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LA NAZIONALE FIKB DI AERO/KICK…LA
NUOVA DISCIPLINA
DI SPECIALITA’, CHE FORMA UN SETTORE A SE STANTE DELLA FIKB, SEMBRA ABBIA
TUTTE LE CARTE IN REOLA PER UN PIU’ CHE ROSEO FUTURO… E NON SOLO A LIVELLO
NAZIONALE. DEI VERI E PROPRI CAMPIONATI NAZIONALI, SI SVOLGONO ORMAI DA QUALCHE
ANNO E
Di: Beatrice GuardatiMaribor ha ospitato l’edizione degli Europei Wako 2004, dopo che nel 2001 già era stata la sede dei Mondiali Wako per il semi contact, light contact, forme musicali e aero/kickboxing. L’edizione del 2001 fu notevolmente falcidiata nella partecipazione a causa dei catastrofici avvenimenti dell’11 settembre (con l’attacco alle Torri Gemelle) che assieme alla paura di attentati, tennero lontano dalla manifestazione sia gli americani che i rappresentanti dei paesi arabi… ma anche molti altri che a vario titolo avevano forse da temere rimostranze. A questa edizione europea, essendo l’Europa lontana (anche se non immune) da altri tragici avvenimenti internazionali, le cose sono andate molto meglio, visto che ha registrato 430 atleti in rappresentanza di 28 paesi.
Tenuto conto che in Montenegro (il mese prima) per gli europei degli sport da ring (full, low-kick e thai/kick) avevamo potuto registrare 300 atleti, in rappresentanza di 25 paesi, possiamo dire di essere pienamente soddisfatti per questi ottimi risultati numerici della nostra organizzazione, che seguono però di pari passo, quelli tecnico-agonistici. E proprio di questo ci sarebbe di che stupirsi:cioè di come, da un solo anno all’altro, il tasso tecnico-atletico nelle nostre discipline continui a crescere e a migliorare. Se questo è valido per tutti gli sport da combattimento, che da circa trenta anni ormai hanno fatto la loro comparsa… figuriamoci quello che accade di torneo in torneo… per una disciplina ultima arrivata come quella della Aero/kickboxing.
La nostra nazionale italiana di Aero/kickboxing era presente a Maribor assieme a tutta la delegazione italiana della FIKB. Ben 46 atleti, che con i tecnici federali, gli arbitri e altri dirigenti, hanno formato una delegazione di 59 persone, una cifra ragguardevole credo. 19 gli azzurri nel semi contact, 18 nel light, e ben “OTTO”.. presenze nell’Aero/kickboxing. Come forse i più informati sapranno, l’Italia è finita al quinto posto nel light contact… e al primo nel semi contact (dove ha sempre primeggiato del resto..) ma oltretutto… quest’anno è risultata prima anche nell’ Aero/kickboxing … E scusate se è poco!
La prima partecipazione sperimentale della nuova disciplina sportiva nella WAKO, si era avuta due anni fa agli europei di Belgrado.. ed è stato subito un successo! A Parigi, lo scorso anno, si era tenuto il primo campionato mondiale con 10 squadre partecipanti e 10 atleti nell’individuale. Quest’anno abbiamo avuto 12 squadre nazionali in questi campionati europei e 12 atleti partecipanti (1 per nazione) nell’individuale ( anche se quasi tutte donne). Ciò significa e dimostra che la disciplina sta “prendendo piede” molto velocemente e ad avviso di molti “eminenti” addetti ai lavori “dall’occhio lungo”, sembrerebbe delinearsi per questa, un futuro di gran lunga migliore di quello delle forme musicali.
Per dirla sino in fondo, mentre le forme musicali rischiano di sparire dai programmi Wako, soprattutto gli stili soft, poiché è difficilissimo coreografare una forma al ritmo di una qualunque musica e ci sono inoltre diversi e contrastanti opinioni di valutazione soggettiva… Nell’ Aero-Kickboxing si utilizzano invece, tecniche che provengono specificatamente dalle nostre discipline sportive e non dal karate, dal taekwondo o dal kung fu… con cui forse non abbiano più nulla o ancora poco da spartire, se non giustamente per le sole nostre origini.
In tutti i paesi, attraverso le federazioni aderenti alla WAKO, spingiamo molto per l’affermazione di questa nuova disciplina sportiva, anche perché essa può essere praticata veramente da tutti e divenire inoltre un metodo d’allenamento divertente e utile. Ovviamente le “regole di gara” forse devono essere ulteriormente e meglio precisate in questo tipo di gare, ma siamo già sulla buona strada per la definitiva affermazione di questa bellissima disciplina sportiva, nella grande famiglia della kick boxing, divenuta quasi onnicomprensiva.
In tutto il nostro Paese, gli instancabili nostri tecnici federali: Franco Liberati e Mario Carella, stanno lavorando molto bene per la sua promozione ed i risultati si vedono e sono sotto gli occhi di tutti… anche se essi sono ben lungi dall’essere pienamente e definitivamente soddisfatti. La squadra italiana femminile con lo step, formata da: Monini Federica, Falaschini Alessia e Svara Elena, ha vinto alla grande, mentre quella senza step (Marconi Eleonora, Fiori Laura, Krassoi Beata) è arrivata seconda, solo dietro alla fortissima Slovenia e (pensate un po’…) per un solo decimo di punto!
Ma dove invece abbiamo trionfato
è stato negli individuali. Monini Federica, con lo stesso esercizio della
squadra , si è imposta nell’esercizio con lo step mentre Laura Penone, ha
vinto nella prova “a terra”. Il marito della brava Laura, Bruno Manca, già
campione del mondo a Parigi nella prova a terra (oltre che campione di semi e
full contact a livello europeo) è arrivato invece secondo… dietro al
bravissimo francese Laurent Fries e con una bella coreografia sulla musica
accattivante e resa più famosa dal noto Jean Frenette, durante le sue
conosciutissime ed apprezzate performance di disco-forms, che hanno fatto
nascere e crescere la specialità in tutto il mondo. |