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MARISA FRAGALE, IDEATRICE E PROMOTRICE ASSIEME A FEDERICO DEL TORNEO SPERIMENTALE DI LOW KICK PER BAMBINI… CI PARLA DI QUESTA 18° EDIZIONE A LORO RISERVATA.IL TORNEO DEI PICCOLI GUERRIERIDi: Marisa Fragale
SABATO 10 MAGGIO si è svolta a Pisa, presso i locali della “Scuola Arti Marziali Fragale” la diciassettesima edizione del torneo “ILGUERRIERO.IT” (VEDI: Speciale: 17° Torneo ilGuerriero.it) dove, come al solito… si è visto combattere ragazzi alle prime armi ed altri già con un po’ più (ma mica tanta…) di esperienza… in tutta sicurezza e massima attenzione cautelativa. Anche questa edizione dedicata agli adulti ha raggiunto pienamente tutti gli obbiettivi dichiarati dagli organizzatori, ma questa volta l’organizzazione de ilguerriero.it era chiamata ad un programma pianificato in maniera ben più articolata, perché il giorno dopo invece…
DOMENICA 11 MAGGIO, presso il parco giochi “IL PICCOLO MONDO” (www.piccolomondo.it) era in programma lo svolgimento del 18° torneo de ilguerriero.it, riservato ai piccoli pulcini che da un po’ di tempo in qua, affollano sempre più le nostre Scuole.
Raccogliendo l’invito fattoci dal Direttore della nostra Scuola: Roberto Fragale (visto che le superaffollate edizioni dei nostri tornei “ilguerriero.it” stentavano ormai ad essere contenute nella sede della Scuola Arti Marziali Fragale in cui sono nate) a frammentare le categorie di questo torneino educativo e visto che i bambini continuamente iscrittivisi, cominciavano ad essere un numero considerevole (ultima edizione accorpata con gli adulti, abbiamo avuto ben 30 bambini!) abbiamo cominciato ad organizzare tornei de ilguerriero.it riservati soltanto alla categoria dei bambini.
Da un po’ di tempo infatti, Roberto ci diceva inoltre che i nostri bambini, avevano ormai raggiunto una maturità tecnica sufficiente per iniziare a concepire l’effettuazione di torneini espressamente a loro dedicati… e che questi avrebbero rappresentato persino un bello spettacolo da vedere per chiunque… e sarebbero risultati in ultimo quindi, anche una sua buona promozione. Inoltre, avremmo potuto curare maggiormente tutte quelle piccole cose che gratificano i nostri “pulcini” per tutti gli sforzi da loro compiuti.
Ma Roberto ci diceva ancora, che sarebbe stata una buona cosa anche per i genitori dei bambini che eventualmente e come al solito, fossero venuti ad accompagnarli ed assistere alle loro prove tecnico-agonistiche. Una gara riservata espressamente a loro quindi, avrebbe meglio fatto comprendere tutta l’attenzione che continuamente gli dedichiamo come Scuola Arti Marziali Fragale. Inoltre, avremmo messo ancor meglio l’accento sul fatto che piuttosto “unici nel genere”… noi lavoriamo “adesso” per costruire il benessere “futuro” delle nostre discipline, nella continua speranza che come sempre… anche gli altri si decidano a seguirci in questa nostra fantastica avventura sperimentale, che sembra adesso iniziare a dare succulenti frutti.
Anche questa volta quindi, abbiamo voluto riservare una apposita edizione dei nostri tornei (arrivati ormai alla loro 18° presentazione) per far divertire pure i bambini… organizzando come sempre ed anche per loro, un piccolo torneino-test, se cosi si può chiamare. Ma in occasione dell’ultimo torneo prima della fine di stagione… volevamo fare in modo che si ricordassero di questa loro esperienza con una edizione tutta particolare, per lasciarli in trepida attesa di ricominciare a settembre. Ma anche perché volevamo premiarli in qualche modo per tutte le soddisfazioni che ci hanno dato sinora!
