NOTIAMO COME
LA TECNOLOGIA
CORRA
CONTINUAMENTE IN NOSTRO AIUTO CIRCA I METODI PER CONTROLLARE E MONITORARE IL
NOSTRO ALLENAMENTO PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL SUO STATO OTTIMALE. E’ IL CASO
DEI CARDIOFREQUENZIMETRI. DATO CHE QUESTI SONO ANCHE LEGATI AD INTERESSI
COMMERCIALI CHE DANNO SPESSO NOTIZIE E SPIEGAZIONI SOMMARIE E PARZIALMENTE
ESATTE… ABBIAMO CHIESTO A FEDERICO FRAGALE DI PARLARCI DEI SUOI POSSIBILI USI,
ED AIUTARCI A COMPRENDERNE L’EFFICACIA.
IL CARDIOFREQUENZIMETRO
negli sport da ring
Di: Federico Fragale
Negli
tanti ultimi articoli trattati, abbiamo compreso quali siano i parametri
fondamentali per una programmazione di un allenamento a lungo, medio e breve
termine, ossia:
Abbiamo perciò potuto comprendere che, un
determinato lavoro deve essere svolto, oltre che in un preciso tempo, anche ad
una frequenza cardiaca “mirata”. Solitamente i metodi tradizionali,
prevedevano dopo ogni sforzo, il calcolo manuale della frequenza cardiaca e a
distanza di un minuto poi, un’ulteriore calcolo del recupero. Metodi che a
volte (comprensibilmente) non sono proprio così precisi come vorremmo che
fossero.
Sentiamo ormai spesso parlare sulle riviste e
giornali specializzati, dei cardiofrequenzimetri. Ma cosa sono?
Sono
strumenti elettronici, formati e contenuti in una specie di orologio da polso e
una fascia da indossare sul torace, che permette di registrare i battiti
cardiaci e la loro frequenza, in modo istantaneo e reale, riportando il
resoconto sul display del bracciale elettronico, con una soddisfacente buona
“fedeltà” per quanto riguarda l’intensità dello sforzo e dell’impegno
muscolare che stiamo svolgendo. Con questo strumento, conoscendo i parametri su
cui vogliamo lavorare, sarà ancora più facile capire il ritmo di lavoro a cui
dovremo sottoporci, se l’intensità è sufficiente oppure no e permette
quindi, di raggiungere più facilmente dal punto di vista programmatico, diversi
obiettivi. Potremmo dire che l’uso di questo strumento elettronico, può
esserci molto utile se non quasi indispensabile, per personalizzare e
ottimizzare al massimo il proprio lavoro fisico, basandosi sui propri parametri
fisiologici, ottenendo da ogni allenamento un “motivo allenante”. Difatti la
maggior parte dei cardiofrequenzimetri, (almeno quelli sufficientemente buoni)
sono personalizzati, ovvero richiedono sin dal primo utilizzo, una registrazione
dei propri dati: età, peso, altezza e sesso… senza così doverli reimpostare
ad ogni utilizzo.
Vi sono numerosi cardiofrequenzimetri presenti in
commercio, e non sono proprio tutti uguali. Se siamo intenzionati al loro
acquisto per usarli nel nostro allenamento, una prima selezione quindi, andrebbe
fatta in base alle nostre specifiche necessità ed esigenze:
-
cardiofrequenzimetri
per un uso “amatoriale”, ovvero per tutti coloro che si avvicinano per
la prima volta al mondo del fitness, con funzioni semplici, ma al tempo
stesso precisi.
-
cardiofrequenzimetri
in uso negli ambienti fitness, che ha inoltre funzioni di controllo e
miglioramento delle condizioni cardiovascolari.
-
cardiofrequenzimetri
per uso “agonistico” specifici per gli sport aciclici (per es. il
nostro), con possibilità di programmare gli allenamenti con ripetute
(tipico dell’interval training) di calcolare il VO2 Max, calorie
consumate, possibilità di trasferimento dati sul PC, dotazione di allarmi
acustici che avvertono il superamento di alcune soglie di lavoro, cadenza di
corsa etc.
Una volta acquistato il cardiofrequenzimetro
giusto, dobbiamo fare particolare attenzione ad impostarlo correttamente,
soprattutto impostando il valore della soglia anaerobica. Alcuni modelli la
calcolano automaticamente, ma in mancanza possiamo fare noi una semplice
operazione, già vista in un mio articolo precedente (come
progettare un programma di allenamento):
220- l’età dell’individuo= freq. Max. al
valore ottenuto, dobbiamo successivamente togliere il 7% per ottenere la
frequenza di soglia anaerobica.
Facciamo un esempio per capire meglio, per una
persona di 25 anni:
Frequenza Massima : 220 - 25 = 195 bpm
Frequenza di Soglia Anaerobica: 195 - 7% = 180 bpm
Numerose sono le frequenze calcolabili e le
relative soglie di lavoro (una volta calcolata la soglia anaerobica) da seguire
e mantenere per raggiungere gli obbiettivi che ci siamo posti.
Frequenza Massima Teorica:
viene utilizzata normalmente per azioni di massimo sforzo, nel nostro caso:le
ripetute al sacco, paou, combattimento, scatti ecc… dove si esprima la potenza
pura.
Frequenza di Soglia
Anaerobica: la resistenza allo sforzo è relativamente bassa in relazione al
periodo di tempo, ma si alza con l' allenamento. Viene utilizzata nei lavori ad
alta intensità.
Frequenza di Fondo
Lipolitica: Frequenza Massima Teorica - (25/28 %) . È la frequenza ottimale
per perdere peso (e fare quindi un buon lavoro aerobico puro) visto che vengono
bruciati notevoli quantità di grassi, per un tempo minimo di circa 40 minuti.
Frequenza Minima Allenante:
Frequenza Massima Teorica - (35/40 %). Indica un valore per il quale è inutile
fare allenamento, in quanto mantenendo questo livello di intensità non si ha
nessun miglioramento attraverso la “famosa” supercompensazione.
Utilizzando
queste soglie, si possono fare degli allenamenti personalizzati. Alcuni
cardiofrequenzimetri, sono addirittura dotati di allarmi, che ci possono
avvertire quando le pulsazioni stanno superando la soglia massima o scendendo
sotto la soglia minima impostata, quindi diminuendo l’intensità qualora il
valore viene superato, e aumentandola qualora il valore diminuisca.
Tutte queste esercitazioni, possiamo farle su un
qualsiasi lavoro muscolare, dalla corsa, alla bicicletta, al lavoro specifico,
per esempio: sacco, sparring, padelle, paou, specchio etc. chiaramente bisogna
che i preparatori in prima persona, accettino di buon grado e si aggiornino su
questi nuovi metodi di controllo dell’allenamento, cosa che noto… i più
anziani stentano ad accettare, preferendo forse rimanere sulle vecchie linee. Ma
noto con piacere che i migliori di questi, sono già dei veri esperti in
materia.
A tutti gli altri vorrei eventualmente ricordare
che l’innovazione è progresso… e per imparare ad utilizzarla a nostro
vantaggio… non è mai troppo tardi!
BUON ALLENAMENTO!
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