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ANCORA UNA VOLTA IL NOSTRO CORRISPONDENTE ESTERO MARCO MASTROROCCO, EX ALLIEVO DELLA SCUOLA FRAGALE E CHE CI SEGUE ATTENTAMENTE DA LONDRA… INTERVIENE IN UNA VICENDA ITALIANA CON UN PROPRIO PERSONALE PARERE, MA OLTREMODO CHIARO PUNTO DI VISTA… IN RISPOSTA AL’ARTICOLO DI ALBERTON: “Basta con la lobby Fragale!! Avete rotto!!!

Ancora… con “la storia” della Lobby Fragale?

Di: Marco Mastrorocco mastromarko@hotmail.com

Ah ah.. Ma che c’avete negli ultimi tempi in Italia… i complessi?

E’ da quando ci combattevo nel secolo scorso, che sento queste storie… e onestamente, confidando nella maturità del movimento che anche dall’estero apprezzavo ed intuivo sulle pagine de ilguerriero.it… credevo che fossero ormai fortunatamente, acqua passata… pensavo che la gente avesse finalmente capito… che invece di tentare di addossare continuamente le proprie colpe agli altri… dovrebbe guardarsi prima di tutto allo specchio e poi magari… non farne più di niente! Ma…Evidentemente mi sbagliavo!  

Prima di rispondere al M° Alberton (a cui comunque, vorrei precisare… che lui non ha mai risposto ad alcune  mie domande postegli molto tempo fa, in seguito ed in risposta ad un altro suo polemico articolo… ma quella volta contro altri…VEDI: Basta con i millantatori... chiarezza! e Fitness e Sport da Ring) ci tengo a precisare una cosa: se Roberto Fragale forse sta sulle scatole a qualcuno come spesso sembrerebbe… (visto che in ultimo, proprio mai niente di tangibile viene fuori) credo proprio sia per un unico e semplice motivo…. Ah ah… Il brutto vizio per cui lui dice sempre QUELLO CHE PENSA!.. e molto spesso, ho sempre notato che le persone si arrabbiano… ah ah ah… ma sapete il vero motivo? Perchè “ci azzecca” pure!

         

Perché per come siamo usi di vivere (o sopravvivere?) le relazioni interpersonali… di solito ci si aspetta  dagli altri la risposta che vogliamo e che ci farebbe apparentemente sentir meglio, non certo quello che l’interpellato pensa davvero!!  Quante volte, dopo aver vinto degli incontri mi è stato detto dal Maestro Fragale: <<“Non hai vinto te caro Marco, ma ha perso lui…!”>>… ed io sulle prime ci rimanevo pure male…! Ma poi ho poi imparato ben presto, a saper scoprire, vedere e prendere il buono da quelle risposte solo apparentemente “negative”! E soprattutto a godermi quelle volte in cui invece i complimenti sinceri arrivavano! Perché sapevo ormai a quel punto, che erano davvero sinceri e non certo delle stupide ed inconcludenti frasi di rito!

         

Questo, caro M° Alberton, è Fragale… prendere o lasciare!!! E questo è il principale motivo per cui la gente spesso ci si scontra: non perchè dica cose sbagliate… al contrario, perchè dice una verità che spesso forse non vogliamo sentire… ma che evidentemente la riconosciamo per come sappiamo… essere proprio corretta! E forse.. è proprio questo che fa andare su tutte le furie i personaggi di turno! Evidentemente adesso tocca a Lei… aspetteremo il prossimo! Questo può forse non piacere caro Alberton, ma è così… nessuno è perfetto!

Fatto il preambolo… veniamo di nuovo a noi M° Alberton…

         

Io non c’ero a Pisa, purtroppo, per le fantastiche gare di Dicembre… (mi pare infatti che in federazione non abbiate mai avuto niente di simile nei campionati, ma vedo anche piacevolmente che queste, cominciano ad essere prese a modello da molti altri)  ma ho partecipato alle prime due e ne conosco benissimo gli intendimenti, aiutando il Comitato Organizzatore nella realizzazione delle sue serate, oltre ad allenarmi per combattervici… e se c’era una cosa sulla quale non abbiamo mai dubitato è stato il potere “super partes” che la classe arbitrale federale della FIKB ha! Io per primo (e come normale prassi una volta passati tra gli allievi più anziani della Scuola) ho seguito un corso arbitri alla Scuola del M° Fragale e con tale qualifica, ma soprattutto con la preparazione ricevuta (sappiamo bene che di certificati se ne possono avere a dozzine, bisogna vedere “come” si apprende e “chi” ci insegna!... Proprio come le ho spiegato nell’altro articolo –a cui le ho risposto- che succede anche nel Fitness… dove ci sono tantissimi tipi di  personal trainers…

Negli ultimi anni ho fatto moltissime esperienze internazionali… persino in Australia ho arbitrato… e le posso dire con modestia, che malgrado la ruggine, l’impeccabilità dello stile e conoscenza del regolamento, hanno lasciato tutti  a bocca aperta, e me… esaltatissimo! Ed anche li… sempre e proprio le parole di Fragale mi hanno riportato sulla terra: non ero io quello bravo, erano gli altri che non sapevano niente di un corretto e formale arbitraggio!

