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Bodybuilding

VISTO IL GRANDE SUCCESSO RISCONTRATO DA QUESTO GENERE DI ARTICOLI… CONTINUIAMO A PROPORVI INSERTI CHE INFOLTISCONO LA FRESCA RUBRICA SUL BODYBUILDING CHE ABBIAMO DECISO DI DEDICARGLI. ECCOVI UN ARTICOLO DEL NOSTRO FEDERICO FRAGALE CHE CI PARLA ANCORA DELLE METODICHE DI ALLENAMENTO. MA PRIMA ANCORA DI ILLUSTRARCI LE TECNICHE… VUOLE BEN PRECISARE L’IMPORTANZA DEI CONCETTI SUI QUALI QUESTE SI FONDERANNO. NON POSSIAMO CHE DARGLI RAGIONE E PUBBLICARGLI QUESTO SUO ULTIMO LAVORO.

Il Natural bodybuilding

Di: Federico Fragale (D.T. Scuola Arti Marziali Fragale)

Abbiamo già menzionato il significato del termine body building, ma forse non abbiamo definito quello della ricerca personale di un body builder.

Questo, oltre ad edificare il proprio corpo, renderlo cioè più grosso aumentandone la massa muscolare magra, si basa anche sulla riduzione massima della percentuale di grasso corporeo, con un rapporto stretto tra massa e definizione.

Cosa è il natural body building?

Con il termine “natural”, si intende prefiggersi gli stessi risultati sopra menzionati  mediante un uso corretto della scienza dell’allenamento e dell’alimentazione, con i relativi principi fisiologici e soprattutto… senza l’utilizzo di farmaci anabolizzanti.

Rimanendo in questa branca del natural, passiamo a distinguere i due individui “tipo” che si possono riscontrare nella pratica del body building:

  • l’easy gainer ;

  • l’hard gainer.

Non pensate che siano strani nomi di bevande o integratori, ma sono semplicemente termini che riguardano il fattore genetico per la crescita muscolare, ovvero:

  • EASY GAINER: è colui che con il minimo sforzo ottiene degli enormi risultati in termini di massa e in poco tempo;

  • HARD GAINER: Anche se sembra un nome più accattivante del primo, purtroppo, possiamo tradurlo come il contrario, ovvero colui che ha difficoltà a crescere.

Sono pochi infatti, i fortunati che rientrano nella categoria degli easy gainer.

Nella stragrande maggioranza dei casi apparteniamo al secondo gruppo (cioè negli hard gainer) e prima di impostare l’allenamento…  dovremmo innanzitutto saper individuare il nostro tipo di fisico tra:

  • ectomorfo,

  • mesomorfo

  • endomorfo.

ECTOMORFO

MESOMORFO

ENDOMORFO

Poco muscoloso

Muscoloso

Muscolatura sottosviluppata

Giovane nell'apparenza

Eccessivamente maturo nell'apparenza

 

Difficoltosa crescita muscolare(Hard gainer)

Facile crescita muscolare (Easy gainer)

Facile crescita muscolare (Easy gainer)

Ha problemi nel aumentare di peso

Varia il peso facilmente

Difficoltà a perdere peso

Forma squadrata

Postura dritta

Forma tonda

Esile

Cute spessa

Grasso

Pettorale piatto

 

 

Costituzione delicata

 

 

Alto

 

 

E’ importante prendere consapevolezza cosciente del tipo di fisico che abbiamo, e tentando di essere obiettivi… senza cercare di rientrare per forza nella categoria che più ci piacerebbe, perché questo servirà per impostare l’approccio migliore per l’allenamento e l’alimentazione, i due fattori che se ben equilibrati… garantiranno il successo… se veramente vogliamo essere dei natural body builder.

Avrete sicuramente già letto negli articoli precedenti come sia inutile prendere ad esempio le split routine dei grandi campioni che ci propinano giornali e varie riviste specializzate, visto che loro non rientrano nella categoria “natural” (utilizzando cioè farmaci) non hanno bisogno di prendere in considerazione il fattore tempo per il recupero e la supercompensazione.

Difatti, conoscendo un minimo di fisiologia umana è impossibile allenarsi ai pesi per 5 volte a settimana, magari anche in due sedute giornaliere, lavorando 10-15 serie per gruppo muscolare… ed  incrementando massa a dismisura.

Ecco che ancora una volta ritorniamo all’utilità dell’allenamento breve intenso ed infrequente, per tutti i VERI natural.

Chiaramente, per un’aumento della massa muscolare rimane il carico massimale o sub massimale, con un intensità dell’esercizio relativamente alta, atta all’esaurimento muscolare (vedi link collegamento: fare meno per ottenere di più).

Per farla breve la frequenza di allenamento dovrebbe essere ogni tre giorni, (quindi, le 2 volte a settimana, per i principianti vanno più che bene) per garantire così  il ripristino del glicogeno nella muscolatura e la ricostruzione della muscolatura stessa, ed essere sempre pronti a dare il massimo, ricordandoci di non lavorare i vari gruppi muscolari, più di una volta alla settimana.

Sappiamo ormai che i primi risultati hanno bisogno di qualche mese di allenamento per arrivare, e che la tabella di allenamento deve tenere conto della muscolatura che lavora anche indirettamente nell’esercizio.

Cerchiamo di rimarcare bene quest’ultimo punto:

nelle distensioni su panca, anche la muscolatura delle spalle e del tricipite sono impegnate nel movimento, quindi si terrà conto anche di questo per poi decidere quanti e quali esercizi fare nello specifico.

Un aumento anche minimo del carico nelle distensioni su panca è un successo oltre che dei muscoli pettorali, anche dei tricipiti e dei deltoidi, (visto che aiutano e partecipano nel movimento di distensione) quindi non fossilizzatevi sul singolo gruppo muscolare che pensate di sviluppare o che state lavorando, ma cercate di essere di più larghe vedute. Quindi, se avete riscontrato un aumento del carico sulla panca, cercate di riproporlo anche negli esercizi dei tricipiti e dei deltoidi, visto che sono divenuti più forti, senza sentirvi appagati…e così via, questo è lo scopo allenante, e il fatto che questo sia sempre presente… darà più motivazione e risultato!

Chiudo con una frase di Stuart McRobert (editore di Hardgainer):

Se ogni bodybuilder al mondo aggiungesse due giorni di riposo extra tra le sedute, in poche settimane il mondo si riempirebbe di muscoli. "

BUON ALLENAMENTO!


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