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NON POTEVAMO NON FARE UNA INTERVISTA PER TELEMONDO TV E PER IL GUERRIERO.IT AL PRESIDENTE GIANDOMENICO BELLETTINI, IL PRIMO ITALIANO  A PRATICARE E DIFFONDERE LA KICK BOXING NEL NOSTRO PAESE. CON LUI FACCIAMO UNA BREVE RICOSTRUZIONE NELL’AVVENTO DELLA KICK BOXING IN ITALIA. QUESTA UNA SINTESI DELL’INTERVISTA, CHE POTRETE ASCOLTARE DIRETTAMENTE VOI STESSI NEL VIDEO ALLEGATO NELL’ARTICOLO.

Intervista all'Avv. Giandomenico Bellettini

Di: La Redazione

Sono stato il primo italiano a praticare la kick boxing e lanciarla in Italia. Il primo libro che facemmo nel '75 era intitolato karate del futuro .. ma direi che più che una intuizione è stato un colpo di fortuna!

Ero un allievo di Dominique Valera, che è stato il primo europeo ad intraprendere la kick boxing… dopo che ai mondiali di karate negli USA fu squalificato per eccesso di contatto ed essendo un francese di origine basca (etnia tra Francia e Spagna) e quindi dei guerrieri fortissimi… lui è stato il primo  a lanciare in Europa il Full Contact ed io, essendo un suo allievo, sono stato il primo italiano ad iniziare questa strada.

Ho iniziato con il karate nella FIK dell’Avv. Ceracchini  e Basile. Ricordo la guerra tra fik e fesika di Shirai ecc. Quando ci fu una scissione in seno a queste due, entrai nella fiam come allievo di Parisi, che è stato uno dei più grandi maestri di karate ed uno dei fondatori della fiam e ricordo che già a quei tempi a Genova, si faceva il kumitè con le protezioni. Quindi, questo maestro era talmente avanti ed aveva capito che, durante gli allenamenti non aveva senso spaccarsi la faccia e si usavano già i guantoni e caschi.

Poi il passo è stato breve nel momento in cui è nato il full contact. A quei tempi successe che il M° Ennio Falsoni che, diamo a Cesare quel che è di Cesare, ha dato un grosso contributo alla kick boxing ma all’inizio, non aveva capito l’importanza di questa cosa… ed essendo un maestro di tradizionale, vedeva come una assurdità il fatto di usare le protezioni… perché  secondo lui snaturavano l’arte marziale.

Ci incontrammo ai campionati mondiali di Nambu-do a Montecarlo, dove ci fu uno dei più grandi massacri… pensa che ci furono più di 100 persone all’ospedale ed anche  Falsoni capì che se non si mettevano le protezioni, diventava insostenibile dire alle persone… fermatevi, quando non si fermava nessuno.

Nel '76, quando ci furono i primi europei a Vienna della wako, fui io, come responsabile della wako Italia, a dare la possibilità a Falsoni e ai suoi, di venire a dare forza alla mia squadra e tra l’altro ricordo che c’erano in squadra nazionale anche dei famosissimi pisani all’epoca… come Roberto Fragale e Vittorio Caselli. E sempre Fragale, Caselli e Giannessi… sono state le prime tre cinture nere che l’AIKAM, nel lontano '75, fece per la kick boxing… che al tempo si chiamava karate contact , diviso in semi e full contact. Le prime tre cinture nere furono questi tre pisani. Loro sono stati i veri pionieri pratici, nel senso.. quelli che fecero i primi campionati del mondo ed i i campionati d’Europa.

Mi ricorderò sempre l’avventuroso viaggio dei mondiali a Berlino.. quando c’era ancora il muro con la Germania dell’est… ricordo che ci rifermarono, ci perquisirono a fondo e non capivano. Ma quello che mi ricordo proprio dei mondiali… è che fu un lungo e faticoso viaggio in auto con Orlando Tellarini, Skieveniewski, Roberto Fragale e Renzo Lencioni.    Mi ricordo che c’era il campione di Falsoni, Flavio Galessi, che purtroppo è deceduto .. e che durante il suo incontro... Falsoni lo spingeva  a fare meglio contro un avversario impossibile... e Flavio si rivolse al suo presidente dicendogli: ma vieni tu a combattere sul ring!

    

Noi siamo stati i primi a portare in Italia Billy Wallace  i Chakuriki, la Mejiro Gym. A Venezia portammo la squadra dei Chakuriki con Tom Arrick che è stata una delle scuole più importanti… poi Jert Lemmens e Roger Pachi. Ho poi scoperto Jean Marc Tonus…! E’ stato un caso, eravamo in Svizzera  fare una gara e c’era una cintura gialla che era un mostro. Veniva dal ciclismo e dalla ginnastica artistica, uno che faceva la spaccata a freddo.. ma era ancora una cintura gialla. Ed ho visto subito le potenzialità che aveva e lo portai in Italia… gli demmo la prima cintura nera come AIKAM e un anno dopo a Tampa in America, vinse i mondiali della WAKO, dettando poi legge per diversi anni.

