FORSE MOLTI DI NOI NON LO SANNO… MA SONO MOLTI
I VILLAGGI DI ANTICHE POPOLAZIONI CHE, IN SEGUITO AD ANTICHI FLUSSI MIGRATORI
(PER GUERRE, CARESTIE O PERSECUZIONI ETNICHE) SI SONO STABILITI SULLE MONTAGNE
DEL NORD THAILAND E CHE VIVONO ANCORA SEGUENDO LORO ANTICHE CULTURE, RITI E
TRADIZIONI.
Presentazione di: Roberto Fragale
Una delle cose che
maggiormente mi hanno affascinato durante il mio primo avventuroso viaggio
esplorativo nel Nord Thailand (ma costantemente seguito, indirizzato e “protetto”…
dalla supervisione organizzativa di Luca
Maynardi e Jit) è stata proprio l’esistenza di molti villaggi tribali che
trovano tuttora la loro sede naturale su quelle montagne.
La visita
ad anche una sola di queste tribù, ti permette di avere la fantastica
sensazione di fare un salto indietro nel tempo di secoli e secoli, per poi
tornare, come per magia, all’odierna realtà delle grandi città del nord
Thailand. Ho già avuto modo di raccontare alcune delle mie fantastiche
esperienze vissute con precedenti articoli (vedi “sulle
montagne del nord Thailand” e “la tribù dei
lunghi colli”), ma chiesi espressamente al mio contatto di zona Luca
Maynardi di fornirmi un articolo conoscitivo di approfondimento su questo
argomento.
La cosa, che potrebbe
sicuramente apparire interessante sia per il “turista” che per il “viaggiatore”
(queste due tipologie di persone possono forse apparire la stessa cosa, ma vi
assicuro che così non è!), non può certo risultare priva di interesse, a
maggior ragione per coloro che, per un verso o per l’altro, mostrano interesse
nell’apprendere ed insegnare, assieme alle più svariate attività della zona
(arti marziali, sport da combattimento, thai massage ecc.), storia e cultura del
popolo tailandese. Nella completa convinzione di questo, mi lasciai con l’amico
Luca Maynardi e la moglie Jit (che vivono ormai stabilmente a Chang Mai)
strappandogli la promessa di inviarmi notizie circa queste popolazioni tribali
per la pubblicazione di un interessante articolo divulgativo sulla fantastica e
inimmaginata questione. Conoscendo la serietà e meticolosità di Luca, circa il
reperimento di “fonti attendibili” sull’argomento, non mi sono certo
scoraggiato vedendo che queste tardavano ad arrivare… ma, finalmente, ecco che
Luca si è fatto vivo con la stessa efficacia, puntuale precisione ed
esaustività, come avrei voluto fosse. Eccovi la sua lettera di presentazione
che mi ha inviato, assieme alle notizie e foto richiestegli:
Carissimo Roberto,
ogni promessa è debito...un po’ in
ritardo, ma eccomi qua...dunque, i libri che ho trovato mi sono stati di aiuto,
ma l’istituto tailandese della ricerca tribale mi ha dato tutte le
informazioni riguardo all’aggiornamento su queste tribù montane che vanno man
mano diminuendo ed alcune ahimè estinguendosi. Quindi dobbiamo ringraziare loro
se riusciremo nel nostro intento di interessare e promuovere anche al “trekking”
sulle montagne tailandesi tra i nostri praticanti di arti marziali e sport da
combattimento. Riguardo invece alle informazioni circa i tre Re ed il regno dei
Lanna... mi sto ancora documentando.
ECCOTI L'ARTICOLO SUI TRIBALI :
LE MINORANZE ETNICHE CHE VIVONO SULLE
MONTAGNE DELLE REGIONI DEL NORD DELLA THAILANDIA SONO CHIAMATE TRIBU' O GENTE
DELLE MONTAGNE “CHAO KHAO” ; OPPURE “KHON PUCAO” ; CHE
LETTERALMENTE TRADOTTO NELLA NOSTRA LINGUA SIGNIFICA: I MONTANARI . OGNI TRIBU'
PARLA UNA LINGUA A SE' , HA UNA DIFFERENTE RELIGIONE, USI E COSTUMI PROPRI.
LA MAGGIOR PARTE
SONO SEMI-NOMADI CHE MIGRARONO IN THAILANDIA DAL TIBET.
