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Medicina Cinese

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MERIDIANI

di: dott.ssa Paola Vecchiarelli

La medicina tradizionale cinese e il Ch’i

Sulla base di quanto detto in precedenza, dovrebbe risultare chiaro che il Ch’i, come il sangue o gli organi, deve venir percepito funzionalmente, per quello che fa, per come agisce e non per quello che è. E’ quindi inutile cercare di comprendere la natura del Ch’i, ma è importante capire come il Ch’i funziona.

Secondo la medicina tradizionale cinese, il Ch’i, circolando nel corpo, ha cinque principali funzioni:

  1. E’ la fonte di ogni movimento. Nel trattato classico attribuito a Wang Tsung Yueh si legge: “Il Ch’i mette in movimento il corpo”. Anche Li I Yu nel suo scritto Cinque parole segrete afferma: “Il Ch’i è come la ruota di un carro, esso muove l’intero corpo in maniera coordinata”.

  2. Protegge l’organismo dalle cosiddette “influenze perniciose esterne”.

  3. E’ la causa delle trasformazioni che avvengono dentro di noi.

  4. Tiene gli organi al loro posto e impedisce che si verifichino perdite eccessive dei fluidi corporei.

  5. Mantiene il corpo alla giusta temperatura.

Il sistema canali energetici secondo la Medicina Tradizionale Cinese

Il Ch’i scorre in determinati canali energetici, che in occidente sono stati chiamati “meridiani” per analogia con le omonime linee del globo terrestre. I meridiani sono infatti dei veri e propri percorsi invisibili e non corrispondono al tragitto anatomico di nervi o vasi sanguigni. La rete dei meridiani si chiama Ching Luo (“cammino a rete”).

Malgrado i meridiani siano invisibili essi sono dotati di realtà fisica e secondo la medicina tradizionale cinese anche il sangue scorre in essi insieme con il Ch’i. E’ importante notare che sangue e Ch’i sono legati da un rapporto di mutua dipendenza. Il Ch’i è la ‘guida’ del sangue perché lo fa muovere e circolare nei meridiani; il sangue invece è la ‘madre’ del Ch’i perché trasporta il nutrimento e l’umidità necessari alla forza del Ch’i.

Se in certi punti lungo i canali la circolazione del Ch’i viene alterata o bloccata, il corpo si ammala o muore. I trattamenti di agopuntura o di pressione con le dita servono a rimuovere questi blocchi e a ristabilire un flusso regolare di Ch’i, riequilibrando le disarmonie dell’organismo. Il sistema dei meridiani unifica tutte le parti del corpo e crea dei collegamenti fra la parte interna del nostro organismo e quella esterna. Se pertanto operiamo (tramite agopuntura, pressione delle dita o altri sistemi) su dei punti situati sulla superficie del corpo possiamo influenzare ciò che avviene all’interno.

Il sistema dei canali energetici è composto di 12 meridiani regolari, di otto meridiani supplementari e di numerosi meridiani minori. I 12 meridiani regolari corrispondono ai dodici organi fondamentali della medicina tradizionale cinese. Il Ch’i vi scorre ininterrotto sempre nello stesso senso, andando successivamente da un organo Yang a un organo Yin.

6 di tali meridiani sono considerati Yang, in quanto servono organi Yang, la cui funzione principale è quella di ricevere il cibo, assorbirne le parti utilizzabili (che dovranno poi essere trasformate nelle sostanze fondamentali) ed eliminare lo scarto. 

Gli altri 6 meridiani vengono invece considerati Yin, perché servono organi Yin, la cui funzione è quella di produrre, trasformare, regolare e accumulare le sostanze fondamentali (Ch’i, Ching, sangue, fluidi ecc.).

I 6 meridiani Yang sono i seguenti:

  1. meridiano dell’intestino tenue;

  2. meridiano del triplice riscaldatore (che ingloba le funzioni respiratoria, digestiva e genitale);

  3. meridiano dell’intestino crasso;

  4. meridiano della vescica;

  5. meridiano della vescicola biliare;

  6. meridiano dello stomaco.

I 6 meridiani Yin sono invece:

  1. meridiano dei polmoni;

  2. meridiano del pericardio (o ‘ministro del cuore’);

  3. meridiano del cuore;

  4. meridiano del fegato;

  5. meridiano della milza;

  6. meridiano dei reni.

I meridiani hanno simmetria bilaterale.

Esistono svariate centinaia di punti (detti anche PMM – Punti di Manifestazione Materiale) localizzati sui 12 meridiani regolari che vengono utilizzati dagli agopuntori. Tali punti sono sempre localizzati in minuscole depressioni della superficie cutanea e per questo motivo vengono chiamati ‘cavità’ (Tien Hsueh – Punto Cavo).

Tradizionalmente 108 di essi sono usati per scopi marziali (pressioni e colpi sui punti vitali).

Gli 8 meridiani supplementari (Mai o Mo) sono stati chiamati “straordinari” o “strani” perché formano un sistema a parte e le loro funzioni non sono state ancora perfettamente comprese. I primi due (Tu Mai e Ren Mai) comunicano fra di loro, ma sono indipendenti da tutti gli altri e possiedono punti propri. I rimanenti sei non hanno invece cavità proprie, ma le prendono dai meridiani principali nei punti di intersezione.

Mentre i 12 meridiani principali si possono paragonare a dei fiumi che distribuiscono il Ch’i ai vari organi del corpo, i meridiani supplementari hanno soprattutto lo scopo di immagazzinare un quantitativo sufficiente di Ch’i e di regolarne la circolazione in quelli principali. Essi hanno in pratica quindi la funzione di serbatoi e di regolatori dell’energia interna.

Gli  otto meridiani supplementari e specialmente i primi due (Tu Mai e Ren Mai), interessano in modo particolare i praticanti di meditazione, di Thai Chi e di Kung Fu, perché è soprattutto lungo di essi che il Ch’i viene accumulato e fatto scorrere con la forza del pensiero. Per questo tali meridiani sono stati anche denominati gli “8 canali psichici”. Secondo gli antichi testi taoisti il Ch’i prenatale circola solo in questi canali. Sempre secondo i taoisti, nell’uomo comune i meridiani supplementari sono in un certo qual modo bloccati, ed è possibile aprirli completamente solo tramite pratiche particolari (T’ai Chi, Ch’i Kung, Kung Fu, meditazione…).

Il queste pratiche, Ren Mai e Tu Mai sono da considerarsi in modo particolare perché lungo di essi avviene il più importante “lavoro interiore” (Nei Kung). In tale lavoro bisogna fra l’altro:

  • riempire i due canali di Ch’i in quantità sufficiente per regolare opportunamente la circolazione dell’energia nei dodici meridiani principali;

  • sbloccare Ren Mai e Tu Mai in modo da avere un flusso abbondante e regolare di Ch’i lungo di essi;

  •  far salire il Ch’i fino alla sommità del capo in modo da attivare Shen, l’energia mentale (o ‘spirituale’).


Questo testo è tratto da: Kung Fu Chang, La medicina tradizionale cinese; L. Sotte et alt., Trattato di Massaggio, Fisochinesiterapia e Ginnastiche Mediche Cinesi, UTET, Torino, 1998.

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