INUTILE DIRE CHE NON ABBIAMO PIU’ AGGETTIVI PER
LUI… VI AVEVAMO GIA’ PARLATO DELLE SUE CONQUISTE: IL MONDIALE WAKO NELLA
MUAY THAI… E SUCCESSIVAMENTE DEL MONDIALE NELLA THAI/KICK… MA ECCO CHE L’INCREDIBILE
“PEDRO” CONQUISTA ANCHE IL TITOLO MONDIALE WAKOpro DI LOW/KICK. COME ABBIAMO
GIA’ DETTO: PER CHI LO HA CONOSCIUTO IN PASSATO NESSUNO STUPORE… PER
CHI LO CONOSCE ADESSO, UNA SORPRESA… MA PER CHI DEVE ANCORA CONOSCERLO…
PENSIAMO CHE DIVERRA’ SICURAMENTE IL SUO INCUBO! ASPETTATEVELO DI NUOVO,
PERCHE’
LA TIGRE LIVORNESE
NON SEMBRA ESSERE ANCORA SAZIA!
Daniele Petroni sul tetto del
mondo!
Di: Roberto Fragale
Avevo
letto e saputo quindi con piacere, che il livornese Daniele “Pedro” Petroni,
era tornato alla ribalta delle cronache mondiali con la conquista di due
corone WAKOpro:
Personalmente avevo accolto la
prima notizia come un evento da me aspettato (dato che conosco personalmente
Daniele e ne ho visionato il valore sul ring –adesso, come in passato-…)
La sua seconda conquista invece,
con un piccolo, ma benevolo stupore (dato che è avvenuto dopo pochissimo tempo
dalla prima…)
Ma quando il direttivo della
WAKOpro mi ha contattato, richiedendomi in quel di Belgrado come giudice e “garante
supervisore” per la sfida mondiale di Low Kick tra Daniele Petroni e l’idolo
di casa DEJAN MILOSAVLIEVIC, dopo neanche un mese dall’ultima sua fatica… mi
sono chiesto preoccupato, se forse non stavano chiedendo un po’ troppo a
questo supercampionissimo del passato, che rientrava nel professionismo dopo
anni di assenza dal ring (a causa di un brutto incidente automobilistico) ed
oltretutto, essendo saltato ad una categoria di
20 kg
. superiore!
Mi avevano rassicurato e detto
invece, che Daniele stava attraversando un periodo di ottima forma fisica e
mentale… che i due match precedenti non lo avevano segnato affatto… e che
era pronto per qualunque sfida! La cosa mi lasciava piacevolmente incredulo
(sebbene il suo allenatore Massimo Rizzoli, non sia certo stato mai incline a
sbagli di eccessiva valutazione) ma felice per lui che, conoscendolo… è un
simpatico ragazzone di
90 kg
. sempre sorridente ed estremamente modesto… come si addice ad un vero
campione sul ring della Vita!
Si arriva al giorno fatidico
della partenza, ma già all’aeroporto di Pisa mi accorgo che Daniele parla con
fatica e che un brutto mal di gola, non curato con antibiotici (per ovvi motivi
legati alla prestazione fisica) e benché seguito da un “naturopata”… gli
da a volte un po’ di febbre… Anche Massimo ne è un po’ preoccupato e mi
dice che hanno preparato una strategia tattica che lo porterà a fare solo l’indispensabile
per vincere.. e poi vedrà durante lo svolgimento, come applicarla o
modificarla. Solo Daniele si mostra sereno come sempre e non sembra che la cosa
lo preoccupi più di tanto… mi dice che respira bene e che si sente in forma….
Si dice sicuro che farà un bel match e la cosa sembra riempirlo di gioia!
Si arriva a Belgrado e sono ad
accoglierci all’aeroporto per portarci direttamente negli studi televisivi per
la conferenza stampa dell’evento.