Di:
Luca Maynardi
I LAHU
(Detti
anche Musoe e gli Akha detti anche I-Kaw) Con una popolazione in attivo di circa
80.000 persone , i LAHU O MUSOE vengono anch’essi dalle montagne tibetane e
sono tutt’oggi presenti in Thailandia, nel sud della Cina e in Birmania.
La loro economia è la stessa degli Akha, mentre la loro religione è fondata
sugli spiriti della jungla e negli alberi (animisti anch’essi, ma con credenze
differenti rispetto agli Akha) altri gruppi sono invece cristiani (convertiti
dai gesuiti e dai camilliani 200 anni fa circa). Il loro vestiario (riguardo le
donne) è composto da lunghe giubbe rosse e nere con gonne strette e attillate,
mentre gli uomini indossano pantaloni larghissimi verde pisello o blu e la
giubba è simile a quella indossata dalle donne; i Lahu vivono a circa 1000
metri di altitudine e sono abilissimi cacciatori (arco e frecce + trappole
varie) e infatti il termine tailandese “ MUSOE” è derivato da un
termine birmano che tradotto in italiano significa: “CACCIATORE”. Esistono
diversi villaggi di Lahu nella Provincia Di Chiang Rai, in Tailandia Del Nord.
La gente appartenente all’etnia dei Lahu si trova nelle montagne della
Cina, di Myanmar (Birmania), del Laos e della Tailandia del Nord. Ci sono
circa 25000 Lahu che attualmente vivono in Tailandia. Ci sono quattro
tribù all'interno dei Lahu: quella dei Neri, rossi, gialli e dei Lei-Leh.
I villaggi dei Lahu sono principalmente situati ad alta quota nelle province
nordiche di Chiang Mai, Chiang Rai e Mae Hong Sorn. Le loro case
sono costruite su palafitte con le pareti e persino le strutture
portanti in di bambù o in legno, fissate e tenute assieme con fibre di
piante erbacee. Una scaletta conduce alla zona centrale aperta, con una
stanza di deposito che ne impegna un quarto circa. I loro animali
domestici di allevamento per la sussistenza sono il pollo, maiali ed i bufali,
che spesso sono ospitati sotto la casa stessa. La loro cultura di
agricoltori nomadi, con il taglio di appezzamenti della foresta e conseguente
combustione come fertilizzante, non riesce a fornire loro il necessario
sostentamento, e tanto meno l'arricchimento per la formazione futura dei loro
bambini, per dare loro cure mediche sufficienti e superare le amenità
riservategli, rispetto ad una vita “moderna”. Le donne dei Lahu sono
esperte nella tessitura del panno. Le donne dei “Lahu neri”,
portano i costumi più distintivi all'interno di queste tribù. Hanno un
mantello nero con le bande crema diagonali. La parte superiore del
manicotto è decorata nei colori sgargianti di colore rosso e
giallo. Le donne dei “Lahu rossi” invece, portano i pantaloni
neri con l’ “edging” bianco ed i manicotti colorati di vaste
bande rosse e blu. Tutte le altre tribù di Lahu completano i loro costumi
tradizionali con il “sarong” e la camicia tailandese. Gli uomini e le
donne fanno assieme molti dei cestini più “fini” che possiamo
facilmente trovare dovunque in Tailandia. Gli uomini dei Lahu producono
inoltre eccellenti strumenti musicali ed altri articoli fatti di legno, di
bambù e di rattan. Il Lahu è animista e crede in uno spirito con il
controllo generale di tutti gli altri. Circa il 30% del Lahu sono stati
convertiti al cristianesimo ed hanno abbandonato il loro modo tradizionale e
secolare di vivere. Il Lahu ha per natura uno spirito libero e risulta
avere una vita molto indipendente dagli affetti familiari (comunemente intesi)
ha uno stile di vita molto semplice. Sono assolutamente orgogliosi delle
loro arti e abilità nella caccia ed intrappolamento degli animali selvatici.
GLI
AKHA
Possiamo
trovare villaggi di Akha nella provincia di Chiang Rai, nella Tailandia del
Nord. I villaggi di questa gente colorita esistono sulle montagne della
Cina, Laos Myanmar (Birmania) e Tailandia del Nord. Ci sono circa 20000
Akha che vivono nelle province nordiche della Thailandia di Chiang Rai e di
Chiang Mai, alle alte quote. Queste tribù provengono dal Tibet.
