DOPO I TANTI ARTICOLI DI FEDERICO FRAGALE SULLA PREPARAZIONE
ATLETICA GENERALE E SUE TEORIE METODOLOGICHE DI ALLENAMENTO, PER RISPONDERE
MEGLIO ALLE ESIGENZE DEI NOSTRI LETTORI EVIDENZIATESI NELLE TANTE MAIL DI
APPROFONDIMENTO PRATICO CHE GIUNGONO IN REDAZIONE… ABBIAMO CHIESTO A FEDERICO UN
ARTICOLO CHE INIZIASSE QUINDI A SPAZIARE ANCHE NEL PRATICO DELLE METODOLOGIE
ALLENANTI. NATURALMENTE FEDERICO TIENE A PRECISARE CHE ANCHE IN QUESTO CASO, NON
PUO’ NON TRATTARE L’ARGOMENTO IN VIA DEL TUTTO SOMMARIA E GENERALE. ECCO QUELLO
CHE CI HA CONSEGNATO POCO DOPO IN REDAZIONE.
LE METODOLOGIE ALLENANTI NELLA PRATICA
I
numerosi articoli trattati sulla preparazione atletica, definiscono come la
pianificazione sia oltremodo complessa e per giunta… altamente soggettiva.
Cerchiamo di ampliare questi concetti con delle illustrazioni di esercizi
pratici da abbinare alla programmazione dell’allenamento in un determinato
periodo dell’anno. Troveremo alcuni esercizi definiti come circuiti di
preparazione generale (da svolgere a inizio stagione per riprendere la forma
fisica generale) e circuiti di preparazione fisica specifica (da svolgere in
preparazione delle gare).
La corsa rimane come metodo esemplare per riprendere la forma
fisica e il cosiddetto “fiato”, con le dovute varianti del caso già trattate in
altri articoli (tempo, frequenza cardiaca…).
Prima di iniziare ad illustrare i circuiti e i vari esercizi,
iniziamo col definire più nello specifico la corsa:
Esistono principalmente tre tipi di corsa:
-
il footing: è un esercizio di tipo aerobico che
l’atleta svolge ad un ritmo libero. Può coprire 3 fasi:
-
fase di rimessa in forma (inizio stagione);
-
una fase di recupero;
-
una fase post gara.
Il footing fatto fuori da questi periodi, rischia di essere
una perdita di tempo. L’aumento di VO2 Max per l’atleta, durante la stagione
sportiva, si aggira tra il 15 e il 20% del livello iniziale.
L’interesse di questo dato, non risiede nel suo valore, ma
nell’utilizzo che può farne l’atleta, in quanto è preferibile avere una VO2 max
di 69 usata all’85% piuttosto che una VO2 max del 75 usata al 60%.
-
Corsa in ambiente naturale (fartlek)
Questa si distingue dalla precedente per l’intensità, i
cambiamenti di ritmo, le fasi di recupero attivo e passivo, le distanze.
L’obiettivo primario è un miglioramento delle capacità anaerobiche nella durata
dello sforzo (da 20 a 45 min.) associato all’ottimizzazione del recupero attivo
in previsione di un incontro. Il lavoro può coinvolgere anche percorsi piu
difficili e lunghi è tanto fisiologico (aumento del ritmo cardiaco), muscolare
(lavoro muscolare degli arti inferiori), quanto educativo (sfruttamento di
differenti ambienti).
-
La corsa su pista
La corsa su pista permette di lavorare con una predominanza
per l’aspetto anaerobico attraverso l’utilizzo dei rapporti
distanza/tempo/intensità. L’uso del termine pista raggruppa tutte le forme di
corsa che si effettuano su brevi distanze (da 20 a 1000 mt) su un percorso
chiuso (pista, campo da calcio…).
CORSA
IN SALITA
Descrizione:
Obiettivo:
-
Migliorare il potenziale muscolare degli arti inferiori
-
Migliorare coordinamento arti inferiori e superiori
-
Migliorare il potenziale energetico (PMA/AL) durante un
esercizio non specificvo)
CORSA IN DISCESA
Descrizione:
-
Serie di corse in discesa su brevi distanze (da 20 a 150
mt max)
-
Preferire percorsi naturali (collina)
-
Possibile sfruttamento della velocità acquisita per una
corsa su un percorso piano (continuità della discesa)
Obiettivo:
CORSA NEL BOSCO
Descrizione:
-
Serie di corse su distanze predefinite a secondo della
natura del percorso
-
Utilizzo dello spazio naturale, della diversità e della
varietà dei percorsi possibili
Obiettivo:
I
CIRCUITI DI PREPARAZIONE FISICA
Nell’impostare i circuiti di una preparazione, è bene
dividerli (a seconda del grado di allenamento e di esperienza in due forme:
generale e specifica.
