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Arti Marziali

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Stile del Drago
(Lung Ch'uan)

Di: Simone Camarri
Studente della Scuola Arti Marziali Fragale

Introduzione

Il drago è certamente una figura centrale nella cultura cinese, caratterizzata da una complessa simbologia che necessiterebbe una approfondita conoscenza di quella cultura per poter essere compresa a fondo. Sicuramente il drago cinese ha caratteristiche profondamente diverse da quelle attribuitegli dalla cultura medioevale europea, in cui i draghi venivano identificati come animali diabolici e che dovevano essere sottomessi a tutti i costi.

Nella mitologia cinese il drago è una creatura dalla potenza prodigiosa e sovrannaturale ed è dotato di immensa saggezza, tanto da avvicinarsi allo stato di semi-dio. Si pensi che il drago era identificato come il guardiano simbolico degli dei [4]. I draghi erano ritenuti responsabili di controllare le piogge, i monsoni ed il livello di acqua nei fiumi. Nella cultura cinese di riteneva che i draghi potessero essere visti nelle forme delle nuvole e che quindi fossero portatori di pioggia [3]. Inoltre, secondo le scritture buddiste, che hanno una grande influenza sulle arti marziali Shaolin, i draghi abitano gli oceani ed è quindi forte la connessione tra questo animale l’acqua. Infine, i draghi avevano l’abilità di cambiare forma e dimensione, apparire e scomparire. Il drago ha un corpo simile ad un serpente, ricoperto di squame, ma come una lucertola ha braccia e gambe con artigli affilati. Ha da tre a cinque artigli per ogni mano, e il drago con cinque artigli era il simbolo dell’impero cinese.

Cenni storici [1]

Il tempio di Shaolin venne fondato nel 400 d.C. (non si conoscono i nomi dei fondatori poiché i documenti bruciarono durante la dinastia Ching). Shaolin sorge sul monte Sung Shan nell'attuale Honan. Verso il 520 d.C., sotto il regno dell'imparatore Wu Ti della dinastia Liang, comparve Ta Mo (Bodhidharma in giapponese) 28° patriarca della dottrina buddista Chan (Zen in giapponese) e primo patriarca cinese. La leggenda vuole che Ta Mo si fermò al tempio e vi introdusse le basi della sua religione. A lui si attribuisce lo stile Shi Pa Lo Han Shou (18 mani di Han o dei discepoli di Budda). I movimenti caratteristici dello stile del Drago (Lung Ch'uan) erano parte degli esercizi di Bodhidharma.

Il maggior sviluppo del tempio si ebbe sotto la dinastia Sung (960 - 1260 d.C.). In questo periodo i monaci aiutarono gli imperatori a combattere i nemici, insegnando ad essi le loro arti: marziali, religiose e politiche e prestando la loro opera direttamente. Nel 1279 d.C. Kubilay Khan (nipote di Gensis Khan) sconfisse l'ultimo imperatore Sung che si uccise a Canton; nasce la dinastia Yuan (1279-1368 d.C.) (è l'epoca dei viaggi di Marco Polo). Durante la dinastia Yuan visse uno dei più grandi maestri di shaolin: Chang San Feng, monaco taoista al quale molte leggende attribuiscono la nascita del Tai Ji Quan.

L'invasione mongola venne sconfitta nel 1368 e salì al trono Chu Yuan Chang che divenne imperatore con il nome Hung Wu: nasce la dinastia Ming (1368-1644 d.C.). Questa dinastia portò un periodo di splendore in Cina. In questo periodo i monaci riordinarono le tecniche del metodo da combattimento Shaolin. Chuen Yuan, monaco Shaolin, riordinò lo shaolin in 72 tecniche fondamentali. Insoddisfatto cercò altri maestri fuori dal monastero e ne trovò due: Li Chen e Pai Yu Feng. I tre misero a punto un sistema di ben 170 tecniche fondamentali e 5 stili principali: stile del Drago, stile della Tigre, stile della Gru, stile del Serpente, stile del Leopardo.

