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E’ QUESTO IL SEMPLICE FRUTTO DI UN LAVORO DI RICERCA E STUDIO, FATTO DALLA NOSTRA GIOVANE COLLABORATRICE BEATRICE GUARDATI, COME TESINA D’ESAME PER IL CORSO ISTRUTTORI DA LEI FREQUENTATO PRESSO LA Scuola Arti Marziali Fragale. DATA LA SEMPLICITA’ ESPOSITIVA DEGLI ARGOMENTI TRATTATI, LO PROPONIAMO UTILMENTE PER COLORO CHE VOLESSERO INIZIARE AD ADDENTRARSI NELLE PROBLEMATICHE ARGOMENTALI CHE DOVREBBERO INVESTIRE ED INTERESSARE AUTONOMAMENTE, TUTTI GLI ASPIRANTI ISTRUTTORI.Preparazione atletica ed allenamento(2°Parte)Di: Beatrice Guardati
Ritengo sia necessario iniziare ad approfondire progressivamente questi argomenti, soprattutto per non rischiare di cadere in confusione quando sentiamo citare termini apparentemente astrusi, quali: RESISTENZA AEROBICA: è la qualità fisica che permette di effettuare, per il maggior tempo possibile un lavoro muscolare in condizioni aerobiche (equilibrio di ossigeno). Questo è dato dall’utilizzo del sistema energetico aerobico. Ciò si ottiene quando il processo di produzione dell’energia necessaria al funzionamento dei muscoli avviene attraverso l’ossidazione e la trasformazione del materiale energetico per opera del ciclo di krebs. I fattori che entrano a far parte di questa qualità sono: efficienza dell’apparato cardio-circolatorio e respiratorio. La resistenza aerobica si può dividere in: resistenza di base (indispensabile per poter costruire quella specifica) e resistenza specifica (tipo di lavoro svolto al massimo dell’intensità per un tempo precedentemente determinato) RESISTENZA ANAEROBICA: si ha debito di ossigeno. Questo è dato dall’utilizzo del sistema energetico anaerobico. Vi si ricorre quando l’energia richiesta è maggiore di quella normalmente prodotta dall’ossidazione delle sostanze energetiche. Il fatto ha degli inconvenienti, infatti si produce (come sottoprodotto delle reazioni chimiche necessarie alla produzione di energia) acido lattico la cui presenza nei muscoli e nel sangue, provoca poi una notevole diminuzione della capacità di lavoro e da quel senso di stanchezza e affaticamento… che costringe poi all’arresto dell’attività fisica per il suo smaltimento.
RESISTENZA RESISTENTE (resistenza pura): capacità di compiere un lavoro dato dal movimento, a lungo nel tempo. L’aumento della resistenza resistente dovrebbe essere data da un miglioramento degli scambi energetici mitocondriali. Il suo allenamento tramite gli esercizi specifici, dovrebbe quindi portare alla sua stimolazione e miglioramento, tramite la supercompensazione. RESISTENZA FORTE (o forza reistente): capacità di compiere un lavoro dato dal movimento protratto nel tempo, vincendo una forte resistenza. Il suo allenamento tramite gli esercizi specifici, dovrebbe portare alla sua stimolazione e miglioramento, tramite la supercompensazione. VELOCITA’ RESISTENTE (o resistenza veloce): la capacità protratta nel tempo di contrazione del muscolo il più velocemente possibile ad un’alta intensità di lavoro. Il suo allenamento tramite gli esercizi specifici, dovrebbe portare alla sua stimolazione e miglioramento, tramite la supercompensazione. VELOCITA’ VELOCE (velocità pura): la capacità del muscolo di contrazione per compiere un movimento più velocemente possibile. Il suo allenamento tramite gli esercizi specifici, dovrebbe portare alla sua stimolazione e miglioramento, tramite la supercompensazione.
FORZA RESISTENTE (o resistenza forte): capacità di compiere un lavoro, protratto nel tempo vincendo una forte resistenza. Il suo allenamento tramite gli esercizi specifici, dovrebbe quindi portare alla sua stimolazione e miglioramento, tramite la supercompensazione. FORZA VELOCE (o velocità forte): capacità di compiere un movimento velocemente, vincendo una resistenza alta. Il suo allenamento tramite gli esercizi specifici, dovrebbe quindi portare alla sua stimolazione e miglioramento, tramite la supercompensazione. FORZA FORTE (forza pura): capacità di compiere un movimento vincendo una resistenza massima. L’aumento della forza dovrebbe essere dato da un miglioramento qualitativo delle fibre muscolari e quantitativo delle sostanze energetiche muscolari. Il suo allenamento tramite gli esercizi specifici, dovrebbe quindi portare alla sua stimolazione e miglioramento, tramite la supercompensazione. Non posso lasciarvi senza aver raccomandato ai più curiosi ed intraprendenti, di integrare queste nozioni teoriche, anche con proprie e personali ricerche sull’argomento… ed iniziare magari proprio su ilguerriero.it, consultando gli articoli presenti nella sezione: Preparazione atletica Tutte le nozioni sino ad ora trattate sono da ritenersi valide solo per atleti che hanno già passato l’età dello sviluppo. Per quanto riguarda i bambini e gli adolescenti il tipo d’allenamento, infatti, è totalmente differente. |