ECCOVI UN’ARTICOLO-INTERVISTA REDATTA DA
GIORGIO MELONI CON MARCO FRANZA, RILASCIATAGLI A DUE ANNI DI DISTANZA DALL’
ENTRATA IN FIKB DI UTTO IL SUO GRUPPO:
LA X
1 BOXING. VEDIAMO QUALI SONO STATE LE SUE IMPRESSIONI DURANTE QUESTO SUO PRIMO
PERIODO DI ATTIVITA’ FEDERALE NELLA NUOVA ORGANIZZAZIONE.
All’ombra
della Mole:
MARCO FRANZA
Di: Giorgio Meloni
MR. X1 BOXING
Alias Marco Franza, un maestro divenuto famoso in
altre organizzazioni che da due anni è diventato un punto di riferimento in
Fikb. Le ragioni di una svolta.
Marco Franza é direttore
tecnico nonché insegnante degli sport da combattimento dell’Accademia Miura
in via Aosta 7bis a Torino.La sua vita sportiva, da judoka a kickboxer, si è
sempre snodata all’ombra della Mole Antonelliana , e la sua storia è legata a
sigle come Fenasco e Cisco, ossia a quelle sigle che una volta rappresentavano
la concorrenza della FIKB, federazione in cui Franza milita attualmente.
Da due anni, sta collaborando attivamente con la suddetta ricoprendo cariche
federali e questa scelta di campo ha posto interrogativi a molti ed a
questo proposito chiediamo un suo commento.
“Quando, due anni fa, ho
deciso con i miei collaboratori, tra i quali cito Dino Orso, Giorgio Iannelli,
Alessandro Grifa, Tony Ligorio e tanti altri nomi di spicco negli sport da
combattimento, di entrare a far parte di questa per me nuova federazione, ho
partecipato un po’ scetticamente. In effetti ero abituato a lavorare con
federazione avversarie. Pensavo quindi ad una parità organizzativa e numerica,
ma una volta all’interno mi sono dovuto ricredere.
d.
– Qual è la principale differenza organizzativa?
“Innanzi tutto le regole ed il
rispetto delle stesse. La presentazione iniziale mi aveva subito fatto capire
che doveva esserci trasparenza ed onestà in quello che si faceva. Da subito ho
trovato molta collaborazione da parte di nuove e vecchie conoscenze, e questo mi
ha dato immediatamente la voglia di mettermi al lavoro.
d. – Come si è trovato con l’attività
agonistica?
“Come si sa sono diventato
famoso nel nostro piccolo mondo per aver creato grandi campioni, tra cui Roberto
Cocco, Antonio Medelin, Matteo Trevisan, Andrea Molon. Mi era stata presentata
come una federazione povera di combattimenti a contatto pieno. Mi sono dovuto
subito ricredere trovando molti atleti e molte competizioni, un’attività
dilettantistica molto seguita con grandi sbocchi internazionali. Inoltre una
serie di eventi sportivi di grande rilevanza.
d. – Ma c’è qualche cosa che ti ha
entusiasmato maggiormente
“Sì, c’è. Mi ha veramente
colpito l’attività dilettantistica internazionale; infatti non avrei mai
creduto che una federazione di sport da combattimento potesse essere cresciuta
così tanto a livello mondiale, fino a portare ad un torneo migliaia di
partecipanti provenienti da diverse nazioni e non, come pensavo nei nostri sport
a contatto leggero, bensì in quelli a contatto pieno.
d. – Che cosa intendi portare di tuo alla
federazione?
“Anche se in altre realtà ho
svolto parecchie attività, in questa federazione desidero portare tutta l’esperienza
che ho acquisito nella grande attività internazionale che ho svolto nell’ultimo
decennio. E la federazione per questo mi ha dato un ruolo importante nel quale
voglio impegnarmi nel miglior modo possibile.
d.
– Quali sono i tuoi programmi per il futuro?
“Essere responsabile nazionale
di una così grande federazione con così tanti atleti e contatti nazionali ed
internazionali mi ha veramente riempito di entusiasmo. Anche nell’ultima
riunione con le palestre a me legate attraverso
la X
1 Boxing, siamo giunti alla conclusione che non potevamo aver fatto una scelta
migliore. Pertanto vorrei impegnarmi per far sì che i contatti di questa
federazione a livello nazionale ed internazionale diventino un tutt’uno in un
programma di lavoro che preveda lo sviluppo di eventi e di tornei di sempre
maggiore rilevanza. Questo allo scopo di dare agli atleti che si avvicinano ai
nostri sport notorietà e traguardi mai raggiunti.
d. – Che cosa rappresenta oggi
la X
1 Boxing?
“E’ l’insieme delle
palestre dei miei allievi o dei miei più stretti collaboratori che desiderano
operare uniti sotto un unico nome, per cui anni fa ho registrato questo marchio.
Oggi la nostra diffusione è ovviamente oltre i confini regionali, da anni
infatti collaborano con noi
la Toscana
con Alessandro Grifa di Montecatini,
la Liguria
con Antonio Medelin e Mauro Salis di Genova,
la Sardegna
con Giovanni Sanna di Alghero.
Sono inoltre soddisfatto della
collaborazione instaurata con la ditta Leone per quanto riguarda le attrezzature
fornite agli atleti.
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