Circuito di preparazione generale
Sollecita le qualità fisiche globali dell’atleta.
L’orientamento è essenzialmente a predominanza pliometrica. Si utilizza
principalmente ad inizio stagione e permette di sviluppare il potenziale
dell’atleta e soprattutto di migliorare le qualità fisiche generali. Dopo un
periodo di recupero o dopo un lungo periodo di gara, vengono effettuate
numerose sedute di questo tipo per riavviare un nuovo ciclo di lavoro. Gli
aspetti dominanti che si vogliono sviluppare sono: aspetto aerobico e l’aspetto
anaerobico. Le schede che seguono, costituiscono l’insieme delle situazioni
usate nel quadro dei circuiti di preparazione generali alle quali sono associate
delle situazioni di lavoro con la palla medica e, qualche volta, delle
situazioni sfruttate nei circuiti di preparazione specifica.
SALTI IN ½ SQUAT
Descrizione:
Obiettivo:
-
Lavoro muscolare dei quadricipiti
-
Coordinamento del lavoro degli arti inferiori e superiori
-
Apprendimento dei movimenti del bacino
-
Apprendimento del movimento “punta piedi”
SALTI + FLESSIONE COSCIA-TRONCO
Descrizione:
- Effettuare una serie di salti a piedi uniti,
portando le cosce verso il busto (flessione completa) e mantenendo il busto in
posizione verticale.
Obiettivo:
- Lavoro muscolare di tipi pliometrico
- Miglioramento del movimento del bacino
- Uso delle braccia come propulsore verticale
SALIRE
SU UNA PANCA GAMBE TESE
Descrizione:
Obiettivo:
-
Miglioramento della spinta a gambe tese in avanti e
indietro
-
Padronanza dello spazio dietro il pugile
-
Controllo dell’equilibrio in avanti e indietro
SALTI GUIDATI
Descrizione:
Obiettivo:
RIMBALZO DALL’ALTO IN BASSO
Descrizione:
Obiettivo:
SALTI LATERALI SULLA PANCA
Descrizione:
Obiettivo:
-
Lavoro muscolare degli arti inferiori
-
Miglioramento della spinta
-
Coordinazione arti inferiori e superiori durante il
movimento di slancio
SALIRE
SULLA PANCA DI LATO
Descrizione:
Obiettivo: Migliorare la coordinazione braccia/gambe
SALIRE E SCENDERE DALLA PANCA IN POSIZIONE FRONTALE
Descrizione:
-
Salire sulla panca con una gamba sola e alternare le
gambe
-
Balzare dal suolo alla panca in punta di piedi
-
fare un salto ampio sopra la panca
Obiettivo:
SALTI AD OSTACOLI CON LE PANCHE
Descrizione:
Obiettivo:
-
Lavoro muscolare degli arti inferiori
-
Migliorare la spinta durante lo spostamento in avanti
-
Coordinare arti inferiori e superiori durante il balzo
SALTI CON L’ELASTICO
Descrizione:
Obiettivo:
SALTO
AD OSTACOLI
Descrizione:
-
Superare gli ostacoli in un balzo in punta di piedi
-
Limitare il tempo di spinta
-
Ricercare un’elevazione del busto al posto di una
flessione del ginocchio e una flessione tronco/coscia
Obiettivo:
SALIRE GRADINI IN ½ SQUAT
Descrizione:
VARIANTE 1
Descrizione:
VARIANTE 2
Descrizione:
Obiettivo:
DISCESA DI GRADINI PIU FLESSIONE IN ATTERRAGGIO
Descrizione:
VARIANTE
Obiettivo:
SALTO DI GRADINI A GAMBE CHIUSE
Descrizione:
VARIANTE
Obiettivo:
SALIRE
LE SCALE
Descrizione:
-
Salire rapidamente le scale, quasi correndo, gradino dopo
gradino, appoggiando un solo piede ad ogni gradino
-
Realizzare una posa d’appoggio sulla pianta del piede
Obiettivo:
-
Migliorare i punti d’appoggio
-
Rafforzare muscolatura arti inferiori
-
Uso delle braccia come propulsore
SALIRE LE SCALE IN SEMI SQUAT
Descrizione:
Obiettivo:
SALIRE DI LATO LE SCALE SU UNA GAMBA
Descrizione:
-
