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AVEVAMO GIA’ PRESENTATO SULLE NOSTRE PAGINE ELETTRONICHE, LA ROSA DEGLI AZZURRABILI DI THAI/KICK CHIAMATI AL 2° COLLEGIALE DI MONTECATINI. DOPO QUELLO DI LOW KICK A LIVORNO, SIAMO ANDATI A DARE UN CURIOSO SGUARDO ANCHE ALLO SVOLGIMENTO DI QUESTO ED ABBIAMO RACCOLTO LE IMPRESSIONI DI ALCUNI PARTECIPANTI E DEI 2 TECNICI FEDERALI CHE HANNO IL COMPITO DI SELEZIONARE E SEGUIRE LA NAZIONALE FIKB AI PROSSIMI CAMPIONATI EUROPEI WAKO IN MACEDONIA.

Il 2° Collegiale Azzurrabili di Thai/kick

Di: Franco Piccirilli

Era già stato pubblicato su queste pagine elettroniche, l’elenco completo di tutti gli atleti convocati come “Azzurrabili” al 2° collegiale azzurrabili FIKB di Thai/Kick indetto dai D.T. FIKB Giorgio Iannelli e Claudio Alberton a Montecatini Terme, presso il bellissimo centro sportivo di Alessandro Grifa… e come nostro solito, abbiamo creduto opportuno, prima che comunque in Redazione ce lo chiedessero, (non a caso e come a Livorno- VEDI: Collegiale azzurrabili di Low Kick-) passare anche da Montecatini (Pt), per dare uno sguardo al suo svolgimento e raccontarvi questo ennesimo collegiale degli azzurrabili.

Comunque sia… siamo andati anche e soprattutto, perché curiosi di vedere all’opera i 2 nuovi Direttori Tecnici Nazionali di Thai/Kick Boxing della FIKB: Giorgio Iannelli e Claudio Alberton… ma anche per ammirare i migliori atleti italiani di Thai/Kick in F.I.KB.!

Non ero mai stato nella palestra di Alessandro Grifa, lo avevo incontrato la prima volta in occasione dei campionati italiani FIKB da lui organizzati al Palamadigan di Montecatini (PT). VEDI: Campionati italiani FIKB a Montecatini

Naturalmente, il viaggio è stato anche l’occasione (oltre che per ascoltare la solita “buona musica” con cui spesso ci intratteniamo, per stabilire di quale epoca dello scorso secolo era, se mia o di Fragale) per parlare di Alessandro Grifa. Ma quasi mi pento di aver tirato fuori l’argomento, perché Fragale quando comincia non si ferma finchè non è certo di avermi fatto capire tutto quello che lui mi dice che dovrei sapere per poter scrivere l’articolo… e per essere più sicuro me lo fa anche ripetere… e poi mi da il voto! Ahahah!  Così durante l’escursione, Fragale (che lo conosce fin dagli esordi sportivi) mi racconta che Alessandro Grifa è nato e cresciuto nella palestra del padre, un ex atleta di pugilato e di full contact nella ex FIAM di fine anni “70” poi appassionatosi al Bodybuilding e di cui ha aperto diversi centri sportivi, prima a Milano e poi trasferitosi a Montecatini, ne ha aperto uno anche in questa deliziosa cittadina. Alessandro poi, ha aperto un suo  settore di kick boxing nel già attrezzatissimo centro sportivo di Montecatini… Successivamente si è unito al gruppo torinese di Marco Franza ed ha militato nella Fenasco, poi Cisco ed infine Fist. Ha avuto in passato bravi atleti con lusinghieri risultati e registrato discreti successi organizzativi… Due anni fa poi, è entrato in FIKB con il gruppo della X-1 Boxing del M° Marco Franza e si è reso disponibile per organizzare la bellissima edizione dei Campionati italiani FIKB a Montecatini lo scorso febbraio.