Sono passati ormai parecchie edizioni da quando, parlando con mio nipote Federico (Kiko- l’ideatore ed organizzatore di questi tornei educativi de il guerriero.it) durante la pianificazione preventiva di uno dei primi tornei, siamo giunti alla conclusione che dovevamo dare la stessa opportunità anche a tutti quei bambini che in ogni palestra di Kick Boxing solitamente ci sono e che praticano questo sport nella peculiarità della low kick. Iniziammo quindi pian piano ad inserire i bambini in questo tornei e le nostre supposizioni si dimostrarono giuste… tutti infatti, avevano qualche bambino che praticava nelle loro sedi. La cosa ebbe successo e sempre… da quella volta, abbiamo poi inserito anche i bambini in questo torneo.
Non esistono infatti e per ovvi motivi, altri tornei di kick light per bambini… hanno quindi solo modo di esibirsi a volte in qualche serata… ma abbiamo compreso che il loro scopo e desiderio è quello di emulare i grandi, i Campioni della loro palestra.
Il regolamento Federale non prevede gare per bambini di light e tantomeno di kick light per ovvi motivi derivanti dalla difficoltà e pericoli legati ad eventuali incidenti… ma noi siamo sempre stati dell’avviso che con le opportune attenzioni, precauzioni ed accorgimenti tecnici… è possibile fare quasi tutto! Prima di tutto le protezioni, che oltre a quelle normalmente usate prevedevano: casco con grata e guanti da 18 once! RINGRAZIAMO LA LEONE 1947 PER LA SPONSORIZZAZIONE DEL MATERIALE TECNICO.
A seguire poi, arbitri competenti, coscienti della difficoltà ed importanza del proprio ruolo ed attentissimi a tutelare l’integrità fisica e l’amichevole sportività… ma soprattutto con un polso ben fermo per sanzionare immediatamente e controllare eventuali coaches troppo intraprendenti ed assetati di effimero successo.
In ultimo poi… nessun verdetto, per ridurre oltremodo l’eccessivo agonismo antagonistico a cui potrebbe portare la competitività estremizzata! Ma soprattutto in premio… coppa ed attestato per tutti! Proprio la partecipazione dei bambini a queste nostre edizioni, ci ha aiutato non poco a veicolare e trasmettere il pensiero dei nostri sport da combattimento, come discipline educative e formative della personalità.
I loro primi ingressi nella sala ring, notammo che fu per molti di loro un po’ “titubante” ma con il passare delle edizioni, si sono notevolmente sciolti e adesso fanno i loro ingressi sul quadrato come delle vere e proprie star!
Ogni volta che si è disputato il torneo dei bambini, tutti hanno riportato sensazioni positive (soprattutto genitori compresi) per la particolare attenzione e gratificazione che sempre gli riserviamo e chi ha continuato a seguirci in questa sperimentale avventura ha visto il proprio corso dei bambini in palestra, crescere notevolmente… ed hanno continuato quindi anch’essi questa nostra sperimentazione.
Ma siamo altrettanto sicuri che l’esperienza fatta registrare ai propri bambini ed attraverso il passaparola, supportato dalle impressione positive dei genitori, abbia fatto il resto… affinché i corsi dei bambini nelle loro palestre si sia ingrandito numericamente… adesso che hanno anch’essi uno scopo particolarmente gratificante da perseguire e raggiungere.
Questa 18° edizione non è stata di semplice effettuazione, perché volendogli dare un imput diverso ed ancora maggiormente gratificante… avevamo deciso di effettuarla all’aperto ed all’interno di un posto particolarmente suggestivo per loro… e secondo noi, molto ben intonato ed azzeccato al messaggio che volevamo veicolare con queste edizioni riservate ai bambini: il parco giochi “PICCOLO MONDO” (www.piccolomondo.it) situato vicino alla sede centrale della Scuola Fragale di Pisa.
