENO MELA: Una buona idea per rendere ancora meno facili gli errori e gli imbrogli, potrebbe essere quella caldeggiata dal Pres. Franco Falcinelli e consistente nell’abolire dal computo finale dei punteggi individuali di ogni giudice, il punteggio con il massimo divario e quello con il minimo divario tra i due pugili; in tal modo, se uno "pigia" troppo o troppo poco premeditatamente, rischia di rimanere escluso dall’elaborazione del verdetto e quindi non gli conviene più. Inoltre, un altro deterrente, é quello di rendere noto al pubblico l’andamento del match attraverso tabelloni luminosi, come agli ultimi Mondiali in Cina, in modo che gli spettatori capiscano immediatamente se qualcosa non "quadra".

Roberto Fragale:  Ma.. se i punti vengono assegnati solo se la maggioranza dei giudici pigia nell’arco di tempo di un secondo prefissato… non credo ci sia niente da togliere dal minimo e massimo di nessun giudice… visto che il punteggio è globale… i giudici che pigiano troppo… o troppo poco… (perché è possibile vederlo dalle macchinette) sono quelli che mi auguro siano più stanchi… o forse incompetenti… o forse, come si dice,  in malafede. E allora… se sono stanchi li si cambiano… se sono incompetenti ci si chiede come possano essere divenuti arbitri internazionali… e se sono in mala fede…forse dopo  varie prove, sarebbe giusto operare per estrometterli non solo dal campionato… ma dalla categoria stessa, e con richiesta in prima persona proprio dalla loro stessa delegazione nazionale… in quanto questi sarebbero la loro vergogna e legittimerebbero la malafede altrui in risposta! In quanto ai tabelloni luminosi visibili da tutti… questo ritengo sia  un requisito indispensabile al buon funzionamento ed accettazione della cosa… non posso quasi credere che solo in Cina ci fossero…


    


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