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SCUSANDOSI PER IL RITARDO… IL NOSTRO COLLABORATORE LUIGI MERLINI, CI PARLA BREVEMENTE DEI MATCHES PIU’ IMPORTANTI DISPUTATI AL GRAN GALA DI MADDALONI. ULTIMAMENTE SIAMO SOMMERSI DALL’ENORME MOLE DI LAVORO SVILUPPATASI, MA CONTIAMO CHE PRESTO SAREMO IN GRADO DI PROPORVI ANCHE I FILMATI INTEGRALI DEI MATCHES PIU’ BELLI.MADDALONI IN PILLOLEDi: Luigi MerliniQuando il M° Fragale mi comunicò la mia convocazione alla riunione di Kick Boxing che si sarebbe svolta a Maddaloni, anche se non conoscevo personalmente l'organizzatore e match maker Francesco Migliaccio, ero sicuro che la Campania ancora una volta, come già circa un'anno fà lo aveva già fatto con l'organizzazione dei campionati assoluti F.I.KB, mi avrebbe di nuovo stupito...... così infatti è stato.
Maddaloni si trova in provincia di Caserta ed in quella fantastica riunione era compreso anche un Torneo Gran Prix di Thai Kick Boxing. Un “quadrangolare” al limite di 60 kg e un prestige fight dei pesi massimi di Thai Kick Boxing + 96 kg; tra uno sfidante fighter locale… ed il “supercampione” del momento, il livornese Daniele Petroni del Rendoki dojo di Massimo Rizzoli Innanzi tutto, sapere comunque della presenza certa della massima autorità F.I.KB della Campania, l'amico Gianni Di Bernardo,; mi dava già un senso di quello che poteva essere un punto di riferimento per l'intera riunione. Riunione nella quale “veramente” ha tuonato il Gran Galà di Maddaloni… e tutto quello che doveva essere scritto sulla perfetta organizzazione di questa grande riunione di Kick Boxing, è stato fatto in maniera molto ampia e dettagliata dal mio predecessore Franco, Piccirilli, per cui il mio Maddaloni è un Maddaloni “in pillole”. Visto il numero rilevante degli incontri disputati e quello che potrebbe essere anche un lavoro stancante e noioso, nel farne di tutti un dettagliato resoconto, ho pensato che l'inserimento dei filmati completi sia forse la soluzione più ideale… ma lasciandomi un modesto ritaglio di recensione nell'aprire due “finestre” sul Torneo Gran Prix di Thai Kick Boxing -60 kg e il Prestige Fight pesi massimi + 96 KG… e questo per una ragione ben precisa.
In entrambi di questi due mini eventi ( non perchè non prestigiosi ma solo per il fatto che si trattava in fondo di un quadrangolare e di una sfida a due… in mezzo ad una “vagonata” piena di tanti altri bellissimi incontri! ) sono emersi due personaggi sui quali mi permetto di spendere alcune esternazioni personali.
Nel quadrangolare il rumeno Viorel Radoi del Pro Fighting Roma si dimostra subito atleta di spiccate doti tecniche e completamente a suo agio sul ring. Radoi sembra veramente essere stato concepito appositamente per la Thai Kick Boxing, ha straordinarie capacità di movimento e colpisce sempre in serie, con una varietà di colpi incredibile, sia di pugno che di calcio.
Il primo incontro che lo vede opposto al Tarantino Luciano Stasi del Dinamic Club non ha proprio storia. Questo è un susseguirsi di attacchi di Radoi, che costringono sempre il pur tenace Stasi a una continua passività difensiva. Sembra quasi ad un certo punto che il rumeno, convinto ormai della certa vittoria, non infierisca più di tanto e cerchi magari invece, solo qualche colpo spettacolare… Infatti per lui è finale!
Dall'altra pool invece, emerge non sensa difficolà e con un verdetto di due giudizi a uno, il pescarese Simone Sulcarese, allievo del M° Riccardo Bergamini. Sulcanese guadagna infatti la finale dopo un duro scontro con un altro fortissimo fighter rumeno e precisamente contro Ovidu Mirumescu del Maxi Energy di Napoli, e guidato all’angolo dal simpaticissimo e sportivissimo M° Massimo Caramiello.
