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W.A.K.O. Thailand

IL NOSTRO COLLABORATORE ESTERO CI HA CHIESTO DI POTER RIASSUMERE LE TAPPE SALIENTI DEL SUO LAVORO IN THAILANDIA… E TUTTO IL PROCESSO DELLA SUA FORMAZIONE COME PROMOTER. DALLA SUA PRIMA CONOSCENZA CON LA MUYA THAI , ALLA SUA PRIMA VENUTA IN THAILANDIA ED IL CONSEGUENTE SUO STABILIRVISI, CON L’INTENZIONE ADESSO… DI TENTARE DI RIMANERVICI  IN PIANTA STABILE.

LA FORTUNATA ESCALATION DI SIMONE FALCINI

Di: Simone Falcini

La direzione mi conceda lo spazio indispensabile per conoscere suppur in piccola parte, il fantastico processo di formazione che ultimamente ha fatto sì… che io mi sia ritrovato ad essere uno dei co-protagonisti (per la prima volta in Thailandia) come Promoter, di un evento mai realizzato se non erro… da un “Farang italiano” (farang in lingua thai è lo straniero ) e forse neanche di altre nazionalità.. Se non altro posso dire che nessuno abbia finora mai organizzato in Thailandia, un gala sotto l’egidia della WAKO con un titolo WAKO THAILAND in palio!

Dalla prima volta che sono approdato in Thailandia, è stato per me allora, l’avverarsi di un sogno ricorrente… che presuppongo ancora molti di noi abbiano. Per una fortuita serie di circostanze, ci sono infine approdato per tentare adesso rimanerci in pianta stabile, nella terra del Siam o come molti amano definirla appropriatamente… “la terra del sorriso”!

Sono passate diverse correnti di acque, dalle più deboli e calde alle più forti e fredde… prima di arrivare a solidificare quello che apparentemente sembra sicuramente un qualcosa di grande e che certamente un grande passo lo è… ma di fronte ai “giganti” promoter Tailandesi come Song Chai Ratanasuban, Pradit Salitaprirak, Pramuk Roatchanatun, Virat Vichirarattanawong e potrei citarne molti altri… non è che un primo prudente, modesto ed incerto passo in avanti.

Come si possa essere arrivati a tanto… credo comprenderete che non sia stato affatto semplice o frutto di una sola causa… come credo comprendiate che non possa certo essere stato solo merito mio, o di una sola qualsiasi altra persona. Direi piuttosto che si è trattato di un intero processo di formazione ed acquisizione, che ha dato in ultimo e come fortunato risultato, tutto questo.  Ma del resto come un fiume durante l’inverto trasforma i suoi corsi d’acqua ed i suoi fondali, anche qua posso assicuravi che per me  è valso lo stesso… e comprenderete che non tutto sia stato affatto semplice.

Volendo proseguire oltre, mi soffermerei soltanto sull’ indicare alcuni passi fondamentali e “storici”, che sono stati necessari per accompagnarmi o spingermi… nel percorso di questo primo potrei dire “altro passo storico” compiuto.

Dalla prima volta in cui sono approdato in Thailandia nel 2002… grazie alle informazioni dell’ allora mio docente per il corso insegnanti di pugilato Contu Giuseppe (ci siamo conosciuti li) mi sono recato al Sityodtong Camp, dove lui precedentemente (nel 1997 se non mi sbaglio) si era recato in visita. Preciso che Contu non praticava Muay Thai ma solamente Boxe e con un curriculum di tutto rispetto, da campione italiano a Campione Europeo, sino ad approdare nella squadra nazionale e che, secondo le voci di allora, lo avrebbe visto protagonista alle olimpiadi magiche di Stecca e Damiani, se non fosse stato per una frattura allo zigomo, che lo costrinse a saltare quel suo momento magico. Forse ho sentito dire da alcuni colleghi insegnanti di Boxe, che avrebbe fatto risultai migliori o forse peggiori di quello che fu il suo sostituto… il grande Stecca ! Il prof. Contu (professore per esattezza, di educazione fisica) decide allora di ritornare con un suo amico che aveva conosciuto nel medesimo modo in cui l’ho conosciuto io, al corso per insegnanti di Boxe, studente anche egli come me ma,  ma di qualche anno prima.

