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Continua l’opera di diffusione del nostro collaboratore Simone Falcini, che sembra adesso sia sempre più spesso nella terra del sorriso e che pensa addirittura di trasferirvisi definitivamente. Lo abbiamo incontrato per voi e gli abbiamo posto delle domande anche imbarazzanti. Vediamo che risponde…

Due chiacchiere con
SIMONE FALCINI

Di: Dt. Giulio Socci

Di nuovo in Thailandia?

Certo, con le novità che adesso ci vivo definitivamente!

Allora aveva ragione Roberto Fragale, quando in una intervista a te disse di sapere che  eri in odore di trasferirti qua , ma tu in quella occasione negasti…

Si, aveva ragione, solo che dovevo fare ancora molte cose… valutare bene la situazione e non ero ancora pronto per  poterlo dire.

Ma come ti mantieni qua? Con il lavoro dei viaggi?

Si, lavoro con il camp Sityodtong, dando un sevizio di assistenza a tutti gli italiani ed eventualmente inviando anche i thai in Italia per stage, condurre allenamenti nelle palestre  e combattimenti. Adesso ho appena inviato Toy Yodtong in Italia, dove condurrà lo stage nazionale della FIKB e poi lavorerà in Sicilia nella palestra di Mauro Samperi. Ma ho iniziato anche un altro progetto che potrebbe risultare in seguito ancora più interessante… chissa! Intanto ho iniziato a fare il corrispondente estero per la Thailandia per ilguerriero.it e tengo i contatti per la WAKO Thailand a Pattaya e zone limitrofe per conto di Roberto Fragale (suo fondatore). Il lavoro scaturentene, potrebbe risultare in seguito anche molto, ma molto interessante.

Ci vuoi dire ed anticipare qualcosa in proposito?

Preferirei per il momento fermarmi qua e parlare soltanto di quello che è già in opera ed ufficiale…  per semplice scaramanzia, ma al momento opportuno vi terrò informati sugli eventuali sviluppi.

Non nego che penso a te con una punta di invidia…Ma dimmi una cosa… gli interessi ed il lavoro precedente che avevi in Italia, come lo hai sistemato?

Ho ceduto il centro sportivo che ho fondato e dirigevo ad attivi e capaci collaboratori, che  stanno continuando a portare avanti il mio operato. Una parte del quale si avvale anche della collaborazione del giovane Federico Fragale, una nuova leva da tenere in considerazione, diciamo che è figlio d’arte…  e per il momento sembra molto promettente.

Attualmente hai degli italiani al camp del Sityodtong?

Fino adesso, da quando mi sono trasferito a dicembre ne ho ricevuti  una ventina , ne abbiamo due al momento attuale ed altri 7 dovrebbero arrivare a maggio. Non posso quindi che ritenermi soddisfatto della media registrata e non soltanto dal punto di vista remunerativo, ma quanto piuttosto per quello della promozione e diffusione … che per me è la cosa più gratificante. Oltretutto noto con piacere che anche le altre presenze esistenti qua funzionano bene, e addirittura se ne sono formate delle nuove… ma  altre ancora, sembra  siano in odore di iniziare.

Ma questi sono tuoi eventuali concorrenti… non pensi che possiate arrivare a saturare il mercato?

La concorrenza, ritengo sia e rappresenti uno spunto e motivazione in più  per tentare di dare un servizio sempre migliore. Quando c’è concorrenza  non si può improvvisare, avverrà sicuramente una selezione e rimarranno i migliori ed i meglio organizzati e professionali. Dal canto mio quindi, cerco  di migliorare la mia professionalità ed i servizi che fornisco. Alcuni ragazzi che vengono qua sono molto giovani… cerco di seguirli quindi non solo dal punto di vista  degli allenamenti al camp, ma anche per il resto della loro permanenza a Pattaya, in modo che questa possa terminare anche con una crescita culturale, oltre che tecnica. Per  quelli meno giovani invece, cerco di divenire e rendermi utile come guida esperta nei loro rapporti sociali, con il popolo e cultura thai.