    

Dopo un breve periodo di calo motivazionale, dovuto all’abbandono di diversi suoi atleti di punta, ha ripreso adesso la sua piena attività di insegnamento, riconquistando in breve tempo il posto di docente che gli si competeva nell’ambiente degli sport da combattimento, sfornando subito ottimi atleti, che sono saliti ai vertici delle proprie categorie e forse anche per questo, ha ottenuto ultimamente la carica di Responsabile Tecnico Regionale della Thai/Kick. Finito… che ne dite, me la merito la sufficienza? Allora diteglielo anche voi. No.. perché Fragale è sempre un po’ “strettino” nei voti!

    

Il centro sportivo della Grifa Gym è, e credo si possa definire, come la palestra che rappresenta la realizzazione del “sogno”, per qualsiasi amante delle discipline da combattimento. L’impianto ha una superficie di circa 600mq. Ha una fornitissima sala con tutte le più moderne attrezzature per il cardio-fitness e bodybuilding della Tecno Gym. Una grande sala in parquet, per il lavoro a corpo libero ed una sala con materassine per gli sport da combattimento, con tanto di ring, sacconi di ogni tipo, grandezza e peso… ed ogni altra attrezzatura che possa servire e venire impiegata per la preparazione degli atleti. Notiamo che non mancano in questo centro i servizi, grandi spogliatoi, persino una sauna ed un accogliente bar nella sala d’aspetto.

     

Ci accoglie infatti lo stesso Alessandro, all’ingresso del centro e molto gentilmente ci offre un caffè ed insieme ci intrattiene assieme ai tanti altri ospiti e curiosi che erano venuti a per assistere, o accompagnare propri allievi a questi allenamenti collegiali degli azzurrabili di Thai/Kick.

    

Troviamo come al solito anche Federico Fragale… (sembra che il giovane virgulto non perda occasione per avere un continuo “polso” tecnico della situazione… e come si dice spesso da queste parti, forse è vero che… i figli dei gatti mangiano i topi? Altrimenti… che ci sarebbe venuto a fare qua? Mah!!!). Lui mi dice infatti di esserci venuto appunto, proprio per osservare anche i metodi di lavoro dei 2 nuovi Tecnici Nazionali nella Thai/Kick (che non conosceva finora)  così da poter apprendere qualcosa di nuovo da chi sa essere un reale ed autorevole punto di riferimento per queste discipline…. Sempre pronto anche lui a trovarsi casualmente nel posto giusto, nel momento giusto, con le persone giuste… ehh?

      

Quando arriviamo, l’allenamento mattutino è già stato svolto e da circa un’ora è iniziato quello pomeridiano. Gli atleti convocati ci sono tutti e stanno lavorando nella apposita sala del centro, con Claudio Alberton.

    

Giorgio Iannelli invece, è nella sala delle attrezzature “cardio” e sta facendo indossare ad un ragazzo l’attrezzatura per eseguire un test su una di queste moderne macchine. Lo salutiamo, mentre Fragale riconosce nel ragazzo una sua vecchia conoscenza. È Lorenzo Borgomeo… del quale poi mi dirà che è un vecchio componente delle prime nazionali di Muay Thai e con buoni risultati alle spalle, poi passato al professionismo con una iniziale  carriera agonistica piuttosto brillante, ma ormai fermo da due anni in seguito ad un infortunio che gli ha provocato una brutta frattura allo zigomo. Lui stesso ci informa che adesso sta benissimo e che ha avuto il benestare dai medici per la ripresa dell’attività sportiva. È da poco rientrato in FIKB assieme al gruppo romano e laziale di Alessio Smeriglio e spera di tornare a dare utili risultati alla nazionale.

    

Giorgio Iannelli va incontro a Fragale, con cui si intrattiene spiegandogli il lavoro svolto nella mattinata, mostrandosi oltremodo entusiasta dei ragazzi. Illustra poi il tipo di test che sta facendo in quel momento per tutti gli azzurri. Si tratta di un  particolare “work test” che permette di calcolare la resistenza aerobica del soggetto, per verificarne lo stato di forma e pianificargli così il lavoro da svolgere nel proprio club, per continuare ad avanzare nella preparazione specifica di ognuno. Però… “Scientifici” questi della F.I.KB ehh?!

