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Proseguono i reportage del nostro corrispondente per l’Australia Marco Mastrorocco. Questa volta si addentra nelle problematiche sportive del posto intervistando il presidente della WKBF australiana. Incontro con uno dei protagonisti nello sviluppo della kick nel continente oceanico!

L’Australia e gli sport da ring

Di: Marco Mastrorocco

Da quando sono a Sydney, tra le mille cose che ogni giorno occupano la mia giornata, lavoro in primis , ho sempre cercato di lasciare un posto libero per quella che è la mia vera professione, il mio mondo... la Kickboxing! Eccomi quindi a raccontarvi di un piacevole ed estremamente interessante incontro avuto con la presidentessa della WORLD KICKBOXING FEDERATION (WKBF):  Mrs. Lucy Tui.

Ma partiamo dal principio.

Come detto non passa giorno che, per tenermi aggiornato e non perdere il filo con quello che succede nel mondo degli sport da ring, io non navighi in internet alla ricerca di qualcosa di interessante….e come anche in Giappone avevo tentato (invano) di parlare con qualcuno del circuito che conta..anche qui mi sono dato da fare, questa volta con più fortuna…forse anche per il maggior tempo a disposizione, vivendo a Sydney da ormai quasi 3 mesi.. Mi sono imbattuto in questo sito, dove troneggiava questa energica signora di 51 anni, dalle chiare origini Maori (la popolazione originaria della Nuova Zelanda...) e che ha attirato la mia attenzione man mano che andavo avanti nel leggere la sua biografia… Decido di scriverle una mail, alla quale risponde quasi subito ed in breve ci mettiamo d’accordo per vederci da li ad una settimana!!... Sono emozionato… anche e soprattutto perché dovrò avere una discussione con una persona che non conosco affatto ed in una lingua che inizio ora a comprendere davvero!! Insomma..mettetermi nei miei panni…non è che si trattava di chiedere informazioni, come quando vai in un paese straniero e devi raccapezzarti sulle vie…qui si trattava di intervistare, domandare….ascoltare, ricordare…intervenire, ma soprattutto interessare il mio interlocutore, che così gentilmente aveva accettato il mio invito….spero che possiate comprendere il mio stato d’animo!! È martedì sera ed io ho appena finito di lavorare…mi precipito all’appuntamento in uno dei mille caffè del centro di Sydney…attendo pazientemente la mia ospite, mentre mentalmente mi ripeto quello che dovrò chiederle….sperando che tutto vada per il meglio….così sarà….perché alla fine la passione infinita per questo sport, che ci accomuna, ha fatto si che si superassero senza troppe difficoltà le incertezze iniziali…e dopo pochi minuti ci siamo ritrovati a chiacchierare amabilmente di sport, incontri... campioni…federazioni... promozioni..

Ripercorro con lei il suo recente passato facendole di tanto in tanto qualche domanda..

Nel 1972 inizia a praticare il Karate nel suo paese d’origine (Nuova Zelanda appunto!)...per 3 anni… poi dal 1976 al 1978 si dedica allo studio del kung fu…

30 anni fa non deve essere stato facile il primo approccio al mondo delle arti marziali…un mondo prettamente maschile…posso solo immaginare le difficoltà iniziali nel farsi accettare…

Effettivamente si…non era una così comune per quell’epoca vedere una donna in palestra….e soprattutto una che volesse provare a competere con gli uomini... ero una rarità!!... ma il combattimento e lo sport ce l’avevo nel sangue!

Come aveva reagito la tua famiglia alla scelta di questo sport?

Non troppo bene ovviamente, ma come ti ho detto lo sport era un fatto di sangue, infatti mio padre prima che nascessi era un forte pugile professionista della Nuova Zelanda... evidentemente “buon sangue non mente”..

Recentemente in Italia, ma in Europa tutta, la condizione femminile nel mondo dello sport da ring è notevolmente cambiata, anzi ci sono delle atlete che darebbero filo da torcere ai pari peso maschietti!! Qui in Australia è avvenuto lo stesso?