Abbiamo notato e letto di altri personaggi che hanno iniziato la sua stessa attività, ma  a Bangkok  e negli stadi più  prestigiosi…. Ritenendo e scrivendo che il lavoro in tutti gli altri stadi minori sia stato ormai svilito ed esautorato di ogni credibilità... e che sia privo perciò di alcun  valore.

Forse ho capito a chi ti riferisci tu… ma è un nostro collaboratore nella FIKB… una persona estremamente capace e che io stesso ho introdotto con gioia e portato per la prima volta in Thailandia nell’agosto passato. Dopo aver fatto questa sua prima esperienza è tornato altre volte e adesso, credo sia effettivamente pronto a camminare con le sue stesse gambe. Farà sicuramente un buon lavoro! Riguardo a ciò che mi dici circa la serietà degli stadi nella capitale… posso dirti con franchezza che non è lo stadio che fa la situazione, ma l’atleta ed il promoter di turno.. che possono fare una brutta cosa in qualsiasi stadio. Io stesso ho visto combattere Cristian Daghio, Federico Fragale , Ragalmuto Niccolò, Cinti Filippo, Emanuele De Profetis, Carico Giorgio, Totò Abate, Giovanni  Moretti , Luca Mazzeo  e tantissimi altri…   sia al bar che allo stadio di Pattaya,  ma non credo che per ognuno di questi  si possa dire che abbiano fatto un esperienza priva di valore o un brutto combattimento… sia che abbiano combattuto allo stadio che al bar.. personalmente invece, ho assistito  a vergognosi match allo stadio (a volte persino al Rajadamner ed al Lumpini… ed a  bellissimi incontri di valore al bar … ma anche viceversa! Questa discussione di cui mi parli, non ha alcun fondamento assoluto, a mio avviso! Anche se posso comprendere forse, quali siano le ragioni per cui credo, sia stato detto…. Se è vero quello che mi dici tu!

Ma bisogna frequentare ed allenarsi per forza in un camp thailandese per combattere allo stadio?

No, puoi anche allenarti da solo  e combattere allo stadio ma solo se hai buoni agganci con i promoter, altrimenti come fanno a conoscerti? Dove vengono a visionare il tuo livello per trovarti un avversario alla tua portata? Qua i promoter  sono tantissimi e di tutte le carature… e tutto è possibile… se i suoi interessi  sono gli stessi tuoi e coincidono.. ti farà combattere. Penso sinceramente che per le cose che si dice accadano in thailandia… non dovremmo distruttivamente dare la colpa solo agli italiani, o farang in genere…  a volte o molto spesso… sono anche  e soprattutto i thai che per interessi personali assecondano le velleità del farang di turno. Ma detto doverosamente e sinceramente tutto questo… non è certo mia intenzione fare nessuna polemica con chicchessia…

Progetti futuri?

Ho già detto che ci sono molti progetti in corso di svolgimento e definizione, ma presto vi farò forse una gradita sorpresa in Italia e quando accadrà… capirete!

Che cosa ti ha fatto più piacere ultimamente?

Sicuramente il fatto che sono stato onorato della visita del presidente mondiale  WAKO  Dott. Ennio Falsoni e signora.  Ho avuto così modo di conoscerlo meglio, trovandolo una brillantissima persona, carismatico ed intelligente, che mi ha dato disinteressatamente molte dritte diciamo… interessanti e che spero di riuscire a portare a termine. Ma la sua gradita visita mi è stata  ulteriormente utile per avermi  illuminato sulla stabilità e funzionamento della FIKB, la sua grande e preziosa capacità di unire i più disparati gruppi sotto l’intento lavorativo più corretto. Una visita preziosissima per me  e che credo varrebbe la pena di fare per conoscerlo più approfonditamente, anche a molti altri in Italia… specialmente a chi attualmente sembra volerlo osteggiare.

Quando torni in Italia?

Sicuramente molto presto e spero proprio in occasione di quella gradita sorpresa di cui vi ho accennato prima!

Bene, ti aspettiamo presto e speriamo allora di esserne graditamente sorpresi!


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