Salire le scale su un solo appoggio, di lato
-
La seconda gamba è in posizione orizzontale
-
Ad ogni gradino effettuare una piccola pausa per
ritrovare l’equilibrio
Obiettivo:
CORSA A VARIAZIONE DI FREQUENZA
Descrizione:
Obiettivo:
-
Migliorare la corsa veloce
-
Ricerca della velocità attraverso l’aumento della
frequenza gestuale
-
Ricerca di un punto d’appoggio potente e rapido
-
Aumento della muscolatura degli arti inferiori
CORSA
CON TOCCO DI CONTRASSEGNO AL SUOLO
Descrizione:
Obiettivo:
-
Miglioramento della velocità di accelerazione
-
Concatenazione di azioni di natura diversa (corsa e
flessione)
-
Ottimizzazione della ricerca di punti d’appoggio (corsa e
semi giro)
CORSA E FLESSIONI
Descrizione:
Obiettivo:
TRAZIONI ALLA SBARRA
Descrizione:
-
Effettuare delle trazioni alla sbarra alta
-
Mantenere il controllo del bacino e degli arti inferiori
-
La trazione deve essere effettuata portando il viso
all’altezza della sbaraa
Obiettivo:
TRAZIONI ALLA SBARRA
Descrizione:
Obiettivo:
FLESSIONI
CON APERTURA MASSIMA
Descrizione:
Obiettivo:
FLESSIONI CON APERTURA MINIMA
Descrizione:
Obiettivo:
ARRAMPICATA CON LA CORDA
Descrizione:
VARIANTE
Obiettivo:
Il circuito di preparazione specifica
Certe attività svolte e viste nel circuito di preparazione
generale, si ritrovano anche nel circuito specifico, la differenza sostanziale
risiede nel periodo di sfruttamento e nei tempi ed intensità di lavoro. I
circuiti di preparazione specifica, sono utilizzati nella fase di preparazione
subito prima della gara. Le schede che seguono costituiscono l’insieme delle
situazioni incontrate nel quadro dei circuiti di preparazione specifica.
SPOSTAMENTO
SU SUPERFICIE MOBILE
Descrizione:
Obiettivo:
-
Migliorare i punti d’appoggio nel momento del colpo e
degli spostamenti
-
Ottimizzare la spinta dei punti d’appoggio durante il
colpo
-
Lavoro muscolare di tipo specifico
-
VARIANTE: lavoro sulla sabbia
FIGURE E CERCHI
Descrizione:
-
l’atleta effettua movimenti costanti con spostamenti in
senso circolare
-
Il pugile sferra il colpo in movimento
-
Spostamenti laterali e non di lato
Obiettivo:
-
Miglioramento degli spostamenti laterali
-
Ottimizzazione della nozione “colpi in movimento”
-
Ottimizzazione della nozione “spostamento+colpo”
FIGURE CON MANUBRIO
Descrizione:
L’atleta effettua una serie di figure con un manubrio in
ciascuna mano (da 1,5 kg a 4 kg)
Obiettivo:
VARIANTE:
SACCO
IN MOVIMENTO
Descrizione:
-
L’atleta si sposta lateralmente e colpisce con tre
diretti ciascun sacco nel momento in cui si trova davanti a lui
-
Gli spostamenti e le combinazioni di colpi devono essere
effettuati da destra a sinistra e viceversa
Obiettivo:
SVILUPPO ORIZZONTALE DELLA GUARDIA
Descrizione:
Obiettivo:
-
Miglioramento dell’estensione completa delle braccia
(nozione diretto)
-
Miglioramento della chiusura delle articolazioni (gomito,
polso, pugno) nel mometo in cui si sferra un colpo diretto
-
Muscolatura della fascia scapolare
FIGURE CON L’ELASTICO
Descrizione:
-
In posizione di guardia, elastico teso, effettuare una
serie di diretti accelerata dall’allentamento dell’elastico
-
Effettuare i diretto con un braccio e poi con l’altro
-
Sostenere l’accelerazione dovuta all’elastico
Obiettivo:
PERCORSI
SU LISTELLI DI LEGNO
Descrizione:
Obiettivo:
PERCORSI LATERALI SU LISTELLI
Descrizione:
-
Come l’esercizio precedente, ma l’atleta è in posizione