Assolutamente no…sono ancora troppo rare le donne che si apprestano alla pratica attiva di questo sport..e forse è colpa proprio di questo machismo che respiriamo ancora forte qui in Oceania…ma sono convinta che il fenomeno europeo non resterà isolato…

Altroché…ormai anche la Boxe attinge dalle atlete di Kickboxing..che prima per tanti motivi non potevano praticare attivamente la noble art...e l’importanza ed il seguito che hanno nel mondo è ormai tale che non potrà essere una cometa…basta pensare alle Olimpiadi!cosa pensi che manchi al movimento femminile qui in Oceania per iniziare il meritato riconoscimento?

Beh…una cosa fondamentale…il coraggio delle atlete che non devono temere di risultare mascoline a fare uno sport del genere….ma anche un degno esempio nelle nostre palestre…che devono iniziare a spronare e mettere più a loro agio le future e potenziali praticanti..

...e come esempio tu non sei niente male... una donna a capo di una organizzazione di      kickboxing...

Effettivamente e’ cosi’...vorrei essere da esempio per tutte, ma diciamo anche tutti, coloro che si abbattono incontrando difficolta’...ed in questo ambiente poi... se ci si impegna... i risultati arrivano!

Il 1980 è una data importante perché lascia casa cercando fortuna in Australia... si ritrova a Sydney , dove continua la pratica e lo studio del Kung fu… nella Chinatown locale, dove quasi per caso viene introdotta alla Kickboxing..corre l’anno 1982! Da qui si arriva velocemente agli anni ’90…un altro capitolo importante sta per essere scritto nella vita di questa intrepida guerriera!

Decide di recarsi in Olanda…nella Chakuriki gym…la famosa fucina di decine di campioni del calibro di Ballatine..Aerts…e molti altri…ed il cui maestro leggendario (Thom Hanrick) la accetta di buon grado nella propria palestra.. dove dormirà senza problemi vicino il ring..in una situazione che per una donna normale sarebbe inaccettabile.. ma non per la nostra Lucy!.. che anzi non si abbatte e si allena sodo… scoprendo ed innamorandosi della Muay Thai.. una vera novità per lei….con il grappling, le proiezioni…le ginocchiate!!!! Decide di partecipare dopo qualche settimana di allenamento ad un torneo per sole donne...(l’Olanda si dimostrava già qualche anno avanti al resto d'Europa per la parità dei sessi!!)…e riesce persino a vincere il suo primo incontro di Thai! Ormai è amore tra lei e la Thai… e si reca poco dopo in Tailandia…certamente per chi vive in questa parte di globo, più comoda da raggiungere.. e si allena nel famoso camp del Sydyothong.. torna arricchitissima da questa esperienza...

Qualcosa che mi resterà per sempre nel cuore, perché la bellezza di quel popolo e la sua gentilezza mi hanno dato la possibilità di vivere un’avventura indimenticabile.. ho potuto praticare con i migliori … ho potuto apprezzare tante finezze ..umane e sportive..e pensate che fino a qualche anno fa le donne nemmeno potevano metter piede sui ring dei camps in Tailandia!

Qui a Sydney ho notato un numero impressionante di palestre commerciali…di personal trainer profumatamente pagati…non si corre così il rischio di diminuire drasticamente il numero di praticanti di sport da ring e conseguentemente la crescita del movimento? Voglio dire…se qualcuno qui va alla ricerca di palestre specifiche..non è che sia così semplice trovarne….è comprensibile come alla fine uno possa desistere dalla ricerca…e iscriversi in una di queste suddette!!

E già , qui di palestre specifiche non ce ne sono tante... non nella zona centrale di Sydney almeno… bisogna essere fortunati a trovarne una nel proprio sobborgo..o armarsi di pazienza e devozione, spostandosi per andare ad allenarsi!

Il mio maestro dice sempre…” Ad ognuno l’ambiente che si merita!!..”..

Concordo pienamente!

Dimmi qualcosa circa la tua federazione..la WKBF..quanti iscritti?quante società affiliate?

La WKBF è una piccola federazione, che però sta iniziando a espandersi globalmente…principalmente ha palestre affiliate in Australia e Nuova Zelanda..con  circa 500 palestre all’attivo, qualcosa come 3000 affilitati in giro per il mondo.. non numeri impressionanti, ma senz’altro tutta gente di qualità!!