    

Altra storia invece, è l’errore arbitrale, al quale nessuno, sebbene in buona fede, può mai pensare di potersene esimere (come dice sempre Fragale) in quanto esseri umani! Ripeto che non ero a Pisa e quindi non posso parlare nello specifico ma… Ma cosa ci aspettiamo? Che poichè uno è arbitro… forse non abbia diritto alla possibilità di sbagliare? O forse che abbia poteri sovrannaturali?  Ma se persino nel calcio e da anni… ci costruiscono sopra persino molte stupide trasmissioni!! E poi vennero fuori con la “genialata” del “professionismo arbitrale”! Come se pagando di più un arbitro… automaticamente lo “purifichi” dall’errore! Questo c’è e ci sarà sempre, poichè componente del nostro essere. Un bravo arbitro non è colui che non sbaglia, ma colui che impara dagli errori! Non è il professionismo che lo migliora.. ma casomai la propria professionalità!

    

Senza contare che, sconfitta o vittoria, il senso delle gare dilettantistiche (ma in generale di tutte le competizioni sportive) dovrebbe essere l’educazione che deriva dall’esperienza! Il saper accettare che non si vince sempre, che alle volte può accadere di perdere quando anche forse… crediamo che avevamo effettivamente vinto… ESATTAMENTE COME SUCCEDE NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI!

Ecco forse… anche cosa può vuol dire “sport educativo”!!! (ma avendo riletto tutte le recensioni di quell’evento poi, noto che gli arbitri in questione, provenivano da diverse zone e diverse Scuole) Ma anche qui mi ricollego ad esperienze personali: nel mio umile curriculum sportivo, sono incappato anche io a volte, in giudizi dubbi… uno per tutti è stato in un incontro in Croazia, dove malgrado aver atterrato il mio avversario del luogo con un middle al fegato, l’arbitro mi ha richiamato per un calcio sotto la cintura… ed alla fine… malgrado una mia vittoria netta, hanno dato un pari!

Ebbene, non ero arrabbiato nè frustrato, perchè mi è stato insegnato ad essere costruttivamente critico nei confronti delle situazioni: sapevo di aver combattuto bene, con onore e di aver vinto! Se gli arbitri hanno visto diversamente pazienza!!! Sapevo di aver fatto il mio dovere! Come sono sicuro, e lo si legge negli occhi dell’avversario, il mio antagonista forse sapeva di aver perso! Ma anche questo è lo sport!!!

         

Cosa insegna lei, M Alberton, ai suoi allievi? Sono sicuro che data la sua alta carica all’interno della federazione, deve essere un valido insegnante, quindi questa “etica” senz’altro la condividerà! Come mai allora sta tanto  a protestare (lasciamo perdere i suoi modi nel farlo… Lei, leggo che ha già chiesto scusa, quindi ne ha fortunatamente preso atto!) … ma addirittura scrivere, millantando l’esistenza di una “lobby”…? Sebbene mi pare di aver capito lei non abbia mandato la sua mail a ilguerriero.it, ma siano proprio questi che l’hanno scoperta in seguito a segnalazione… ed il fato che l’abbiano resa nota senza timore… dovrebbe almeno far supporre la sicura buona fede. Sempre su queste recensioni del giorno poi, mi sembra di aver addirittura letto di atleti di 3za serie, per i quali sono giunti rancorosi urli di protesta! Ma come? Cosa avevano di tanto importante in questi incontri… se non consolidare, in questi inesperti e giovani atleti, le fondamenta che lo sport da ai suoi partecipanti?

    

Siamo sempre tanto bravi a parlare di “componente” educativa contenuta negli sport da ring (quale infatti hanno… e ne sono un acceso sostenitore!) perchè ti insegnano a misurarti con abilità e tattiche diverse dalle nostre, stimolando un processo di crescita interiore che in caso di vittoria porta al cementare uno spirito di “successo”, a registrare la positività di una nostra scelta ed a coronare i sacrifici fatti per essa. In caso di sconfitta invece, “dovrebbe” …naturalmente se il Maestro è capace… (lei si è mai chiesto perché si usi la “M” maiuscola per un nome improprio?) insegnarci ancor di più della vittoria, poichè ci da la chance di regolare e ripensare criticamente ai passi intrapresi, per scovarne il difetto e quindi, una volta trovato, a salire di un gradino sulla scala del perfezionamento e della maturità!