Grazie ad una rivolta scoppiata a Pechino salirono al potere in Cina i Manciù (Mandarini) nel 1644. Nacque la dinastia Ching. Il questo periodo il tempio Shaolin diventa luogo di incontro e di rifugio dei perseguitati politici, ribelli verso il nuovo regime ed  il famoso monastero, dopo una storica battaglia fra i monaci ed i soldati, venne messo a fuoco. I monaci superstiti fuggirono nel sud della Cina (Fukien) dove ricostruirono un secondo Monastero Shaolin, ma i Ching bruciarono anche questo secondo tempio nel 1664. Da questa data inizia la diaspora dei monaci; alcuni di loro che riuscirono a sfuggire all'incendio e continuarono nell'anonimato l'opera di diffusione in tutto il territorio cinese, dando origine a varie scuole di Shaolin Quan.

A questo punto, lo stile del drago si sviluppo’ in due stili differenti, quello del Sud (piu’ vicino allo stile del tempio) e quello del Nord, originatosi dopo la distruzione del tempio. Entrambe consistono in variazioni dello stile originale sviluppato nel tempio Shaolin.

Elementi caratterizzanti (Rif. [1,2,3,4], principalmente tratto da [4])

Tra i cinque stili fondamentali, quello del drago è sicuramente quello piu’ spirituale e legato alla forza interiore e allo sviluppo del “Chi”. Molti movimenti di questo stile sono morbidi e circolari e possono ricordare quelli dello stile del serpente; infatti spesso le tecniche dello stile del drago sono varianti tratte dagli altri stili fondamentali. Tuttavia, lo stile del drago non va confuso con quello del serpente: le gambe e gli artigli sono connotati fondamentali del drago e assenti nel serpente. Mentre lo stile del serpente è caratterizzato da movimenti circolari piu’ morbidi e da colpi con le dita, le tecniche del drago sono caratterizzate da movimenti circolari morbidi che terminano con grande ed improvvisa durezza e potenza. Pertanto, lo stile del drago combina movimenti duri e morbidi insieme. Inoltre, lo stile del drago utilizza delle tecniche con mano ad artiglio; queste sono presenti anche nello stile della tigre, ma ancora una volta sono trasformate. Infatti, la mano ad artiglio nello stile della tigre ha un movimento a graffiare e a strappare. Invece, nello stile del drago la mano ad artiglio è una mano ad afferrare e le tecniche relative prevedono principalmente movimenti a tirare e ad afferrare, ed inoltre sono piu’ morbidi e circolari di quelli dello stile della tigre.

 

La mano ad artiglio nello stile del drago è piatta e pensata per afferrare braccia, orecchie ed altre parti di estremità del corpo. Inoltre, la mano viene utilizzata anche per colpi di palmo e per pugni. Nei colpi di palmo con la mano ad artiglio è il palmo della mano a colpire e non le dita come nello stile del serpente.

Lo stile tradizionale del tempio Shaolin prevedeva esercizi di potenziamento per braccia e mani (long zhua gong).  Pesanti contenitori in argilla venivano utilizzati dagli studenti; ciascun esercizio cominciava con il sollevamento lento dei recipienti che, di volta in volta ed in modo progressivo, venivano riempiti con materiale sempre piu’ pesante.

Il cuore dello stile del drago sono infatti le cosiddette braccia magiche (mor kiu). Sono una serie di veloci tecniche di braccio che utilizzano pugni, prese, colpi di palmo, leve articolari ed attacchi di gomito. Il carattere del drago si manifesta in queste tecniche per la velocita’ e la circolarita’ del movimento, che consentono di portare attacchi in sequenza.

Una parte del corpo di fondamentale importanza dello stile del drago è il bacino e la vita. I muscoli della vita sono potenti e gli unici ad essere collegati in tre direzioni differenti e lo stile del drago insegna a generare forza da questi muscoli e a scaricarla sulle braccia e sulle gambe. Siccome questi muscoli hanno uno sviluppo che non dipende dal peso né dalle dimensioni della persona, questo stile risulta efficace anche per le donne.