Quante altre federazioni ci sono qui in Australia che si dedicano alla divulgazione degli sport da ring?

Bene, a parte noi ci sono la WKA e la ISKA…. senza tralasciare la mastodontica organizzazione della WMC, che però si occupa solo di Muay thai… mentre noi della WKBF ci interessiamo solo allo sviluppo della kickboxing…la WKA ha un parco atleti che spazia dalla kick alla thai... ma visto il non impressionante numero di praticanti in Australia, ci troviamo spesso ad organizzare eventi in collaborazione…(con il maestro Nick Stone..ndr)

(n.d.r.) ad onor del vero però… và detto che questa organizzazione della WKA… non è quella europea di Paul Ingram, con la quale ci dicono, non ha niente a che vedere… ma quella australiana di un certo Robert o Bob Jhons di Melburne. Crediamo quindi di capire che ci siano 2 wka mondiali… quella australiana e quella europea? (n.d.r.)

Discorso a parte invece per il professionismo (io stessa mi dedico da diverso tempo a fare la promoter), dove ci troviamo spesso ad organizzare eventi tra qui e la Nuova Zelanda , ma solo con atleti della nostra federazione... anche se le eccezioni ci sono sempre , quando ci propongono atleti validi da altre importanti organizzazioni!

Quali sono le esperienze più significative che hai avuto come promoter?

Di esperienze importanti credo di non poterne citare una in particolare... sono tutte state preziose alla mia crescita in questa veste... Come promoter ho lavorato con campioni del calibro di Mark Hunt (il neozelandese vincitore dell’edizione del K-1 a Tokyo nel 2002)... ho organizzato match con protagonisti di alto livello come il francese Sharbosky e con la coadiuvazione di altri promoter ho partecipato ad eventi in cui hanno preso parte Hoost, Stan “the man” Longinidis, Ray Sefo (altro campione del circuito K-1)…insomma…ho cercato di darmi da fare… e sebbene le esperienze con i grandi campioni siano davvero estenuanti e zeppe di improvvise difficoltà... alla fine ti lasciano un sapore tutto particolare…e ti arricchiscono interiormente…anche dal punto di vista umano... non solo professionale..

Un esempio?

Senz’altro la conoscenza di Ernesto Hoost..un campione con la c maiuscola... un vero signore... che malgrado sia stato per ben 4 volte vincitore del K-1, malgrado sia uno dei fighters più famosi di tutti i tempi, mi si è presentato con estrema umiltà... chiacchierando... ridendo e per nulla ergendosi sul piedistallo (malgrado ne avesse tutti i diritti…come atleta ovviamente..ma anche come uomo a questo punto!)… proprio come stiamo conversando io e te! Mi piacerebbe davvero tanto poter lavorare di nuovo con il circuito europeo..

Ha mai sentito parlare della WAKO? È forse la più grande federazione mondiale che esista, per lo sviluppo e la pratica degli sport da ring, conta atleti e società sparsi in tutta Europa, ma anche in Sud America, Nord Africa…pensa che solo in Italia con la federazione affiliata FIKB, conta più di 13000 iscritti!! Moltissimi grandi campioni hanno calcato le passerelle dilettantistiche e poi professionistiche sotto l’egida della WAKO...

Un numero impressionante…non c’è che dire…. come faccio a non conoscere la WAKO?... proprio ultimamente abbiamo organizzato un evento qui al Sydney Entertainment Centre... dove abbiamo fatto incontrare il campione greco Zambidis, che si allena e vive qui in Australia, contro un atleta della Serbia per il titolo mondiale… e poi molti sottoclou.. tra atleti professionisti locali ed una rappresentativa serba appunto.. tutta la squadra serba era affiliata appunto alla WAKO.
I contatti sono stati presi tramite un famoso promoter con cui mi trovo spesso a lavorare…. Tarik Solak… un turco che vive nello stato di Victoria, a Melbourne per la precisione…il quale ha moltissimi contatti con la televisione (la Fox) … e organizza eventi ad alto livello con moltissimi sponsors! Per l’occasione specifica del match di Zambidis , i contatti erano stati presi in Europa con il promoter Henry Gorian.

