Stile
del Drago
(Lung Ch'uan)
Introduzione
Il drago è certamente una
figura centrale nella cultura cinese, caratterizzata da una
complessa simbologia che necessiterebbe una approfondita conoscenza
di quella cultura per poter essere compresa a fondo. Sicuramente il
drago cinese ha caratteristiche profondamente diverse da quelle
attribuitegli dalla cultura medioevale europea, in cui i draghi
venivano identificati come animali diabolici e che dovevano essere
sottomessi a tutti i costi.
Nella
mitologia cinese il drago è una creatura dalla potenza prodigiosa e
sovrannaturale ed è dotato di immensa saggezza, tanto da avvicinarsi
allo stato di semi-dio. Si pensi che il drago era identificato come
il guardiano simbolico degli dei [4]. I draghi erano ritenuti
responsabili di controllare le piogge, i monsoni ed il livello di
acqua nei fiumi. Nella cultura cinese di riteneva che i draghi
potessero essere visti nelle forme delle nuvole e che quindi fossero
portatori di pioggia [3]. Inoltre, secondo le scritture buddiste,
che hanno una grande influenza sulle arti marziali Shaolin, i draghi
abitano gli oceani ed è quindi forte la connessione tra questo
animale l’acqua. Infine, i draghi avevano l’abilità di cambiare
forma e dimensione, apparire e scomparire. Il drago ha un corpo
simile ad un serpente, ricoperto di squame, ma come una lucertola ha
braccia e gambe con artigli affilati. Ha da tre a cinque artigli per
ogni mano, e il drago con cinque artigli era il simbolo dell’impero
cinese.
Cenni storici [1]
Il tempio di Shaolin venne fondato nel 400 d.C. (non si conoscono
i nomi dei fondatori poiché i documenti bruciarono durante la
dinastia Ching). Shaolin sorge sul monte Sung Shan nell'attuale
Honan. Verso il 520 d.C., sotto il regno dell'imparatore Wu Ti della
dinastia Liang, comparve Ta Mo (Bodhidharma in giapponese) 28°
patriarca della dottrina buddista Chan (Zen in giapponese) e primo
patriarca cinese. La leggenda vuole che Ta Mo si fermò al tempio e
vi introdusse le basi della sua religione. A lui si attribuisce lo
stile Shi Pa Lo Han Shou (18 mani di Han o dei discepoli di Budda).
I movimenti caratteristici dello stile del Drago (Lung Ch'uan) erano
parte degli esercizi di Bodhidharma.
Il
maggior sviluppo del tempio si ebbe sotto la dinastia Sung (960 -
1260 d.C.). In questo periodo i monaci aiutarono gli imperatori a
combattere i nemici, insegnando ad essi le loro arti: marziali,
religiose e politiche e prestando la loro opera direttamente. Nel
1279 d.C. Kubilay Khan (nipote di Gensis Khan) sconfisse l'ultimo
imperatore Sung che si uccise a Canton; nasce la dinastia Yuan
(1279-1368 d.C.) (è l'epoca dei viaggi di Marco Polo). Durante la
dinastia Yuan visse uno dei più grandi maestri di shaolin: Chang San
Feng, monaco taoista al quale molte leggende attribuiscono la
nascita del Tai Ji Quan.
L'invasione mongola venne sconfitta nel 1368 e salì al trono Chu
Yuan Chang che divenne imperatore con il nome Hung Wu: nasce la
dinastia Ming (1368-1644 d.C.). Questa dinastia portò un periodo di
splendore in Cina. In questo periodo i monaci riordinarono le
tecniche del metodo da combattimento Shaolin. Chuen Yuan, monaco
Shaolin, riordinò lo shaolin in 72 tecniche fondamentali.
Insoddisfatto cercò altri maestri fuori dal monastero e ne trovò
due: Li Chen e Pai Yu Feng. I tre misero a punto un sistema di ben
170 tecniche fondamentali e 5 stili principali: stile del Drago,
stile della Tigre, stile della Gru, stile del
Serpente, stile del Leopardo.
