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Thailandia

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LA PRIMA ESPERIENZA IN THAILANDIA E’ SEMPRE ESALTANTE PER CHIUNQUE. RICCARDO BERGAMINI (D.T.N. FIKB spec. Low Kick) VOLENDOSI RECARE PER LA SUA PRIMA VOLTA IN THAILANDIA, CI HA CHIESTO L’ASSISTENZA DEI NOSTRI SERVIZI PRESENTI SUL POSTO. TORNATO ENTUSIASTA E SODDISFATTO DEL SERVIZIO RICEVUTONE… ECCOVI UN SUO BREVE SCRITTO SULL’ ESPERIENZA VISSUTA.

 RICCARDO BERGAMINI
in Thailandia

 Di: Riccardo Bergamini

  

 Il primo impatto con la Thailandia è sicuramente particolare. Era molto tempo che volevo recarmi in questi posti e per poco in passato ci ero anche quasi riuscito… ma non è semplice giungere a liberarsi dai tanti impegni, privati, federali e non… che ormai mi tengono quasi totalmente in ostaggio. Capitata ora questa breve e “ghiotta occasione” ne ho voluto approfittare e malgrado io non sia certo nuovo a viaggi attorno al mondo ed in paesi sconosciuti… (anzi, forse proprio per questo!) ho preferito consigliarmi ed affidarmi a chi di questi viaggi in Thailandia ne organizza continuamente ed è uno dei nostri  maggiori esperti federali. Ultimamente (poco prima di me) anche il nostro Daniele Petroni si era recato negli stessi posti ed il servizio ricevutone era risultato buono. Tramite “ilguerriero.it” infatti, Roberto Fragale mi informa che hanno sul posto un loro collaboratore ed altro personale di riferimento che si prenderà cura di organizzarmi un soggiorno decente ed a buon mercato, mi procurerà lo scooter per gli spostamenti e qualsiasi altra cosa di cui potrei avere bisogno, mi presenterà al camp (dato che i giorni a disposizione erano veramente pochi) come uno che vuole “lavorare” e non solamente per poterlo raccontare, per un migliore e veloce apprendimento delle basilari nozioni di Muay Thai.

 

Di Bangkok ho visto solo l’aereoporto, ma a Pattaya, odori, traffico, suoni e gente…

e posso sicuramente dire che questi tailandesi… sono davvero, “simpaticamente singolari”!

Al mio arrivo all’aeroporto troviamo un taxi appositamente ad attenderci e ci porta a Pattaya, dove sono stato accolto da colui che si occupa di organizzare il viaggio, la permanenza e  gestisce gli allenamenti di quelli che si avvalgono di questo servizio, presso il Sityodtong Boxing Camp: il sig Simone Falcini.

Devo riconoscere che l’organizzazione messa in piedi qua dai nostri attivi connazionali è veramente molto buona… bravi ragazzi… complimenti!

Oltre ad avere ogni tipo di informazioni riguardo alla vita in Thailandia, su come muoverci, cosa fare in caso di qualunque imprevisto o difficoltà… io ed il mio allievo (ed amico) Roberto Margiotti, siamo stati sempre seguiti ed aiutati in tutti i più piccoli e banali passi della nostra avventura sportiva, nella patria della Muay Thai.

Il primo giorno, dal momento che non eravamo riusciti a dormire in aereo ed eravamo troppo stanchi e completamente “sfasati” per il differente fuso orario, abbiamo preferito andare a vedere il camp, ma  non certo per allenarci.

Ebbene, devo dire che una volta arrivati siamo rimasti molto sorpresi; nel camp non c’è la marzialità che si vive nelle altre arti da combattimento o forse come la immaginavamo, ma si respira un’aria da “Arena gladiatoria”, dove tutti si allenano trascinati dall’ardore e l’impegno degli altri, dove non c’è alcuna differenza tra thai e stranieri , dove a turno tutti fanno lo stesso lavoro, mossi da un entusiasmo comune e contagioso… insomma, un ambiente a me familiare e sempre ricercato.

 

Un capitolo a parte invece sono i bambini, da 6 anni in su, dopo essere stati a scuola, arrivano al camp, salutano tutti (dico tutti…!)  e poi si cambiano e cominciano ad allenarsi. Ciò che stupisce, oltre alla facilità che mostrano nell’ eseguire tecniche e movimenti estremamente complessi, è la determinazione, il coraggio, il completo disinteresse di ciò che gli ruota attorno, concentrati solo sull’obbiettivo del momento ed in possesso di una coscienza sportiva veramente superiore… che difficilmente possiamo immaginare nei bambini di quella età.

Ahh… che sogno sarebbe averne qualcuno anche in Italia! Ma dovremmo anche riuscire ad insegnare ai genitori in primis, che il lavoro che si può fare a quella età vale il triplo… che se insegniamo paura ed incertezza, loro raccoglieranno solo dubbi e timori… oltretutto radicandoli forse per sempre, dentro le loro iniziali vite.

Ma purtroppo, credo che l’opulenza del nostro tenore di vita abbia distratto un po’ tutti noi dall’importanza degli obbiettivi primari dell’uomo.

 

Ma ora diciamo anche due parole su piccole annotazioni per quanto concerne la parte sportiva e per la quale avevo intrapreso questo viaggio.

Devo dire che i ritmi di allenamento sono veramente alti, le riprese durano dai 4 ai 5 minuti e nel minuto di recupero… si fanno le flessioni!

Nei primi giorni ho fatto veramente fatica  e poi, nonostante le difficoltà atletiche aumentassero, sono riuscito a condurre in porto sedute veramente impegnative, arrivando a sostenere 6 riprese ed in seguito… persino alcuni minuti di clinch con i forti e tecnici thai.

Per quanto riguarda le difficoltà tecniche, posso dire che ho avuto molta facilità con le ginocchia, pochi problemi con i gomiti, ma ho registrato un vero grande scoglio con il clinch.

Per chi non nasce nella Muay Tai (come ci dice anche Simone) mancano sensibilità e timing ed il lavoro di apprendimento va eseguito con una concentrazione al massimo delle possibilità.

Caratterialmente, tendo sempre a dare tutto ciò di cui dispongo e nonostante questo, difficilmente sono soddisfatto.

Dal canto loro gli insegnanti thai, non danno giudizi sulle migliorate o peggiorate capacità,  quindi non rimane che lavorare… lavorare… e lavorare!

In ogni caso sono rimasto totalmente soddisfatto dell’esperienza vissuta e stiamo adesso pianificando assieme a tutto il gruppo de “ilguerriero.it”,  un interessante progetto per questa estate.

In ultimo, non posso esimermi di fare un ringraziamento particolare a Simone Falcini, per l’accuratezza con la quale si occupa degli ospiti stranieri affidatigli ed a Roberto Fragale, per avermi messo nelle condizioni migliori per poter usufruire al meglio, degli strumenti didattici presenti al Camp.


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