Cosa sai del panorama italiano?

Non molto purtroppo…so che ci sono diverse federazioni anche da voi…ma che una sola ha una certa predominanza…

Hai proprio ragione…sei aggiornata…da noi la FIKB (federazione che fa parte del movimento WAKO) è quella che maggiormente si occupa dello sviluppo nel settore amatoriale…i numeri te li ho elencati prima…e per completare il quadro ti posso dire che è l’unica legalmente riconosciuta dal Comitato Olimpico Nazionale…riconoscimento non privo di difficoltà e guerre (portate avanti dalle federazioni minori ovviamente..).. che hanno tardato ma non fermato questo importante passo! Da voi la situazione con il comitato olimpico qual è?..anche da voi ci sono queste guerre intestine?

Mah..onestamente qui a nessuno interessa molto l’ingresso nel comitato olimpico…per lo meno per ora…di guerre invece qualcuna effettivamente ce n’è…ma io cerco sempre di tenermici lontana... io preferisco lavorare per la mia strada…se qualcuno vuole unirsi al nostro cammino, ben venga, purchè leale e collaborativo!!

Un bell’esempio…il mio maestro suole dire…”meglio lavorare per qualcosa e per qualcuno che lavorare contro qualcosa o qualcuno!!”…di certo le energie, come mi è capitato di constatare in questi anni… sono meglio investite quando si cerca di fare qualcosa per se stessi... che non per danneggiare un avversario…

Esattamente quello che penso anche io….e quello che cerco di fare... anche se non sempre ci si riesce…

Pensi che potrebbero esserci delle future convergenze tra la WAKO e la WKBF?..anche a livello amatoriale, con le sue federazioni affiliate intendo?

A livello professionistico senza alcun dubbio…ho da sempre il sogno di poter portare dei miei atleti in giro per l’Europa, per combattere, confrontarsi e crescere….

Beh…la WAKO potrebbe effettivamente garantire un buon trampolino di lancio in Europa…potrebbe rappresentare un collegamento importante tra voi e le migliori scuole europee..e perché no..iniziare ad organizzare eventi comuni…il che rappresenterebbe senza dubbio un momento di crescita importante per gli atleti di entrambi gli schieramenti..ma soprattutto per la tua federazione…che ha ancora tanto margine di miglioramento per affermarsi nel panorama asiatico..

Già..sarebbe molto interessante…ma per ora i tempi mi sembrano poco maturi…non ci sono tanti soldi per portare in giro i ragazzi o addirittura ospitare qui delegazioni europee…non senza un reciproco aiuto…senza contare che a livello di kick qui siamo in tanti…e le occasioni per confrontarsi non mancano….come detto , io cerco sempre di mantenere rapporti di “buon vicinato”con tutti!

In Europa, ma anche a livello mondiale,c’è una nuova corrente che sta conquistando numerosi estimatori…. la specialità della Thai kickboxing!!! si è trasformata da bella promessa in splendida realtà..ed ormai in tutto il globo la si pratica come interessante alternativa alla Muay Thai, un’evoluzione della moderna kickboxing, cui si è ispirato anche il circuito del K-1…le cui regole sono molto simili a quelle della Thai kick. Qui ne avete iniziato il suo sviluppo?

Assolutamente no… purtroppo…la mia federazione come detto si occupa solo di kick..e le altre federazioni presenti idem..con l’eccezione della WKA che si occupa anche di Muay thai…mentre a livello professionistico c’è la WMC che troneggia nel mondo dell’arte siamese! Ma non con pochi problemi…in alcuni stati australiani ( il New South Wales per es.) l’uso dei gomiti è strettamente proibito…e tutto va a decrementare il numero dei praticanti di questa stupenda disciplina.. ed ,onestamente, anche la mia voglia di cimentarmici, dovendo sbattere contro questo muro di difficoltà..

