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Muay Thai

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LUCA MAYNARDI

…l’avventura è il mio mestiere…

Quest’anno mi ero riproposto di visitare il Nord del Paese, proprio per entrare maggiormente nella vera realtà  tailandese ed allargare i nostri contatti per la nascente WAKO Thailand. Impresa quantomai ardua credetemi, senza uno stabile punto di sicuro riferimento, ma qualche mese prima della partenza mi contatta un italiano che vive proprio a Chang Mai e  che pensate…  dice di leggere puntualmente il guerriero.it… e che mi comunica la sua volontà di collaborare al progetto! Giusto quello che ci occorreva… ma non avrei mai potuto immaginare una sua totale immersione e conoscenza di quella società. Vive in una bellissima villetta di due piani (dove gentilmente ci ospita) con la giovane e bella moglie Jit. Ci farà da eccezionale cicerone nella nostra visita a Chiang Mai, facendoci risparmiare un sacco di tempo e sicuramente fregature, permettendoci di fare e vedere quello che non saremmo riusciti da soli,  in neanche tre mesi di permanenza. Personaggio davvero singolare, parla correttamente il tailandese ed altre 4 lingue, ha girato il globo terrestre ma soprattutto… palmo a palmo la Thailandia ! Appassionatissimo di Muay Thai, conosce quasi tutti i camps del Paese proprio per averli frequentati personalmente e pur vivendo stabilmente in Thailandia, conosce perfettamente le situazioni e tutti i personaggi italiani, legge il guerriero.it ed è aggiornato su tutto. Ma vediamo di fare assieme la sua conoscenza presentandovelo con una sua intervista.

Di: Roberto Fragale

Quanti anni hai?

37 anni… sono del 67!

Quando sei venuto per la prima volta in Thailandia?

La prima volta in assoluto all’età di 10 anni nel 77 , poi nel 78 e nel 79 con i miei genitori… Rimasi fin da subito impressionato dagli incontri di Muay Thai visti al Lumpini stadium… Successivamente poi, sono spesso tornato con mio padre che vi si recava due volte all’anno per lavoro.

Ma tu quando,  dove e con chi,  hai iniziato la pratica degli sport o arti da combattimento?

Iniziai da piccolo con la Savate al CSB di Milano in via Ariosto e iniziai la Thai con BIZA (il m° Bizini Francesco) in Svizzera, nella palestra di Jimmy Caminada. Ma chi mi ha veramente iniziato alla Thai è Peter Hopkins a Manchster. ( assistetti a Milano ad una serata di Thai boxe con Adriano Mazzini vs Darrin Phillips e Peter Hopkins vs Thomas Rasmussen . Io feci da interprete per gli inglesi e  rimasi in contatto -lo sono tutt'ora- con Peter Hopkins e suo fratello Colin Hopkins  che gli faceva anche da manager) Nell’87 ( dall’86 all’88 sono stato spessissimo in USA) ho praticato anche nella palestra di Dan Inosanto. Ho girato moltissimo per passione e per lavoro,  mi sono recato molte volte in Inghilterra per studiare l’inglese ed ho sempre preso contatti con chi praticava e insegnava Thai in Inghilterra, come del resto in ogni altro paese che ho visitato e ti assicuro che sono stati moltissimi! Nell’88 sono in Sud America, in Venezuela, Colombia, Brasile, Perù, Equador, Bolivia, facendo lavoretti saltuari x mantenermi. Nell’ 89 sono in Russia e Paesi Baltici, ho girato tutta l’Europa tanto che si fa prima a dire i paesi in cui non sono stato: Portogallo, Romania, Bulgaria, Albania e Islanda. Sono stato persino in  Africa, esportavo il gas freon (r-14)  dall’Italia e lo importavo in Gana nella città di Thena, sul mare. Sono stato per un periodo anche in Acca, capitale del Gana. Qua ho girato in macchina tutto l’interno, per vedere manifestazioni religiose della chiesa pentecostale a cui ero molto interessato ed incuriosito. Sempre ed in ogni luogo del mondo, ho ricercato le arti da combattimento locali per passione e per comprendere meglio la società e la cultura nella quale ero di volta in volta totalmente immerso. Ho visto una specie di arte marziale africana a mani nude, con calci pugni e lotta. In Brasile ho visto la Capoeira a Baia du Salvador,  in Russia il Sambo… a Mosca.

 

Quando sei venuto per la prima volta da adulto in Thailandia… e per fare cosa?

Diciamo  che ho praticato in Italia varie Arti marziali  e che poi ho deciso da adulto di tornare in Thailandia per praticare la Muay Thai con i tailandesi. La prima volta da adulto nel 90 e proprio per praticare la Muay Thai e sono rimasto fino al 93 in vacanza, girandola in lungo ed in largo…  poi dal 93 al 98 mi sono stabilito a Ko-Samui dove lavoravo in una scuola di immersione come istruttore. Ho preso il primo brevetto di sub alle Maldive, quando ero ancora un ragazzo, in un viaggio fatto assieme ai miei, con cui ho girato tutti i Caraibi in barca a vela.  Poi da adulto ho preso quello da istruttore a  Ko-Samui e proprio lì ho cominciato a lavorarci.

Sei mai stato a Puket?

Certo!  Conosco benissimo il maestro Payat, ha un boxing camp a Patong Beach,  ma non andavo perché era caro… in quell’isola andavo in un altro boxing camp: AO MAKAM,  tutti thai e molti musulmani. Ho anche combattuto allo stadio di Puket Town, nello stesso periodo anche a Bangkok in Sukhonvit 10… dove ho disputato  2 incontri.

  

Non ti sei mai infortunato?

