Ci giunge in redazione un comunicato dell'ufficio stampa della FIMT che
sembra voglia far notare alcune incongruenze di questi campionati mondiali WMF
di Muay Thai e a cui questa redazione non può non dare spazio su questa
rivista elettronica per l'espressione delle proprie opinioni. Così come
naturalmente siamo disposti per ogni eventuale replica a tali perplessità.
Mondiali WMF
e le perplessità della FIMT
Di: Ufficio stampa FIMT
Premettendo
che i mondiali WMF non sono riconosciuti, qualcosa non ci torna.
Leggiamo comunicato FIKB che
dice: l’Italia sarà rappresentata da un’unica squadra a Bangkok (beh, a
quanto ci risulta dovrebbe essere così visto che
FIKB ha fatto delle regolari
selezioni). Marco de Cesaris, rappresentante storico del WMF, è stato
recentemente contattato dal presidente Falsoni perché si trovi un accordo per la
rappresentanza WMF, ex IAMTF.
Ma scusate, non è il signor
Falsoni a rappresentare il WMF in
Italia? e beh, allora è un vizio non raccontare la verità. Poi il comunicato
continua dicendo che i dirigenti thailandesi hanno deciso che per i prossimi
mondiali Marco de Cesaris ne resti il responsabile italiano e tra le virgole
(inutile dire che lo scorso hanno era FIKB tramite Falconi a rappresentare il
WMF).
Ma allora questo WMF ci sembra un po’ poco serio, forse sarà
per questo che non ha nessun riconoscimento internazionale?
Inoltre il comunicato dice che ai prossimi mondiali
presenzierà una sola squadra azzurra FIKB selezionata ai campionati di Novara e
Roma e dal gruppo degli atleti di De Cesaris.
Non vorremmo proprio essere nei panni degli atleti FIKB, che,
dopo aver fatto delle regolari selezioni magari vincendole, dovranno lasciare il
posto a degli atleti che come dice il comunicato
IMBA hanno
scoperto di essere stati selezionati per questo mondiale solamente pochi giorni
prima.
Vi sembra corretto nei confronti di chi ha dovuto sacrificare
mesi e mesi di intensi allenamenti per poi rimanere a casa?
Continuando
il comunicato IMBA dice “recente è la notizia che altri atleti selezionati da
FIKB federazione italiana kick boxing entreranno a far parte della selezione
imba”.
Ma allora è FIKB che va ai mondiali WMF per merito di IMBA.
Altrimenti sarebbero stati a casa visto che per la muay thai
non hanno nessuna sigla internazionale, al contrario di quello che c’è scritto
all’articolo 1 del proprio statuto FIKB, presentato per essere associati al
CONI.
MA QUESTA E’ LA MUAY THAI IN FIKB
Volevamo farvi presente che anche
FIMT è stata
invitata a questi mondiali WMF, ma per coerenza e scelta di causa, non è stata
neanche presa in considerazione l’idea, visto che FIMT rappresenta in Italia
l’unica sigla mondiale riconosciuta per la promozione nel mondo dello sport
della muay thai, cioè IFMA.
Uno strano modo di rispettare i propri associati che credendo
di far parte di federazioni internazionali, vedi IFMA con FIMT e WMF con IMBA,
si ritrovano a dover partecipare a dei campionati mondiali di muay thai grazie
ad altre organizzazioni.
Chissà
cosa ne pensano gli associati FIKB e chissà cosa ne pensa il CONI che ha
accettato in buona fede, ma senza mai chiedere ai legittimi titolari e
rappresentanti ufficiali per queste sigle, se tali dichiarazioni corrispondevano
al vero, cioè a quelle riportate all’art. 1 dello Statuto FIKB.
Sta di certo che come FIMT gireremo tutte le informazioni
ricevute a chi di dovere, vedi CONI nelle persone dei responsabili per il
riconoscimenti delle discipline associate e alla
Federazione Pugilistica Italiana
nella persona del presidente Falcinelli.
Falcinelli ha fatto da tutor a questo tentativo di
riconoscimento come disciplina associata CONI, che tra l’altro è gia stato
bloccato nel Dicembre 2006 dopo una riunione negli
uffici predisposti per questo tipo di riconoscimento.
In tale occasione è stata istituita da parte di FPI una
commissione tra cui ne fanno parte Nazzareno Mela, Sante Bucari e il segretario
generale della FPI che deciderà la futura sorte di questi sport.
A voi trarre le conclusioni.
Ufficio stampa FIMT
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