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RECENTEMENTE TORNATO ALLA RIBALTA DELLE CRONACHE, DOPO LA CONQUISTA A BELGRADO DEL TERZO TITOLO MONDIALE wako NELL’ARCO DI SOLI TRE MESI E LA FOLGORANTE VITTORIA NEL TORNEO ALP’S ARENA, ABBIAMO PENSATO BENE DI INSERIRE UNA INTERVISTA CON IL CAMPIONE. QUESTO PER PRESENTARLO A QUANTI NON AVESSERO ANCORA AVUTO MODO DI CONOSCERLO, MA ANCHE PER CHI VOLESSE SAPERNE DI PIU’ SUL SUO CONTO. RINGRAZIAMO IL WEBMAGAZINE www.fightordie.it PER LA GENTILE CONCESSIONE E CONTINUA COLLABORAZIONE, DISINTERESSATAMENTE MOSTRATA.

INTERVISTA A:
Daniele "Pedro" Petroni

Di: Gian Paolo Doretti

Daniele Petroni, peso massimo che da anni i cimenta in competizioni di kick-boxing e di Thai, ha conquistato il trofeo ALPS ARENA (K1 rules) lo scorso 19 febbraio. Conosciamo meglio uno dei più talentuosi pesi massimi del nostro paese.

GPD = Gian Paolo Doretti

DP = Daniele Petroni

GPD: Ciao Daniele e ben trovato su FOD...

DP: Ciao Gian Paolo, sono contento di rispondere alle tue domande.

GPD: Innanzitutto, congratulazioni per aver conquistato il torneo ALPS ARENA.

DP: Ti ringrazio. Sono contento di essermi cimentato in un torneo K-1. Spero in futuro di farne altri, ancora più importanti. Questo l'ho intrapreso come una esperienza che mi prepari ai tornei di questo genere. L'incontro singolo è molto diverso.

GPD: Daniele Petroni è un nome che comincia a circolare sul web. Ma ancora non si conosce molto su di te. Bene, cominciamo con le presentazioni (nome, età, data di nascita, altezza, peso, ecc...)

DP: Daniele Petroni, sono nato a Livorno ed ho trent'anni. Sono alto 185 cm e peso 100 kg. Ho 83 match con 76 vittorie, un pareggio, tre sconfitte "oneste" e due sconfitte un po' meno oneste.

GPD: Sono passati un po' di giorni dall'evento. Come hai metabolizzato il risultato? Cosa ne pensi della tua prestazione?

DP: Sono molto felice del risultato, anche se per indole non mi accontento mai. È stata una bella prova di carattere, perché disputare tre match in un ora e mezza, ti assicuro che non è facile. Sicuramente la prossima volta farò meglio. Pensa, per dirtene una, che dalla colazione del mattino mi sono dimenticato di mangiare perché siamo entrati allo Sheraton all'una. Infatti sono arrivato al terzo incontro piuttosto provato. Dalla semifinale alla finale per me sono trascorsi solo 15 minuti, mentre Sabatini ha avuto quaranta minuti abbondanti per recuperare. Comunque ho saputo gestire tranquillamente la situazione.

GPD: Qual è stato il match più difficile, più impegnativo?

DP: Direi che il secondo incontro, quello con Avella, è stato il più impegnativo anche se il più breve. È potente e va in cerca solo del ko, quindi l'attenzione non può scendere mai. Negli altri due incontri mi sono preoccupato meno e "buttato" di più, magari esponendomi a qualche rischio.

  

GPD: Come hai trovato l'organizzazione? Credi che finalmente i tornei con le regole del K-1 possano avere la giusta platea anche in Italia?