Grazie
ad una rivolta scoppiata a Pechino salirono al potere in Cina i
Manciù (Mandarini) nel 1644. Nacque la dinastia Ching. Il questo
periodo il tempio Shaolin diventa luogo di incontro e di rifugio dei
perseguitati politici, ribelli verso il nuovo regime ed il famoso
monastero, dopo una storica battaglia fra i monaci ed i soldati,
venne messo a fuoco. I monaci superstiti fuggirono nel sud della
Cina (Fukien) dove ricostruirono un secondo Monastero Shaolin, ma i
Ching bruciarono anche questo secondo tempio nel 1664. Da questa
data inizia la diaspora dei monaci; alcuni di loro che riuscirono a
sfuggire all'incendio e continuarono nell'anonimato l'opera di
diffusione in tutto il territorio cinese, dando origine a varie
scuole di Shaolin Quan.
A questo punto, lo stile del drago si sviluppo’ in due stili
differenti, quello del Sud (piu’ vicino allo stile del tempio) e
quello del Nord, originatosi dopo la distruzione del tempio.
Entrambe consistono in variazioni dello stile originale sviluppato
nel tempio Shaolin.
Elementi caratterizzanti (Rif. [1,2,3,4], principalmente tratto
da [4])
Tra
i cinque stili fondamentali, quello del drago è sicuramente quello
piu’ spirituale e legato alla forza interiore e allo sviluppo del “Chi”.
Molti movimenti di questo stile sono morbidi e circolari e possono
ricordare quelli dello stile del serpente; infatti spesso le
tecniche dello stile del drago sono varianti tratte dagli altri
stili fondamentali. Tuttavia, lo stile del drago non va confuso con
quello del serpente: le gambe e gli artigli sono connotati
fondamentali del drago e assenti nel serpente. Mentre lo stile del
serpente è caratterizzato da movimenti circolari piu’ morbidi e da
colpi con le dita, le tecniche del drago sono caratterizzate da
movimenti circolari morbidi che terminano con grande ed improvvisa
durezza e potenza. Pertanto, lo stile del drago combina movimenti
duri e morbidi insieme. Inoltre, lo stile del drago utilizza delle
tecniche con mano ad artiglio; queste sono presenti anche nello
stile della tigre, ma ancora una volta sono trasformate. Infatti, la
mano ad artiglio nello stile della tigre ha un movimento a graffiare
e a strappare. Invece, nello stile del drago la mano ad artiglio è
una mano ad afferrare e le tecniche relative prevedono
principalmente movimenti a tirare e ad afferrare, ed inoltre sono
piu’ morbidi e circolari di quelli dello stile della tigre.
La mano
ad artiglio nello stile del drago è piatta e pensata per afferrare
braccia, orecchie ed altre parti di estremità del corpo. Inoltre, la
mano viene utilizzata anche per colpi di palmo e per pugni. Nei
colpi di palmo con la mano ad artiglio è il palmo della mano a
colpire e non le dita come nello stile del serpente.
Lo
stile tradizionale del tempio Shaolin prevedeva esercizi di
potenziamento per braccia e mani (long zhua gong). Pesanti
contenitori in argilla venivano utilizzati dagli studenti; ciascun
esercizio cominciava con il sollevamento lento dei recipienti che,
di volta in volta ed in modo progressivo, venivano riempiti con
materiale sempre piu’ pesante.
Il cuore dello stile del drago sono infatti le cosiddette braccia
magiche (mor kiu). Sono una serie di veloci tecniche di
braccio che utilizzano pugni, prese, colpi di palmo, leve articolari
ed attacchi di gomito. Il carattere del drago si manifesta in queste
tecniche per la velocita’ e la circolarita’ del movimento, che
consentono di portare attacchi in sequenza.
Una parte del corpo di fondamentale importanza dello stile del
drago è il bacino e la vita. I muscoli della vita sono potenti e gli
unici ad essere collegati in tre direzioni differenti e lo stile del
drago insegna a generare forza da questi muscoli e a scaricarla
sulle braccia e sulle gambe. Siccome questi muscoli hanno uno
sviluppo che non dipende dal peso né dalle dimensioni della persona,
questo stile risulta efficace anche per le donne.