Ogni villaggio di Akha è distinto dai loro cancelli di legno intagliati,
presieduti e protetti dagli “spiriti dei guardiani”. Hanno case
rialzate su basse palafitte, con un grande portico che conduce in una zona
quadrata con una stufa nella parte posteriore. Il tetto è costruito con
forma ripida. Considerano la loro vita sulla Terra marginale e
trovano difficoltà ad inserirsi a pieno titolo tra la popolazione thai.
Il loro tradizionale metodo nomade di coltivazione con il taglio e combustione,
non permette loro di avere una sufficiente sussistenza. Per
completare il loro reddito, molti Akha vendono il proprio artigianato,
impiegando le abilità tradizionali usate nel fare i loro propri vestiti e beni
culturali. Le donne degli Akha filano il cotone nel “fuso” con un “stecco”
nella mano, quindi lo tessono su un artigianale telaio a pedale. Il panno
tessuto è poi tinto con l’indaco, quindi è cucito nei vestiti tradizionali
per coprire dal freddo tutta la famiglia. Le donne portano vasti “leggins”,
un panno esterno nero, e corto con uno “sporran” in rilievo bianco, una
larga giacca nera con i polsini pesantemente ricamati nei risvolti. Gli
indumenti neri, sono spesso coperte di monete d'argento cucitevi sopra.
Gli uomini e le donne degli Akha producono vari articoli decorativi con il
bambù. Gli uomini fanno gli strumenti musicali, una vasta gamma di
cestini ed altri articoli in legno, di bambù e di rattan. L’ Akha è
profondamente superstizioso e la loro religione prescrive esattamente come ogni
azione quotidiana dovrebbe essere realizzata. Questa tribù è una
delle minori tra quelle della collina, ma ben nota a tutti per i loro costumi
straordinari ed apparenza esotica.
I MIEN + HMONG
I MIEN detti anche YAO sono
50.000 individui circa , originari della Cina centrale e presenti in Thailandia
del nord , sud della Cina , Laos , Birmania e Vietnam. Anch’essi coltivatori
di riso, grano e oppio, si dedicano alla religione taoista (salvo rare eccezioni
di gruppi animisti e dediti allo sciamanesimo). Le donne portano i pantaloni e
le giacche nere con intricatissimi"PATCHWORK" (tipo il nostro
arlecchino per intenderci) e collane ornamentali rosse e molto vistose, composte
da fiori, con turbanti blu scuro o neri. I MIEN sono stati pesantemente
influenzati dalle tradizioni cinesi, infatti la loro scrittura è in
caratteri cinesi (mentre i LISO gli AKHA e i MUSOE tramandano i loro idiomi
oralmente e lo scritto è in caratteri latini come l’italiano) I MIEN
costruiscono i loro villaggi vicino alle sorgenti montane d’acqua tra i 1000-
1200 metri
di altezza. E' tutt’ora esistente la poligamia tra i MIEN (fino a 5 mogli) ma
ogni moglie deve avere una sua casa ed il marito ha l’onere morale di
mantenerle degnamente tutte.
GLI YAO
Gli Yao li troviamo facilmente e
agevolmente in alcuni villaggi nella provincia di Chiang Rai, nella Tailandia
del Nord. Sono presenti in Cina, nel Vietnam, nel Laos ed in
Tailandia. In Tailandia ci sono circa 50.000 Yao in villaggi ampiamente
sparsi nelle province di Phayao, di Nan e di Chiang Rai ed anche altri
10000 circa rifugiati dal Laos, che vivono in accampamenti di fortuna lungo il
confine. Il popolo degli Yao proviene dalla Cina del sud ed è l'unica
tribù della collina ad avere una lingua scritta. I villaggi degli Yao
principalmente si trovano sulle colline basse e le loro case sono
costruite solitamente con artigianali e rustiche tavole di legno.
Solitamente sono dotate di una piattaforma per l'ospite in bambù, che si trova
nella zona centrale.
La loro economia per parecchie
generazioni si è basata sulla coltivazione e introduzione sul mercato di oppio,
anche se l'uso dell'oppio è relativamente raro fra loro. Con l'azione
governativa attuale per fermare l’esportazione verso l’esterno della
coltivazione del papavero indiano in Tailandia, gli Yao necessitano
adesso di trovare altri mezzi di sostentamento. (non c’è stata la
riconversione delle colture) Le donne degli Yao sono note per i loro
magnifici ricami che decorano i vestiti di ogni membro della famiglia. Il
costume delle donne è molto distintivo, con un rivestimento nero lungo
con risvolti di lana luminosa di color rosso scarlatto. I pantaloni
sono larghi e dai disegni complicati e un turbante nero similmente
ricamato copre i loro capi. Gli artigiani Yao producono monili d'argento
belli e di alta qualità. Gli Yao hanno una religione scritta basata
sul taoismo cinese medioevale, anche se negli ultimi anni ci sono stati molti
convertiti al cristianesimo e al buddismo. Sono molto pacifici ed
amichevoli, si vantano della loro pulizia e senso dell’onore… e sono
denominati "gli uomini d'affari" fra le popolazioni tribali.