Unica specialità ammessa, la Low Kick Light.. è proprio questa infatti, la specialità che ci contraddistingue su scala nazionale con i bambini. Non vi impressionate però… perché come abbiamo più volte detto e ripetuto, questa è praticata si dai bambini, ma solo a scopo educativo e attentamente supervisionata da persone altamente competenti… e di cui non ci stancheremo mai di ricordare ancora una volta le sue particolarità di svolgimento:
Categoria Bambini: Divisi per categorie di età sino ai 13 anni… ma poi e dal vivo anche di peso e corporatura… Fanno due o tre combattimenti con avversari diversi a seconda del numero presente in categoria… sono forniti di protezioni, quali: paradenti, caschetto con grata, conchiglia, parastinchi e calzari e… guanti da 18 oz, fornitigli dagli organizzatori (dei veri e propri innocui cuscini, soprattutto per loro!). Ma la cosa “essenziale e particolare” è che non viene dato il giudizio per la vittoria e soprattutto per la frustrante sconfitta a nessuno dei due! Ogni istruttore quindi, non spinge il proprio bambino nella “foga” del combattimento, ma gli chiede semplicemente di ripetere gli schemi tecnici insegnatigli in palestra, nella sua strategica direzione “tecnico-tattica” dell’incontro…
Lo scopo ed obbiettivo della partecipazione a questo torneo quindi, è riuscire a fare in un combattimento con un “avversario” che non conoscono, in un luogo nuovo e sconosciuto, su di un ring o su una materassina, con tante persone che lo guardano e per di più, con un autorità (l’arbitro) che lo dirige… tutto quello che ha imparato a fare in palestra con i compagni di allenamento. Una situazione leggermente stressante per l’emotività a cui è sottoposta la sua personalità in processo di formazione, ma che deve essere attentamente controllata da arbitri esperti ed attentissimi alla loro integrità e soprattutto comportamento sportivo.
Si è raggiunto così il numero di oltre una cinquantina di bambini dai 5 ai 13 anni, grazie all’entrata nel baby-circuito di due nuove Scuole, che hanno quindi reso possibile l’effettuazione di parecchie prove agonistiche per tutti… e con queste due nuove scuole partecipanti, ci rimane la prospettiva dei futuri tornei educativi con un numero ancora maggiore di sempre.
Fin da subito abbiamo potuto saggiare la giusta indicazione di Roberto (l’esperienza non è acqua) data dal fatto che sia i bambini che i genitori, erano maggiormente a proprio agio in un ambiente così rilassante e riservato esclusivamente a loro. Mai come stavolta la cosa ha assunto la parvenza di una vera e propria festa… credo di poter dire che mancassero solo le torte con le candeline da spengere!
Una bella soddisfazione vedere la nostra 18° edizione del torneo il guerriero.it così piena di bambini e con al seguito fratellini, sorelline, genitori, nonni e nonne! Ma immaginate il gusto che può derivare quando vediamo una mamma che abbraccia il proprio bambino e si complimenta con lui per la prova sostenuta nella kickboxing… vedere le mamme che seguono il figlioletto a bordo del quadrato, con in braccio quello più piccolo! E perchè… Vedere il padre osservare ansioso e facendo finta di niente… ma con gli occhi che si illuminano di gioia quando il suo bambino compie una bel gesto tecnico… credete sia da meno?
I bimbi si sono da subito divisi per gruppi di appartenenza ed hanno iniziato a fare degli esercizi conviviali di riscaldamento.. mentre Beatrice e Federico compilavano i tabulati degli accoppiamenti. Tre incontri per ognuno sulla materassina… con l’arbitro in divisa regolamentare del torneo ed impersonato da Beatrice Guardati, Letizia Bicocchi e Veronica Bandelli, che hanno diretto tutti i loro incontri, risultando inoltre (e proprio per questo lo scaltro Roberto ci aveva proposto tutte donne…) particolarmente rassicuranti per i più piccoli ed i loro genitori.
E’ veramente un piacere vedere atleti così piccoli e già così esperti nella routine del torneo… Tutti di corsa a prepararsi: conchiglia, paratibia, calzari, paradenti, caschetto con griglia e guanti da 18 once! (dei veri e propri cuscini sulle loro braccina… per non farsi male). Pronti...? Iniziamo!
E l’inizio non poteva essere migliore… perchè i più esperti mini-pulcini hanno fatto da apripista per tutti gli altri… mostrando l’esatto modo comportamentale a quelli che poi sono seguiti.
Naturalmente (con l’alimentazione e tenore di vita di oggi, che ha variato molto la corporatura media degli italiani) ci sono stati alcuni “bambini” di 13 anni che erano addirittura più alti e pesanti di loro… ma tutti loro hanno dato una vera e propria lezione di “fair play” per chiunque… soprattutto perchè a questo spinti dai propri e maturi coaches.
Non è stato sufficiente neanche accoppiarli tra loro (forzatamente) con una corporatura nettamente diversa, a far temere che si potessero far male… perché sia nei grandi che nei piccoli … il più bravo, o più pesante, o più grande… ha avuto sempre riguardi protettivi nei confronti avversari! E questo non soltanto è stato possibile per l’animo che li accomunava… ma soprattutto per la perfetta padronanza delle tecniche e senso della misura e distanza. Quindi, proprio e solo attraverso la loro maturità tecnica!
