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Il Sityodtong Boxing Camp

Di: Franco Piccirilli

        

Oggi Jaziz Ramadani ci ha chiesto se possiamo accompagnarlo, perché vuole andare ad allenarsi al Sityodtong… ci dice che è soprattutto per rivedere e salutare  Yoddesha, che è stato ospite in Italia a casa sua, per un periodo quando era venuto in Toscana, qualche anno fa. Michele Iezzi è ancora stanco dal viaggio e preferisce continuare a riposarsi in piscina. Fragale ci dice che gli allenamenti al Sityodtong iniziano nel primo pomeriggio.. verso le tre, ed abbiamo quindi tutto il tempo di rilassarci e lavorare in piscina a ilguerriero.it… Diamo appuntamento ai ragazzi in piscina per il pranzo e poi verso le 14,30 partiamo con gli scooter. Il Sityodtong Boxing Camp è un po’ fuori città ed occorre qualche decina di minuti di tempo, per arrivarci.

        

Sfrecciamo lungo la Suconvitt (la strada principale che porta a Bangkok) e dopo qualche kilometro ci avventuriamo nell’interno della campagna. D’un tratto il fragore della strada cede il passo al silenzio della campagna… percorriamo una stradina sterrata che sembra si avventuri sempre più all’interno,

        

Fragale sembra sicuro ma quando iniziamo a scorgere una moschea, inizio a preoccuparmi un po' che quella che stiamo percorrendo sia la strada giusta per dove dobbiamo andare. Fragale invece mi tranquillizza dicendomi che siamo quasi arrivati e… finalmente, in mezzo alla campagna ed isolato da tutto.. appare il camp.

        

 Arriviamo nel piazzale e tutti gli occhi dei presenti sono su di noi. Parcheggiamo gli scooter e ci togliamo i caschi… Yoddesha riconosce Fragale e ci viene incontro, poi scorge Yaziz e lo abbraccia sorpreso… ci dice che ha combattuto da poco in Australia ed ha vinto.. adesso spera che lo richiamino ancora. (Fragale mi dice che… forse proprio per questo, deve aver preso un’ottima borsa!).

            

 Yoddesha ci dice che tra due giorni è il suo compleanno e siamo tutti invitati ai festeggiamenti. OK, accettiamo volentieri e visto che Fragale ha attirato l’attenzione anche di tanti altri, ci dirigiamo sotto il capannone per salutare. È lo stesso Mr. Senan Yodtong che ci viene incontro e saluta calorosamente Fragale… Roberto gli dice che ha mantenuto la promessa fattagli a Bangkok (ai mondiali di Muay Thai WMF) ed è venuto a trovarlo a Pattaya… ed io immortalo il momento, a volte se ne dimenticasse.

        

Ma poi tanti altri vengono a salutarlo e lui che mi presenta a loro: <<Questo è Tee uno dei migliori tecnici di tradizionale… è lui che è raffigurato in tutti i libri tailandesi con le tecniche di Muay Boran, lo abbiamo avuto ospite in palestra a Pisa quando abbiamo fatto venire per la prima volta Itthipol Akkasrivorn (Kyou, che adesso è residente a Viareggio)… questo è Neung Pichit.. è un ex campione del Lumpini, è venuto in Italia da Liberati.. ed ha combattuto con Cristian al “tenda a strisce” di Roma.>> e così via per ognuno degli allenatori del camp.

        

Sono tanti infatti, gli istruttori del camp che vengono a salutarci e tutti che domandano a Roberto se io mi devo allenare… gli rispondiamo di no… io sono il fotografo…. Solo Yaziz si allena, ma credo che Yoddesha si sia già prenotato fin da subito per averlo sotto le sue cure. Interrompe il suo lavoro per salutarci anche quello che Roberto mi presenta come Toy, il figlio di Senan Yodtong… che poi riprende le sue mansioni. Ha sotto le sue cure una bambina fantastica… avrà si e no 6-7 anni e calcia sui pao con una grinta davvero eloquente.

        

Yaziz intanto inizia  saltare sulla gomma.. e Roberto mi presenta ad un altro personaggio del Camp. E’ un italiano, Antonio Patella (Tony). Tony ha una grande passione per la Muay Thai, mi sembra sia uno stewart dell’Alitalia sulla rotta Roma-Bangkok e sposato con una tailandese con la quale ha una bambina… trascorre lungo tempo dell’anno proprio a Pattaya. Parla ormai correttamente il thailandese  e fa spesso da interprete a tutti gli italiani del camp. E’ proprio Tony infatti che ci dice che quella bambina è la figlia di uno degli istruttori del Camp e che ha già una decina di combattimenti allo stadio… è molto brava, ma ci dice anche che ha iniziato da molto piccola…. È Neung Pichit che si occupa della sua tecnica e lei fa le cose molto seriamente.

        

Mentre parliamo un altro bambino ancora più piccolo (non più di 4 anni) lo interrompe spesso, perché vuole che Tony gli metta le fasce alle mani. Tony è molto paziente e forse è proprio per questo che il bambino è oltremodo insistente. Vuole che gli metta i guanti… vuole che gli tenga i pao…  ma poi è Toy che si prede cura di lui all’interno del ring.

        

È così che per la prima volta vedo un bambino che appare incedere, forse ancora incerto sulle gambe… che inizia a combattere prima ancora di essere sicuro nell’equilibrio stabile. In effetti non blocca molto… ma colpisce con tanta determinazione. Ovviamente tutto il suo allenamento è condotto come un gioco e portatolo fuori dal ring… è proprio davanti ad un estasiato Mr. Yodtong, seduto sulla panca… che si esibisce sino allo sfinimento in un combattimento simulato con Toy.

        

Intanto anche Jaziz è pronto ed ha cominciato a fare qualche giro di pao sotto la direzione di Yoddesha. Una mezz’oretta di lavoro è più che sufficiente a soddisfare entrambi… ed alla fine Yoddesha (al momento di salutarci nuovamente) ci rinnova l’invito ai festeggiamenti del suo 30° compleanno. Jaziz  si scambia il numero del cellulare e ringraziandolo gli assicura che ci saremo.

        

Finito l’allenamento salutiamo tutti e riprendiamo la strada del ritorno… orami non facciamo più in tempo a passare dl camp di Cristian come ci eravamo promessi, ma forse facciamo ancora in tempo a fare un ultimo tuffo in piscina della giornata.

        

Jaziz dice Roberto che il serbatoio del suo scooter è a secco e teme di non arrivare neanche sulla Sucunvitt (dove ci sono i distributori). È un bel guaio, ma al limite lo tireremo noi con il nostro… ma la sorte ci assiste e come mi aveva detto Roberto… troviamo un distributore abusivo. (distributore abusivo?) Si, lungo le strade periferiche non sono poche le baracchine che espongono bottiglie (io credevo fossero di liquore…) super e normale… 20-25 bath al litro (50 cent. o poco meno). Non è convenientissimo… ma spesso e come in questo caso, ti tolgono di impiccio. Anche questo è folklore?... o forse semplicemente necessità?

Bene… raggiungiamo Michele Iezzi al residence per un ultimo bagno in piscina e poi tutti a cena! Domani li porteremo a visitare anche il camp di Cristian… Michele si è forse pentito di non essere venuto al Sityodtong e ci dice che domani si allenerà al Pattaya Kombat Village!

E dopo il tuffo in piscina un riposino prima di andare a cena e quindi accendere la... redazione.


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