GLI HMONG (MEO)
Troviamo gli Hmong nella
provincia di Chiang Rai, nella Tailandia del Nord. Il gruppo etnico degli
Hmong è diviso in due sottogruppi, bianco e blu, e si trovano inoltre anche
nelle regioni montagnose della Cina, Il Vietnam, il Laos e
la Tailandia. In
Tailandia ci sono probabilmente circa 60000 persone appartenenti all’etnia
degli Hmong disposte in villaggi in una larga zona del nord, con forse
altri 50000 rifugiati dal Laos che vivono negli accampamenti vicino al
confine nordest del paese. Questo gruppo etnico proviene dalla Cina
occidentale. Gli Hmong costruiscono ed abitano case che appoggiano
sul terreno, non su palafitte come alcuni altre popolazioni tribali.
Tuttavia, il pavimento delle loro case non è al livello del suolo, ma
leggermente rialzato su una specie di cantina che usano anche come
magazzino.
Per molto tempo gli Hmong
si sono mantenuti tramite la coltivazione del papavero indiano. La maggior
parte della gente di Hmong stanno cambiando il loro sistema di sostentamento ed
ora stanno cercando di introdurre il loro cucito sul mercato artigianale per
completare il loro reddito. Le donne degli Hmong ricavano ancora
tradizionalmente i vestiti per le loro famiglie dal cotone o dalla canapa.
I loro vestiti sono decorati con magnifici monili d'argento e con
fantastici ricami. I panni esterni da lavoro sono solitamente di
colore blu con fasce di colore rosso, azzurro o bianco e
complicatamente ricamati. I rivestimenti sono di raso nero, con i
polsini ed i risvolti ricamati di arancione e giallo. Le donne bianche
degli Hmong portano i pantaloni neri con una lunga e larga copertura blu.
I loro rivestimenti sono semplici, con i polsini blu. Gli uomini di Hmong
fanno gli strumenti musicali ed altri articoli artigianali di legno, di bambù e
di rattan. Gli Hmong sono rigorosi animisti, ed i loro shamani
usano metodi particolarmente “drammatici” per mettersi in contatto con
gli spiriti. Finora ci sono stati pochi convertiti al cristianesimo o al
buddismo. Il popolo degli Hmong è diligente e la loro gente indipendente
ed affettuosa. Usano molti ornamenti d’argento durante le
cerimonie sacre, molte delle quali dedicate allo spirito del cielo che credono
abbia generato il loro proprio modo di vivere antico.
I KAREN
(DETTI
YANG O KARIANG) Sono 330.000 circa ed è il gruppo etnico più numeroso in
Thailandia ! Originari della Birmania, sono presenti in Birmania e in
Thailandia solamente! La religione dipende prevalentemente dal gruppo , i KAREN
bianchi per esempio, sono cristiani , ma ci sono gruppi animasti e buddisti.
Vestono tuniche con il collo a V coloratissime (le donne nubili
portano tuniche bianche) Il matrimonio è rigorosamente monogamo (una sola
moglie) tendono a vivere in vallate e pianure, vivendo di agricoltura. Le loro
case sono in legno e hanno i tetti molto bassi , ci sono 4 tipi distinti di
KAREN , i PWO (detti bianchi), i PA-O (detti neri) e
infine i KAYAH (detti rossi) , questi gruppi formano grandi tribù in Thailandia
e tutti assieme sono numerosi tanto quanto tutte le altre tribù oggi rimanenti
in Thailandia.
