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COME SEMPRE L’ALLEGRA REDAZIONE CI FORNISCE ANCHE UN ARTICOLO SUL VIAGGIO FATTO DAI NOSTRI EROI PER RAGGIUNGERE OGNI VOLTA IL POSTO DELLE COMPETIZIONI. ANCHE STAVOLTA, SEMBRA CHE IL TONO GOLIARDICO CHE HA PRESO LA LORO ATTIVITA’ EPISTOLARE NON DIA SEGNI DI STANCHEZZA… E SE SI DIVERTONO ANCHE LORO… TANTO MEGLIO PER NOI.Jesolo 2… il ritornoDi: Franco PiccirilliVi ricordate l’edizione di Jesolo Fight Night dell’anno passato?...No?!... Ma allora, ma dove eravate?... Per chi non c’era e per chi invece c’era e desidererebbe tornarci, noi al tempo c’eravamo e facemmo anche uno speciale sulla serata. (VEDI: Jesolo Night Fight 2007)
Serata organizzata dal maestro Roberto Agostinetto della Pro-Fighting Jesolo, oltre che patrocinata da enti istituzionali e supportata da numerosi sponsor. Un’altra manifestazione di sport da ring della FIKB, cui la Pro-Fighting Jesolo è associata. Con il maestro Agostinetto ci eravamo rivisti l’estate scorsa in occasione del Best of Best IV, altro evento di sport da ring organizzata a Jesolo Lido nella centralissima piazza ad anfiteatro. (VEDI: Speciale: The Best of Best VI)
Evidentemente le nostre recensioni, il lavoro che da tempo stiamo facendo, nonchè il modo in cui lo stiamo presentando hanno contribuito a far sì che Agostinetto richiedesse nuovamente la nostra presenza. Anche a questa seconda edizione del suo Jesolo Fight Night. Agostinetto aveva infatti chiesto l’intercessione di Fragale, affinché si adoperasse perché la Redazione de “ilGuerriero.it” fosse presente con sui collaboratori alla manifestazione, per fare una completa recensione dell’evento a tutti gli appassionati che sempre in numero maggiore seguono le nostre aggiornatissime web-riviste...
Fragale, nonostante altri suoi impegni, continua a collaborare con la Redazione del “Ilguerriero.it”: è la persona a cui è affidata l’attenzione verso gli sport da combattimento e quindi è proprio a lui che spesso, chi organizza manifestazioni di questo tipo si rivolge, per richiedere una attenta recensione delle proprie serate. Fragale, anche se in questa occasione sarebbe stato all’estero, impegnato come Dirigente Federale ai campionati mondiali di Muay Thai del WMF con la squadra nazionale italiana FIKB (VEDI: Mondiali WMF: il primo comunicato e I mondiali visti dal D.T.N.) aveva assicurato ad Agostinetto la presenza de “Ilguerriero.it” alla manifestazione.
In Redazione , nella solita riunione, all’appello avevamo risposto in diversi, ma solo un paio di noi, sarebbero stati quelli che avrebbero intrapreso il… viaggio. Oltre a chi sta scrivendo, la Redazione ha ritenuto di inviare uno dei suoi migliori operatori video, Michele Baschieri, per recensire e fare le riprese video e foto di tutta la serata.
Baschieri passa dunque a prendermi poco prima di pranzo, per fare così il viaggio in tutta tranquillità, anche qualora ci fosse stato traffico, code o qualsiasi altro avvenimento che poteva farci ritardare all’appuntamento… Appuntamento per sabato 29 marzo alle 20.30. E’ una sabato primaverile, il sole riscalda l’aria e dà luce al nostro viaggio, mettendoci a nostro agio con una spruzzata di allegria. Ricontrolliamo tutta l’attrezzatura per evitare, una volta a Jesolo, di dover tornare indietro a prendere ciò che avevamo dimenticato; ma ormai siamo esperti anche nel preparare il materiale per le trasferte, non manca niente di quello di cui abbiamo bisogno e quindi facciamo un giro intero intorno alla rotatoria, tanto che sembriamo la pallina di un flipper al suo lancio! E iniziamo questo nostro ennesimo viaggio…
Era un po’di tempo che non ci vedevamo con Michele (ultimamente partecipa alle riunioni di Redazione in video-conferenza…) e a parte le solite cose che si dicono su come ognuno stava, sapevamo già che stavamo bene e così eravamo. Nessuno credo, costringa qualcuno a fare qualcosa che non voglia fare. Anche se nell’immediato ciò che facciamo potrebbe non piacere, probabilmente ci piace quello che ne consegue, per cui non vedo perché non ci dovrebbe piacere quello che ce ne dà la possibilità… Siamo su quest’ auto quindi, perché ognuno di noi desidera esserci, forse perché esserci è quello che a noi piace… Arriviamo alla barriera di Mestre, luogo solitamente sinistro per la sua fama di avere la… coda lunga! Il pensiero è rivolto al ricordo di ore passate a guardare le stesse auto di fianco che si muovevano più veloci o più lentamente… ma in questa occasione quasi non ci accorgiamo di aver attraversato quel limite fisico al di là del quale sembra potersi muovere liberamente, come in nuovo viaggio.