Ed anche i loro coaches hanno fatto da esemplare dimostrazione agli altri, per mostrare quale doveva essere l’atteggiamento e lo spirito competitivo che deve animare questa sperimentale categoria, per dimostrare palesemente le vere e reali intenzioni del torneo.
Gli allenatori dei bambini, devono comprendere infatti… che il nostro tentativo sperimentale di farli combattere in questa specialità (low kick) è molto delicato per vari ed ovvi motivi di carattere educativo e formativo… ma anche per tutelarne soprattutto l’integrità e sicurezza fisica! Inoltre è molto fastidioso per la gente che guarda e oltremodo deleterio per la presentazione pubblica dei nostri sport, far vedere un incontro di bambini dove i due mostrano l’apparente intenzione di farsi del male o dove sembra che vogliano annientare irrispettosamente l’altro. (fosse anche, sia pur solo dal punto di vista tecnico).
Inoltre ancora… dovremmo imparare anche e soprattutto, a metterci nei panni dei genitori… visto che sono loro a portarceli in palestra e sempre gli stessi genitori sono quelli che parlano con i genitori degli altri… consigliandoli o sconsigliandoli a seconda della propria esperienza avuta e conseguente opinione ricavatane!
Tutte queste cose già la dicono lunga sul processo formativo e funzione educativa rivolta a tutti i nostri piccoli partecipanti e rappresentato da questi nostri baby-tornei. Ma ancora una volta devo dire che Roberto aveva ragione… alcuni dei bambini.. tra quelli che dalla prima edizione hanno iniziato a praticare in questi nostri torneini… sono tecnicamente esaltanti!
Gli incontri che si sono via via succeduti sulla materassina infatti, sono stati tutti estremamente puri e divertenti… Evidentemente i nostri esempi in questi tornei e relativi articoli esplicativi su ilguerriero.it… sono diventati una lezione per tutti. I bambini infatti, si divertono soprattutto anche solo per il fatto di aver avuto modo di far vedere cosa sapevano fare, cosa avevano imparato in palestra… e ricevendo gratificazione dai propri allenatori.
Ma ognuno voleva fare meglio del compagno! Ho visto fare a qualcuno di loro, dei perfetti bloccaggi e difficili spostamenti, per poi rientrare… degni di un adulto esperto… pugni a pendolo… calci saltati e girati… complimenti agli istruttori!
Vedere i bambini, anche quelli più grandicelli… ma dirittura ed in alcuni casi… quelli di 5 anni, che mostrano i giusti automatismi sui bloccaggi, sulle schivate e rientri, sugli attacchi più difficoltosi ed estrosi.. ci fa comprendere che il nostro grosso impegno è sicuramente ed ampiamente ripagato dagli evidenti risultati adesso riscontrati.
Mi sa che dovremo cominciare a prendere in esame anche il consiglio che già Roberto comincia darci… di dividere i bambini anche in “serie” 1° e 2°… affinché anche la sola evidente ed eccessiva superiorità tecnica di alcuni, non possa iniziare a fungere da demotivante accessorio psicologico, alla partecipazione dei tanti nuovi che ogni volta si affacciano numerosi.
Ma un altro aspetto che mi preme di sottolineare.. è quello conviviale e socializzante con il gruppo dei pari, per contribuire a livellare eventuali mancanze… registrando un forte miglioramento del comportamento di relazione a cui i genitori attribuiscono il merito proprio alla loro attività sportiva… e secondo me.. la partecipazione ai baby-tornei de ilguerriero.it ne è una delle maggiori determinanti. Tutti qua sono adeguati.. perché le prove stesse sono progressivamente adeguate al loro livello e capacità di sopportazione, per il superamento dello stress derivatone.
Nessuna esperienza potenzialmente frustrante quindi… ma solo gratificazione per la prova sostenuta ed ogni volta superata. Questo.. oltre a tutto il resto già enunciato… dovrebbe contribuire a dar loro maggiore fiducia nei propri mezzi e personali possibilità, mantenendoli però entro i limiti della giusta autostima.
Un grande ringraziamento alle società che sono intervenute con i loro bambini guerrieri. |