Certo… mi hanno spaccato una costola a Ko-Samui e in ultimo mi hanno rotto l’ulna con una tibiata a Chang Mai. Nello stesso periodo di Ko-Samui, sono andato  ad allenarmi anche a Chang Mai e inoltre, grazie ai contatti con i fratelli Peter e Colin Hopkins, ottenni una lettera di invito per il camp dove si allenava Orono, nel Kay Muay  di mister Chana (insegnante di Orono) a Buriram ! Ma  successivamente poi, decido di stabilirmi proprio a Ko-Samui… troppo bella! Qua pratico la Muay Thai con i thai… e vivo al camp di un mio amico: NOI  e del suo sponsor  Won Sak Charon Chai a Chaweng beach.  In questo periodo ho combattuto molto allo stadio di Chaweng. In totale ho fatto in Muay Thai una trentina di incontri.

Sono tantissimi… quanti ne hai vinti?

Si combatteva spesso… posso dirti però che con i thai li ho persi quasi tutti, ma mi facevano soprattutto combattere contro i farang per via del peso… e questi li sbatacchiavo spesso, anche se frequentemente ho incontrato avversari molto più pesanti di me!

 

Ma… non ti fermavi mai stabilmente in un posto, sei stato a Ko-Samui fino al 98, poi dove sei andato?

 Nel 98 riprendo a girare, sono a Puket, ma  conduco brevi periodi di allenamento a Bangkok alla Voran Pin (che è il nome di un campione thai) in quel periodo mi allenavo lì con Dani Byll,  a Puket invece mi alleno a Rawai, alla Rawai Gym, ma in quello stesso periodo vado anche a  Pattaya al Sityodtong e al Sithpolek da Frank. Mi fermo a Puket fino al 2000 e vado a Chang Mai dove combatto per Max (che hai conosciuto anche tu). Per la Serhepap disputo 4 incontri, quando ancora c’era il grande Serhepap in persona come manager (Nuk) da cui ha preso il nome il camp.  In quel periodo si allenava con noi il campione del nord Thailandia  “TON”. Ma proprio qua a Chang Mai mi sono rotto l’ulna nell’ultimo incontro: il 27  marzo  2000 a causa di varie tibiate, in un incontro contro un forte danese “RAS”, che era molto più pesante di me. Ho finito la ripresa e mi sono ritirato dall’incontro e anche dai combattimenti! Sono stato ingessato per 6 mesi ed ho avuto una fisioterapia lunghissima. Mi sono curato anche con medicina tradizionale cinese, con erbe e strane pastiglie.

Da solo in terra straniera... deve essere stata dura curarsi, non c’era nessuno che ti aiutava? Come è stato il decorso?

Mi ha aiutato molto un amico italiano: Marcello Colomba. E’ stato Campione lombardo di pugilato nel 77. Andava  alla Doria, allenato dal m° Tazi Ottavio e m° Manfrini. Stava in Nepal e veniva periodicamente in Thailandia a trovarmi e anche per motivo di “visto”. Ma ottenendo pochi risultati torno in Italia, faccio le radiografie all’ ospedale Gaetano Pini di Milano e mi dicono che non si era affatto calcificato. Faccio una cura di magnetoterapia e mi ingessano di nuovo per 40 gg. Ormai avevo perso completamente la forma fisica, ma in Italia andavo ugualmente in palestra  da un amico di Cantu. Tolto finalmente il gesso, torno in Thailandia a Puket, dove rimango fino al 2001 e poi sono tornato  a Chang Mai, dove sono rimasto fino adesso e dove mi sono sposato con la bellissima Jit.

 

Ma… quando venivi in Italia non prendevi contatti con qualche palestra, federazione… promoter?

Tutte le volte che tornavo in patria prestavo aiuto ad un amico, Ginluca Kiloiro presso la palestra Accademia Arti Marziali di Cantù. Per lui ho organizzato un viaggio con i suoi ragazzi a Bangkok, Ko-Samui e Ayuttaya. Li ho fatti allenare a Ko-Samui , al camp del WMC di Stefan Fox, ma i  più bravi li ho portati dal maestro Noi. Nessuno ha combattuto però.

Non hai mai aiutato qualche italiano, oltre che ad allenarsi,  a combattere in Thailandia?

Si… una volta. Paolo Cainelli, che si allenava a Pattaya al Sityodtong, viene a Ko-Samui nel 97 alla  Sek Aron Chai, dove ci conosciamo. Da allora torna periodicamente a trovarmi, nel 2000 combatte a Ko-Pangan e vince per ko. Nel 2003 ad aprile, combatte qua a Chang Mai e vince per ko alla terza ripresa, dopo aver superato un bruttissimo inizio di incontro.

 

Conosci Cristian Daghio?

Si… lo conosco di fama.  Ho letto molto di lui sul guerriero.it e mi sa che lo devo anche aver visto combattere… ma non sono sicuro al 100% che fosse lui in televisione....era su un emittente thai, canale 8 mi sembra… e c'erano molti farang che combattevano in quel programma...  Ma credo comunque che sia  veramente bravo, fagli i complimenti!

Ma tu… qua a Chang Mai,  come ti mantieni?

Ho una rendita fissa mensile procuratami dall’affitto di un appartamento a Milano, che mi consente di vivere abbastanza agevolmente come vedi… ma arrotondo bene anche con altre mie attività lavorative sul territorio. Mi occupo di fitness e nuoto. Impartisco lezioni private di nuoto, ai bambini in un lussuoso centro sportivo: il World Club di Hang Dong . Inoltre mia moglie Jit è professoressa in una scuola privata di Chang Mai. Ma  mi occupo spesso di aiutare volentieri gli amici italiani che vengono a trovarmi o semplicemente in visita alla Thailandia.


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