Anche Haller che vinse il mondiale a Tampa, è stato una nostra scoperta! . Veniva dallo Yoseikan da Bolzano, ricordo che gli pagavo il biglietto del treno perché era uno studente senza grandi mezzi  e sia il viaggio negli USA, che altre sue trasferte erano spesate dall’AIKAM.

Anche il giovane Perreca.. al tempo 16enne.. lo portai a Londra ed arrivò 3° ai mondiali e poi ha avuto un salto di qualità ed è stato campione mondiale per 10- 15 anni ed anche passando poi alla fiam wako ha avuto una carriera lunghissima. Ha combattuto per 20 anni così come Franz Haller, così come anche l’altra mia scoperta, il grandissimo Massimo Liberati… in tutti gli altri sport nessuno detta legge per 20 anni di fila.. erano dei talenti naturali che abbiamo avuto la fortuna di incontrare.

Tutti i primi maggiori personaggi… ho avuto la fortuna di crearli io e poi loro sono stati così bravi di saper continuare nella loro carriera.

Con la fiam di Falsoni trovammo un accordo e per tre anni siamo stati assieme come wako italia .. ma Ennio Falsoni, che è indubbiamente un grande personaggio con una grande capacità analitica .. ma uno che voleva comandare e decidere lui... Il problema, come diceva il buon Shirai… è che dove c’è Falsoni c’è lo squalo e vuole mangiare solo lui. Se hai notato Falsoni ha litigato con me, adesso sta litigando con la fist … ma è stato e rimane un grandissimo personaggio è diventato presidente della wako, è presidente della fikb .. ma diamo a Cesare quel che è di Cesare.. un vero e capace professionista e sicuramente il suo contributo a questo mondo è stato determinate.

   

Io ho dato l’input a Ennio Falsoni, quando lui scriveva su samurai banzai che la kick boxing era una stupidaggine, che ovviamente la vecchia guardia ricorderà benissimo…  ma non c’è un monopolio di Falsoni.. c’è la possibilità di fare questi sport o dentro la wako o dentro la iaksa, che sono le due federazioni più grosse. Poi ci sono anche federazioni più piccole.. oggi siamo qui con la wtka con cui abbiamo unito le due federazioni mondiali, quindi il titolo mondiale è sia della wtka ma anche della iaksa . Qui ci sono p. es. una decina di nazioni della iaksa che non hanno accettato di entrare nella wako, poi ce ne sono un'altra decina che hanno mandato una email, dicendo che vogliono rimanere nella iaksa .. alla fine la quasi totalità ha detto che vuole rimanere della iaksa, perché per loro sarebbe una sconfitta politica.

Con Falsoni, dopo il congresso che c’è stato ieri con tutte queste nazioni, ci dobbiamo sentire… perché a noi risulta che solo l’Austria e gli USA hanno accettato di entrare dentro la wako. Tutte le altre nazioni, ed abbiamo la documentazione per dimostrarlo.. non vogliono sottostare alla wako e vogliono continuare ad avere la loro autonomia. Ma qui ci sono due squadre americane che ci hanno chiesto di rappresentare la iaksa negli USA. Quindi della vecchia iaksa, la nuova iaksa non ha perso niente.

Sono cosciente che le gare wako sono le più grandi in assoluto come numero di nazioni partecipanti.. ma ti dico che la wka ha fatto recentemente una gara in Spagna con 4.000 iscritti… che secondo i miei dati non li ha neanche Ennio Falsoni.. e noi, siccome Ennio si sta promuovendo a livello internazionale molto bene con il riconoscimento del gaisf, perché è molto bravo a livello politico.. ha dato l’input a tutte le altre 8 federazioni mondiali, che si stanno adesso unendo.. e saremo superiori ai numeri della wako. Perché nessuna federazione mondiale vuole collaborare con Falsoni… perché non solo è un accentratore… che poi non è solo un difetto… potrebbe essere anche un lato positivo … ma il fatto che tutte le altre federazioni mondiali si sono confederate per fare fronte comune contro Falconi, è positivo. Poi il gaisf riconoscerà Falsoni, ma non la ritengo una mossa strategica determinante, perché tanto la kick boxing non sarà mai uno sport olimpico.

Complimenti a ilguerriero.it… che sta diventando il sito web informativo più importante di questo mondo… al disopra delle federazioni! Complimenti quindi a voi, che riuscite ad essere al disopra di tutti. Anche se dobbiamo dare a Cesare quello che è di Cesare. Sono convinto che per adesso la federazione maggiore è la wako, ma sono sicuro che con questa confederazione riusciremo a fare delle gare superiori a quelle della wako.


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