Possiamo
agevolmente trovare villaggi di Karen nella provincia di Chiang Mai, nella
Tailandia del Nord. La maggior parte della gente dei Karen vive in
Birmania, ma formano di gran lunga il più grande gruppo delle tribù principali
della Tailandia del Nord. Possono essere trovati sia sulle montagne che
nelle pianure, la maggior parte di loro nelle province di Chiang Mai, Mae Hong
Sorn, Chiang Rai, ma anche in Tailandia centrale. Vivono in case di bambù
rialzate su palafitte, sotto cui allevano i loro animali domestici, maiali,
polli e bufali. La pratica primaria di sostentamento dei Karen della
montagna è l'agricoltura e gli abitanti della pianura, per la maggior parte,
coltivano i campi di riso irrigati Le donne dei Karen sono note per la loro
abilità nella tessitura, che è fatta su un arcaico telaio. Ciascuna
delle molte sezioni di questo grande gruppo etnico, ha un proprio relativo stile
nel vestito. Le ragazze celibi portano le camicette bianche e larghe con
il collo a forma di V . Le donne sposate portano le camicette ed i
pannelli esterni nei colori vivaci, principalmente blu e rosso. Gli uomini
dei Karen producono gli strumenti musicali, i sigari con particolari
foglie di tabacco ed altri numerosi articoli artigianali. Il popolo dei
Karen è originalmente animista, ma circa 25% dei Karen che vive in Tailandia
sono stati convertiti al cristianesimo dai missionari occidentali.
La gente dei Karen è molto pacifica e cooperativa. Come gli altri popoli
tribali riserva grande venerazione ai loro antenati.
I PALONG
Esistono villaggi dei PALONG
nella provincia di Chiang Mai, nella Tailandia del Nord. Ci sono gruppi di
villaggi in Tailandia, tutti di Palong, nella parte settentrionale della
provincia di Chiang Mai lungo il bordo a Myanmar (Birmania). In generale,
il popolo dei Palong può essere trovato nella parte orientale di Shan in
Birmania. Attualmente la popolazione è di circa 60000
individui. Appartengono al ramo dei Mon-Khmer della famiglia linguistica
Asiatica. La loro vita si basa principalmente sulla coltivazione del
tanatep, una grande foglia per rullare i sigari birmani. Sia gli uomini
che le donne decorano i loro denti con oro. Il popolo dei Palongs è
inoltre riconosciuto dall'abitudine notevole delle loro donne di usare il colore
rosso negli indumenti, una giacca blu dal colletto rosso e vasti
ornamenti d'argento. Precedentemente animasti in origine, la maggior
parte dei Palong si sono convertiti ormai al Buddismo.
I MLABRI
Questa tribù è conosciuta dai
Thai anche come i "Luang di Phi", che significa "gli spiriti dal
colore giallo". E’ un gruppo etnico in estinzione..! Ci sono rimasti
ormai solo pochissimi Mlabri che vivono ancora in Tailandia, appena circa 100
persone. Possono essere trovate nelle province di Nan e di Phrae. Il
popolo Mlabri proviene dal Laos. Questa gente altamente nomade è
spezzettata in piccolissime comunità familiari. Ha nelle sue radici
l’abitudine sussistenziale che si basa quasi esclusivamente sulla caccia
e sulla raccolta. L'unità di base della loro organizzazione
sociale è “la fascia”, consistente e formata da tre a una dozzina di
membri. Sono usi spostare i loro accampamenti ogni settimana,
secondo la disponibilità del loro approvvigionamento di generi alimentari
naturali.
I
THINS
Questo gruppo etnico secondo i rapporti
riscontrabili, ha vissuto lungamente in Tailandia. Ci sono circa 28000
THINS che vivono in Tailandia del Nord. La maggior parte dei loro villaggi
possono essere trovati nella provincia di Nan. Le case sono costruite sui
dossi naturali del terreno, con i pavimenti e le pareti di bambù. I Thins
praticano la caccia e l'agricoltura. Coltivano il riso glutinoso, il
riso della gente tailandese nordica. I Thins sono animisti. Alcuni
di loro sono però con il tempo diventati buddisti, specialmente nei villaggi
vicino alla pianura tailandese. Questa gente fa parte delle tribù
monogame. Dopo il matrimonio, la residenza è inizialmente matrilocale,
nella casa dei genitori della moglie. Solo dopo la nascita di parecchi
bambini, le coppie si muovono normalmente verso una nuova e personale dimora.