L’uso dei muscoli della vita ricorda il movimento a frustare
della coda del drago. Allo scopo di sviluppare ed imparare a
controllare i muscoli della vita si utilizza una arma tradizionale
lunga 9 piedi nota con il nome di “bastone del re drago per
perforare il cuore” [3].
Questa
viene tenuta frontalmente e parallelamente al terreno, con una
estremità a contatto con il corpo e l’alta mossa con energia su
traiettorie ad arco e circolari.
Un altro aspetto fondamentale dello stile del drago è
l’allenamento interiore finalizzato allo sviluppo del “Qi” (o “Chi”
o “Ki”). Il “Qi” è l’energia generata internamente che va
convogliata correttamente e in modo coordinato con la forza
muscolare. In qualche modo, alla luce della nostra cultura, questo
concetto ricorda quello di concentrazione interiore e padronanza del
corpo che sono alla base della coordinazione motoria necessaria per
ottimizzare i movimenti e dare continuità tramite un’ ininterrotta
trasformazione dell’ energia del movimento stesso.
La respirazione gioca ovviamente un ruolo fondamentale sia nello
sviluppo del “Qi” sia nelle forme dello stile del drago. Per
respirare in modo da rilassare il corpo si utilizzano i muscoli
della parte bassa del busto piuttosto che quelli del torace. Questo
non è un movimento teso e dinamico ma morbido e rilassato. Se
eseguito correttamente, questo movimento rilassa il corpo rendendolo
piu’ flessibile e veloce nei movimenti. Nel combattimento, cosi’
come i movimenti anche la respirazione si alterna tra respirazione
morbida e dura. Si respira in modo morbido e rilassato finchè non
viene portato il colpo, istante in cui si produce una repentina
espulsione dell’aria.
Le
forme dello stile del Drago hanno movimenti che dovrebbero essere
morbidi e lenti, simili a quelli del Tai Chi Chuan. La mancanza di
rilassatezza del corpo lo rende meno veloce e crea un ostacolo al
convogliamento dell’energia su un colpo. Come tutti gli altri stili,
i movimenti dello stile del drago richiamano alla mente i movimenti
tipici di questo animale mitologico. Per esempio, il fatto che lo
stile sia caratterizzato da finte tali per cui movimenti che
sembrano essere diretti in una direzione diventano improvvisamente
un attacco veloce e diretto in tutt’altra direzione richiama alla
mente la caratteristica del drago di apparire e scomparire.
Movimenti che partono da posizioni abbastanza chiuse e che avanzano
rapidamente con movimenti a spirale, come se il corpo
improvvisamente si espandesse, richiamano alla mente la capacità che
il drago ha di cambiare improvvisamente dimensione. Infine, ha una
certa importanza anche il contatto visivo con gli occhi
dell’avversario, come elemento per poterlo intimorire.
Le forme che costituiscono lo stile del drago, secondo quanto
riportato in [1,2], sono elencate nel seguito, ordinate in ordine
crescente di complessità:
-
forme
di base
- 16 Fori
- Passando il ponte tre volte
- La tigre feroce che salta sul muroFierce
- “Rescue Master From Single Side”
- Spada singola
- Premi e colpisci da Quattro lati
- Artiglio dell’aquila
- La distruzione del ponte
- Intermedie
- Toccare il ponte (introduce “mani appiccicose”)
- Il serpente velenoso muove la lingua
- Il pugno del re Hua
- “Standing Five-Form”
- “Cross Standing Five-Form”
- Gira per agganciare e colpire
- Cinque cavalli che tornano alla palma
- Avanzate
- Il pugno del fiore di susino
- I sette modi del pugno del fiore di susino
Riferimenti:
[1]
http://en.wikipedia.org/wiki/Dragon_Kung_Fu
[2]
http://www.shaolin.com/s_dragon_martialarts.aspx
[3]
http://www.jadedragon.com/archives/oct98/martial.html
[4]
http://www.shaolinkungfu.co.nz/page.php?p=dragon
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