PROSEGUENDO CON I SUOI INTERESSANTISSIMI ARTICOLI TECNICI
SULLA PREPARAZIONE ATLETICA, FEDERICO FRAGALE CI
PARLA ADESSO DI UNA QUALITA’ CHE TUTTI COMPRENDIAMO, MA DI CUI ALTRETTANTO
SPESSO… NON NE CONOSCIAMO I VERI RISVOLTI E SOPRATTUTTO LE METODICHE PER
ALLENARLA IN MANIERA SPECIFICA: “LA DESTRERZZA”!
Destrezza: basi fondamentali e metodi di sviluppo
La destrezza occupa una collocazione particolare in seno alle
varie qualità fisiche. Essa è infatti collegata in vari modi e maniere alle
altre qualità fisiche.
Si definisce con il termine destrezza, la capacità di
essere padroni di coordinazioni complesse di movimento, inoltre di apprendere e
perfezionare rapidamente abilità di movimento sportive, infine anche quella
capacità di saper utilizzare razionalmente queste abilità ed adattarle
opportunamente in modo rapido, in relazione alle esigenze di una situazione che
varia continuamente (Hirtz).
Sono stati elaborati (Saziorski) alcuni criteri di
valutazione della destrezza:
-
la difficoltà di coordinazione del decorso del movimento:
un determinato movimento può essere di diversa difficoltà (afferrare un
pallone, saltare sul cavallo) in questo caso interessano le esigenze di
coordinazione motoria.
-
La precisione dell’esecuzione: un movimento si
considera preciso quando corrisponde all’obiettivo motorio dal punto di vista
spaziale, temporale e dinamico.
-
Il tempo di esecuzione: un’altra misura della
destrezza che indica il tempo di apprendimento di cui necessita l’atleta, per
assimilare la necessaria precisione di un movimento nuovo.
Nei
nostri sport, dove vi è un rapido alternarsi delle condizioni di gara e da una
notevole varietà di azioni, quando ci si presenta una situazione che varia
improvvisamente, è necessaria una grande destrezza per reagire rapidamente, in
modo coerente ed opportuno. In questo caso possiamo definire il tempo di
esecuzione, come il tempo minimo tra il momento in cui muta la situazione e
l’inizio del movimento di risposta.
La destrezza è un presupposto importante per l’apprendimento
ed il perfezionamento (correzione di errori, eliminando movimenti superflui)
delle abilità di movimento sportive, o tecnico sportive ed è quindi d’importanza
fondamentale e primaria nei nostri sport praticati ad un certo livello.
Pertanto la destrezza si manifesta in una scelta razionale
delle abilità, precedentemente ottenute in allenamento, e nelle consapevoli
correzioni nell’azione che l’atleta mette in atto durante l’esecuzione del
movimento vero e proprio.
Un’elevata destrezza è anche necessaria nei cosiddetti
movimenti di reazione dell’atleta, soprattutto quando si tratta di ristabilire,
immediatamente, in modo riflesso, l’equilibrio che si sta perdendo.
Per migliorare la destrezza, molto importanti sono i
presupposti che devono essere tenuti in considerazione per svilupparla:
-
le qualità fisiche, sempre collegate e sviluppate di
pari passo insieme a questa qualità;
-
esperienza di movimenti: ogni movimento nuovo, parte
da una base di coordinazione assimilata negli anni, durante le varie
esperienze non solo sportive. Pertanto i rapporti tra destrezza ed esperienza
di movimento debbono essere considerati in modo assolutamente reciproco;
-
attività degli analizzatori: devono essere
iperattivi e ben “allenati” ad elaborare informazioni immediate attraverso i
segnali ottici, acustici, tattili e vestibolari.
Per favorire lo sviluppo della destrezza ci sono dei fattori
che non vanno sottovalutati:
-
assimilazione preliminare di nuove e molteplici abilità di
movimento. L’apprendimento di nuove e multiformi coordinazioni di movimento
espande la base su cui possono essere formati nuovi rapporti di coordinazione.
-
L’atleta dovrebbe ininterrottamente apprendere nuove
abilità. Se per lungo tempo si trascura l’apprendimento di nuovi movimenti,
viene a ridursi la capacità di apprendimento. Questo punto di vista riguarda
particolarmente quelle discipline sportive il cui concetto di prestazione
consiste nell’essere in possesso di una capacità di esecuzione difficile e
molto estesa. I movimenti standardizzati che si svolgono in condizioni
standardizzate, non contribuiscono più allo sviluppo della destrezza.
-
Mentre le altre qualità fisiche si possono sviluppare anche
mediante movimenti relativamente semplici, gli esercizi per lo sviluppo della
destrezza debbono manifestare un certo grado di difficoltà sotto l’aspetto
della coordinazione motoria.
-
Per lo sviluppo della destrezza come capacità dell’atleta
ad utilizzare rapidamente ed opportunamente la propria attività motoria, sono
particolarmente adatti i giochi sportivi e di movimento in genere, corse ad
ostacoli di tutti i tipi …
-
Per lo sviluppo della destrezza specifica, le esigenze
debbono essere elevate in modo che vengano aumentate le difficoltà di
coordinazione con cui lo sportivo ha a che fare per diventare abile.
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Le esercitazioni per lo sviluppo della destrezza dovrebbero
essere svolte all’inizio della seduta di allenamento (analogia con lo sviluppo
della velocità). Debbono essere inseriti intervalli di recupero ottimali.
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I differenti periodi di sviluppo dell’individuo, in
relazione alla sua età (fasi sensibili)
presentano dei presupposti diversi per quanto riguarda lo sviluppo della
destrezza. Le possibilità più favorevoli si hanno da ragazzi e durante
l’adolescenza, poiché in questo periodo l’organismo è più plastico rispetto ai
successivi periodi di sviluppo.
Esempi di alcuni esercizi che sviluppano la destrezza:
Bibliografia:
Teoria dell'allenamento - Harre - soc. stampa sportiva
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