La Serbia
segue con estremo interesse la kick boxing (dove addirittura è il 3° sport
dopo il Basket e il Calcio) Inoltre Daniele è conosciutissimo a Belgrado, dove
è stato più volte “il durissimo” avversario da battere per STRUGAR
(considerato qua un vero e proprio “idolo” dagli appassionati). Solo una
volta l’atleta di casa è riuscito a batterlo ai punti, l’ultima… e poco
prima dell’incidente automobilistico che lo porterà poi lontano dal ring sino
all’anno passato, in cui ha fatto il suo esordio di rientro. Possiamo
comprendere quindi, come la sua persona rivesta di importanza e notevole
risonanza l’evento stesso della cosa. Arriviamo a destinazione e subito
avviene la distribuzione a tutti i convenuti di un quotidiano locale, che ha
riservato ben “due intere pagine” all’evento!
Di li a poco e davanti a varie
telecamere di diverse televisioni ed alla presenza di numerosi giornalisti
della carta stampata, gli organizzatori presentano “in diretta” l’evento
internazionale ai telespettatori ed ancora davanti alle telecamere, i due
assolvono alle operazioni di peso controllate e dirette dagli Ufficiali
Internazionali di Gara, inviati dalla Federazione WAKOpro (1 italiano, 1 serbo,
1 croato e 1 ungherese). Perfettamente al limite della categoria (94,100kg.) per
Daniele e un po’ al disotto (
92,700 kg
.) per Dejan. Poi iniziano le domande dei giornalisti e come nei più
conosciuti eventi di Mohammed Alì… Dejan Milosavlievic afferma che è sicuro
di vincere prima del limite e che il titolo mondiale rimarrà in Serbia! Daniele
sorride e quando è il suo turno, si limita a dire che sta attraversando un
periodo di buona forma, che è felice di combattere nuovamente a Belgrado e
naturalmente che venuto per vincere anche questo titolo… ed è sicuro che
sarà un bello spettacolo!
Alla delegazione italiana è
affidato un accompagnatore che li seguirà meticolosamente “passo passo”
durante tutta la loro permanenza, per qualsiasi cosa possano aver bisogno e
servirli per tutti gli eventuali spostamenti che avessero intenzione di fare in
città. Questo si mostra subito utile, perché non appena arrivati in hotel,
Massimo fa notare quanto sia attento anche alle piccole cose che riguardano il
proprio protetto e giudicato l’hotel non confacente alle esigenze ed al rango
di Daniele, chiede e viene accontentato nell’assegnazione di un alloggio in
altro hotel… in centro cittadino. Può sembrare forse una piccola cosa, ma
Massimo vuole che il confort e quindi la condizione psicologica di Daniele, sia
ottimale anche da questo punto di vista! Gli amici serbi non mostrano certo
alcuna difficoltà nell’accontentarlo… Quella stessa sera, sia durante il
telegiornale, che addirittura in uno speciale TV… ci gustiamo assieme la
promozione dell’evento mondiale, pur non capendo una parola di serbo. L’evento
è fissato per la sera seguente… e ci dicono che prevedono una affluenza
minima di circa 4-5.000 spettatori. (non di più.. perché tanta è la capienza
massima del palazzetto!)
In breve arriviamo all’ora
fatidica ed un auto viene a prelevarci in hotel per arrivare al palasport. La
serata prevede 5 match internazionali e naturalmente il mondiale di low kick è
il clou della serata ed ultimo incontro in programma. Massimo mi dice che
Daniele ha qualche linea di febbre e che non forzerà nelle prime riprese, ma
dice anche che si sente bene e che può farcela! I primi incontri passano veloci
ed arriviamo in breve al momento “topico” della serata. Viene prima
presentato Daniele ed il pubblico (che mostra di ricordarsi benissimo di lui) lo
accoglie con una inaspettata ovazione! Ma mai come quell’autentico “boato”
che sembra esplodere, quando si presenta sul ring Dejan Milosavlievic!