Fu cosi che nel 1998 ritornò assieme a Francesco Cantagalli accompagnati dall’idea (in accordi di collaborazione con un altro personaggio di importanza fondamentale in tutto questo mio processo di formazione: Roberto Fragale… -veramente come il prezzemolo il vecchio “Fragga”-) di portare in Italia un tailandese con lo scopo di  (credo per la prima volta)  utilizzare il thai per fare stage formativi nel nostro Paese. Ricordo bene quel periodo poiché li richiesi anche nella mia palestra. Non conobbi Contu e ne Fragale in quella occasione, ma solo Cantagalli. I thai erano: l’insegnante Tee e Khio; quest’ultimo da tutti conosciuto come Hittypool.

Khio esile e minuto in quel tempo, catturò la mia attenzione ed anche quella degli altri nel mio centro ad Empoli per i risuonanti “spam, spam”  che altro non erano che i kick che si abbattevano sui Pao. Da quel momento capì che quella che io credevo (o che mi avevano insegnato) Muay Thai  o per precisione Thai Boxe ( e su questo punto ne parleremo separatamente in un altro articolo, poiché si diceva allora che era soltanto la traduzione in Inglese),  non era niente di simile a tutto quello che facemmo in palestra quel giorno.

Da allora la voglia di approdare in Thailandia si fece sempre più forte. Alcuni ragazzi che frequentavano la mia palestra conoscevano già Roberto Fragale e fu proprio tramite loro che mi misi in contatto con Roberto, in merito ad una gara che organizzai ad Empoli. Ma appartenendo io ad una altra federazione, non avemmo modo purtroppo poi, di proseguire oltre la nostra conoscenza e frequentazione. Da allora comunque… iniziai a ricevere un volantino fatto ed inviatomi continuamente da Roberto Fragale sui suoi viaggi-studio-vacanza in Thailandia… e confesso che vi fu una punta di invidia!

Proseguendo… nel 2001 conobbi, frequentando il corso per insegnanti di pugilato il prof. Contu Giuseppe che catturò la mia attenzione per il suo modo cristallino di parlare schiettamente dei problemi della FPI di allora nel contesto della sua diminuzione affiliativa e di quella che doveva essere l’unione con i nostri sport ovvero alla KickBoxing. Successivamente poi anche questo passo storico verrà tracciato dal Dott. Ennio Falsoni attraverso il riconoscimento CONI e con l’iter di supervisione della FPI. (anche se ho scoperto adesso che erano ben 18 anni che ci stava lavorando)

Nacque, durante le svariate lezioni del corsi, anche un rapporto al di fuori dello stesso. Parlando con il prof. Contu venne fuori quella che fu una tra le prime pietre miliari nella mia storia e rapporti con la Muay Thai in Italia. Seppi infatti che fu proprio lui a portare Cantagalli al Sityodtong… (anche se poi ho saputo che questo era giù stato una prima volta a Bangkok tramite un viaggio con Roberto Fragale) cosi gli chiesi se avesse avuto il desiderio di tornare anche con me, il prof. Contu accettò..

Fu infatti poi, appunto grazie al suo aiuto che portai per la seconda volta  Yoddacha nei Tour di stage in Italia e da allora i miei passi furono di tornare ancora, portando i Thai in Italia in Tour ed iniziando a mia volta (sulle orme di Fragale) i viaggi- studio- vacanza nel Sityodtong Camp. Successivamente sono tornato con Yoddacha, ho portato in Italia per la prima volta Kru Toy Yodtong ed inoltre vorrei ricordare anche il Thai Festival svoltosi quest’anno a Roma e che per la prima volta, col contributo collaborativi del Governo italiano e tailandese si è potuto svolgere tale manifestazione con oltre 250 tailandesi presenti. Presenti al thai festival, vi erano per la prima volta anche altri atleti e maestri tra Yoddacha, Konkanlek , Tee, Chavalit e altri atleti di Ko Samui, il promoter dello stadio di Ko Samui: Komsaen Poolsawat ed il grande Kru Senan Yodtong. Con questo penso di avere già detto molto sul percorso degli anni trascorsi nell’ambiente..

Il resto più o meno lo dovreste conoscere, ma io volevo precisare meglio quello che c’era a monte e quelli che per me sintetizzando, furono i primordiali passi nella terra siamese… se poi la redazione desidera dettagliatamente conoscere il mio percorso storico-marziale, sarò ben disposto a concedere la mia attenzione.