laterale
-
Variare la posizione laterale (difronte, di spalle)
Obiettivo:
SPOSTAMENTO E PRESA DI PALLA
Descrizione:
-
I due atleti sono uno di fronte all’altro in posizione di
guardia, si spostano lateralmente con o senza punti di riferimenti al suolo
-
Uno tiene in mano delle palline da tennis che lancerà una
ad una
-
L’altro cercherà di prenderle prima che tocchino terra
(prima del passaggio sotto la cintura
Obiettivo:
PRESA
DI PALLA
Descrizione:
Obiettivo:
-
Migliorare i punti di appoggio
-
Migliorare la coordinazione braccia/gambe
-
Ottimizzare l’uso di piu’ informazioni nello stesso tempo
ROTAZIONE DEL BUSTO CON PALLA MEDICA
Descrizione:
Obiettivo:
ROTAZIONE DEL BUSTO DA SEDUTO CON PALLA MEDICA
Descrizione:
- Ciascun atleta dispone di una palla medica ed
effettua dele rotazioni del busto ricercando un contatto suolo-palla medica
Obiettivo:
ROTAZIONE
DEL BUSTO E ADDOMINALI
Descrizione:
Obiettivo:
ROTAZIONE DEL BUSTO E DEL BACINO
Descrizione:
Obiettivo:
-
Migliorare la rotazione del busto
-
Migliorare la rotazione del bacino
-
Migliorare i movimenti della fascia addominale
CORDA
Descrizione:
Obiettivo:
Questi esercizi, sono sicuro che dai piu, non vengono neanche
presi in considerazione, in quanto, forse, risultano essere perdite di tempo, se
dovesse realmente essere così questo articolo non avrebbe senso…e allora perché
farlo?
Analizzando gli esercizi come è stato fatto, possiamo
constatare che a lungo termine si creano i presupposti per assestare un colpo, o
un’automatismo nell’esatta situazione di tempismo e soprattutto consci dello
spazio, in equilibrio, e quindi potenti e al tempo stesso precisi.
Colpire l’avversario non si riduce solo alla semplice messa
in azione degli arti superiori o inferiori, ma occorre considerare l’insieme
della struttura muscolare che interviene nella realizzazione tecnica del gesto.
Ogni gesto specifico, se analizzato, tiene conto di numerosi
aspetti:
ARTI INFERIORI
-
Spinta dei punti d’appoggio (punta del piede)
-
Importanza dello spostamento del peso del corpo (quantità
di movimento) al livello delle gambe
-
Mobilità dell’articolazione del ginocchio
-
Carattere esplosivo della spinta dei punti del ginocchio
-
Flessione limitata degli arti inferiori (1/4 di squat)
-
Importanza della mobilità articolazione dell’anca
-
Carattere esplosivo della muscolatura delle gambe
ARTI SUPERIORI
-
Importanza del lavoro della fascia scapolare
-
Importanza della mobilità dell’articolazione della spalla
-
Posizionamento degli arti superiori (protezione del viso)
-
Carattere esplosivo dell’estensione del braccio e
dell’avambraccio
-
Rapidità di flessione dell’avambraccio sul braccio
-
Chiusura articolare del gomito, del pugno, delle dita
(carattere tonico degli arti superiori)
TRONCO
TESTA
Tutto questo è eseguito negli esercizi descritti, i quali
permettono tutti i tipi di lavoro descritti, inoltre permettono di lavorare e
migliorare anche i fattori muscolari preponderanti per il conseguimento della
vittoria in un match:
GLOBALE
-
Colpo da posizione fissa o in movimento
-
Assestare uno o piu’ colpi in movimento
-
Colpire anche in mancanza di equilibrio
-
Ricerca immediata dell’equilibrio
ARTI INFERIORI
ARTI SUPERIORI
TRONCO
Un altro lavoro utile per il miglioramento dell’atleta, in
termini di esplosività del gesto specifico è l’utilizzo della palla medica.