    

Andiamo nella sala boxe, dove Alberton saluta Fragale e ci ringrazia dello splendido speciale dedicato al King of Kings II  di Milano dello scorso luglio. I ragazzi convocati sono nel pieno dell’allenamento e stanno facendo i guanti, incoraggiati a provare anche delle tecniche inconsuete e ricercate. Incitati a gran voce per l’intensità da usare, ma senza esagerare nell’affondare i colpi.

    

Noto con piacere che a tutti i ragazzi sono stati fatti indossare i caschi protettivi e Fragale mi “illumina” facendomi capire che questo mostra una attenzione particolare alla loro sicurezza negli allenamenti. Vedo poi che altri personaggi, presenti qui a Montecatini vengono a salutare Fragale, ma non vogliamo certo interrompere l’allenamento e poche amichevoli battute, bastano a soddisfarci ampiamente.

         

Così, insieme a Fragale notiamo che Alberton tiene in mano una “tabella di marcia” già pianificata e da seguire scrupolosamente… facendo sembrare il tutto molto ben organizzato… direi molto professionale. Tra i due tecnici sembra esistere una buona interazione, per cui ogni tanto Giorgio Iannelli va da Alberton a comunicargli i dati dei ragazzi che hanno eseguito il  “work test” e notiamo che questi vengono aggiunti alle schede personali di ogni atleta.

    

Usciamo per non disturbare troppo la seduta di allenamento e vediamo che i ragazzi, dopo aver svolto il proprio work test, seguono Giorgio Iannelli in ufficio, dove elencano le loro abitudini alimentari quotidiane, venendo poi consigliati nelle scelte. A volte Giorgio consiglia loro alcuni supplementi nutritivi o vitaminici che possano meglio fargli sostenere gli allenamenti. Niente di particolare o di incautamente intraprendente, ma un sicuro indirizzo verso una alimentazione più appropriata alle aumentate richieste di prestazione fisica e mentale. Veramente ben organizzati e niente lasciato al caso… complimenti!

         

Poi, anche Iannelli entra nella sala boxe ed i ruoli vengono scambiati con Claudio Alberton. Quest’ultimo ci dedica quindi maggiore attenzione e tempo. Ci dice che è soddisfattissimo dei ragazzi e del lavoro sinora svolto. È molto fiducioso nelle potenzialità dei ragazzi e ci dice che anche lui lavorerà per creare un miglior spirito di squadra.. visti alcuni precedenti di cui gli hanno parlato.  A tal proposito ci dice che hanno preso accordi con i D.T.N. della Low Kick Massimo Rizzoli e Riccardo Bergamini per svolgere i loro 3° collegiali degli azzurrabili delle due specialità, tutti  assieme a Livorno… per fare “amalgamare” maggiormente i ragazzi tra loro. 

    

Ci rende anche noto un suo eventuale progetto (scaturito da una idea indicatagli da Giorgio Iannelli) per  favorire e premiare l’impegno e la partecipazione degli atleti azzurri, con eventuali future convocazioni ai suoi gala professionistici ed a tal proposito ci anticipa che la prossima edizione di King of King’s IV a Milano, si terrà il prossimo febbraio. A cui naturalmente ci invita fin da ora per la collaborazione redazionale alla sua promozione e successiva recensione… avendone registrato nella precedente edizione un insperato successo.

    

Intanto Giorgio Iannelli sta lavorando con coppie di ragazzi sul ring, con delle vere e proprie lezioni teorico-pratiche di strategie tecniche e tattiche di combattimento, a seconda del tipo di avversario e delle eventuali difficoltà riscontrabili in un combattimento di campionato. Ma soprattutto, si concentra molto sui “cambi di ritmo” che esige, tutti conoscano e sappiano applicare come richiestogli… alla perfezione.