Un anno fa, dopo avere gia iniziato la proficua ultima mia collaborazione con Roberto Fragale e con il guerriero.it per i miei servigi con i viaggi-studio-vacanza qua a Pattaya… durante una delle nostre amichevoli serate “ bevendoci un caffé “ con l’amico Roberto, questo mi mise a conoscenza di una sua intraprendente idea, che forse anche nella mia mente aleggiava da tempo…:  “il pensiero di organizzare un gala in Tailandia!”

Allora avevo solo l’esperienza di aver portato qualche atleta italiano a combattere negli stadi circostanti. Ma da allora… parlandone successivamente sempre con Roberto, compresi che molte delle idee che forse io credevo di avere.. ahimè costatai purtroppo… che erano già da tempo anche nella mente del buon vecchio Fragale..  Pensavo di essere arrivato secondo, ma osservando bene la cosa e dal punto di vista che lui stesso proverbialmente mi indicò…  ci ero arrivato anch’io… perché evidentemente erano idee che appartengono solo a chi arrivando a conoscenza del territorio, della cultura e degli aspetti circostanti…  chi si è addentrato da protagonista evolutivo per certi aspetti in questo sport..  “prima o poi  arriva fisiologicamente a questa conclusione”.. ed io, pur  approdando nella “terra del sorriso” successivamente a lui ed avendo minore esperienza, sono giunto alla conclusione chiaramente dopo.. Ma pensavo confortandomi anche che: se il buon vecchio Fragale ci è arrivato… (ed uno come lui ha percorso, vissuto e fatto…  parte della storia italiana nelle nostre discipline) non devo lamentarmi… è tutto secondo i piani.. ( mi dicevo tra me e me..) Quindi, percorrendo un altro anno e mezzo di esperienza negli stadi thai e dopo avere aiutato (seppur in piccola parte) Peter Van Holland nel promuovere il Battle On The Beach, (ricorderete l’articolo su Diego Ballardin a dicembre l’anno passato) a piccoli passi siamo giunti al 16 settembre 2005 , data che non credo scorderò tanto facilmente… perché si è svolto il primo gala della Wako Thailand con titoli in palio di Campione della Thailandia!

Ma  precedentemente, con l’arrivo a marzo durante i mondiali del dott. Ennio Falconi, presidente WAKO… abbiamo discusso e progettato con Fragale e Falsoni, in merito a questo eventuale primo, piccolo e delicato passo storico. A monte risale l’appunto la serata con caffè passata assieme a Roberto, dove avevamo iniziato a progettare i difficili e delicati dettagli di questo momento.  Successivamente poi, ascoltando i consigli del dott. Falsoni e soprattutto con l’esperta e continua guida di Fragale… ma naturalmente mettendoci anche la mia buona parte… siamo giunti non solo ad organizzare assieme ad uno dei migliori promoter della provincia: Frank Sipthoolek, un galà… ma addirittura e per la prima volta in Tailandia… abbiamo inserito un titolo WAKO THAILAND con arbitri e giudici tailandesi, sotto l’egida WAKO e in divisa Federale. 

Questo presuppone la nascita della WAKO Thailand naturalmente, ma Roberto Fragale ce lo aveva annunciato già due anni orsono… Come diceva sempre lui… era  solo in attesa si creassero le condizioni ideali di uomini, occasioni e mezzi, per agire fattivamente e senza pericolo di fallire il bersaglio… ed a quanto pare lo abbiamo centrato al primo tiro! Credo di aver imparato molto da lui.. che quando si muove.. è solo perché è sicuro… se non del pieno successo.. di una sufficiente probabilità di questo o almeno dell’impossibilità del fallimento! Stò imparando molto ultimamente… a seguito della nostra attiva e continua collaborazione. Onorato quindi di aver potuto addirittura rappresentare anche Roberto Fragale, per quanto concerne la WAKO Thailand , durante tutta la conferenza stampa, le interviste e l’intero galà! Credo proprio di avergli dimostrato che la sua fiducia accordatami non sia stata riposta invano e se son rose… fioriranno!

-Vai al 1° gala della Wako Thailand-

-Vai al 1° camopione della Wako Thailand-


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