I KHAMU
I Khamu sono uno dei più
piccoli gruppi tribali e vivono lungo il confine Tailandese-Laotiano della
provincia di Nan. Al momento ci sono circa 7000 persone di questa
tribù che vivono in Tailandia del Nord. Provengono dal Laos,
principalmente nei distretti di Luang Prabang e di Xieng Khoung. In un
primo momento sono migrati per lavorare ed hanno operato nelle foreste del teck
. Ora che questa attività si è ridotta, vivono nei piccoli villaggi
situati sui pendii della montagna e sopravvivono grazie all'agricoltura,
completando la loro sussistenza con la caccia ed il commercio. I
Khamu praticano una religione animistica. Nella cultura dei Khamu,
gli sciamani sono tuttora considerati come degli eccellenti professionisti
magico-religiosi e partecipano spesso alle cerimonie laotiane. La
discendenza delle loro tribù è patriarcale e si aderisce tradizionalmente alla
residenza patrilocale. (nella casa del padre dello sposo)
I LAWA
Ci
sono diversi villaggi di Lawa nella provincia di Chiang Mai, nella Tailandia del
Nord. Ma il popolo dei Lawa non è valutato come tribù della
montagna. Sembra che abbiano abitato
la Tailandia
almeno dall’ ottavo secolo ed erano certamente qui già quando il popolo che
sarebbe diventato quello tailandese, è arrivato. Si crede che siano
migrati dalla Cambogia, ma alcuni archeologi ritengono che le loro origini si
trovino in Micronesia e risalgano forse, a più di 2000 anni fa! Con una
così lunga coabitazione con i thailandesi, la maggior parte dei villaggi dei
Lawa sono indistinguibili dagli insediamenti tradizionali tailandesi e la
maggior parte dei Lawa parla ormai il tailandese come loro prima lingua.
Tuttavia, nella pianura di Bo Luang, a Mae Sariang e nella parte a sud della
provincia di Mae Hong Sorn, circa 14000 Lawa conducono ancora la loro vita
tradizionale e millenaria. La loro economia è basata sull'agricoltura di
sussistenza, con riso coltivato su terrazze secondo un sistema specializzato di
rotazione. Le ragazze celibi dei Lawa, portano larghe camicette bianche,
orlate con il colore rosa. Intorno al collo portano delle serie distintive
di collane arancione e gialle. Dopo il matrimonio, questi vestiti
brillantemente colorati sono sostituiti con un vestito lungo, ma le appariscenti
collane sono ancora indossate. Il popolo dei Lawa è animista, ma
molti di loro hanno ormai adottato il buddismo.
I LISU
Ci
sono diversi villaggi di Lisu, nella provincia di Chiang Mai, nella Tailandia
del Nord. I villaggi di questo colorito gruppo etnico, si trovano nelle
montagne della Cina, di Myanmar (Birmania) e della Tailandia del Nord. Ci
sono circa 21000 Lisu che vivono nelle province nordiche della tailandesi di
Chaing Mai, Mae Hong Sorn e Chiang Rai. Provengono dal Tibet
orientale. La loro casa è costruita sulla terra, con i pavimenti e le
pareti in bambù e costruite intorno ad una “cresta” centrale. Per
molte generazioni, il mezzo principale di mantenimento per molta gente dei Lisu
è stata la coltura del papavero indiano. Molta di questa popolazione ha
interrotto la coltivazione del papavero ed ora sta cercando di completare il
loro reddito con la vendita di artigianato abilmente prodotto.
I Lisu fabbricano i loro vestiti con panni variamente colorati e
cuciti assieme con strisce di vari colori. Le donne portano costumi
brillantemente colorati, consistenti in tuniche predominanti al blu
o verde, della lunghezza fino al ginocchio, con una cinghia nera larga ed
i pantaloni blu o verdi. Le spalle ed i polsini dei manicotti, sono
pesantemente ricamati con fasce strette e orizzontali di colore blu,
rosso e giallo. Si usa inoltre una ricca e voluminosa quantità di ornamenti
d'argento, indossati perlopiù nelle occasioni festive. Gli uomini
dei Lisu producono gli strumenti musicali, le trappole per la caccia degli
animali selvatici, per gli uccelli ed altri articoli artigianali fatti di legno,
di bambù e di rattan. Alcuni tra i Lisu, sono stati convertiti al
cristianesimo dai missionari occidentali. Il Lisu crede fortemente nel
mondo spirituale ed i loro sciamani sono spesso usati per “divinizzare”
le cause e le cure di tutte le malattie. Questa gente tribale
gradisce pensare a se stessa come una “piccola punta” sopra a tutti
gli altri popoli esistenti in Thailandia. Sono fra i meno “culturalmente
resistenti” di tutti questi gruppi etnici ed in generale si adattano bene e
subito, ai cambiamenti che avvengono nella loro società.
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