    

Approfittando delle bravissime pause, facciamo alcune domande ai ragazzi più vicini sull’andamento generale degli allenamenti:

Riccardo Ginepri: Sono molto contento di come procede quest’anno... ritengo stiano usando metodi migliori dei precedenti… adesso lavoriamo per davvero e ci seguono molto da vicino. Il primo collegiale svolto a Torino ed Alessandria, sebbene fatto soltanto con Giorgio Iannelli, è stato estremamente entusiasmante per me. Ho trovato che sia una persona autorevolmente propositiva e che trasferisce entusiasmo a tutto il gruppo. Stiamo conoscendo nuovi metodi di allenamento e… non che gli altri fossero meno efficaci, ma il nuovo ci attrae. Inoltre noto che anche i metodi sono più scientifici.

    

Questa volta abbiamo fatto un test per la resistenza aerobica, ma già nel primo collegiale avevamo fatto quelli per la resistenza e per la potenza. Nel terzo collegiale li rifaremo tutti… così potremo valutare eventuali miglioramenti, stazionamenti o regressi. Anche Alberton mi sembra un ottimo trainer, entrambi hanno un buon feeling con noi e credo otterremo buoni risultati proseguendo su questa strada. Tutta questa pianificazione ci trasmette sicurezza, hanno creato un bello spirito… esattamente quello che il ruolo del D.T. deve contenere come pre-requisito.

Perla Bragagnolo: Sono molto soddisfatta di questi collegiali della nazionale italiana di thai-kick, sentiamo che siamo continuamente sotto l'attento sguardo dei nostri D.T. Giorgio Iannelli e Claudio Alberton. Siamo un bel gruppo di atleti e ci affiatiamo sempre più, ognuno condivide la propria esperienza sportiva con gli altri, mettendo a disposizione vari bagagli tecnici e tanta voglia di lavorare, nonostante l'intenso programma di allenamento a cui non mancano ogni volta di sottoporci.... ogni volta il lavoro al sacco è richiesto con colpi dati in progressivo aumento di numero e velocità.  Giorgio poi, ci cronometra minuziosamente i tempi e controlla ogni atleta nell'esecuzione.

    

Le pause (non molte in verità!) sono occupate da esercizi per gli addominali e muscoli vestibolari. Ogni parte dell’allenamento si conclude con una seduta di guanti e questo “fare i guanti” con atleti con diverse caratteristiche tecniche e fisiche è per me molto stimolante. Mi sono messa realmente alla prova e vi assicuro che non è stato  facile confrontarsi con atleti maschi ben allenati e più grossi di me! Loro sono stati in gamba e mi hanno trattato come un pugile e non come una donna. Inoltre è importante sottolineare che siamo continuamente sottoposti a vari test, per misurare le capacità atletiche sui vari macchinari col cardiofrequenzimetro. Ognuno di noi ha potuto verificare di persona e dati alla mano, il proprio stato di allenamento per poter poi migliorare le proprie eventuali deficienze atletiche .

Giampiero Marceddu: Indubbiamente stiamo svolgendo un buon lavoro di preparazione a questi appuntamenti europei… qualunque sia il risultato che otterremo, ritengo che già il fatto di essere coscienti di aver svolto una buona preparazione, ci farà rendere al massimo delle nostre potenzialità. I due nuovi D.T.N. si stano dando molto da fare per conoscere ognuno dei componenti il Team e soprattutto stanno lavorando proprio e principalmente, per creare uno spirito di squadra, che forse non è mai stato messo così in risalto.

    

Al di la poi, delle prove scientifiche per valutare le varie forme fisiche di ogni componente il Team, consigli nutrizionali e varie metodiche di allenamento (tutti molto utili) ritengo sia soprattutto questo, di cui ha bisogno principalmente un Team per funzionare. Idee e proposizioni ce ne sono molte… diciamo che se saranno tutte rispettate, ci possiamo aspettare davvero il massimo da ognuno di noi.

