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Thailandia

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Vi proponiamo in questo articolo, tratto dal sito www.waithai.it, il racconto di una esperienza che è entrata nella vita dell'autore e che adesso ha riproposto in Italia aprendo un centro per la divulgazione di ciò che ha vissuto

Avventura nel mondo del Nuad

di Gualberto Palmieri
Tratto da  

Sono partito quasi all’improvviso, alla volta della Thailandia, ricercando un aspetto ignoto di me stesso, assopito e latente fin da troppi anni: il massaggio! Ho esordito così la mia avventura nel mondo del Nuad (lett. massaggio), termine con cui è denominato il massaggio tradizionale thailandese nella sua terra natìa.

Non appena giunto, in un’afosa alba di un anonimo weekend di marzo, negli ipertrafficati ed assordanti viali della capitale di questa nazione, Bangkok, detta in thailandese: “Krungthep”, la Città degli Angeli, senza perdere tempo, mi iscrissi al mio primo corso di massaggio thailandese, presso l'Old Medicine Hospital di Chiang Mai. Una Scuola che vanta di essere annoverata fra le più antiche ed importanti della Thailandia, e la più rinomata nel capoluogo della regione settentrionale del paese.

Mi sono trovato così proiettato all’interno di una classe molto eterogenea, composta di studenti provenienti da tutto il mondo, il cui unanime obiettivo era quello di accostarsi a quest’antica Arte, onde carpirne i segreti. L’insegnamento si caratterizzava per le lezioni in inglese e le posizioni scomode da assumere durante l’apprendimento, malagevoli per un occidentale fisicamente poco elastico e flessibile com’ero io. Ricordo che, oltre alle difficoltà della memorizzazione di sequenze e di movimenti, per me, la prima difficoltà fu costituita dall’approccio fisico stesso, ovvero dal semplice fatto di “mettere le mani addosso” alle altre persone. Tuttavia, superato quest’ostacolo, cominciai a percepire la tecnica e il ritmo del NUAD stesso fluire attraverso di me. Ogni giorno avevamo la facoltà di esercitarci nel massaggio con due partner diversi, per ripassare e mettere in pratica le lezioni.

Prima di partire non sapevo se avrei potuto apprezzare questa nuova sensazione, così come ignoravo la mia disposizione a praticare qualcosa di tanto estraneo alle mie abitudini; ricordo che tutti i miei dubbi si dissolsero un giorno allorché, dopo la lezione, mentre ricevevo un massaggio eseguito con il giusto ritmo, percepii in me un fluire di sensazioni piacevolissime. Proprio in quel frangente ebbi un’intuizione di quello che avrei voluto fare nella mia vita: donare agli altri lo stesso benessere che stavo ricevendo io in quel preciso istante. Così terminata la mia prima scuola e conseguitone il diploma, il giorno dopo, senza esitazione, partii per le montagne, verso il confine con il Laos, alla volta di un villaggio tribale Lahu, un’etnia lolo­tibetana presso la quale ha sede la Sunshine Network, una scuola internazionale di massaggio thailandese fondata da Asokananda (Harald Brust), un tedesco recentemente scomparso, precursore e leader del Thai Yoga Massage nel mondo occidentale, l’esponente di maggior rilievo a livello internazionale di questa disciplina e autore di vari libri sull'argomento, un vero ricercatore, il quale ha dedicato molti anni della sua vita allo studio dei vari stili, realizzando, insieme al suo maestro di allora, una sintesi nuova.

Così seguii anche questo corso, presso il villaggio Lahu, che era condotto da un italiano, Ermanno Visintainer, un esperto istruttore “teacher senior” della Sunshine Network, il quale era stato per molti anni discepolo ed amico di Asokananda. Ebbi così modo di incontrare un vero e proprio maestro, un profondo conoscitore di quest’antica arte, oltre che studioso e specialista di varie lingue orientali.

All’alba, prima delle lezioni di massaggio, su una piattaforma di legno, incorniciata dalla fitta e rigogliosa foresta tropicale, Ermanno, ci introduceva alle sinuose e leggiadre movenze del Taijiquan, essendo egli un insegnante anche di quest'arte. Rammento, mentre sorgeva il sole, l'armonia dei suoi movimenti, da me ripetuti in maniera goffa e impacciata. Si riusciva, tuttavia, a creare sempre uno spirito ed una sinergia particolari, che non ho riscontrato in altri luoghi. Il

ha consolidato e accresciuto le mie cognizioni di

principiante e l'ho considerato veramente formativo.

Dopo aver terminato il corso con Ermanno, al mio ritorno nella città di Chiang Mai, ho intrapreso due nuove esperienze d’apprendimento: il massaggio con l'olio e il Thai Foot massage, il massaggio thailandese dei piedi. Anche qui ho cercato di ottimizzare tutto ciò che mi è stato possibile, al fine di ampliare le mie limitate conoscenze degli orizzonti di un mondo così vasto, intriso di millenni di cultura e tradizione. Devo inoltre aggiungere che l’artefice di quest’affascinante percorso nel mondo del Nuad, non ancora giunto al suo termine, è stata ed è tutt'ora, la mia madrina: Cristina Radivo. Un'altra istruttrice dell'associazione di Asokananda, la quale mi ha comunicato tutte le indicazioni inerenti a come muovere i primi passi, accompagnandomi lungo il tragitto. E proprio quando pensavo di godermi un mese di meritato riposo al mare che mi aggiornava riguardo alla più grande novità del momento, relativa al massaggio thailandese.

Ovvero mi comunicava che presso il tempio del Wat Phra Chetuphon di Bangkok, sede della scuola di medicina tradizionale, la WatPo Traditional Thai Massage School, stava organizzando, dopo anni di richieste, un corso professionale della durata di un mese, aperto anche agli stranieri, dicendomi: "Sai che potresti essere il primo italiano a frequentare questo corso?" Ho riflettuto un poco, il tempo di bermi una Chang la tipica birra thai, e mi sono affrettato ad accedere al sito della scuola per iscrivermi al corso. Cosi ebbi la possibilità di partecipare anche a quest’ultimo insegnamento, il Professional Thai Course, un mese di lezioni per sei giorni a settimana, comprendente di nozioni ed esami di anatomia e di fisiologia, nonché un esame di massaggio ogni settimana. Un corso formativo, quanto estremamente impegnativo, che mi ha offerto la possibilità di approfondire ulteriormente le mie conoscenze e la mia ricerca del Nuad. Tra una scuola e l'altra, ho trascorso così tre mesi in Thailandia, questa terra meravigliosa ove si ha veramente la sensazione di sentirsi a casa.

Ora, proprio come Ermanno, che sono riuscito a coinvolgere in questa nobile iniziativa, i massaggi li pratico io personalmente unitamente ad uno staff, con cui ho fondato a Parma questo Centro di massaggi, un’iniziativa che abbiamo voluto dedicare agli insegnamenti del dott. Shivago Komarpaj, o Moo Chivaka Kumarabhacca, il mitico e leggendario iniziatore del massaggio tradizionale e della medicina thailandese. Non conosco il mio futuro e non ne sono nemmeno preoccupato. Di certo so che quest’esperienza mi ha cambiato la vita e spero di poter donare le sensazioni di bellezza interiore che ho trovato a tutte le persone che ricevono un massaggio da me.

Gualberto Palmieri

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