Velocemente si procede agli inni nazionali ed ha inizio il tanto aspettato
confronto:
1° ROUND:
Daniele conquista subito il
centro del ring e Milosavlievic l’iniziativa. Il serbo calcia in più
occasioni, Petroni blocca ed avanza. Poi Dejan attacca di pugno e calcio,
costringendo Daniele ad arretrare, ma ribatte subito e replica con la stessa
moneta, rigettandolo alle corde. Milosavlievic si scatena subito e parte con una
lunghissima serie pugilistica che Daniele assorbe nell’angolo, limitandosi ad
uscire con pochi, ma potenti colpi di pugno. Sembra subito che la sua potenza
pugilistica sia molto maggiore, perché Dejan arretra spontaneamente da una
situazione apparentemente vantaggiosa.
Daniele avanza ed il serbo
mostra di temere l’avversario perché arretra sino ad arrivare addirittura
nell’angolo opposto, parte una brevissima ma potente scarica dell’italiano.
Ancora al centro e su un forte low kick di Milosavlievic, “Pedro” para con
il ginocchio e sembra che Dejan accusi dolore. Daniele se ne accorge subito e
prova un’uscita in potenza di low kick e pugni. Sembra che Dejan accusi…
perché tenta ripetutamente di respingere Petroni con i front kick… in seguito
è ancora Daniele che attacca di pugno ed il Serbo inizia quella che sarà la
sua tattica principale alla corta distanza… “legare”! Ancora “Pedro”
che lo cerca alla corta ed il serbo che sfugge ripetutamente ai suoi brevissimi…
ma poderosi attacchi, pur tentando di metter a segno validi punti con i low kick
in arretramento, ma mostrando di temere la maggiore potenza dell’italiano.
2° ROUND:
Il secondo round inizia come il
precedente.. ma Daniele blocca ed avanza continuamente, in breve lo costringe
all’angolo e qua parte con colpi potenti al corpo, a cui però sembra che il
Serbo risponda molto bene… Naturalmente prima di terminare come la solito..
legando! Milosavlievic calcia molto bene e deve fare molta attenzione Daniele a
non lasciarsi sorprendere… ma i suoi pugni sono veramente “tremendi” ed in
breve, ancora Dejan è all’angolo… ma risponde ancora ottimamente agli
attacchi italiani.
Adesso però, inizia ad
abbassare forse un po troppo la testa e Rizzoli (dopo aver richiamato
verbalmente l’attenzione dell’arbitro) raccomanda a Daniele di fare
attenzione alla testa avversaria. Questo sarà l’altro motivo conduttore,
assieme alle trattenute in clinch, che apparirà continuamente, durante tutto il
match. Milosavlievic tenta ancora di attaccare, ma trova sempre e continuamente
davanti a se un “muro” che avanza senza sosta e che quando replica…
è estremamente potente e pericoloso! In un paio di occasioni Milosavlievic
gioca la carta risolutrice dell’hi kick, ma Daniele è sempre ben coperto ed
ogni volta non mostra di temere affatto i suoi veloci calci.
3° ROUND:
Nel terzo round Daniele inizia
ad alzare il ritmo al proprio incontro ed anche l’avversario sembra seguirlo
in questa direzione. Ci sono molti brevi e continui scontri tra i due… ma alla
fine è sempre “Pedro” che avanza di un passo! La sua azione si fa sempre
più asfissiante e sono molte le volte che il “ballerino” Dejan lo tiene
lontano con i front kick. Daniele lo centra in pieno con un diretto sx e nell’azione
seguente si lamenta con l’arbitro centrale della testata (sia pur
involontaria) che riceve, a causa della tenuta di gara avversaria.