Andrea Molon: Mai vista una preparazione così minuziosa e specifica per una nazionale dilettanti nei nostri sport e tecnici così attenti alle esigenze di ognuno di noi. Segno questo, sicuramente dei tempi che cambiano e fortunatamente anche per noi forse… e questo cambiamento è frutto del lavoro dei tanti appassionati che infine e finalmente… si sono ritrovati sotto un’unica organizzazione.

    

Credo che questa sia proprio la cosa più tangibile della loro collaborazione e che possiamo per adesso concretamente toccare con mano. Mi rincresce solo di non essere più così tanto giovane e penso quindi di essere forse alle ultime mie prestazioni  in nazionale…   Ma queste cose mi galvanizzano e mi danno nuovo vigore e tanta voglia di lavorare, chissà che non continui a dare il meglio e confermarmi. Sono sicuro che tutto questo darà certamente i suoi frutti, benché io abbia avuto già modo di constatare il livello molto alto dei tornei internazionali della WAKO. Non ci resta che continuare a lavorare e dare tutto ciò che possiamo… i risultati prima o dopo arriveranno sicuramente!

Parlando poi con entrambi i Direttori Tecnici degli Azzurri, ci hanno rilasciato queste dichiarazioni in merito:

Giorgio Iannelli e Claudio Alberton: Il nostro compito per apportare qualcosa in più non è certo semplice, questi hanno ben poco da imparare tecnicamente. Sono  ragazzi tutti molto in  gamba ed il fatto che pesandoli, abbiamo notato che si sono presentati tutti in peso perfetto ed in un ottimo stato di forma fisica… la dice lunga anche sulla loro serietà. Sono persone esperte e non dobbiamo certo lavorare sulla tecnica, non avremmo molto da insegnare rispetto ai loro bravi tecnici di società (altrimenti non sarebbero tra gli azzurri).

    

Diciamo che il lavoro maggiore da fare è trasferirgli ulteriore motivazione e conoscerli in maniera approfondita individualmente… uno per uno. Questo, soprattutto per ricercare eventuali punti deboli, siano essi fisici, tattici, tecnici, o psicologici. Ma dobbiamo anche dire che ci compiacciamo del fatto, che non sia per niente semplice trovargliene. Siamo quindi soprattutto tesi a migliorare i rapporti di fiducia tra noi e naturalmente fare spirito di gruppo. Avremmo addirittura pensato di fare il terzo collegiale assieme al gruppo azzurro della Low Kick, con i loro D.Tecnici Massimo Rizzoli e Riccardo Bergamini. Anche questo, affinché ognuno possa trarre vantaggio dalla presenza e motivazione degli altri… ma soprattutto per evitare che una eventuale antagonistica visione, ne possa sminuire la finale resa motivazionale di ognuno dei componenti, al momento della massima prestazione richiestagli per gli europei. Abbiamo intenzione di continuare a lavorare con loro anche durante tutto l’anno, proponendogli dei combattimenti test, con altre rappresentative internazionali o in incontri professionistici in alcuni gala FIKB. 

Prima di congedarci, non potevamo esimerci dal salutare Alessandro Grifa e ringraziarlo per l’ospitalità ricevuta… oltre che dargli merito del fatto di aver messo a disposizione il suo attrezzatissimo centro sportivo, per il collegiale degli azzurri.

    

Alessandro Grifa: Questo è il minimo che potessi fare per contribuire al buon andamento federale e dare una mano a Giorgio Iannelli, adesso che è uno dei Direttori Tecnici di settore… gli ho già detto che sono disponibile anche in futuro, a renderla usufruibile per impegni federali simili, se Giorgio lo reputerà necessario…

 Lo salutiamo e ci diamo appuntamento per le prossime occasioni.


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