A nessuno è ancora venuto in mente di importare il fenomeno Thai kick?? Il bello di questa disciplina è proprio quello …che nella thai kick si unisce la bellezza e la spettacolarità delle tecniche di ginocchia proprie della muay thai, ma se ne limita la pericolosità, non usando le gomitate..ed anche il clinch si prolunga solo se attivo…facendo si che i tempi, chiamiamoli morti, ma forse è meglio dire cadenzati.. (per chi non sa apprezzare le tecniche del corpo a corpo) siano notevolmente ridotti ed anzi totalmente eliminati…con la marcia in più della velocità, tipica, della kick…
certo che per voi sarebbe una bella pubblicità iniziare a divulgare una simile novità qui in Oceania…probabilmente sareste i primi a farlo e chissà quale seguito avrebbe la vostra iniziativa…..

Sarebbe di certo una grossa novità qui….soprattutto per le mie società affiliate…qualcosa che potrebbe dare una bella scossa al mio movimento….ma non so quanto qui da noi siano pronti per questa disciplina….

Se non si prova non lo si può sapere….anche in Italia la thai kick era una lotteria…in pochissimi, forse un paio soli si sono voluti spingere nel cercare di portare su il movimento dal nulla…la FIKB (all’epoca Fikeda) ci ha creduto....contro la massa di indecisi e scettici che campeggiava…..e come quasi sempre accade nelle rivoluzioni culturali…quando la novità ha riscosso successo, son saliti tutti sul cavallo del vincitore……ma la cosa importante alla fine è che lo sport abbia avuto una spinta in più verso l’alto!..
Chissà, potresti essere proprio tu la “rivoluzionaria” in Oceania….

L’idea mi affascina, lo devo ammettere.. e non poco…anche perché noi in Australia abbiamo a mio avviso i migliori kickboxer del mondo…ed è un peccato doverli limitare a questo raggio d’azione nel solo stato dell’Australia e della Nuova Zelanda...
Sei riuscito ad accendermi un certo interesse.. non lo nascondo….

Alle volte gli incontri che avvengono fortuitamente possono rivelarsi poi sorprendentemente produttivi…chissà che questa nostra chiacchierata non dia il la a qualcosa di importante…
Non mi stupirei se da qui a qualche anno nascessero tante nuove palestre improntate allo sviluppo della thai kick….di certo si necessiterebbe di un aggiornamento della classe arbitrale e di tutto quello che riguarda la formazione dei trainer e delle metodologie….ma per questi aspetti sono certo che di soluzioni se ne troverebbero diverse…in Europa ci sono tra i migliori arbitri e preparatori del mondo..la collaborazione sarebbe fruttuosa!

Chi lo può dire….certo è che proprio qualche giorno fa mi dicevo che forse era venuto il tempo di mettermi da parte e lasciare a qualcuno dei miei collaboratori lo scettro della mia federazione..per dedicarmi ai miei nipotini..alla mia vita (ho da poco ripreso a studiare..)….ma ora….ecco che mi si è rimesso in moto qualcosa dentro a parlare di novità…

Prima di lasciarci volevo porti un’ultima domanda….da italiano all’estero…concedimelo…credi che una serata con atleti provenienti dall’Italia, potrebbe riscontrare il favore delle numerose comunità che si sono trasferite qui decine di anni fa??

Certo che si…anzi….ne sono più che sicura…sarei pronta a scommettere che accorrerebbero in massa…non a caso ti ho detto che non mi dispiacerebbe avere contatti con i circuiti europei….qui in Australia ci sono diverse minoranze (che poi minoranze non sono, visto i numeri e l’importanza che rivestono nel quotidiano..) provenienti da ogni parte del “vecchio” continente..e l’esperienza del match di Zambidis, con oltre 3000 presenze, mi ha insegnato che basta un piccolo accenno ad una sfida…che subito la comunità fa “quadrato”…di qualsiasi cosa si tratti…sono pronti a sostenere i loro portabandiera!!!

Finisce qui la mia chiacchierata così istruttiva e interessante con quest’affascinante personaggio della kick australiana…che ha acceso dentro di me la speranza di un futuro non troppo lontano in cui anche le nostre “forze” potranno farsi onore in questo suggestivo circuito…senz’altro avremmo tutti qualcosa da imparare… reciprocamente!

CIAO A TUTTI E…

               …A RISENTIRCI PROSSIMAMENTE!


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