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QUESTA E’ LA PRIMA VOLTA CHE, ECCEZIONALMENTE E CON L’AIUTO DI UN INTERPRETE THAI-ITALIANO, VIENE FATTA UNA INTERVISTA AD UNO DEI PERSONAGGI THAILANDESI PIU’ EMBLEMATICI PER QUANTO RIGUARDA  LA MUAY THAI IN THAILANDIA. ARJARN SENAN YODTONG RISPONDE PER I LETTORI DE ILGUERRIERO.IT ALLE NOSTRE DOMANDE SULLA MUAY THAI E CI AIUTA A FARE LUCE SULLA SITUAZIONE DEL SUO SVILUPPO IN ITALIA E  NEL MONDO.

Senan Yodtong

Di: Roberto Fragale

Con Ajarn Senan Yodtong, posso dire che negli ultimi anni ci siamo visti spesso e non solo per essere io, andato a più riprese al suo camp per fare foto ed interviste agli italiani che vi si recano continuamente… quasi fosse divenuto ormai un annuale “pellegrinaggio obbligatorio” … Ci siamo spesso visti anche al Tepprasith, all’ ormai inesistente vecchio stadio di Pattaya Nord, in occasione dei mondiali IMTF a Bangkok, mi ha visto nelle cassette dei filmati dove arbitravo i suoi campioni in Italia, ultimamente a Roma in occasione del Thai festival ecc. e sempre posso dire, che mi ha lusingato di grande rispetto… Lui… a me…! 

    

Ogni volta mi sentivo perciò come minimo in dovere e mi dovevo sforzare, di fare attenzione a salutarlo “io” per primo… per non dovermi ritrovare a sentirmi imbarazzato poi, nel vedermi salutare prima da lui…! Si, anche questo, credo faccia parte del “grande” fascino che circonda Ajarn Senan Yodtong! Ho sempre nutrito (come tutti del resto) grande rispetto e particolarmente riverenziale, per questo personaggio emblematico della Muay Thai… ma l’unico problema che tutti noi occidentali abbiamo con lui… è che non parla una parola (dico una…) di inglese! Quest’anno però al camp (e forse in onore del folto numero di italiani presenti) aveva una sua personale interprete di thai-italiano! Quale occasione migliore per richiedergli finalmente una intervista per i lettori de ilguerriero.it? Mi accordo con la signora ed assieme a Mauro Samperi e Simone Falcini (che gentilmente si improvvisa per noi, operatore e fotografo…) andiamo a chiedergli il permesso per fargli qualche domanda. Proprio in quel momento, lui stava parlando al telefono e quindi eravamo titubanti ed indecisi sul fatto “se fosse il caso” di disturbarlo o meno…  Mr. Senan Yodtong, ci sorprende ancora, perchè non solo capisce che cosa volevamo prima ancora che potessimo aprire bocca… ma chiudendo la telefonata ci fa cenno di accomodarci nel bellissimo salottino sulla veranda di casa sua! Dovete sapere che dall’anno scorso Mr. Yodtong ha ultimato la sua nuova casa, una villetta dal tetto blu, proprio davanti e sul piazzale del camp. Una villetta piccola e graziosa, ma piena di significativi segnali dello “status sociale” di chi la abita! Ne volete uno per tutti? 

     

Bene… Davanti casa ha una vasca… non grandissima… ma con dentro una aggressiva tartaruga carnivora e due piccoli “coccodrilli”!!! Con cui non di rado lo si vede giocare e passare serenamente il suo tempo, sempre circondato dai gioiosi bambini del suo camp. Ci accomodiamo sulle poltrone anatomicamente scavate e ricavate da unici blocchi massicci in legno, costituiti ognuno da un unico tronco di albero.. Tavolino compreso! Spiego le nostre intenzioni e lui si mostra ben felice di accontentarci. Iniziamo con le domande:

Roberto Fragale: Mr. Yodtong, mi sembra che a questo punto, con Simone Falcini prima, e Mauro Samperi adesso, oltre agli italiani che da sempre sono venuti e continuano ancora a venire in questo camp… potremmo dire che ormai qua si parli anche italiano… lei adesso ha persino una interprete thai-italiano…  L’altro giorno l’ho sorpresa e fotografata con una maglietta della nazionale italiana… Adesso abbiamo visto con immensa e lusinghiera gioia, che ha appeso anche la nostra bandiera alla porta della sua casa… Non possiamo certo non dichiararle di essere onorati di così tanta considerazione da parte sua… grazie!

    

Mr. Senan Yodtong Ride e ci indica la bandiera dietro di lui… poi tocca benevolmente Mauro e come se conoscesse già le domande che volevamo forse porgli, non si perde in preamboli ed inizia un lungo discorso…: Nel 2014 (data Thailandese ndr) ho fatto il mio primo viaggio in Europa (30 anni fa…) e dopodichè… pian piano, mi sono proposto di diffondere la Muay Thai in occidente, passando prima per il Giappone e poi.. dal resto del Mondo. Hosamun Hochik è stato il primo giapponese che si è recato al Sityodtong Boxing Camp per apprendere la Muay Thai e portarla in Giappone. Io ne fui molto contento e lo accolsi come un figlio, insegnandogli tutto quello che potevo. Ma poi non mantenne i patti e la cambiò in Japanese kick boxing. Saputo della cosa… quando tornò in Thailandia la volta successiva mi mostrai molto arrabbiato con questo giapponese. Io gli avevo insegnato tutto quello che lui aveva appreso… perché volevo che diffondesse la Muay Thai … e non certo la Kick Boxing. Per questo il Giapponese fu buttato fuori dalla Thailandia, addirittura dall’allora primo ministro tailandese ed anche in Giappone è stato “chiuso” dalle caste diplomatiche delle ambasciate, per quello che mi aveva fatto. Fu una grande delusione! I secondi ad arrivare furono gli olandesi. Il primo di questi fu Rob Kaman (circa 20 anni fa)… grande amico di Samart Payakarun e poi fu seguito da Ramon Dekker. Dopodichè… arrivarono tutti gli altri paesi del mondo: il Marocco, la Francia , la Russia , la Finlandia ecc. e  adesso anche l’Italia… Questi adesso, sono quelli che maggiormente vengono in questo campo.