Nessuna coda, il casellante, che pare essere momentaneamente senza lavoro, è quasi contento di vederci arrivare e fermarci sotto il suo finestrino, saluta cordialmente e ci augura un buon proseguimenti di viaggio, dopo però che abbiamo dato l’obolo… quanto? 1 fiorino! e quanto pensavate voi? Superato l’ineluttabile ostacolo, arriviamo alla deviazione per Jesolo, passando per paesini in aperta campagna, immersi nel paesaggio lagunare in cui il confine tra terra e acqua diventa a volte inconsistente, dando concretezza ad un modo di vivere l’ambiente, tipico di questi posti. Arriviamo anche al punto di dover chiedere per poter avere. Avere l’informazione giusta per proseguire il viaggio. Si, siamo in panne sull’opzione di dove infilarci per arrivare a Jesolo. Ah… se avessimo il navigatore che le Redazione cerca di convincerci ad acquistare… non avremmo ogni volta il solito problemino di chiedere dove andare per andare dove dobbiamo andare, la solita e semplice informazione. Volete mettere starsene chiusi in auto, senza dover abbassare il finestrino per chiedere, facendo nel contempo entrare aria inquinata e respirare gas di scarico; guidare sicuri senza aver bisogno di rallentare per leggere qualche cartello piegato, o interpretare la giusta direzione indicata sommariamente dalla segnaletica stradale… se non addirittura fare il giro delle rotatorie minimo due volte, per capire quale uscita dobbiamo imboccare, neanche fosse ora di pranzo…
Oppure rallentare, leggere i diversi posti che attraversiamo, guardare le persone, e soprattutto sentirle parlare in dialetti ed inflessioni diverse. E’ forse per questo che ogni volta ci fermiamo a chiedere? Stavolta non sapendo se la strada in cui abbiamo svoltato sia quella giusta affianchiamo una mamma in bicicletta che sta percorrendo la nostra stessa strada nella stessa direzione, con un bimbo sul seggiolino anteriore e un altro più grandicello con la sua biciclettina che gli sta dietro… Nel compiere questo rituale Michele abbassa il finestrino pronto all’abbordaggio a sorpresa… ma la signora sembra averlo intuito, anzi mi è parso che lo sperasse… Scusi signora, per Jesolo?... “sempre dirito che va ben”… ci sentiamo rispondere nell’inflessione tipica veneta, che è sempre un vero piacere ascoltare. Un tono gioioso, contenta di aver avuto occasione di dare informazioni che sono richieste sempre meno spesso, forse proprio a causa dei navigatori satellitari che hanno tolto pare, una delle soddisfazioni più umane… la comunicazione con l’altro! Forse anche di questo era consapevole la giovane signora? La salutiamo con altrettanta gioia e riconoscenza mentre, con la leggerezza di chi in punta di piedi si allontana senza disturbare, accelero pian piano credendo di limitare l’intossicazione ai nostri ciclisti.
Forse la giornata primaverile, il sole alto, la temperatura mite e le risate che ci siamo fatti durante il viaggio, ci hanno fatto dare gas all’auto come le piccole bollicine di acqua minerale… Ci siamo: Jesolo… Adesso basta trovare il Palacornaro per fare piomba. Ma dove lo troviamo il Palacornaro? Esattamente dove stava l’anno scorso! E così non sapendo dove andare, ho lasciato che il mio istinto prendesse le redini del mezzo a quattro ruote e ci guidasse a destinazione… Una prima rotatoria, poi un mezzo giro su di una seconda… per poi girare ad un semaforo… mentre Baschieri mi chiede se so dove dobbiamo andare ed io gli rispondo -certo che lo so, seguimi…!- Ed infatti lungo un vialone ci appare in tutta la sua sontuosità quasi religiosa l’impianto sportivo del Palacornaro.
E’ piuttosto presto, il parcheggio del palazzetto ancora deserto sembra più grande di quello che forse è. Scegliamo di parcheggiare davanti all’ingresso per poter scaricare agevolmente la nostra attrezzatura, mentre vediamo da una parte un gruppetto di ragazzi, certamente atleti vista l’ora ancora alta… Bene… ancora una volta ci siamo riusciti… pur non sapendo da che parte andare; abbiamo trovato la nostra strada per arrivare dove volevamo arrivare, semplicemente… creandola! |