Il rumeno senza dubbio è stato più irruento, ma Sulcarese, ben diretto dal proprio angolo, ha saputo tramite un combattimento molto accorto, tenere sempre a bada l'irruenza dell'avversario e tecnicamente mettere a segno i colpi più efficaci che, come sappiamo, nel conteggio dei giudici sono quelli che per regolamento valgono. Sulcanese si aggiudica così con onore ed intelligenza la finale.
La finalissima del torneo sembrava cosa fatta…
e così è stato, il rumeno sempre al centro e padrone della situazione, cercava i colpi ad effetto mentre dal canto suo il pescarese riusciva in qualche modo a limitare i danni, e in alcuni momenti è uscito anche dal suo apparente torpore di “attendista” con tecniche di una certa efficacia. Sicuramente il duro lavoro di apprendimento fatto in Thailandia dal M° Riccardo Bergamini, comincia a dare i suoi frutti. Sulcanese ha perso con un avversario di ottimo livello… ma certamente ha dimostrato di essere un buon combattente e possedere soprattutto delle buone doti di freddezza.
Tornando al vincitore, (Viorel Radoi ) gli chiedo una mini intervista per presentarlo meglio ai lettori de ilguerriero.it, alla quale gentilmente si concede. Luigi Merlini: Bene Viorel adesso che le fatiche del ring ancora le hai addosso vuoi dirmi quali sono le tue prime sensazioni per questa bella e felice esperienza?Viorel Radoi: Sono molto felice ed entusiasta per la vittoria, è stata sicuramente per me una buona esperienza. Luigi Merlini: Quindi le tue impressioni su questa formula di mini torneo di categoria sono positive?Viorel Radoi: Certo che lo sono, ti permettono di combattere con più avversari ed i pochi round su cui si svolgono di essere continuamente più determinati. Luigi Merlini: Vista la varietà delle tue tecniche ti chiedo se combatti in più specialità e se si… quali ?Viorel Radoi: Prediligo la Thai Kick Boxing ma combatto anche di Low Kick Luigi Merlini: So che non combatti nei tornei dilettanti F.I.KB, forse non hai ancora la cittadinanza italiana, ti chiedo allora se ti vedremo nei circuiti WAKOpro…Viorel Radoi mi guarda senza sapermi dare una risposta, forse mi rendo conto che lui è un combattente… e le risposte politiche le lascia agli altri, lui le sue le da già sul ring. Decido di toglierlo dall’imbarazzo e ci salutiamo cordialmente, mentre col suo Maestro rientra negli spogliatoi per la meritata doccia. Personalmente ritengo il rumeno sia una delle migliori espressioni della kick boxing moderna... ma... se son rose fioriranno!
L' altro atleta veramente degno di attenzione è stato senza dubbio il bravissimo Daniele Petroni. Un atleta ormai che potremmo definire di elevata “stazza” internazionale. Una vera roccia, mi piace definirlo il LUCARELLI della kick boxing livornese, per le sue grandi doti di cuore, ma soprattutto di tecnica... e tutto questo, nonostante non sia certo un peso... leggero! Proprio appunto come il suo concittadino e star del calcio labronico.
In verità deve avere ereditato anche “qualcosa” dal suo maestro… che ha sempre fatto sfoggio di saperci regalare grandi prove di carattere e sacrificio… da quel “vero” Campione che è stato per oltre 23 anni di attività agonistica… ed ai massimi livelli. Ha combattuto e vinto veramente con tutti i migliori, con cui a volte ha anche perso e riconquistato sempre il titolo, l’unico italiano che ha sempre vinto per ko persino con i russi!
Ma tornando a parlare del suo ultimo ed odierno prodotto… che è Daniele Petroni, posso dire che nel match di Maddaloni è emerso comunque più che il suo grande valore tecnico di combattente (che ormai è indubbio e sacrosanto) quello di “vero signore” e uomo di sport.
Non voglio neppure commentare l' incontro… che si commenta da solo quando lo vedrete, ma rimarcare quanto sia importante invece per questo sport… che certi campioni non lo siano solo dal punto di vista tecnico e atletico, ma bensì anche e sopratutto dal punto di vista “umano” e sportivo.
BRAVO DANIELE ! Esempi comportamentali come i tuoi ....ne servono molti a questi nostri sport e a tutto lo sport in genere... grazie a nome di tutti i veri sportivi ed amanti della kick boxing! |