DP: L'organizzazione è stata perfetta, sotto l'aspetto tecnico e logistico. Insisto, però, che gli atleti devono arrivare alla finale il più possibile alla pari, per quanto riguarda il recupero fisico. Quello che vorrei è che il torneo K-1 ufficiale approdasse in Italia una buona volta. Sia per i massimi che per i 70kg del K-1 max. Così anche atleti italiani avrebbero l'opportunità di mettersi in mostra per entrare nel circuito ufficiale K-1, visto che fino ad ora nessun italiano ci è riuscito. E questo è un peccato. Anche perché, inutile negarlo, sono tornei ben pagati ai livelli più alti e per un fighter si prospetterebbe la possibilità di fare "veramente" il professionista.

GPD: Erano presenti Igor Jushko e Carlo Di Blasi. Hai avuto riscontri?

DP: Li ho visti a bordo ring e Massimo me li ha presentati. Poi Massimo ha avuto una lunga conversazione con Jushko, alla quale ero presente. Tutto qui...

GPD: ho visto che nonostante la diretta qualificazione, non parteciperai ad Oktagon. Perché (se ce lo puoi dire)?

DP: Abbiamo valutato con Massimo (perché comunque siamo sempre in due a valutare) l'offerta dei promoter di Oktagon. Non c'era nessuna valida ragione per accettare. Ne in prospettiva, ne economica. Bolzano aveva un buon premio e mi serviva come tipo di test. Inoltre, anche se l'ingaggio era basso, il mio sponsor di scuderia la "Balistic" mi ha compensato egregiamente. Per Oktagon mancavano le condizioni allettanti. Poi non c'erano ragioni per firmare un contratto di due anni con Oktagon. Sono pronto ad impegnarmi, ma solo con, o per il K-1.

GPD: La tua preparazione è tale da permetterti di competere in diverse specialità. In quale però ti esprimi al meglio come fighter?

DP: La mia grande passione è il semi contact...scherzo, immaginati i miei colpi controllati... Mi alleno tutti i giorni, submission, shoot, valetudo e ovviamente thai e kick. Al momento il mio ambiente più naturale è quello in piedi, ma Massimo dice che sto diventando bravo anche a terra. Fra qualche mese debutterò nel valetudo, per ora, però, combatto in K-1 rules e se capita in kick e muay thai. Ti dico però una cosa. Nel combattimento è l'istinto alla lotta che conta, se ce l'hai e sei tranquillo nel goderti allenamenti e battaglie, allora sei pronto a tutti gli stili.

GPD: Qual è il tuo rapporto con il tuo coach, Massimo Rizzoli?

DP: Sono entrato in palestra che ero un "bimbo", quindi è un po' un fratello maggiore. Infatti ha sopportato e metabolizzato tutte le mia "cazzatelle" negli anni passati, senza smettere mai di credere in me. Quindi una grande amicizia. Tecnicamente, poi, non lo cambierei mai con nessun altro allenatore. È molto attento, preciso e aggiornato come allenatore e corner man. Nel management cura alla perfezione il mio futuro e questo mi fa allenare e vivere questa carriera con estrema tranquillità.

GPD: Anni di sacrifici, di duri impegni, di allenamenti intensi. Cosa ti porta a resistere…quale sogno insegui?

DP: La grande passione per gli sport del ring e poi...diciamolo chiaramente, è la cosa che mi riesce meglio. Mi viene naturale. Spero in una carriera lunghissima, fino a oltre quarant'anni. Il mio sogno è percorrere la passerella del Tokyo Dome!

GPD: Hai un lavoro o sei al 100% un'atleta?

DP: Lavoravo in cantiere, 10 ore al giorno. Questo non ti permette di fare il professionista vero. Ho lasciato il cantiere per allenarmi 5-6 ore al giorno. E ti garantisco che con il trattamento Rizzoli per qualche ora, difficilmente puoi permetterti entrambe le cose. L'ho sperimentato per i primi tre o quattro match ed è stato un calvario. Devi fare delle scelte ed io l'ho fatto.

GPD: C'è un fighter che è stato, ed ancora è, il tuo stimolo, il tuo punto di riferimento?