La palla medica
Attrezzo per la muscolatura il cui utilizzo è multiplo nella
preparazione dell’atleta.
Nel quadro del lavoro di muscolatura generale è uno degli
strumenti che viene utilizzato sotto diverse forme (lancio a due braccia, con
flessione dell’avambraccio a contatto sul petto, con un braccio, rotazione del
tronco schiena a schiena con passaggio della palla medica al compagno). Oltre ad
essere uno degli strumenti di preparazione fisica generale (sdraiato a terra con
lancio in alto partendo da una posizione in ginocchio), è anche integrata nella
preparazione fisica specifica (unoi di fronte all’altro in posizione da boxe,
lancio ad una o due braccia) La sua facilità d’uso ne fa uno degli elementi di
muscolatura dinamica di tipo esplosivo, caratteristiche preponderanti della
nostra disciplina.
LANCIO
DELLA PALLA MEDICA CON UN BRACCIO CON TIRO A CAMPANILE
Descrizione:
-
Effettuare dei lanci della palla medica con un braccio
verso il compagno, mantenendo una traiettoria alta, con una posizione
iniziale del braccio che compie il lancio teso verso l’alto e dietro il
corpo (dietro la linea delle spalle)
Obiettivo:
-
Lavoro muscolare di un braccio (arto superiore+spalla)
-
Miglioramento della spinta durante la fase di lancio
-
Ottimizzazione del lavoro muscolare necessario al lancio
(punto d’appoggio, gambe, dorso, braccio)
LANCIO DELLA PALLA MEDIICA CON DUE BRACCIA CON TIRO A
CAMPANILE
Descrizione:
-
Lanciare la palla medica con due mani al compagno di
fronte con molto slancio
-
Mantener una traiettoria verso l’alto e in avanti (a
campanile)
-
Posizione iniziale della palla a contatto con la schiena
con flessione all’indietro delle braccia
Obiettivo:
LANCIO
DELLA PALLA MEDICA CON DUE BRACCIA E IN GINOCCHIO
Descrizione:
VARIANTE
Obiettivo:
VARIANTE
Descrizione:
LANCIO DELLA PALLA MEDICA CON DUE BRACCIA DA POSIZIONE
DISTESA
Descrizione:
-
Da posizione distesa lanciare la palla verso il compagno
in piedi di fronte a noi, con entrambe le braccia
-
Le braccia sono posizionate nel prolungamento verticale
alto del corpo
Obiettivo:
LANCIO
DELLA PALLA MEDICA DA POSIZIONE SQUAT
Descrizione:
-
In posizione iniziale di flessione massima degli arti
inferiori, fare dei lanci verso l’alto e in avanti verso il compagno
-
Il lancio della palla deve avvenire nel momento
dell’estensione completa del corpo (braccia tese in posizione verticale
massima, con spinta verticale)
Obiettivo:
RECUPERO DELLA PALLA MEDICA
Descrizione:
-
In posizione iniziale di flessione massima delle gambe,
effettuare dei lanci verso l’alto e in avanti verso il compagno
-
La palla medica è posizionata al suolo
-
Il lancio e il recupero deve avvenire nel momento
dell’estensione completa del corpo
Obiettivo:
PALLA MEDICA IN POSIZIONE DI GUARDIA
Descrizione:
Obiettivo:
-
Lavoro muscolare globale specifico
-
Ottimizzazione della nozione di spinta dei punti
d’appoggio durante il colpo
-
Controllo del bacino
-
Miglioramento dell’equilibrio sulla gamba avanti subito
dopo il lancio
LANCIO
PALLA MEDICA, SEDUTI, CON DUE BRACCIA
Descrizione:
-
Seduti uno di fronte all’altro, effettuare una serie di
lanci della palla al compagno con entrambe le braccia
-
Prima e dopo il lancio le braccia sono in posizione
flessa a contatto col torace
Obiettivo:
-
Lavoro muscolare degli arti superiori, senza uso delle
gambe e dei punti d’appoggio
-
Lavoro muscolare del tronco (muscolatura dorsale e
addominale)
LANCIO PALLA MEDICA DI LATO
Descrizione:
VARIANTE
Descrizione:
Obiettivo:
Bibliografia:
La boxe nel terzo millennio
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