L’uso dei muscoli della vita ricorda il movimento a frustare della coda del drago. Allo scopo di sviluppare ed imparare a controllare i muscoli della vita si utilizza una arma tradizionale lunga 9 piedi nota con il nome di “bastone del re drago per perforare il cuore” [3]. Questa viene tenuta frontalmente e parallelamente al terreno, con una estremità a contatto con il corpo e l’alta mossa con energia su traiettorie ad arco e circolari.

Un altro aspetto fondamentale dello stile del drago è l’allenamento interiore finalizzato allo sviluppo del “Qi” (o “Chi” o “Ki”). Il “Qi” è l’energia generata internamente che va convogliata correttamente e in modo coordinato con la forza muscolare. In qualche modo, alla luce della nostra cultura, questo concetto ricorda quello di concentrazione interiore e padronanza del corpo che sono alla base della coordinazione motoria necessaria per ottimizzare i movimenti e dare continuità tramite un’ ininterrotta trasformazione dell’ energia del movimento stesso.

La respirazione gioca ovviamente un ruolo fondamentale sia nello sviluppo del “Qi” sia nelle forme dello stile del drago. Per respirare in modo da rilassare il corpo si utilizzano i muscoli della parte bassa del busto piuttosto che quelli del torace. Questo non è un movimento teso e dinamico ma morbido e rilassato. Se eseguito correttamente, questo movimento rilassa il corpo rendendolo piu’ flessibile e veloce nei movimenti. Nel combattimento, cosi’ come i movimenti anche la respirazione si alterna tra respirazione morbida e dura. Si respira in modo morbido e rilassato finchè non viene portato il colpo, istante in cui si produce una repentina espulsione dell’aria.

Le forme dello stile del Drago hanno movimenti che dovrebbero essere morbidi e lenti, simili a quelli del  Tai Chi Chuan. La mancanza di rilassatezza del corpo lo rende meno veloce e crea un ostacolo al convogliamento dell’energia su un colpo. Come tutti gli altri stili, i movimenti dello stile del drago richiamano alla mente i movimenti tipici di questo animale mitologico. Per esempio, il fatto che lo stile sia caratterizzato da finte tali per cui movimenti che sembrano essere diretti in una direzione diventano improvvisamente un attacco veloce e diretto in tutt’altra direzione richiama alla mente la caratteristica del drago di apparire e scomparire. Movimenti che partono da posizioni abbastanza chiuse e che avanzano rapidamente con movimenti a spirale, come se il corpo improvvisamente si espandesse, richiamano alla mente la capacità che il drago ha di cambiare improvvisamente dimensione. Infine, ha una certa importanza anche il contatto visivo con gli occhi dell’avversario, come elemento per poterlo intimorire.

Le forme che costituiscono lo stile del drago, secondo quanto riportato in [1,2], sono elencate nel seguito, ordinate in ordine crescente di complessità:

  • forme di base
    • 16 Fori
    • Passando il ponte tre volte
    • La tigre feroce che salta sul muroFierce
    • “Rescue Master From Single Side”
    • Spada singola
    • Premi e colpisci da Quattro lati
    • Artiglio dell’aquila
    • La distruzione del ponte
  • Intermedie
    • Toccare il ponte (introduce “mani appiccicose”)
    • Il serpente velenoso muove la lingua
    • Il pugno del re Hua
    • “Standing Five-Form”
    • “Cross Standing Five-Form”
    • Gira per agganciare e colpire
    • Cinque cavalli che tornano alla palma
  • Avanzate
    • Il pugno del fiore di susino
    • I sette modi del pugno del fiore di susino


Riferimenti:

[1] http://en.wikipedia.org/wiki/Dragon_Kung_Fu

[2] http://www.shaolin.com/s_dragon_martialarts.aspx

[3] http://www.jadedragon.com/archives/oct98/martial.html

[4] http://www.shaolinkungfu.co.nz/page.php?p=dragon

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