Cavallerescamente Milosavlievic
si scusa e si riprende con vari scontri pugilistici tra i due. Daniele lavora
molto al corpo e questa volta infila un preciso e potente montante al fegato del
Serbo che accusa visibilmente! Manca ancora un minuto e Daniele si lancia
continuamente alla replica del colpo che comprende potrebbe far terminare l’incontro
prima del limite. Milosavlievic è in evidente difficoltà.. lega, si muove
molto, arretra… ma “Pedro” gli è sempre “addosso” e non lo molla un
attimo! Gli infila altri tre o quattro ganci al fegato a cui Dejan sembra
reggere l’incasso… ma l’ultimo lo colpisce ancora più precisamente e si
volta, rifiutando volontariamente l’incontro. L’arbitro giustamente lo
conta. Ad “
8”
si mostra pronto per riprendere il confronto… ma ormai mancano una manciata
di secondi al termine della ripresa e la campanella salva Milosavlievic dal
primo attacco di Daniele, che molto sportivamente si ferma immediatamente,
proprio su un ennesimo gancio sx al fegato.
4° ROUND:
Nel quarto round sembra che
Milosavlievic si sia ripreso bene e parte subito con i calci, per tentare di
guadagnare il terreno perduto. Daniele avanza ed alla prima occasione… ancora
un preciso gancio sx al fegato! Dejan capisce che forse il match gli sta
sfuggendo di mano e si lancia in un attacco furioso a testa bassa… l’arbitro,
giustamente lo richiama. “Pedro” è molto calmo e aspetta il momento
opportuno, blocca i calci, li evita.. si sposta, ma al momento opportuno e
chiusolo all’angolo… ancora un gancio sx al fegato! L’avversario accusa,
ma gli sfugge sempre e Daniele lo insegue continuamente. Milosavlievic reagisce
ogni volta con grande determinazione e forza di carattere come una belva ferita
e Petroni deve ancora fare molta attenzione alla testa avversaria. A questo
punto una testata (sia pur involontaria) potrebbe far sfumare il suo sogno di
vittoria.
E’ questo uno dei round più
duri da sopportare per Milosavlievic e molte sono le occasioni che li vedono
scambiarsi terribili bordate di pugno, nei furibondi corpo a corpo che si
susseguono interrotti solo dall’arbitro, per le frequenti malizie dell’
esperto atleta di casa. Questo continua ad essere pericoloso e risponde di pugno…
ma adesso sorprende “Pedro” con un perfetto e velocissimo hi kick! Questo,
non solo incassa il colpo apparentemente senza alcuna conseguenza, ma ormai nel
mezzo di una battaglia psicologica “uomo a uomo”… allarga le braccia
esprimendo la “nulla” efficacia del calcio avversario, avanzando ed
incitandolo a colpire. Massimo dall’angolo lo “redarguisce” subito
urlandogli coloritamente: “non fare il coglione!” Daniele si reimposta
subito e continua imperterrito la tattica concordata con il suo coach. Un ultimo
minuto di fuoco.. dove sembra che a turno, ognuno dei due debba portare una
combinazione all’altro! Ma ci sembra chiaro ormai, che sia la potenza maggiore
di “Pedro” a fare continuamente arretrare Milosavlievic ed è proprio questo
che fa la differenza tra i due.
5° ROUND:
Nell’ultimo round è ancora
“Pedro” che cerca l’ormai sfuggente avversario e sebbene debba incassare
alcuni forti low kick, riesce in ultimo a chiuderlo all’angolo ed ancora
partono bellissime combinazioni dei due, che si affrontano in una grande
battaglia, prova di coraggio e determinazione. Ancora una volta Daniele mostra
la maggior potenza e tenuta fisica. Entrambi sono al limite della resistenza, ma
nessuno dei due ha intenzione di mollare.. tantomeno Daniele, che vede
avvicinarsi forse la sua vittoria. Ogni tanto Dejan ha dei “ritorni in
condizione” e si fa pericoloso per qualche momento.. Ma poi ogni volta deve
cedere alla maggiore incisività avversaria. Ancora un richiamo per la testa
bassa a Milosavlievic. Ormai il Serbo non ha più energie ed i suoi calci sono
sempre più lenti ed inefficaci, anche “Pedro” mostra notevole stanchezza,
ma i suoi colpi di pugno continuano ad essere pericolosissimi per l’avversario,
che deve utilizzare tutte le malizie di cui è capace, per uscire apparentemente
indenne dagli scontri ravvicinati.