         

Da quando “tiravo” di light, sento le persone lamentarsi degli arbitri (in modo educato e non) e poichè aggiungono spesso in molti “gli arbitri sono tutti di Fragale”…. (anche e persino quando questo non è affatto vero, ma orami pare faccia tendenza… ah ah…) per quanto riguarda il lamento in generale sugli arbitri, quelle persone sono le stesse che poi interrogate sul regolamento, non sanno nemmeno che il primo atleta chiamato DEVE andare all’angolo rosso… o non sanno come vengono dati i punti e quali sono i criteri di giudizio ricercati da un giudice durante un incontro. Malgrado ciò… queste persone si permettono irresponsabilmente, di portare i propri ragazzi alle gare! Nonostante ciò… si permettono anche di lamentarsi se i propri atleti perdono, adducendone la colpa ai soli arbitri (ma… non si sono mai chiesti che… se proprio loro non gli si insegnano le “regole” discriminatorie e giudicanti del gioco… come fanno poi a vincere?...)

    

Nonostante ciò, anche se non hanno neanche il reale appiglio di poter dire che “sono tutti di Fragale”, lo fanno comunque… (come mi sembra lei tenti di insinuare)  tanto qualche altro ignorante scontento che si affianchi nella protesta lo si trova sempre no? Nelle mie passate esperienze arbitrali, ma anche da atleta, ho sentito e visto di tutto… Ho visto persone quasi picchiarsi per un giudizio “split” (2 ad 1)… e che riportate quasi a ragionare freddamente, dicevano:” si…erano “li li” tutti e due effettivamente… ma perchè allora non darlo al mio?” A volte ho visto scene ridicole anche su giudizi unanimi!!! Ho visto ai campionati regionali toscani, qualcuno lamentarsi che gli arbitri erano tutti provenienti dalla Scuola arbitraggio Fragale (e da dove avrebbero dovuto provenire scusi?) così come ricordo distintamente sentir dire da Roberto… che se nessuna scuola toscana inviava qualche proprio allievo a fare il corso da arbitri, non era certo colpa sua se alla fine, gli unici disponibili a rendere possibile di far effettuare la gara, fossero proprio i suoi. E malgrado ciò… ricordo altrettanto distintamente che spesso capitasse che atleti della nostra Scuola perdessero in maniera persino dubbia… sebbene a giudicarli fosse “uno di noi”…!

    

Perchè questo era stato insegnato: fare il proprio lavoro senza guardare chi fosse il rosso od il blu!  Il giudice federale è al servizio di tutti i componenti della federazione e di nessuna scuola! E soprattutto… A DIRE LA VERITA’… persino  quando questa è scomoda. Una volta, molto tempo fa… arbitrai ad un campionato italiano di light ed un atleta (della nazionale) perse al primo incontro! Con uno split decision. Io ero uno dei due che aveva dato l’atleta  “azzurro” perdente. Il suo coach era talmente irritato dalla cosa che pareva una belva! <<“ ma come… lui è in nazionale, non può uscire ora…. così… al primo turno!”>> Ero sbigottito! Ma come… forse il fatto che il suo atleta abbia fatto parte della nazionale… crede che questo gli dia punti in più? …. Ma forse, come più tardi mi spiegò proprio Fragale… forse si aspettava evidentemente da noi… una certa di sudditanza psicologica! Per fortuna non ce ne fu… come non ce ne sono state mai… e lei… credo non faccia che confermarcelo! Ma questo forse… da una piccola idea di come cose del genere accadano veramente… e di come magari… alla fine ci si aspetti un “occhio di riguardo” perchè l’atleta è di tizio, di caio o perché no… magari proprio e addirittura del DTN della specialità in oggetto…?

    

Da arbitro… ho apprezzato come spesso il giudizio sia davvero un fatto personale, e come spesso, in caso di supposta parità… ognuno dia la sua preferenza proprio in base a fattori personali… e non potrebbe essere altrimenti. Immagino che tutti i coaches e come dovrebbe forse essere persino una loro intelligente premura… oltre a frequentare costantemente gli aggiornamenti arbitrali federali e quindi conoscere a menadito il regolamento e soprattutto i corretti criteri valutativi… sappiano anche come è fatto un cartellino… e come ci sia scritto in fondo, che in caso di parità , si debba dare la preferenza in base ad un variabile criterio di scelta personale in base a: stile, aggressivita’, dinamismo… migliore difesa… maggiore condizione fisica… piu’ calci… od altro… insomma… a me potrebbe piacere lo stile di A ed un altro arbitro potrebbe invece apprezzare l’aggressivita’ di B. Vuol dire che uno dei 2 ha sbagliato? No! Vuol dire che i 2 atleti sono alla pari… ed uno dei due deve vincere in caso di torneo… ma anche che hanno delle caratteristiche diverse e che un giudice ne ha apprezzate alcune, piuttosto che altre. Non voglio dilungarmi oltre, anzi mi scuso per la mia lungaggine!

    

Spero che da questo mio scritto, ne seguano anche altri… per ritrovare quel sereno sentimento di sport che a volte sembra scomparire dietro l’ombra dell’egoismo e dei complessi o manie… di persecuzione di alcuni!


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