Roberto Fragale: Quali di questi Paesi è secondo lei, il migliore dal punto di vista tecnico?

Mr. Senan Yodtong: Per ora la Francia , è la più tecnica.

 

Roberto Fragale: Com’è secondo lei l’Italia, sotto questo punto di vista?

Mr. Senan Yodtong: Francia, Olanda, Italia… Terza! Ma pian piano vedo che sta crescendo. L’importante per migliorare continuamente, è amare veramente la Muay Thai … Ma allora devo dire che per questo criterio… l’Italia è la numero uno… noto che avete un grande cuore! E’ facile per voi innamorarvi della Muay Thai, e noi sappiamo che non bisogna mai lasciare o abbandonare chi ha questa qualità, neanche i peggiori. Anche l’America adesso sta recuperando terreno, ma devo dire però che vedo comunque l’Italia come la più innamorata. Per altri motivi poi… i primi sono gli olandesi, ma la tecnica migliore è quella della Francia. Spero e credo però, che l’Italia diventerà la più grande di tutti, un giorno. E se io ho detto che sarà così.. state tranquilli, perché difficilmente sbaglio. Sono sicuro che un giorno l’Italia sarà la prima! Sono 43 anni che sono nel mondo della Muay Thai e che la insegno… e so riconoscere l’amore per la Muay Thai ! (Poi Mr.Yodtong ci mostra una foto in cui riceve per questo una onorificenza dalle mani della regina in persona!)

    

Roberto Fragale: (sorrido chiedendomi se forse qualcuno, avrebbe il coraggio di definire anacronisticamente anche lui, come uno… della vecchia guardia?) Come vede lei… e cosa ne pensa degli italiani che si confrontano al Tepprasith stadium con i thai,  a pari livello?

Mr. Senan Yodtong: E’ senz’altro una buona cosa... E’ importante imparare piccole e poche cose alla volta. Questa è una buona cosa, ma gli italiani devono cambiare innanzitutto, completamente l’impostazione che hanno! E’ difficile per i farang vincere con i thai, perché questi iniziano la pratica della Muay Thai fin da piccoli.

Roberto Fragale: Pensa forse possibile che ci sia qualche nostro campione italiano, che possa essere in grado di combattere contro i vostri campioni thai?

Mr. Senan Yodtong: Se sia possibile ci sia qualcuno che possa farlo…? Noi ne saremmo felici! Ma questo è possibile crederlo solo per chi pensa che tutto sia possibile… Attualmente e con un pari peso… è impossibile… impossibile!

    

Roberto Fragale: (prima di porla, mi scuso per la domanda che mi rendo conto, forse sarà reputata… diciamo “banale” và… -speriamo almeno, non offensiva- ma dato che qualcuno in Italia ha detto questo… io devo fargliela) Lei pensa che ci siano dei combattimenti “seri” solo al Lumpini o Rajadamner… e che negli stadi minori invece, questi non siano da tenere in considerazione?

Mr. Senan Yodtong: Tutti gli stadi sono seri, ma “quegli” stadi, sono solo per i nostri migliori campioni… e non si può certo iniziare dalla fine!

Roberto Fragale: L’ abbiamo vista con vero piacere al thai festival a Roma.. gli è piaciuta l’Italia? Ha intenzione di tornarci?

Mr. Senan Yodtong: Speriamo…  vorrei portare in Italia incontri bellissimi, però vorrei diffonderli e farli vedere a tutta la popolazione con l’interessamento di vostre importanti tv nazionali ed internazionali, RAI, Eurosport, Sky ecc. Vi voglio bene e vorrei essere in grado di fare per voi qualcosa di più!

Roberto Fragale: Le saremmo riconoscenti, ma ora mi scuso ancora per la domanda… ma in ultimo sento che devo fargliela… Complimenti innanzitutto per la presenza di spirito… dimostrata, la conoscenza precisa e puntuale della situazione tailandese della Muay Thai, ma anche delle problematiche occidentali, con la fermezza e chiarezza di idee dimostrate ed espresse… mi scusi se aggiungo, nonostante non la si possa certo definire più… un giovanotto… vorrei quindi farle una domanda indiscreta… posso chiederle quanti anni ha?

Mr. Senan Yodtong: 68, ho avuto  5 mogli e non ho mai detto di no ad una donna, forse il segreto è questo: vivo per tutti e sono un uomo sereno! Il mio “progetto” ed intenzione, è quello di vivere da giovane fino a 99 anni… da vecchio fino a 102… e poi morire!

Roberto Fragale: Ha un suo messaggio per i lettori del guerriero.it?

Mr. Senan Yodtong: Fate sempre attenzione a non trarre deduzioni troppo affrettate… Tutto potrebbe anche essere come apparentemente vi sembra che non sia… C’è un tempo per la comprensione di ogni cosa… “Cha, cha…” (piano, piano) Se voi amate la Muay Thai come sembra che sia e se continuerete a venire in Thailandia per studiarla… arriverete sicuramente ad essere i numeri uno!


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