Grande prova di carattere e
resistenza psicologica, oltre che fisica, per Milosavlievic che, quando mancano
una manciata di secondi, prova persino nuovamente ad infilare due hi kick a
ripetizione su Petroni, che è sempre pronto a bloccare e parare. L’atleta di
casa deve poi subire la pronta replica dell’italiano che infierisce su un
avversario ormai distrutto, ma non ancora da farlo pensare neanche per un attimo
a “mollare”! Finalmente il suono dell’ultima campana determina la fine di
un incontro esaltante e dagli alti contenuti tecnici e tattici da entrambe le
parti. I due atleti alzano le braccia ed il pubblico applaude entrambi i
contendenti per lo spettacolo appena offertogli.
Il verdetto non concede scampo
all’atleta di casa e tutti i 3 giudici (italiano, serbo e ungherese) sono
concordi nell’assegnare la vittoria ed il titolo di campione del mondo WAKOpro
di Low Kick a DANIELE “Pedro” PETRONI!
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Daniele, non trova neanche più
la forza di esultare e sembra visibilmente commosso, sicuramente realizzando di
aver conquistato nel giro di soli tre mesi, la sua terza corona mondiale
professionistica, anche in questa disciplina! Gli viene dato il microfono ancora
sul ring e visibilmente commosso ringrazia tutti e rende merito ad un avversario
“degno e valoroso” come si è mostrato di essere Dejan Milosavlievic. Un
abbraccio in ultimo con il suo piccolo coach Massimo Rizzoli, a cui aveva appena
dedicato i maggiori e più importanti ringraziamenti.
La sera a cena, i due sono
intervistati dai tanti giornalisti che ci hanno seguito fino al ristorante e che
devono preparare “il pezzo” per i quotidiani del giorno seguente…
Al mattino facciamo un giro per
la città e visitiamo un mercatino in cui sono molti, coloro che riconoscendo
Daniele (il match era stato trasmesso in diretta sulla TV Nazionale!) gli fanno
i complimenti per l’esito e qualcuno gli ricorda ancora le battaglie con il
loro beniamino di sempre: STRUGAR. Nel primo pomeriggio abbiamo l’aereo per il
ritorno in Patria ed il nostro “cicerone”, che ci accompagna all’aeroporto
di Belgrado, ci fornisce due quotidiani che riportano prontamente la notizia
nelle prime pagine sportive! Una bellissima trasferta ed una considerazione
inusuale per i nostri sport… non è cosa da tutti i giorni e ci godiamo quei
pochi ultimi momenti di “grande celebrità” che persino in aeroporto, il
servizio di vigilanza ci riserva!
Grandissima è la soddisfazione
per il maestro Massimo Rizzoli e per tutta
la scuola Rendoki
Livorno
di via Grotta delle Fate – Ardenza; che conclude un 2005 denso di
soddisfazioni. Un altro esordio vincente nei medi pro, con Mirko Fantozzi, che
combatteva (la stessa sera di Petroni) il 17 dicembre a Torino (in un
bellissimo gala organizzato da Marco Franza e Giorgio Iannelli) e due
argenti e un bronzo agli italiani dilettanti di Pisa (nella fantastica
cornice allestita dalla Scuola Arti
Marziali Fragale) rispettivamente con Stefano Gronchi,
Leonardo Bertini
e Iurj Brilli. E nel frattempo… sembrerebbero arrivate convocazioni
internazionali importantissime per l’incredibile Daniele “Pedro” Petroni…
E COME SEMPRE… VI TERREMO
INFORMATI!
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