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IMPRESSIONI GENERALI SUL LIVELLO TECNICO DELLA MUAY THAI 

(a cura di: Roberto Fragale)

Svolgo volentieri il compito affidatomi dalla Redazione per rendere così, un più completo reportage dei Campionati Italiani, ma a scanso di eventuali equivoci, tengo preventivamente a precisare che tutto quanto riportato di seguito, non è altro che una mia personale opinione ed impressione ricevuta dall’osservazione globale degli incontri disputativisi.

Bhe, direi che abbiamo potuto ricevere molti “imput” da questi Campionati Italiani sullo stato generale delle cose, sia dal punto di vista tecnico, che organizzativo e soprattutto collaborativo tra i vari personaggi (vecchi e nuovi) della federazione. Direi che abbiamo potuto fare un punto della situazione piuttosto preciso e che dovrebbe far riflettere sia sui traguardi finora raggiunti, che sulla direzione da intraprendere per il raggiungimento di quelli ancora eventualmente non arrivati a compimento.

 

Ma prima di tutto vorrei rimarcare “con forza”, una grande lezione di umiltà ed esemplare spirito conviviale di collaborazione (che merita sicuramente a mio avviso, una menzione speciale) da parte del Campionissimo Roberto Cocco ed il M° Marco Franza che, nonostante avessero il proprio team a cui dover dedicare la massima attenzione, non hanno disdegnato di aiutare  e seguire all’angolo un atleta che era arrivato da solo e con grande spirito sportivo da Foggia,  a disputare i Campionati Italiani di Muay Thai 2° serie.  Giuseppe Festa (figlio di un amico di vecchia data: Antonio Festa, di uno dei primi pionieri negli anni “70” del Karate Contact in Italia) ha vinto la categoria dei -86 kg, forse anche aiutato mentalmente e nello spirito da un così importante, autorevole ed imponente angolo! Devo dire che personalmente mi emoziono sempre un po’… quando vedo “i figli” di vecchi amici e compagni di primordiali esperienze, ripercorrere e continuare le strade aperte e segnate precedentemente dai padri. Credo sia il vero segno tangibile della nostra storia e soprattutto di quella delle nostre discipline da combattimento!

 

Comunque sia, credo che questo loro comportamento dovrebbe farci riflettere un po’ su quelli che crediamo siano o dovrebbero invece veramente essere, i nostri obbiettivi primari da perseguire e raggiungere, prima di ogni altro o come pre-requisito per qualunque di questi.

   

Dalle impressioni generali ricevute a questi Campionati Italiani, credo non possiamo rimarcare che sia notevolmente salito il livello tecnico della Muay Thai. Durante lo svolgimento di questo torneo infatti, si sono potute ammirare bellissime e ricercate tecniche di ginocchio e di gomito.

  

Ma devo anche dire di aver notato che i nostri associati appassionati di Muay Thai, stanno iniziando a comprendere veramente anche il vero spirito che anima questa disciplina. Quasi tutti infatti, avrebbero voluto eseguire tutta la Ram Muay completa, prima della disputa del proprio match, nonostante gli organizzatori si raccomandassero di eseguirla brevemente per non gravare sui tempi totali di svolgimento e “sforare” poi su quelli preventivati e oltretutto, a disposizione!

  

Ma alle tecniche ricercate sopramenzionate, si sono anche unite quelle spettacolari. Non sono state poche infatti le tecniche saltate ed in volo che abbiamo potuto ammirare, sia di calcio che di ginocchio e persino di gomito!

   

Un livello tecnico quello della Muay Thai, continuamente in costante ascesa e che farebbe ben sperare per il prossimo futuro, ma che soprattutto indica come “giusta” la direzione ultimamente, sembrerebbe essere stata intrapresa dagli associati FIKB. Credo infatti che i frequenti viaggi dei nostri connazionali in Thailandia e i tanti istruttori tailandesi ingaggiati in Italia per stage ed allenamenti tecnici, inizino a dare i frutti sperati.

  

Unica nota da migliorare forse, la conoscenza del regolamento ufficiale ed i parametri e metodi di giudizio applicati dai giudici per la valutazione dei matches, da parte dei molti nuovi tecnici e allenatori, appassionati di Muay Thai ultimamente pervenuti in FIKB da altre realtà organizzative.

  

E’ un settore ed argomento questo, in cui i tanti provenienti da molte altre parti forse, ognuno “dice la sua” con insufficiente cognizione di causa… e sicuramente al prossimo stage di aggiornamento professionale della FIKB, sarà argomento di interessante discussione e approfondimento professionale per tutti i simpatizzanti.

Stiamo andando bene… ma possiamo ancora migliorare!

  


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