DP: Se intendi dire un qualche "idolo", allora ti dico no. Ci sono però diversi combattenti che mi piacciono molto, tra cui Ray Sefo per l'atteggiamento e la solidità che ha sul ring e forse anche perché fisicamente ci assomigliamo. Ernesto Hoost, per la grande tecnica e perfezione strategica. Bob Sapp, perché con la scarsezza che si ritrova ci vuole un bel coraggio per andare sul ring…con lui ci combatterei il giorno dopo del pranzo di Natale.

GPD: Come ti classifichi: come un fighter aggressivo, attendista, che segue una strategia...?

DP: Aggressivo, ma con intelligenza tattica. Voglio un ritmo alto e senza perdite di tempo. Lo scontro deve essere tale. La tattica deve essere sempre quella del combattimento, non quella di come risparmiare.

 

GPD: La tua "arma" migliore (boxe, low kick, ecc.)?

DP: Dipende da quello che l'avversario gradisce incassare. Mi alleno in tutte le caratteristiche. Forse do poco spazio alle tecniche spettacolari, ma do spettacolo con l'intensità dei match.

GPD: La Kick o la Thai italiana può esprimersi agli stessi livelli europei (okay, mettiamo da parte gli olandesi) o c'è ancora un divario enorme?

DP: Escluso qualche caso particolare, direi che l'Italia ha ancora un po' di strada da fare per confrontarsi coi professionisti di alto livello europeo e mondiale. In Italia si combatte poco e si arriva ad un match importante senza una adeguata esperienza. A parte il mio caso, ovviamente, visto che devo rifiutare qualche match per recuperare e progredire tecnicamente e che ho combattuto e vinto sui ring di mezzo mondo. Avremmo bisogno di più promoter "seri" che investissero nei gala pro. Magari con l'aiuto della tv e degli sponsor, ci sarebbe un ritorno importante per gli atleti e il livello tecnico crescerebbe.

GPD: Come webzine di MMA (Mixed Martial Arts) non posso esimermi dal domandarti se ti gustano tali competizioni e se ci hai fatto mai un pensiero su...

DP: Tu che dici?? Mi piacciono molto e le seguo. Mi impressiona molto Fedor Emelianenko. Come ti ho già detto, le MMA, fanno parte dei progetti futuri. Al momento giusto. Inoltre il K-1 sta investendo molto anche sulle MMA.

GPD: Quando ti ritroveremo sul ring...e su quale ring?

DP: Bè, ti faccio l'elenco dei prox appuntamenti. 1 aprile a caserta, 8 aprile a Cagliari, fine aprile in Portogallo, 28 Maggio a Kickboxing Superstar di Milano (..in confidenza, salirà sul ring anche Massimo..), e a Giugno, in occasione della coppa del mondo di Thai, Kick, Shoot e submission wrestling a Livorno (evento da non perdere..), ci sarà la Resa dei Conti 9, per la precisione il 10 giungo e sarò tra i protagonisti.

 

GPD: Sei un navigatore del web? Ti aggiorni sulle competizioni su internet…..sui tuoi avversari….? E credi nelle potenzialità della rete? Potrà essere d'aiuto al mondo marziale?

DP: Al momento devo stressare Massimo per avere continui aggiornamenti dal web. Il mio collegamento è in fase di ultimazione. Credo che non solo sia d'aiuto al mondo marziale, ma permetta uno sviluppo incredibile. Chiunque può "leggere" tranquillamente le news in rete. Purtroppo da spazio anche a tanti "cazzari" e stronzetti che con mezza gara a carico fanno video didattici rubacchiando tecniche a destra e a manca, ma per quelli la fine la stabilisce il destino e l'intelligenza della gente comune. La rete è una grande invenzione, ne sono convinto.

GPD: Vuoi lasciare un messaggio ai nostri lettori?

DP: Spero di rincontrarvi su Fight or Die al più presto e continuate a seguire le mie avventure sul ring.

GPD: Ti ringraziamo per la tua disponibilità e ti auguriamo il meglio come atleta e come uomo.

DP: Grazie a te per questo spazio e contraccambio gli auguri nei confronti del tuo sito che offre un grande servizio alla gente.

 


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